La stanza è semi buia
È piena di gente. Alcuni li conosco bene, altri solo di nome. Non parlo con nessuno se non con mia moglie e la mia migliore amica, sul lavoro e nella vita.
Non c’è niente che mi ricordi la mia vita prima.
Sono passati tanti anni ormai, ma adesso sono felice. Guardo la donna che ho sposato, che amo con tutto me stesso, forse anche di più. Lei mi capisce, condivide le mie passioni, ma anche le mie paure. Sta li, nel suo bel vestito elegante, firmato da uno stilista famoso che probabilmente nemmeno lei si ricorda chi sia, perché non le interessano queste cose.
Lei è leale, sa ridere e mi apprezza. Mi è sempre vicino fisicamente o con il cuore.
L’ho sposata perché è l’unica che mi fa stare bene, bene fino in fondo.
La musica è alta nel locale, il party è appena cominciato ed io sto bevendo del whiskey mentre guardo mia moglie ballare e ridere con la mia, anzi la nostra, amica.
Quella festa non è diversa da tutte le altre: persone famose che si divertono e passano insieme una serata per poi riguardarsi sulla copertina del prossimo numero di People facendo a gara a chi attira più paparazzi.
Poi, come un fulmine a ciel sereno, arriva lei che scombussola di nuovo tutto e con la mente torno indietro nel tempo. Torno indietro a quando lei era la mia vita e niente era importante.
Torno indietro a un periodo leggero, senza freni, fatto solo dei suoi sorrisi e dei suoi occhi verdi e profondi.
La guardo perché è l’unica cosa che posso fare, la guardo perché anche ora, dopo tanto tempo, non posso fare a meno di notare quanto lei sia bella infilata in quel leggero vestito da sera rosa di pizzo, che lascia immaginare tutto quello che un uomo vorrebbe vedere. Ha i capelli legati, proprio come piacciono a me e il trucco è leggero, quasi inesistente, che la rende, se possibile, ancora più bella.
Tutto in lei mi ricorda la mia vita prima.
Prima di mia moglie, quando era lei la persona più importante della mia vita, quando era lei la mia costante.
Prima di diventare adulto, quando passavo le notti sveglio a parlare e a ridere con lei. Aveva una risata contagiosa, un sorriso reale che ogni volta che esplodeva sul suo viso io, mettevo in dubbio me stesso.
Prima di capire che nella vita non si può sempre scherzare.
Prima di rendermi conto che lei per me era tutto, prima di rendermi conto che lei per me era troppo.
Prima era tutto un gioco.
Prima era tutto un sogno
Prima era tutto ciò di cui avevo bisogno.
L’ho amata, e la amo ancora, perché per quante donne posso avere, la prima che abbia davvero amato non si scorda mai, la prima che abbia tirato fuori la parte più bella e vera. Quella parte che poi non sono più stato in grado di nascondere a me e agli altri.
 
E Nina questo l’ha sempre saputo. E per questo mi ha sempre amato.