Moonacre, 'la vera felicità' di kunoichi

La vera felicità

Maria Merryweather pensava di essere al massimo della felicità quando aveva restituito le perle al mare e salvato la valle, ma si sbagliava. La vera felicità era guardare i suoi dieci*, bellissimi bambini tutti insieme a tavola, nel parco o in chiesa. Maria e Robin si erano sposati giovani e, quando dopo pochi mesi, la principessa della luna aveva annunciato alla famiglia la sua prima gravidanza tutti erano scattati sull’attenti; la corporatura esile della fanciulla infatti la faceva sembrare troppo piccola per poter portare quel pancione che si ingrandiva di giorno in giorno sempre di più. Miss Heliotrope e Loveday la guardavano sempre con apprensione, sir Benjamin e il capostipite dei De Noir con paura e Robin, bhe lui non le lasciava tenere in mano neppure un ago tanto era preoccupato. Inutile dire quanto Maria fosse stressata ed irritabile, nonostante uscisse ogni giorno in calesse le mancavano le cavalcate con Pervinca e l’inerzia alla quale il marito la costringeva non aiutava.
I nove mesi giunsero al termine e Maria diede alla luce due bellissime gemelle eterozigoti, Gwendolyn ed Annie De Noir; le piccole non erano rimaste a lungo da sole, difatti giusto due anni dopo era arrivato il piccolo Robert, che si era dimostrato sin da subito un bambino poco incline all’ubbidienza e alla vita al chiuso, non aveva fatto in tempo ad imparare a camminare che già andava in giro nel bosco senza nessun timore. Evangeline aveva fatto tremare tutti di paura, difatti era nata prematura ma, per fortuna, era sopravvissuta senza alcun danno e cresceva rapidamente andando a raggiungere la stessa statura dei fratelli alla sua età; il timido Philips era arrivato nel bel mezzo del Natale, tanto che per i primi tempi Robert, dall’alto dei suoi cinque anni, lo aveva preso per un regalo per via di un buffo commento di Miss Heliotrope sulla puntualità del piccolo.
Maria scoprì di aspettare il suo sesto figlio in una notte piena di stelle, era per questo che Jordan divenne un patito di astrologia, o almeno così le piaceva pensare; Jason invece parve seguire le orme di Evangeline dato che, contro le speranze di tutti, decise di venire al mondo proprio quando la madre era costretta a letto da una terribile febbre. Alla fine erano sopravvissuti entrambi, ma prima di affrontare un’altra gravidanza Maria e Robin preferirono aspettare qualche tempo. L’esuberante Elise li raggiunse quattro anni dopo, allegra sin da neonata faceva più chiasso lei che tutti i suoi fratelli messi insieme. Eve , di appena un anno più piccola, sembrava invece la quinta essenza della tranquillità.

Un pianto lieve ma insistente fece alzare Maria dal letto e, con un movimento urgente, si sbrigò a gettare di lato le calde lenzuola per poter correre verso la culla; avvolto in una copertina azzurra e con una meravigliosa cuffietta da notte bianca, Lucas richiamava l’attenzione della sua mamma che, come ogni notte, lo prese tra le braccia per farlo calmare. Lucas era un piccolo fagottino di tenerezza, Maria lo ripeteva sempre ed era vero; nessuno dei suoi figli, neppure Eve, era disposto a stare sempre in braccio a farsi coccolare. La donna sapeva bene di non poter dare per scontato che il suo bambino sarebbe rimasto così per sempre, ma dopo dieci figli sapeva bene che spesso il carattere si faceva ben capire dai primi mesi di vita, e Lucas ne aveva appena fatti sette. Quando il bimbo si riaddormentò la donna, la regina della luna, tornò a letto dove il marito la guardava teneramente; questo non era mai cambiato in diciassette anni di matrimonio, Maria e Robin erano ancora i due adolescenti che avevano salvato la Valle, i due innamorati che litigavano per ogni piccola cosa e, in generale, erano ancora la piccola principessa con una fossetta meravigliosa sulla guancia e il ragazzo pieno di piume.
-A cosa pensi?- gli chiese Maria quando si accoccolò accanto a lui
-Al fatto che non perdi il vizio di usarmi come caminetto- le rispose sarcastico quando la donna posò i piedi gelati contro di lui.
-È questo che ti fa venire la faccia da tragedia che hai da qualche settimana?- ribatte allegra Maria ignorando la presa in giro del marito
-Pensavo a Lucas- confessò lui sapendo di non poterle nascondere ancora per molto i suoi pensieri
-Perché?- chiese leggermente preoccupata
-Ha sette mesi-
-E con questo?-
-E con questo non posso credere al fatto che Gwendolyn si sposi! Insomma ha solo diciassette anni, non voglio che si sposi almeno fin quando il mio ultimogenito non sarà maggiorenne!-
Maria rimase in silenzio per un po’ poi, all’improvviso, scoppiò a ridere in faccia all’uomo –Sei ancora in fase “padre geloso”? Oh Robin eppure quando io ti ho sposato ero più giovane di lei!-
-Per noi era diverso, la nostra storia era diversa! E poi ci voleva qualcuno che riunisse ufficialmente le nostre famiglie- ribatte lui
-Tipo Loveday e mio zio che si sono sposati prima di noi?-
-Intendevo con un figlio-
-Come Henry? Alias nostro nipote nato un anno prima di Gwen e An?-
-Sei impossibile!-
-Io? Robin, Annie si è sposata quando ancora aspettavo Lucas, non ti sei ancora ripreso dopo sette mesi? Lo sai vero che Gwendolyn ha posticipato la data del suo matrimonio perché con la sorella hai avuto un mezzo infarto?-
-…- l’uomo non proferì parola, Maria quindi gli prese la mano e con quella libera lo costrinse a girare il volto fino ad incontrare i suoi occhi nella penombra
-Lo so che è strano, ma questa è la realtà dell’avere tanti figli: mentre i maggiori iniziano ad imbastire la loro vita tu sei lì che li guardi mentre culli i più piccoli. Gwen e An sono state le nostre prime bambine e so che per te è più difficile lasciarle andare, ma consolati con Elise ed Eve che hanno ancora tre e due anni e sono convinte che da grandi sposeranno il loro papà.-
-Perché hai eliminato Evangeline?- chiese l’uomo confuso
-Perché lei non lo dice più da tempo, insomma ha tredici anni, inizia ad essere grande.-
-Non è vero!-
-Io sono arrivata qui a tredici anni- gli ricordò facendolo zittire davanti all’evidenza
-Resteranno i nostri bambini, quando Robert se ne andrà di casa e bada, uso lui come esempio solo perché è il più vicino per età, una parte di me sarà triste, perché vedo ancora il bambino che mi correva incontro con un mazzolino di fiori ogni mattina, e non un ragazzo pronto ad esplorare il mondo-
-Il lato positivo nell’aver avuto dieci figli è che, quando i primi se ne andranno, avremo ancora gli altri a guardarci come se fossimo le persone più importanti della loro vita. Ma dopo Annie e Gwendolyn mi aspetto di aprire gli occhi domani mattina e avere davanti Lucas che va via di casa ed Eve con già tre bambini.- le confessò lui con un espressione triste in volto
-Solo tre?-
-Maria!- la donna gli sorrise baciandolo dolcemente per poi posare la testa sul petto caldo e rassicurante del marito. Quella era vera felicità.

*è l’unica cosa che ho deciso di tenere del libro da cui è tratto il film in cui, per l’appunto, Maria e Robin hanno dieci figli. (Oltre al matrimonio, nel libro si sposano molto giovani)

Ciao a tutti!
Questa è la prima volta che scrivo sul forum di Moonacre e devo dire che, da quando ho letto il libro, mi era venuta voglia di scrivere qualcosa riguardo al non indifferente numero di figli che Elizabeth Goudge ha deciso di dare a Maria e Robin.

Nell’anno in cui ho collocato la parte finale della storia i vari figli hanno (ho inventato sia il primo che il secondo nome):
Gwendolyn (Zoe) ed Annie (Amy) De Noir* 17 anni
Robert (Micheal) * 15 anni
Evangeline (Charlotte) * 13 anni
Philips (Andrew) * 10 anni
Jordan (Simon) * 8 anni
Jason (Harry) * 7 anni
Elise (Lorraine) * 3 anni
Eve (Lily) * 2 anni
Lucas (Leonard) * 7 mesi

Henry (George) Merryweather è il nome del figlio di Loveday e Sir Benjamin, dato che nel film sono giovani mi sembrava giusto avessero almeno un bambino.
Grazie mille per aver letto. Alla prossima.
Kunoichi_chan009