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Autore: Selhin    15/01/2016    2 recensioni
- Ma io… noi siamo qui per te, giusto? –
Lei si era voltata a guardarlo, distogliendo gli occhi dal fuoco, sorpresa da quella sua piccola esitazione nella voce. Cloud non esitava mai...

Pairing CloudxAerith
Genere: Fluff, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: FFVII
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Fandom: Final Fantasy VII
Pairing: Cloud/Aerith
Personaggi: Cloud Strife, Aerith Gainsborough
Tipologia: One Shot ( 665 parole )
Genere: Slice of Life, Fluff, Malinconico
 
19° Argomento: Ringraziamento e Perdono
91. Grazie
 
 
 
Sotto qualsiasi forma
 
 
 
 
 
  - Ma io… noi siamo qui per te, giusto? –
 
Lei si era voltata a guardarlo, distogliendo gli occhi dal fuoco, sorpresa da quella sua piccola esitazione nella voce.
Cloud non esitava mai, non lo aveva mai visto con quello sguardo, non lo aveva mai sentito correggersi come se sapesse che quello che voleva dire risultasse sbagliato. Non c’era solo lui, non poteva permettersi di essere egoista poiché era il leader del gruppo. Tutti contavano su di lui e sulla sua fermezza di spirito. Ma probabilmente, se avesse potuto scegliere di togliersi quell’onere che lei stessa gli aveva suggerito, così pesante in quel momento come non mai, lo avrebbe fatto senza esitazione alcuna.
 
Lentamente sul volto della ragazza si disegnò un sorriso, le dolci labbra rosee si erano incurvate e gli occhi brillanti si erano accesi con la solita luce vivace e a tratti impudentemente maliziosa. Ma una leggera ombra attraversava quello sguardo oscurandone la luce. La consapevolezza di qualcosa che lui non poteva capire.
Fu solo un attimo e poi svanì come se nessun pensiero oscuro l’avesse mai colta.
 
  - Lo so, lo so ma... Io sono l’unica... Cetra. – rispose solamente restituendogli lo sguardo.
 
La mano delicata di lei sfiorò la sua, le dita si toccarono appena. Era fredda, forse solo per la temperatura della sera, ma il cuore di Cloud ebbe un sussulto.
 
  - Significa che non possiamo aiutarti? -
 
Lei non rispose. Una paura rapida e imprevista che non seppe spiegarsi lo portò fare qualcosa che non aveva mai fatto in vita sua.
Sollevò la sua mano e strinse quella di lei senza curarsi che gli altri potessero vederlo. La strinse tanto forte da farle male.
 
Voleva scaldarla, voleva che lei si sentisse al sicuro e che non soffrisse più la solitudine del peso di essere l’ultima di un popolo che non esisteva più. Quasi le si aggrappò resistendo alla sensazione di stringerla fra le braccia cercando di spazzare via le ombre che turbavano i suoi occhi. Voleva che tornasse la ragazza allegra e piena di vita che era quando l’aveva costretto a stare con lei a Midgar, che lo aveva obbligato a vestirsi da donna ma che non aveva riso quando l’aveva visto. Voleva non lasciarla più.
Non aveva mai provato niente del genere.
Aerith si stupì di quel gesto tanto quanto ne era stupito lui. Ricambiò la stretta senza smettere di guardarlo, specchiandosi ancora una volta nelle sue meravigliose iridi azzurre così piene dell’energia di quel pianeta che volevano disperatamente salvare e che affluiva attraverso di lei.
Si aggrappò a lui, desiderando di tornare a casa insieme, cercando di soffocare la paura e la solitudine che la opprimevano da troppo tempo.
 
Lentamente le sue dita assorbirono il calore di quelle di lui e così anche il suo cuore. Si sentì rasserenata. Forse sarebbe andata bene, forse sarebbe davvero tornata a casa e lui avrebbe curato le ferite del suo cuore. Non si sarebbe più sentita così sola e anche lei avrebbe potuto alleviare l’animo di Cloud, già troppo ferito a causa degli eventi che lo avevano sopraffatto.
 
Assieme sarebbero guariti entrambi.
 
La ragazza sentì gli occhi bruciare e le lacrime pungere per uscire.
Lui lo notò ma non seppe se era per paura o che altro, ignorando che potesse essere la gioia dovuta nell’averlo accanto a lei. Le restituì un altro muto sguardo crucciandosi appena e infine lei chiuse gli occhi sospirando profondamente, cercando di riprendere il controllo di sé.
Quando si voltò di nuovo per guardarlo le lacrime però erano ancora li a inumidire i suoi brillanti occhi verdi.
Le loro mani erano ancora intrecciate, strette in un ardente desiderio di non separarsi mai.
 
Grazie.
 
Aerith lo disse solo nella sua mente, una lacrima le rigò veloce il volto rendendola ancora più bella.
Adesso sapeva che, qualsiasi cosa fosse successa in futuro lei ci sarebbe sempre stata per lui, sotto qualsiasi forma.
Voleva esserci.
 
Era quello il suo destino.
 
E quella consapevolezza non l’abbandonò mai, nemmeno alla fine del viaggio.





Note Autrice: E' tantissimo che non pubblico in questo fandom e tornare è un misto fra ansia, felicità e paranoia. 
Un pò perchè sono felice di aver ripreso la penna in mano per questi due personaggi che sono talmente importanti per me da sembrare quasi sciocca, un pò perchè temo che non ci sarà più nessuno ormai ad apprezzarli... purtroppo certe cose sono state rovinate.
Ma io non demordo, resto una Clerith convinta, rimango immensamente innamorata di Cloud e della bellissima fioraia, datemi della scema ma non cambierò mai idea.
Tutto qui, spero che chiunque sia passato di qui abbia apprezzato, grazie a voi!

Questa storia fa parte del progetto One Hundred Prompt

A presto, tornerò a invadere la sezione!

Selhin
The One Hundred Prompt Project
   
 
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