Prologo :  Dal Demy Rose alla Kaiba Corporation

“ E’ quindi necessario passare da questo capitolo a quest’altro, per capire a pieno il significato di < tecnologicamente imperfetto>, mi segui?” La ragazza sposto’ la penna in vetro sul rigo del libro digitale e inizio’ a sottolineare.
Mokuba ascoltava attentamente prendendo appunti su un tablet spesso come un foglio di alluminio, una delle ambiziose creazione del Signor Kaiba della Kaiba Corp. Per caricarsi era necessario inserirlo dentro una carpetta d’argento incredibilmente leggera, la quale permetteva una rapida ripresa della batteria in mezz’ora. Era come scrivere su un foglio di carta, grazie ad un pennino in vetro trasparente, allungabile a piacimento dai cinque ai ventidue centimetri. Il vetro con cui era stato fabbricato era particolarmente resistente alle basse e alle alte temperature; impermeabile, duro come il diamante, praticamente eterno e dello stesso materiale del tablet. Un generoso regalo del fratello maggiore, si diceva, per i diciassette anni di Mokuba, di modo che potesse apprezzare di più lo studio e stancarsi di meno. Avrebbe potuto utilizzare un computer ,ma Seto non voleva far distaccare eccessivamente il fratello dall’idea originaria di Scuola, fatta di fogli, di libri, di penne e di insegnanti umani. E Tea Gardner era proprio l’insegnante del ragazzo o meglio, era colei che lo aiutava nell’apprendimento post lezione, in quanto, il lavoro più severo era svolto da Caesar Wong, un camaleontico insegnante di materie umanistiche, scientifiche, linguistiche, giuridiche e via discorrendo. Basti pensare che parlava esattamente diciotto lingue, il che è tutto dire, e che era uno dei migliori insegnanti del Giappone, benché nato e cresciuto a Boston. La preparazione del giovane Kaiba doveva essere tale da poter, in un futuro prossimo, guidare da solo la Kaiba Corp. E questo Wong lo sapeva bene: era stato pagato profumatamente da Seto. Per tenerselo stretto, il lungimirante presidente lo aveva assunto a tempo pieno dal primo anno delle superiori e gli aveva garantito ulteriori anni di lavoro, per gli studi universitari di Mokuba. Aveva a disposizione un appartamento suo dove abitare, un’automobile e poteva riposare il sabato sera e la domenica.
“Un passo falso e verrai rifiutato da ogni altro tipo di scuola e diffamato a livello mondiale ,se possibile. Sai con chi hai a che fare”. Con queste parole, il presidente lo aveva avvertito.
“Sei stanca, Tea? Mio fratello non ti fa fermare un attimo” Disse il ragazzo, notando una certa mancanza di tono nella giovane.
Come si diceva, Tea Gardner era l’assistente di Mokuba. Lo aiutava in tutte le occasioni, comprese il bagno caldo e gli acquisti in centro, a Tokio, nei fine settimana. Quando Seto non era disponibile per il pranzo o la cena, il fratello minore sceglieva un posto dove andare, accompagnato da lei e di sera anche da Roland, fedele servitore da tempo immemore, oramai.
La domanda sorge pero’ spontanea: come era riuscita a lavorare per il Signor Kaiba e perché? Per saperlo bisogna tornare un po’ indietro nel tempo, precisamente ai tempi del diploma di scuola superiore: Yugi, Joey, Tristan, Bakura e Tea avevano finalmente concluso il lungo percorso scolastico. Se Joey e Tristan erano riusciti a cavarsela per il rotto della cuffia, Yugi e Bakura avevano riportato un buon punteggio, ma ancora di più la Gardner che era riuscita ad ottenere il massimo dei voti e aveva tentato l’accesso alla facoltà di lettere, venendo respinta. Conclusasi l’avventura del Duel Monsters, i cinque amici avevano iniziato a vedersi sempre meno, a causa dell’università, dei trasferimenti e del lavoro. Un dettaglio interessante, incastrato nelle varie vicende della vita di Tea è che Mokuba, fin dal primo incontro, quando lui era ancora bambino e lei appena quindicenne, non aveva mai nascosto il suo amore per lei, amore inteso nel senso più delicato e familiare del termine, in quanto aveva sempre visto nella ragazza quella dolcezza e quella bontà che lui non aveva mai ricevuto se non dal fratello, pur sempre un uomo pero’. Tea, invece, nel cuore del piccolo, iniziava ad occupare un posto importante: come sorella, come amica e alle volte come mamma, quando, dopo accese discussioni con il maggiore, le inviava un sms, supplicandola di incontrarsi al parco, per poterla abbracciare e ricevere conforto. Lei c’era. Anche se aveva altri impegni, con il temporale e con la stanchezza in volto, sempre. Dopo il diploma, e dopo la delusione dell’università, aveva iniziato a cercare lavoro e, per un certo periodo, gli affari andavano bene nel locale in cui ballava con Sererity, la sorella di Joey. Si tenevano corsi diurni per bambini, adulti e anziani con balli di gruppi, balli in coppia, balli singoli, tango e perfino Pole Dance, insegnata di sera da Serenity ma alla quale Tea aveva detto subito di no, per ovvi motivi. Un pomeriggio pero’, il proprietario l’aveva chiamata nel suo studio, chiedendole di abbandonare i corsi diurni e cercando di convincerla a lavorare con il palo, per avere maggiori entrate. La ragazza aveva detto di no, che non si sarebbe mai prestata a questo tipo di lavoro e il capo, Ner Office, l’aveva minacciata di licenziarla. A quel punto, spaventata dall’idea di rimanere senza un lavoro, temendo di rimanerci male come per l’università, aveva detto di si. L’infelice lavoro pero’, era destinato a durare per una sola notte: il destino, il fato, il cielo, avevano voluto che quella sera, al Demy Rose, si presentasse proprio Seto Kaiba, abituale cliente del posto. A quell’epoca non perdeva neppure una serata. Conosceva tutte le ragazze in special modo Serenity, la sua preferita, con la quale trascorreva ben volentieri ore di sesso sfrenato e perverso, ma di cui non era mai completamente soddisfatto. Il presidente sfogava cosi la sua frustrazione, i mille impegni quotidiani, la sua solitudine. Ebbene, quella sera, aveva notato una ragazza nuova, che si muoveva con imbarazzo attorno al palo, bendata sugli occhi, con addosso soltanto un perizoma nero che lasciava liberi e visibili i glutei e una maglietta velata bianca, che metteva in risalto le sue forme. Ogni tanto, la mano di un cliente le stringeva una coscia o le afferrava un seno. Incuriosito dalla new entry, Kaiba si era avvicinato a lei. I clienti abituali conoscevano il metodo del giovane uomo: la donna che puntava non doveva essere toccata da nessun altro.
Tea tremava e piangeva sommessamente, ma i suoi singhiozzi non potevano essere sentiti, a causa della musica assordante. Una volta avvicinato, Seto le accarezzava le gambe fin su alle cosce e poi il sedere, con gentilezza, e aveva sentito il suo tremore.
Salito quindi sul palco l’aveva presa dal viso. Lei, con gli occhi bendati, era scoppiata a piangere in maniera incontrollabile e lo supplicava di non farle del male. Lui, incredulo di fronte a quella scena, le aveva chiesto il perché e la ragazza era riuscita a dire, tra un singhiozzo e l’altro, che odiava quel lavoro e il giorno seguente sarebbe andata via. Mosso da pietà, le aveva sciolto la benda che le copriva la fronte, gli occhi e il naso, scoprendo con enorme sorpresa che si trattava di Tea Gardner, la migliore amica di Yugi Muto, la ragazza che aveva rubato il cuore del piccolo Mokuba. A sua volta, la ragazza aveva riconosciuto il presidente della Kaiba Corp. ed era arrossita a dismisura sentendo la mano grande e calda dell’uomo ancora appoggiata sulla sua coscia.
Il giorno dopo, Tea aveva raccolto le sue cose ed era pronta a cercare un nuovo lavoro, meno redditizio ma sicuramente più adatto a lei e, mentre passeggiava sotto la strada di casa sua aveva incontrato Roland che, consegnandole una lettera la invitava, da quel giorno, a presentarsi alla Kaiba Corp. e lavorare per il signore, come assistente di Mokuba Kaiba, a tempo pieno. La ragazza non credeva ai suoi occhi e alle sue orecchie e da quel momento inizio’, lentamente ma inesorabilmente, ad innamorarsi dell’uomo che l’aveva aiutata, nascondendo pero’ tutti i suoi sentimenti.
 Erano già passati due anni.