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Autore: MarcoBacchella    17/01/2016    0 recensioni
Coso è un ragazzo ventenne con diverse aspirazioni: creare il primo network di circolazione di notizie veramente indipendente, riuscire a fare i 150km di marcia in manifestazione, sposarsi. Il problema è che è afflitto da un completo distacco della realtà che lo porta ad agire soltanto per un suo fantomatico bene comune e non per il vero bene oggettivo delle cose.
Genere: Comico, Romantico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II

    Diverso tempo era passato da quel pomeriggio: la signorina se n'era tornata dalla madre a Macerata, Coso era rimasto senza lavarsi sul divano. Per giorni aveva riflettuto su cosa avesse fatto di sbagliato, ma soprattutto su cosa potesse fare per evitare di perderla definitivamente.
Quando notò che il divano su cui era seduto da bianco era passato grigio con bustine di cracker aperte vecchie di quattro giorni, decise che era tempo di agire: entrò in doccia, indossò dei pantaloni e mise su il caffè. Fu una delle prime volte in cui azzeccò l'ordine.
Decise che doveva uscire, la soluzione ai suoi problemi non sarebbe e non sarebbe potuta entrare dalla finestra: essendo in centro a Milano, aveva le sbarre.

    Dato che quella mattina ritiravano la carta, non c'erano lattine da calciare sul marciapiede, e il povero Coso dovette accontentarsi di una pila di vecchie copie di Avvenire buttate dalla vecchietta che abitava sotto di lui. Finalmente quella pila di carta stava avendo un ruolo nel bene comune!

    A causa del faticoso calciare, il povero Coso si fermò in panetteria, una delle poche non ancora diventata sala slot.
Preso il numerino, il nostro omino si trovò davanti ad uno spettacolo familiare: un bimbo con sua madre, lui che sbatteva i piedi perché la donna non gli voleva dare l'iphone per guardarsi youtube. Per quanto lei potesse spiegargli che non era il momento, lui non capiva. Non ne aveva la maturità.

    Era la maturità la caratteristica che mancava a Coso. Quindi sarebbe bastato prenderne un po'. E se si è quello che si fa, bastava fingere di esserlo facendo tutte quelle cose da adulto.
Guadagnar punti in quel frangente per riappacificarsi con la sua signorina.
Scusi, signore? Ha bisogno?”
Signore”. Nessuno l'aveva mai chiamato in modo così rispettoso. Forse era solo buon costume della panettiera? Non poteva sapere che Coso era solito essere chiamato con appellativi e patronimici degni di Shakespeare.
Scusi, mi vorrebbe rispondere o sta lì col numerino in mano ancora un po'?”
No, non aveva tempo per rimanere lì ancora un po'. Aveva cose da fare. Non sapeva cosa, ma le aveva. Lasciò cadere il numerino in modo drammatico uscì con freddezza dalla panetteria.

    Ripercorse la strada verso casa tentando di capire quale fosse la prima azione da fare per essere un adulto. Cosa è che facevano spesso i suoi genitori? Andavano in banca. Lo lasciavano in macchina, andavano in banca, aspettavano dieci minuti, e tornavano arrabbiati. Avrebbe potuto replicare. Ma non aveva una macchina. Però aveva una bici. Ed era un buon attore.
O almeno, credeva di esserlo.

    Ma in quale banca andare? Ce n'erano così tante che avrebbe potuto impiegare, e quindi sprecare, fin troppo tempo per sceglierne una. Optò per quella con le macchinette del caffè gratis.
Coso quindi si diresse verso la banca in questione in bicicletta. Chiuse col lucchetto la bici ed entrò. Il pavimento liscio affascinava il nostro eroe che si girava e rigirava taciturno tentando di capire cosa fare.

    Dopo circa dieci minuti in cui creò e ripassò a bassa voce un copione da seguire una volta uscito, una signorina si avvicinò.
Scusi, cosa deve fare qui?” gli chiese.
Devo diventare adulto” una risposta del genere probabilmente affascinò molto la signorina, tanto che la fece allontanare per parlare con un signore più anziano, il tutto mentre Coso riposava dall'arduo pensare su una sedia.
Appena poco tempo prima che il nostro eroe si ritenesse pronto per andare, la signorina si riavvicinò.
Scusi, ma lei è nostro cliente?”
A Coso non tornava quest'informazione.
No”
A quel punto la signorina si allontanò verso un suo collega più giovane, che dopo un attimo di conversazione si mise a ridere. La signorina se ne stette per un po' nell'atrio, indecisa sul da farsi per poi tornare.
Scusi, ma lei vorrebbe essere nostro cliente?”
No” rispose Coso “Io voglio essere più maturo.”
In quel momento si sentiva pronto.
Uscì spavaldo dalla banca, prese le chiavi, aprì il lucchetto e inforcò i pedali.
Cominciò a pedalare per 15 metri in modo nervoso.
Arrivato al portone del condominio lo aprì per avviarsi al secondo piano.

    Entrato, capì che doveva prender nota di questo avvenimento.

Prese un post-it, scrisse “Andato in banca” e lo appese al frigorifero.
Poi aprì quest'ultimo, e si ricordò che non aveva mai fatto la spesa.



  
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