Titolo: Quando non saremo
più giovani e belli
Autore: LaSil88
Personaggi: Erwin Smith; Levi Ackerman
Rating: Verde
Genere: Malinconico, Introspettivo
Avvertimenti: possibili spoiler degli
ultimi capitoli del
manga;
Prompt scelto: “Non penso
mai al futuro, arriva così
presto.” (Albert Einstein)
Introduzione: Il tempo passa; le
persone cambiano; il futuro
arriva e se ne va, diventando passato. Non è mai il momento
giusto per iniziare
a pianificare un futuro assieme, quando si è fatti per
accogliere il domani
l’uno al fianco dell’altro.
N.d.A. (se ci sono): Sono due drabble
e una brevissima
oneshot senza pretese che tentano di esplorare il rapporto di Levi ed
Erwin,
sfruttando lo scorrere del tempo e il futuro come temi. La prima parte
è
ambientata durante il manga, mentre le due successive sono ambientate
in un
possibile finale pacifico e vittorioso.
Quando non saremo più giovani e belli
2. Segni del tempo
Con la fine della guerra, Erwin Smith
e Levi Ackerman aveva
deciso di rassegnare le loro dimissioni e vivere una vita di pace. Dopo
cinque
anni dalla riconquista di Shingashina, tutto era finito.
L’umanità aveva
iniziato ad esplorare il mondo, abbandonando
la sicurezza delle Mura per creare piccoli centri abitati lungo
l’itinerario di
viaggio della nuova Legione Esplorativa.
I due ex ufficiali non avevano fatto
diversamente, trovando
un posto tranquillo e pacifico vicino a quella distesa
d’acqua immensa che era
il mare. Avevano costruito lì la loro casa, cambiando di
poco le loro
abitudini. Vivevano le giornate come se fossero le ultime ore delle
loro vite,
osservando con attenzione il tempo che passava e si mostrava sui loro
volti.
Una sera, al tramonto, Erwin si era
fermato ad osservare
serenamente il volto di Levi, beandosi di quella vista; aveva notato
solo in
quel momento, alla luce del sole morente, radi fili d’argento
fra i capelli.
«Stai
invecchiando.» gli aveva detto, ricevendo
un’occhiataccia dal suo compagno.
«Anche tu.» aveva
ribattuto Levi, bevendo un sorso di quel
tè che vendeva anche nel negozio che aveva aperto per
passare le giornate.
«Ma non si nota
così tanto.» aveva affermato Erwin,
passandosi una mano fra i capelli biondi come per enfatizzare il
concetto.
Ormai non li acconciava più in quella pettinatura
impeccabile e sempre in ordine,
preferendo che cadessero leggeri e disordinati sulla fronte.
«Almeno io non ho
così tante rughe sul viso.»
Erwin si era lasciato andare ad un
verso scandalizzato,
quasi teatrale, mentre le labbra di Levi si stendevano in un leggero
sorriso.
Ancora una volta non pensavano al
futuro, vivendo senza
preoccupazioni ogni giorno della loro vita assieme. I segni del tempo
venivano
sempre messi in secondo piano, ignorando palesemente che il futuro a
cui non
avevano mai pensato stava passando ogni giorno davanti a loro occhi.