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Autore: LaSil88    18/01/2016    2 recensioni
Il tempo passa; le persone cambiano; il futuro arriva e se ne va, diventando passato. Non è mai il momento giusto per iniziare a pianificare un futuro assieme, quando si è fatti per accogliere il domani l’uno al fianco dell’altro.
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Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Irvin, Smith
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Us, day by day, in everyway'
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Titolo: Quando non saremo più giovani e belli

Autore: LaSil88

Personaggi: Erwin Smith; Levi Ackerman

Rating: Verde

Genere: Malinconico, Introspettivo

Avvertimenti: possibili spoiler degli ultimi capitoli del manga;

Prompt scelto: “Non penso mai al futuro, arriva così presto.” (Albert Einstein)

Introduzione: Il tempo passa; le persone cambiano; il futuro arriva e se ne va, diventando passato. Non è mai il momento giusto per iniziare a pianificare un futuro assieme, quando si è fatti per accogliere il domani l’uno al fianco dell’altro.

N.d.A. (se ci sono): Sono due drabble e una brevissima oneshot senza pretese che tentano di esplorare il rapporto di Levi ed Erwin, sfruttando lo scorrere del tempo e il futuro come temi. La prima parte è ambientata durante il manga, mentre le due successive sono ambientate in un possibile finale pacifico e vittorioso.

 

Quando non saremo più giovani e belli

3. Ferite

Il tempo passava e il futuro a cui non avevano mai pensato arrivava e diventava passato. I segni della guerra rimanevano sui loro corpi e sulle loro menti.

Il moncherino del braccio destro di Erwin era la ferita più evidente; a distanza di quindici anni, si svegliava ancora per il male che gli procurava, di solito preceduto da un incubo su quel giorno. Ogni volta che succedeva si alzava e raggiungeva la piccola cucina, cercando di prepararsi un tè. Non voleva fare rumore, ma qualcosa finiva sempre per scivolare dalla sua presa instabile e svegliare Levi dal suo sonno agitato.

L’ex Caporale, invece, reagiva bene alle ferite fisiche; la gamba che aveva ferito durante lo scontro con Annie mandava brevi fitte di dolore, soprattutto durante i cambi di stagione o nelle notti particolarmente fredde. Bastava un po’ di tempo davanti al fuoco e il malessere passava. Gli incubi, tuttavia, erano qualcosa che lo tormentavano ogni notte; il suo sonno era accompagnato dai ricordi dei morti, dalla colpa che ancora provava per non essere riuscito a salvare nessuno. Questo aveva peggiorato la sua insonnia, obbligando Erwin a ricorrere subdolamente ad infusi medici (consigliati da Armin e Hanji) per conciliargli il sonno.

«Domani non aprire il negozio.»

In una di quelle notti che passavano entrambi svegli, tormentati dai ricordi e dal dolore, Erwin aveva fatto quella strana proposta.

«Perché dovrei?»

«Possiamo prenderci la giornata libera e fare… qualcosa di diverso.»

Erano rimasti in silenzio, contemplandosi negli occhi e pensano alle parole che ancora rimanevano sospese nell’aria. Era la prima volta che Erwin cercava di programmare qualcosa nella loro vita, forse pensando davvero al futuro che li attendeva.

«Qualcosa come?» aveva domandato alla fine, appoggiando la tazza vuota sul tavolo.

«Domani ritorna l’avanguardia.» aveva risposto Erwin, come se spiegasse così le sue intenzioni all’altro. «I ragazzi saranno stanchi…» aveva lasciato in sospeso la frase, lasciandosi andare ad un sorriso. I ragazzi, Eren, Armin e Mikasa, erano diventati quasi dei figli che andavano e venivano, sempre attivi e felici. Li avevano praticamente adottati, creando una piccola e strana famiglia in cui si aggiungeva Hanji ogni tanto.

«Una festa a sorpresa?»

«Anche. Possiamo portarli su quella spiaggia oltre la scogliera. Un pic-nic, insomma.»

Levi si era lasciato andare ad un mormorio di conferma, accettando quella proposta con gioia. Non che mostrasse sempre che fosse felice, ma ormai Erwin notava quel luccichio nello sguardo e come facesse fatica a trattenere gli angoli della bocca in una linea dritta.

«Stai tornando a programmare la tua vita?»

«Non l’ho mai fatto.» aveva risposto Erwin, avvicinandosi piano a lui. «Ma non è mai troppo tardi per decidere cosa fare del nostro futuro assieme.»

«Stai diventando vecchio, se ti metti a pensare a queste cose.» aveva sussurrato Levi, prima di tendersi verso di lui e sfiorargli le labbra in un bacio leggero e veloce.

«Anche tu, se mi assecondi in questo desiderio da vecchio.» aveva risposto, lasciandosi andare ad una risata tranquilla e profonda.

Non era mai troppo tardi iniziare a pianificare, ma questo non voleva dire che stava cercando di pensare al futuro. Tutto quello sarebbe accaduto il giorno successivo e presto sarebbe diventato passato, aggiungendosi alla lista dei giorni che vivevano con serenità e senza troppi programmi.

   
 
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