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Autore: No_Alibi    19/01/2016    1 recensioni
Quello con i capelli rosa, che doveva essere il cantante mi fissò per un lasso di tempo non ben definito, decisamente troppo, visto che senza rendermene conto sbottai qualcosa come "che cazzo guardi?" guadagnandomi un'occhiataccia da Marie mentre gli altri due ragazzi se la ridevano. Marie si alzò dalla sedia, pronta a scusarsi per i miei modi da scaricatore di porto, ne sono certa, ma il tipo fu più veloce.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Marie, cazzo, lasciami andare!"
Continuavo a dimenarmi senza riuscire a liberarmi dalla presa d'acciaio della esile Marie. Ma come cavolo faceva ad essere così forte? Doveva essere per via di tutte le ore della sua vita che passava chiusa in una palestra..
"Ma che cazzo ti viene in mente, eh?" 
Adesso mi aveva lasciata e costretta a sedere su una sedia nel corridoio della radio. Ed ecco che partiva la tirata d'orecchie. "Offendere in questo modo una persona, tralasciando chi sia, tra l'altro, molto più grande di te. Ma chi ti ha cresciuta, una scimmia?"
Ancora con queste scimmie. Cazzo, ma che avevo mai fatto di male? Perché si arrabbiava tanto?
"Ehi, perché te la prendi con me? È il vecchietto che dovrebbe imparare a non fissare le persone, e poi hai sentito che mi ha detto? Che stronzo!"
Marie mi guardava come se fossi un alieno, continuando a camminare avanti e indietro con le mani nei capelli. Ma cosa prendeva anche a lei? Voglio dire, magari non era stato proprio carinissimo rivolgermi a lui in quel modo -anche se non l'avrei mai ammesso- ma ero stressata, e non so perché il suo sguardo su di me mi aveva messa.. in imbarazzo? Era così profondo, riuscivo quasi a sentire la pelle bruciare al passaggio dei suoi occhi. Comunque mi aveva fatto saltare i nervi, e questo è quanto.

"Oh, siete qui. Molto bene!"
Una ragazzina insipida apparsa dal nulla ci aveva chiesto gentilmente di entrare per prepararmi alla diretta. Entrammo in silenzio continuando a guardarci in cagnesco. 

Dopo circa quaranta minuti eravamo in macchina dirette a casa e Marie continuava a non rivolgermi  la parola, anche se dal modo in cui mi guardava e boccheggiava, capivo che aveva qualcosa da dirmi ma non lo faceva. E io di certo non avrei chiesto. 
Avevo sbagliato così tanto? Mi faceva sentire una bambina quando si comportava così.. e la cosa mi bruciava ancora di più perché sapevo che aveva ragione.
Forse, infondo, avrei dovuto porre fine a quella stupida guerra a chi teneva più il muso.
"Mi dispiace!" dissi d'un fiato. "Anche se non capisco perché te la prendi tanto, non lo conosci nemmeno..."
Marie sospirò guardandomi in un modo che non avrei saputo definire, un mix di esasperazione e dolcezza  che mi fece sentire ancora più di merda.
"Quello era Jared Leto."
Ma va?!
"Ehm, lo so..."
"Avevo intenzione di dirtelo oggi, in radio perché sapevo che ci sarebbe stato anche lui con la band ma è evidente che non ce ne sia stata l'occasione."
Ok, mi ero decisamente persa qualcosa.
"Dirmi che?" Ma di che parlava ora?
"I 30 seconda to Mars stanno lavorando al nuovo cd e... avevano chiesto di farti partecipare alle riprese del nuovo video in uscita, ecco.."
Oh cazzo. 
OH CAZZO.


C'è chi crede che essere famosi significhi poter fare quello che ci pare e piace, che tutto con un po' di visibilità diventi più facile, e ad essere sincera lo credevo anche io fino a poco tempo fa.
Ben presto però, mi ero resa conto che la vita da star non era tutta rose e fiori, anzi. Quel lavoro comportava sacrificio e stress, oltre che dover sottostare ai capricci degli stilisti, dei fotografi, dei giornali. Alla fine della fiera, se avevi ancora tutti i capelli in testa dovevi ritenerti fortunata e io lo ero. A dimostrarlo la mia lunga chioma biondiccia a cui ero tanto affezionata.
Avevo sempre resistito a tutto!
Fino ad ora...
Già, ora avevo praticamente mandato all'aria un contratto di lavoro... e forse anche la mia carriera? Avrebbe detto a tutti che stronza che ero? Quanto influente era a Los Angeles? Mi avrebbe denunciata per molestie al suo ciuffo rosa? Oh, mamma! Adam, il mio unicorno immaginario, adesso era davvero molto deluso e lo ero anche io... Ecco il prezzo da pagare quando sei una stronza acida.
Vabbè potevo sempre darmi all'ippica, o magari all'agricoltura nonostante le mie esili braccine da modella.
E anche in qualche sperduto campo nel sud dell'Inghilterra sarei stata quella che ha insultato Jared Leto. 
Jared Leto che voleva lavorare con lei. 
Ecco perché mi fissava... 
Ok, basta. Non ci avrei pensato più.
Mi sarei buttata quella brutta storia alle spalle e sarei andata avanti con la mia vita. Sì... 
"Ehm, magari dovrei chiamarlo per scusarmi." 
Che cosa? Ma non avevo appena detto a me stessa che sarei andata avanti? 
Signori e signore, ecco a voi Miss coerenza!
"Apprezzo il gesto ma non ce n'è bisogno, per fortuna. Non riesco proprio a immaginarti a chiedere scusa a qualcuno con quella tua boccuccia da camionista in carriera."
Sempre carina, Marie.
"E perché non ce n'è bisogno? C'è eccome!"
Mi sentivo strana a dire quelle cose e, da come mi guardava, capivo che anche la mia assistente trovava strano il fatto che fossi così propensa a scusarmi.
Ok, magari non ero la persona più gentile del mondo, ma neanche un mostro a tre teste... Solo con la coda appuntita...
"La sua assistente, tale Emma, mi ha appena inviato una mail in cui chiede un alto incontro per il casting. Quel Jared Leto deve essere proprio un santo! Oltre che essere un gran bell'uomo..." 
Stava per caso parlano con aria sognante e le mani unite sul petto?
"No!" 
Avevo urlato così forte da interrompere subito i pensieri impuri di Marie -quella zozzona- che adesso mi guardava con aria interrogativa, o omicida, non riuscivo a capirlo.
"Non puoi farlo! Non puoi costringermi a lavorare con lui! L'ho insultato, probabilmente mi odia e crede che io sia in realtà una scimmia volante arrivata da Oz per mangiare bambini!"
"Che tu sia una scimmia volante venuta da Oz, beh, su questo non ho dubbi. Sul fatto di mangiare bambini... Sei vegana, no? Non potresti cibarti di carne umana... O si?"
"Mi prendi in giro? No perché non mi pare il caso di scherzare."
"Hai ragione, sono seria. Ci incontreremo con i ragazzi, chiederai umilmente scusa in ginocchio e poi ti metterai d'impegno affinché questa collaborazione vada al meglio. Intesi?"
NO! Non lo farò mai, a costo di farmi linciare. Strega che non sei altro.
MAI!
"Va bene."
Eh? Ma che...? Cosa c'era che non andava nel mio collegamento cervello-bocca?

Ero fritta.
   
 
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