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Autore: VioletTurner    20/01/2016    0 recensioni
E' una storia che ho inventato in base ad un personaggio di mia creazione fatta apposta per una storia d'amore con il nano Kili: Lolaehl è una dwelf...che genere di creature sono?
Sono creature rare, proprio perchè nate dall'amore tra due razze che per anni e anni si sono odiate...ma non tutti gli elfi odiano i nani o viceversa...Elrond, signore di Gran Burrone e Gil Pugniferro dei Colli Ferrosi, ad esempio, si innamorarono, e la donna di razza nanica dette alla luce questa creatura "mezzosangue" simbolo dell'amore puro e raro che la legava ad Elrond...
Lolaehl...o Lola ha sì, l'aspetto e la bellezza di un'elfo, senza barba (non come tutte le femmine di razza nanica) ed orecchie a punta ma è anche, e soprattutto, alta quanto un nano...
E' forte, dolce, solare, ma comunque con un passato tragico alle spalle. Per fortuna che la presenza della sorella maggiore Arwen, non le ha fatto mancare l'amore di una mamma, anche se, nel suo cuore, Lolaehl avrebbe da sempre voluto conoscere Gil venuta a mancarle dalla nascita...
Tutto ciò che caratterizza Lolaehl farà innamorare Kili...
(mia versione alternativa al pairing Kiliel)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Kili, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Cross-over, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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(Musica presente nel capitolo)



Capitolo 13: Nella luce delle stelle


Kili, dopo una succulenta cena nella casa del governatore, si mise steso sul letto e tirò fuori dalla tasca il bocciolo e si mise ad osservarlo con aria malinconica “Amore mio…” sussurrò pensando alla sua Lola “Tornerò…tornerò da te”.
Vicino a lui anche Fili sospirava “Ho paura di non rivederla più” disse al fratellino “Chissà se usciremo illesi dallo scontro con quella bestia”.
“Nel mio cuore spero di si, fratello…” rispose Kili sempre con lo sguardo sul bocciolo “Non ha cambiato colore nemmeno una volta…ciò vuol dire che doveva andare così, ci dovevamo separare per poi ritrovarci”. Fili guardò il fratello e sorrise appena “Le ritroveremo…” disse con un barlume di speranza negli occhi.
“Quando l’ho vista per la prima volta…ho giurato a me stesso che l’avrei avuta ad ogni costo…il suo sguardo, i suoi occhi, mi hanno fatto ritrovare la speranza che avevo perduto…” confessò Kili “Pensa ad una nuova vita con lei fratello, pensa che la avrai sempre al tuo fianco…” gli disse Fili tentando di instillare il coraggio di andare avanti.
“Non voglio perderla come ho perso…Fedileya…”disse Kili tornando triste al solo pronunciare quel nome “Non la perderai…stavolta no!”gli disse il fratello biondo “Ora dormiamo…domani sarà una lunga e dura giornata”. Li si girò da un lato e sussurrò guardando il bocciolo “Spero di sognarti amore mio…”.
Mi svegliai di soprassalto il mattino dopo prima di tutti. Tauriel stranamente ancora dormiva vicino a dove la notte aveva acceso il fuoco, che adesso era solo un mucchietto di cenere. Forse era la paura, forse erano tante emozioni messe insieme, quella notte non ero riuscita a sognare né la fonte né Kili e a dire il vero non ricordavo nulla di quello che avevo sognato.
Nulla…come il male che stava dilagando. Forse era proprio per quel motivo che non riuscivo a ricordare niente. Mi alzai e feci un paio di esercizi per stiracchiarmi poi guardai davanti a me, tutto stranamente tranquillo. Troppo tranquillo. Kitty si svegliò “E’ già ora di partire?”
“Prima partiamo prima li ritroveremo” dissi cominciando a mettere giù qualcosa per la colazione e preparai tre panini imbottiti con la pancetta. Mi avvicinai per svegliare Tauriel e lei sobbalzò puntandomi la lama contro la gola “Panino?” dissi dandoglielo “Oh sei tu…” sospirò sollevata “Grazie” disse prendendo il panino e addentandolo “Ho un po’ di Lembas con me…nel caso ci venisse fame più il là” aggiunse mentre masticava e io rimasi un po’ disgustata “Un solo morso e la fame passa per tutta la giornata”
“Conosciamo il Lembas…lo cuciniamo anche a Rivendell…” disse Kitty strafottente “Perché così ostile? E’ il suo nano che mi ha baciata non il tuo” rispose Tauriel dopo aver ingoiato il boccone. Dopo quella frase tutte e tre rimanemmo zitte rimettendoci in viaggio.
Il sole splendeva a Esgaroth e i nani uscirono dal palazzo del governatore per dirigersi al molo, Kili zoppicava un pochino ma si faceva forza “Lo sai che siamo a corto di uno. Dov’è Bofur?” chiese Bilbo guardandosi intorno “Se non è qui lo lasciamo indietro” rispose secco Thorin “E’ necessario” affermò Balin “Per trovare la porta prima del calare del sole…non possiamo rischiare ulteriori ritardi”. Ori, Nori e Dori salirono sulla barca cominciando a sistemare le armi. Quando fu il turno di Kili lo zio lo fermò “Tu no…”. Il nano moro lo guardò sorpreso e confuso “Dobbiamo andare veloci, ci rallenteresti” disse mentre si faceva passare le altre armi da caricare. Kili pensò che stesse scherzando e sorrise “Ma di che parli? Io vengo con voi” disse ma la sua espressione cambiò quando si accorse che Thorin faceva sul serio “Non ora” disse. Fili li guardava dalla barca e capì al volo le intenzioni dello zio. “Io ci sarò quando quella porta sarà aperta, quando scorgeremo le Sale dei nostri padri, Thorin” disse Kili amareggiato cercando di convincerlo “Kili resta qui” tagliò corto lo zio guardandolo con tenerezza “Riposa, ci raggiungi quando guarisci” disse carezzandogli la testa con affetto poi gli voltò le spalle. Nel cuore e nell’animo di Kili c’erano tante emozioni, maggior parte delle quali negativi; il suo viso si fece triste. “Io resto con il ragazzo, il mio dovere è stare con i feriti disse Oin salendo sul molo. Fu dopo poco che Fili guardò lo zio con amarezza “Zio, siamo cresciuti con le storie della Montagna, storie che tu ci hai raccontato, non gli puoi fare questo!” gli disse arrabbiato. “Fili…” lo chiamò il fratellino con un cenno che voleva dire ‘Lascia perdere’ “Lo porterò in braccio se devo” continuò Fili.
“Un giorno diventerai re e capirai” gli rispose Thorin a bassa voce “Non possiamo rischiare la riuscita di questa impresa per un solo nano…anche se è un parente”. Fili guardò di nuovo il fratello. Oin stava guardando la ferita di Kili tentando si medicarlo e quest’ultimo era dolorante. Convinto del torto che lo zio gli stava facendo, Fili salì di nuovo sul molo “Fili, non essere sciocco” disse Thorin afferrandogli un braccio “Il tuo posto è nella compagnia”
“Il mio postò è con mio fratello!” rispose duramente Fili prima di andarsene.
Bofur intanto si era appena svegliato sotto il tavolo dove avevano mangiato “Oh per la mia barba è già l’ora” disse sbattendo la testa contro il tavolo. Uscì di fretta correndo a più non posso ma le fanfare stavano suonando e la barca era già partita. Kili la guardava con espressione triste “No no!” esclamò Bofur arrivando al molo troppo tardi. Si girò e vide i tre nani rimasti “Anche voi avete perso la barca?”.Bofur si pentì di averlo chiesto dopo aver visto Kili gemere dal dolore. Lo portarono di nuovo a casa di Bard “Oh no…ho chiuso con i nani andate via!” disse chiudendo la porta e Bofur la bloccò “No no, per favore, nessuno ci darà una mano, Kili sta male” disse mostrandogli le condizioni del nano.”Sta molto male”. 
Bard si mosse a pietà e li fece entrare…
Mentre stavamo ancora su Falkor le tenebre calavano di nuovo intorno a noi. Il dì di Durin era arrivato. Eravamo sempre di più vicine alla Montagna “Erebor” sussurrai. Quando dissi quella parola chiusi gli occhi. Vidi Kili steso su un letto che gemeva dal dolore; la gamba gli faceva male ma intanto riusciva a parlare “Non avrei potuto andare lì, aveva ragione…ahhhhh…lo zio!”. Fili accanto a lui cercava di calmarlo stringendogli la mano “Pensa a Lolaehl Kili, pensa a lei…” gli diceva. Riaprii gli occhi “Falkor…” dissi con la gola che mi bruciava “Si…?” mi chiese con il suo solito vocione calmo “Corri, più veloce del vento…ti prego…”. Falkor ascoltò la mia preghiera e aumentò la velocità del suo volo. Sotto di noi non potevo vedere più Tauriel, forse era arrivata prima con la sua veloce corsa. Guardai di nuovo avanti e vidi finalmente Esgaroth, 
Falkor atterrò poco più vicino ed io con mia cugina scendemmo dalla sua lunga schiena. Le mie lame elfiche brillarono d’azzurro “Orchi…”.
“Andiamo!” disse Kitty “Dobbiamo arrivare prima di loro”.
Arrivammo a Esgaroth e cercammo dappertutto poi un urlo mi destò. Tauriel arrivò vicino a me e entrambe esclamammo “Kili!”. L’elfa andò a bussare alla porta e gli aprì Bard “Kili…” disse Tauriel guardandolo sopra la spalla del barcaiolo e lo superò andando al capezzale “Kili…” gli sussurrò “Sono qui…”. Fili la guardava stranito “Lola…Lola….”disse Kili nel delirio“Lola dove sei…?”. Tauriel sentì dire il mio nome e si allontanò guardandomi arrivare dopo di lei insieme a mia cugina. . Fili le andò incontro abbracciandola felice“Temevo di non vederti più…” le sussurrò poi guardandola negli occhi “Sono qui…amore mio” rispose lei avvicinando le labbra. 
“Vedi?” mi disse lei “Nonostante mi abbia baciata vuole te e continuerà a volerti anche se ti ha tradita” continuò. Io non la ascoltai e mi sedetti accanto al capezzale “Amore…” dissi fra le lacrime “Eccomi…sono Lola…”.Strinsi la sua mano “Serve della Foglia di Re…” disse Tauriel “Lo sapevo anche da sola!” le dissi. “Bofur è andato a cercarla” disse Oin. Il mio principe urlò di nuovo scosso dai dolori. “Sei una bugiarda…” le disse Fili “Kili non ti ha mai baciata, è solo una tua fantasia”. Ad un tratto la porta venne buttata giù e un orco entrò in casa ma fu subito abbattuto dall’ ascia di Atreyu piantata sulla sua lurida schiena. Subito altri orchi vennero dopo di lui e cominciò la battaglia. Ne abbattei due o tre e anche Kili, ancora delirante riuscì ad ucciderne uno, ma cadde dal letto per farlo. Finito a terra urlò ancora dal dolore “Ce ne sono altri io li seguo…” disse Tauriel uscendo di casa.“Lo stiamo perdendo!” [https://www.youtube.com/watch?v=kRSGZLsw4yw] disse Oin avvicinatosi a Kili. I suoi occhi erano vitrei. “No…no…” dissi io piegandomi in ginocchio vicino a lui e carezzando il suo viso “Kili non lasciarmi…ti prego…”. “Lola…” disse ancora Kili nel delirio “Sono io…sono qui amore”sussurrai asciugandogli la fronte. Kili gemette di nuovo stringendo la mia mano “Lola vai a cercare Bofur” mi disse Oin “Ci serve la Foglia di Re”. Mi alzai e feci per uscire dalla casa quando, proprio in quel momento sentii Bofur precipitandosi a salire le scale con un mazzo di foglie in mano “Athelas…” dissi prendendogliele “Athelas…” 
“Che stai facendo?” mi chiese Bofur “Io sto per salvarlo…” dissi con un mezzo sorriso “Sai come fare?” mi chiese rientrando in casa dopo di me “Mi serve un pentolino…portate Kili su questo tavolo…”. Subito Fili, Kitty Oin e Bard lo sollevarono da terra per metterlo sul tavolo, poggiando sotto di lui un cuscino di noci. Kili continuava a gridare e a divincolarsi per i dolori . Io sminuzzai in quel pentolino che reggeva Atreyu la Foglia e aspettai un po’ che si mescolasse all’acqua “Tenetelo giù…”. Bofur Oin e Fili bloccarono le spalle e le gambe del mio principe e guardai la ferita…si stava necrotizzando. Presi l’impasto e chiusi gli occhi strofinandolo fra le mani e parlai in elfico. La magia elfica si impossessò della mia anima. Formai un impacco e lo misi sulla gamba sentendolo urlare di nuovo ancora più forte “Forza Kili…” dicevo dentro di me “Forza amore mio”e più lo dicevo più mi facevo coraggio da sola. Continuavo con l’incantesimo fino a che Kili non decise di fermarsi stanco dal divincolarsi e mi guardò come se mi avesse vista la prima volta e spalancò gli occhi in un espressione di sorpresa. I suoi occhi ritornarono normali, lo vidi quietarsi e respirare profondamente. Oin osservava attentamente quello che facevo, stupito e sconcertato. Anche Fili mi guardava speranzoso ma i miei occhi erano solo per lui. Li chiusi di nuovo e vidi passarmi davanti i momenti con lui. Il bacio sotto la falce d’argento, il bocciolo che gli regalai, quando partì di nuovo da Rivendell e in seguito tutto quello che passai. Una lacrima mi scese sulla guancia e lo sentii calmarsi sotto la mia presa . Io ero lì con lui adesso, nient’altro ci avrebbe separati, nemmeno il Nulla. “Ci sono io con te adesso…nessuno ti farà più del male”. Una lacrima cadde sull’impacco messo sulla ferita e Kili cessò di muoversi stremato. “Datemi delle fasce per favore” chiesi e Fili me le portò. Kitty tenne fermo l’impacco e cominciai a fasciarlo “Sei stata bravissima…hai agito con lo stesso spirito di fiducia dell’ultima volta” mi disse. Io la guardai “Avrei potuto fare di più, quella volta…”
“Sei stata comunque in gamba…” mi disse posando la mano sulla mia spalla sopra la quale poggiai la mia “Lolahel…” disse Kili con un filo di voce. Portai lo sguardo su di lui continuando a fasciargli la gamba [https://www.youtube.com/watch?v=-gbWL7MJ_kI&feature=youtu.be&t=1m25s ] “Sta fermo…” gli dissi con tenerezza “Tu non puoi essere lei….”. Sapevo che stava delirando, ma sembrava così lucido “lei è lontana…molto molto lontana da me” continuò a dire Kili,debolmente “…lei cammina nella luce delle stelle in un altro mondo…danza tra le rose bianche, illuminate dalla luna, lei è nei miei sogni ogni notte…anche…anche adesso mi sembra di vederla alla fonte…”.Allungò una mano sfiorando la mia e le nostre dita si incrociarono. Sentii i miei occhi inumidirsi “Credi…che potrebbe amarmi, per tutta…tutta la vita?”. Strinsi la sua mano carezzandola con il pollice e avvicinai il mio viso al suo “Se le fosse qui ti direbbe…che non potrebbe fare a meno di amarti…perché altrimenti sarebbe inutile per lei vivere…” gli sussurrai “Ti amo…e lo farò in questa vita e nell’altra…”. Lo guardai negli occhi per poi posare le labbra sulle sue. Mi staccai e lui spalancò gli occhi “Sei tu…sei qui…allora… non è stato un sogno…” disse Kili con voce fioca “Sono qui…e lo sarò sempre…” risposi sorridendogli.
   
 
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