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Autore: Arkytior    20/01/2016    0 recensioni
A volte le parole non dette sono quelle più rimpiante. Come dice Taylor Swift, è sempre meglio parlare e dire la cosa giusta al momento giusto, piuttosto che tacere e subire in silenzio le conseguenze del nostro gesto.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1


   
Rimpiangerai per sempre le parole che non dici” era il messaggio nascosto in una delle più famose canzoni di Taylor Swift, “Speak Now”. La canzone parlava dell’importanza di dire la cosa giusta al momento giusto, di non tenersi tutto dentro, ed è proprio di questo che parla questa storia. Veramente non è neanche la mia storia, anche se questa storia parla di me, ma è la storia di un ragazzo che ha preferito sparire dalla circolazione, piuttosto che affrontare la realtà e rivelare i propri sentimenti.
    Il mio nome è Dawn McKenzie, e sono sempre stata la reginetta indiscussa della scuola. Sarà che sono una ricchissima ereditiera, ma sono sempre stata al centro dell’attenzione, in qualsiasi situazione. Sono sempre stata invitata a tutte le feste possibili e inimmaginabili, ed ero circondata da falsi amici che mi stavano intorno solamente perché sono ricca. Adesso che ci penso, fu proprio una festa a cambiare radicalmente la mia vita!
Era il mio primo anno all’università, ed ero felicissima, dato che le mie due migliori amiche, il mio migliore amico maschio e il mio ragazzo avevano scelto la mia stessa università! Quel giorno ricordo che uscii dalla classe ed incontrai subito Samantha Dawson, la mia migliore amica, informatissima come sempre di tutto quello che succedeva a scuola (feste notturne comprese!).
    “Indovina?” mi chiese, senza smettere di smanettare col suo cellulare.
    Non ho ancora capito come faccia ad avere almeno una ventina di ragazzi diversi nello stesso momento, e neanche come faccia a rispondere ai messaggi di tutti quanti! Credo che potrebbe diventare un Guinness dei Primati: la donna con le dita più forti del mondo!
    “Lo sai che non leggo nel pensiero!” risposi.
    “Ok, allora te lo dico!” mi disse lei. “Heather, quella antipatica del corso di biologia, stasera fa una festa!”
    “E allora? Non l’hai mai sopportata!”
    “Sì, ma non ti ho detto la parte migliore: ci saranno fiumi di alcool!”
    “Non mi interessa! Per gli oceani di alcool e la musica a palla hanno inventato le discoteche!”
    “Te l’ho già detto che ci sarà anche Nate?”
    Nate Ashcroft era il mio migliore amico. Siamo sempre stati come fratello e sorella, ed eravamo i migliori della scuola nell’architettare scherzi. Col tempo, poi, lui si è innamorato di me, ma io ancora non lo sapevo. Non si era mai fatto avanti, dato che sapeva che io ero fidanzata da tempo con Shane Thomas, il ‘figo’ della scuola, che però in quel momento era a fare uno stage importantissimo per un lavoro del quale non mi ricordo quasi niente...
    Andai a quella festa, allora, accompagnata da Samantha e da Annie, la mia altra migliore amica, nonché sorella gemella di Nate. Non mi ricordo per niente cosa successe alla festa, ma mi hanno raccontato che ero completamente ubriaca, e a quel punto Nate ha avuto pietà di me e mi ha portata in camera sua. Per peggiorare ancora di più le cose, il compagno di stanza di Nate, Mark, era rimasto alla festa a nuotare tra gli oceani di bibite alcoliche! Se ci fosse stato almeno lui, la mia vita avrebbe preso un’altra piega... almeno credo...
    Comunque, ero ubriaca persa e non capivo assolutamente niente, tanto che quello che è successo mentre ero sotto l’effetto dell’alcool me lo hanno raccontato, e io non ci credevo nemmeno! Girovagavo per la stanza di Nate sorseggiando ogni tanto da una bottiglia che avevo in mano, e di cui non ricordo esattamente il contenuto. Lui cercava di farmi ragionare, ma la mia mente era completamente annebbiata! Ero così confusa che ad un certo punto ho cominciato a credere che Nate fosse uno dei miei ex-fidanzati. Non mi ricordo niente di quello che è successo dopo, anche se una mezza idea credevo di averla, quando mi sono svegliata... ed era anche l’idea sbagliata!
    La mattina dopo, mi sono svegliata e non ricordavo assolutamente niente! Mi guardai intorno, senza riconoscere dove mi trovavo. Cercai di ricordare qualcosa, ma avevo l’impressione che nella mia mente ci fosse un buco nero. Continuai a guardarmi intorno, ma quello che guardavo non mi diceva assolutamente niente! Non vedevo niente che mi aiutasse a ricordare, finché non vidi i miei vestiti, buttati per terra. Insieme ai miei vestiti, poi, riconobbi quelli che mi sembravano vestiti di un ragazzo. Mi guardai, e vidi che non avevo un solo vestito addosso, e che non mi ero svegliata nel mio letto!
    Guardai alla mia sinistra. Accanto a me c’era un ragazzo che si stava svegliando in quel momento: era Nate.
    “Buongiorno, Paperina!” mi disse, aprendo gli occhi.
    Mi ha sempre chiamata ‘Paperina’, fin da quando ci siamo conosciuti perché dice che gli ricordavo un anatroccolo, ma quello non era certo il momento adatto per chiamarmi in quel modo!
    Improvvisamente, provai ad immaginare cosa potesse essere successo: ha sfruttato il fatto che io fossi ubriaca per approfittarsi di me, e adesso fa finta che non si successo nulla! Come se io fossi così cretina da cascarci!
    Scesi dal letto, avvolta in una coperta. Cercando di tenere Nate a debita distanza da me, mi rivestii in fretta.
    “Non provarci mai più, mostro!” gli urlai, prima di sparire dalla sua stanza per fuggire nella mia.
    Jen, la mia compagna di stanza, appena mi vide tornare in camera così sconvolta, non esitò a chiamare Sam e Annie, per confortarmi. Ci provarono in tutti i modi, ma io continuavo a piangere ininterrottamente, perché non riuscivo a crederci: come ho potuto fidarmi per anni di un cretino che voleva soltanto...
    Non riuscivo neanche a pensarci! Un’altra parte di me, però, continuava a credere che la mia amicizia con Nate fosse più importante di qualsiasi cosa, e che io avrei dovuto perdonarlo. Purtroppo, non ascoltai la mia coscienza, e continuai a credere che la mia amicizia con lui fosse soltanto una montatura.
    Poche settimane dopo, Shane tornò a scuola. Sam e Annie non l’hanno mai sopportato, perché pensavano che stesse con me solamente per i miei soldi, ma io ho risposto che Shane sarebbe dovuto piacere a me, non a loro, e a quel punto loro si sono rassegnate.
    Le settimane successive non successe niente di particolare: era tutto esattamente come al solito, eccetto il fatto che Nate e io ci evitavamo a vicenda, e che io venni colta da uno strano malessere...
    L’unica cosa strana è che sembrava che Nate fosse intenzionato a scusarsi con me, non certo a continuare a fare il cretino...
    Comunque, le settimane passavano, e presto venne il mio compleanno. Pensai che sarebbe stato strano festeggiare il mio primo compleanno senza Nate, ma dopo quello che era successo, non potevo dimenticare tutto e ricominciare da capo! Jen mi convinse ad invitarlo comunque alla mini-festa che avevamo deciso di fare nella nostra stanza, anche perché avevo invitato sua sorella Annie.
    Le cose peggiorarono quando mi accorsi di essere incinta. Pensai che sicuramente i miei mi avrebbero ammazzata, poi avrebbero dato una festa sulla mia tomba a cui avrebbe partecipato anche Shane! Poi si sarebbero divertiti lanciando bombe atomiche sulla mia tomba e tutto il mondo sarebbe stato felice! Cercai di scacciare dalla mente questi pensieri, ma mi venne in mente qualcosa di peggiore: il padre era Shane o Nate? In entrambi i casi sarei stata rovinata, ma decisi di affrontare la cosa come farebbe una ragazza responsabile.
    Per prima cosa andai a parlare con Nate, dicendogli che da quel momento non gli avrei mai più rivolto la parola, anche se era stato invitato alla mia festa, mettendo così fine alla nostra amicizia. Lui tentò di dirmi qualcosa, ma ero così arrabbiata per quello che era successo che non lo ascoltai, anzi, mi voltai e me ne tornai in camera.
    Parlai del bambino a Shane, che mi promise che lui se ne sarebbe preso cura insieme a me. Alla festa, poi, lo seppero tutti quelli che erano stati invitati. Nate non mi disse niente, ma vidi che poco dopo il mio annuncio ufficiale se n’era già andato, ancora più triste di prima.
    Nate tornò in camera sua, dove iniziò a fare le valigie. Mark, il suo compagno di stanza (e migliore amico), non sapeva niente di quello che era successo, e pensò che Nate fosse diventato matto.
    “Dove stai andando?” gli chiese Mark.
    “Non lo so, ma qualsiasi posto è meglio di questo!” rispose Nate.
    “Che ti è successo? Non ti ho mai visto così!”
    “Staresti anche tu così, se sapessi di aver rovinato per sempre la vita di una persona, soprattutto se la persona in questione è la tua migliore amica!”
    “Non mi dire che...”
    “Ora non importa, ok? Dawn è felice e io sparirò per sempre dalla sua vita!”
    “E se invece non fossi stato tu a rovinarle la vita?”
    “Non sto parlando di quello! E’ la mia amicizia con Dawn che mi importa! E adesso che è finita per sempre, non ho più nessuna ragione per continuare a stare qui!”
    “E dove andrai di preciso?”
    “Ho pensato che sarebbe interessante fare un bel viaggio in Europa...”
    “Sì, l’Europa è piena di belle ragazze...”
    “Per ora l’unica che mi interessa è Dawn... Spero di riuscire a dimenticarla!”
    “Allora ci rivedremo presto?” chiese Mark, mentre Nate si stava avvicinando alla porta.
    “Non lo so...” rispose Nate, immerso nei suoi pensieri. “Addio, Mark!”
    Nate si chiuse la porta alle spalle. Lasciò la scuola per saltare sul primo volo in partenza per l’Europa. Da quel momento, non ebbi più sue notizie, nemmeno da Annie, e ricordo di esserne stata molto felice.
    Esattamente come avevo previsto, i miei genitori mi tolsero fino all’ultimo centesimo che avevo, così non riuscii più a pagare la retta della scuola e dovetti cercarmi un lavoro. Andai ad abitare con Shane in un appartamento vicino all’università e al bar dove avevo iniziato a lavorare, e presto si aggiunse a noi anche Lily, la nostra bambina.
    La cosa che mi sorprese di più di Lily è che non sopportava Shane: se poteva, si allontanava da lui, per venire da me. E la cosa più strana è che aveva due enormi occhi azzurri, che, purtroppo, né io, né Shane abbiamo. Quegli occhi mi ricordavano tanto Nate, ma non lo dissi mai a nessuno.














L'angolo dell'autrice:
Questa storia è stata la mia prima originale. E' ispirata, in parte, al sentimento di gelosia che provai quando vidi un mio amico dare più attenzione ad un'altra sua amica che a me, ma anche ad alcune immagini che mi sono venute in mente ascoltando la canzone "Speak Now" di Taylor Swift. E' una canzone che mi è piaciuta molto, perché sono una persona che parla poco, e alcune volte rimpiango di non essere riuscita a dire la cosa giusta al momento giusto.
Spero che vi piaccia questa storia!
A presto!
Arkytior
   
 
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