~~Oscar guardò ancora una volta il volto pallido di André. Di quello che era stato André.
 Ora le sue labbra erano più scure, le sue guance bianche e il naso si era fatto affilato.
 Tutte quelle storie, sulla morte che ridona la pace, erano solo falsità. Il viso di André non era mai stato così sofferente come in quel momento.
 Forse, si trovò a pensare Oscar, il suo André sembrava così disperato perchè la stava aspettando, perchè l'attesa gli sembrava infinta.
 Senza avere il coraggio di accarezzarlo davvero, Oscar gli sfiorò la fronte con le dita. Anche se non aveva toccato la pelle fredda di André, aveva avvertito un brivido gelido.
 Tossì, risvegliandosi un momento da quello strano stato quasi di sogno e si sforzò di sorridere. Le uscì solo una piccola smorfia ironica. Stava pensando che, in fondo, quell'eternità, che pareva volerli separare, sarebbe stata più breve del previsto.
 Stringendosi nella giubba, Oscar tossì di nuovo, il petto squassato dai colpi, il cuore che sembrava perdere qualche colpo e un picchio sempre più pressante nella testa.
 Gli occhi azzurri della donna si posarono sul corpo dell'uomo che era stato al suo fianco per tutta la vita, in ogni occasione. Com'era stata stupida a non accorgersi prima di lui...
 Con passo ciondolante raggiunse l'uscita della chiesa. Si appoggiò un momento allo stipite con la spalla e annusò l'aria algida e crudele della notte.
 Di nuovo qualche colpo di tosse.
 Con le coste doloranti e la gola ancora irritata, Oscar fece altri due passi verso l'esterno. Non era nemmeno in grado di capire se stesse piovendo o meno.
 La sua pelle non avvertiva il freddo della notte. Sentiva ancora il calore della pelle di André. In ogni respiro sentiva di nuovo il suo profumo. In ogni battito di cuore sentiva la risposta del cuore di lui.
 Sarebbe stata una breve eternità, quella che li avrebbe separati.
 Comunque fosse andata, o la malatia o la guerra avrebbe portato via anche Oscar e così lei e André avrebbero finalmente potuto ritrovarsi e stare di nuovo insieme, per sempre.
 Oscar strinse lo sguardo nei buio, per cercare di scorgere i suoi uomini, che stavano un po' in disparte, probabilmente per rispetto verso di lei. Tutti quanti sapevano, o almeno intuivano, quanto quel lutto fosse pesante, per il loro comandante.
 Mettendosi a sedere sui gradini della chiesa, Oscar puntellò i gomiti sulle ginocchia e, sforzandosi di non lasciarsi prendere di nuovo dallo sconforto, si incoraggiò da sola, pensando al tempo che la separava da André.
 Cos'erano pochi giorni o, chissà, poche ore magari, rispetto all'eternità? Nulla. Solo attimi, briciole, un soffio...
 Vide un'ombra staccarsi dal gruppo dei soldati e capì che la stava per raggiungere.
 Si concesse allora un piccolo momento per ripromettersi di essere forte e si preparò a incontrarlo, mentre nella sua mente si ripeteva che sarebbe morta presto, stando alla testa dei suoi soldati, e che finalmente André sarebbe stato di nuovo tra le sue braccia e questa volta per sempre.