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Autore: lolli89    21/01/2016    3 recensioni
James Phelps e la sua solita ragazza italiana. Ormai stanno insieme da un mese e mezzo circa, e sentono che è arrivato il momento di spingersi oltre, di amarsi fino in fondo. Ma la cosa non sarà facile come sembra. Inizieranno ad essere più gelosi l'una dell'altro, e sentiranno che forse sentono qualcosa di profondo. E quando lui è dentro di lei...
Mettete il vostro nome, come sempre, al posto delle Xx, e spero possiate sentirvi più partecipi ed immedesimarvi nella nostra fortunata protagonista!!
Ditemi che ne pensate, ciao!!
lolli89
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: James Phelps
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Era il 23 dicembre e Xx stava uscendo dal suo ufficio, erano circa le 17:30 ed era tutto buio.

<< James? E… e tu che ci fai qui? >>, Xx era sorpresa ma gli si avvicinò sorridendo. Il suo fidanzato la stava aspettando appoggiato alla macchina, braccia conserte, e stava sorridendo, la lingua tra le labbra, un gesto che faceva spesso. Quando la ragazza fu davanti a lui, le accarezzò il viso e le passò il pollice sulle labbra, e questo semplice gesto le fece avere le farfalle allo stomaco, e sentì il cuore galoppare: stavano insieme da un mese e mezzo, e non ci era ancora abituata … ma preferiva così, sentirsi ardere ad ogni suo tocco ogni volta.

<< Sono venuto a prenderti. Che ne dici? Una serata tutta per noi… >>, le domandò dandole un bacio, e salendo poi in macchina.

<< Prima di tutto vorrei dirti una cosa… Eri molto sexy appoggiato così alla macchina. Secondo punto: dovevamo per caso uscire e me ne sono dimenticata? In ogni caso voto per questa serata >>.

<< Stai tranquilla, ho solo pensato di farti una sorpresa, non ti sei dimenticata niente >>, le sorrise mettendo in moto.

<< E cosa hai in mente per questa serata? >>, domandò lei passandogli le dita tra i capelli.

<< Tanto per cominciare faremo un aperitivo, poi una bella cena al ristorante e poi… vedremo >>, le disse godendosi quella semplice carezza.

<< E il tuo piano prevede che io possa andare a casa a cambiarmi per caso? E mettermi qualcosa di più carino, magari? >> domandò speranzosa.

<< Direi di no, sei molto bella anche con i jeans >>, fece lui osservandola di traverso: Xx arrossì e lui sorrise. In quel momento alla radio passò la canzone “ Crazy in Love “ di Beyonce, la versione remixata per il film 50 sfumature di grigio, e inspiegabilmente arrossì ancora di più. Con la coda dell'occhio vide James irrigidire appena la mascella e deglutire.

<< Voi British Men siete sempre così galanti e gentili? >>, gli domandò poggiando la mano sopra quella del ragazzo, che era sul cambio.

<< Direi di si, ma sto dicendo solo la verità >>, le rispose lui sorridendo, gli occhi che brillavano dietro gli occhiali da vista.

<< Mmm. Se non hai già pensato dove fare l'aperitivo ho in mente un bel posto, altrimenti ci andremo un altra volta >>, gli disse.

<< In verità un idea già ce l'avrei… >>, fece lui.

<< Bene, vorrà dire che lo terremo per il prossimo aperitivo! >>, disse entusiasta lei.

<< James, mi fa morire il tu accento italiano! Ne sbagli tre su cinque, ma è fantastico! >>. Xx e James chiaccheravano tra un bicchiere e l'altro durante l'aperitivo, mangiando patatine per accompagnare il vino e la birra, e Xx stava ridendo perché in un unica frase aveva sbagliato la metà degli accenti.

<< Yes? >>, domandò curioso.

<< James, non te la prendere. Io compenso con il mio inglese pessimo. Anche se da quando me lo insegni tu, sono un pochino migliorata, e anche tu con l'italiano, ma ci vuole tempo e… in ogni caso non ti cambierei con un ragazzo dalla perfetta pronuncia italiana. Tu mi piaci così, accento compreso >>, e lo baciò.

<< Anche a me piace il tuo english… ehm… >>, James fingeva con pollice e indice sul mento di cercare la parola giusta, ma Xx gli andò in soccorso.

<< Puoi pure dire che fa schifo, non mi offendo, lo so >>, gli fece sorridente poggiandogli una mano sul ginocchio.

<< No, schifo no… italianizzato forse. Con lo scritto te la cavi, è il parlato che ti da problemi, dovresti avere più fiducia in te >>, le disse sorridendo sotto i baffi.

<< Sono fortunata che parli un po' d'Italiano allora >>, gli disse baciandolo ancora.

<< Yes, I think even I >>, le disse a fior di labbra, e Xx gli morse leggermente il labbro inferiore.

Xx mangiò l'ultima patatina, e vedendo che era rimasta qualche briciola e qualche granellino di sale, si portò il pollice alle labbra, e sovrappensiero leccò piano il dito, e James, che la guardava di traverso, sentì i pantaloni tirare improvvisamente, anche se con discrezione, ma dopo una frazione di secondo le aveva già tolto la mano dalle labbra, e la baciava avidamente. Probabilmente era la prima volta che si baciavano così, con così tanta passione e trasporto, e poco importava loro che non fossero soli ma in un locale pubblico. James le mise una mano dietro la nuca per tenerla più vicina a se, mentre con l'altra mano le carezzava il collo: Xx si stupì di quel gesto, ma non appena sentì la lingua di lui insinuarsi nella sua bocca, non ci pensò più, travolta da una vampata di calore nel basso ventre, e gli poggiò una mano sulla coscia, l'altra sull'avambraccio stringendo, i gemiti sommessi che morivano gli uni nella bocca dell'altro. Controvoglia si staccarono, ma restarono vicini, i nasi che quasi si sfioravano, e si guardarono negli occhi per un istante che parve durare una vita.

<< A… andiamo a mangiare? >>, fece lei vagamente scossa, ancora a pochi centimetri dal suo viso, ma non aveva ancora mollato la stretta dalla gamba e dal braccio di lui.

<< Yes… come with me >>, le disse prendendola per mano: andarono a pagare e poi salirono in macchina, ognuno perso nel rivivere quello che era appena accaduto, Xx si toccava con una mano le labbra, cercando di non farsi notare da lui, che dal canto suo non riusciva a scrollarsi di dosso l'immagine di loro due e la sensazione di pura estasi che si era innescata subito dopo.

' If only his kiss me trough this… when we make love? ', si ritrovò a pensare James.

' Oddio… dopo un mese e mezzo è scattato qualcosa! Ci siamo dati uno di quei baci travolgenti che di solito precedono il sesso! Non che prima non me ne abbia mai dati, mi piacciono tutti i suoi baci… ma dovevamo conoscerci meglio, non potevo certo finire a letto con lui la prima sera! Ma stasera… non so, che sia la sera giusta? Finalmente faremo l'amore? E ora… credo di provare qualcosa… amore? ' , Xx rimuginava su questi pensieri, quando arrivarono al ristorante.

<< Buonasera signori >>, li accolse un cameriere gentile.

<< Buonasera… un tavolo per due, per favore >>, disse James, che ancora la teneva per mano.

<< Certo, seguitemi, per favore >>, e il cameriere fece strada.

Il posto era molto carino, un ristorante non troppo pretenzioso e chic, ma una parete era composta di vetrate che davano la vista su un parchetto con un piccolo stagno al centro. Un altra cameriera arrivò e accese loro la candela sul tavolo, chiese se gradivano vino e dopo una risposta affermativa ne versò prima alla ragazza, che però, notò, non faceva altro che fissare James, - che sembrava non accorgersene neanche - anche quando le riempiva il bicchiere.

<< James… quella cameriera ti sta facendo gli occhi dolci! >>, gli disse con tono irritato: la cameriera li aveva lasciati soli a scegliere, ma ogni volta che era nei paraggi lo guardava con occhioni che non avevano nulla da invidiare a quelli di Bambi.

<< Who? >>, James era sorpreso, e Xx spalancò gli occhi e gonfiò le guance esasperata, facendolo ridacchiare. Quando la ragazza portò le ordinazioni del bere, diede una rapida occhiata a Xx, e guardò il ragazzo più a lungo del necessario, sfiorandogli ' accidentalmente ' il polso, sbattendo le ciglia.

<< Questa cameriera >>, gli disse Xx fulminandola con lo sguardo quando la ragazza si allontanò, ancheggiando un po' troppo per risultare credibile che lo facesse naturalmente.

James diede una rapida occhiata alla ragazza, che proprio in quel momento si era voltata per guardarlo ancora, e arrossì quando vide che lui la guardava. Tornò a guardare Xx e si mise più comodo sulla sedia.

<< Mi piace quando fai la gelosa >>, disse compiaciuto, sfoderando il suo sorriso timido che lei aveva imparato ad amare: era irresistibile quando lo usava.

<< Stai gongolando, Mr. Phelps? >>, gli domandò assottigliando gli occhi.

<< Tu che ne dici, Xx? >>.

<< Io dico che stai gongolando eccome >>, gli rispose alzando un sopracciglio.

<< Beccato. Ma in ogni caso non è il mio tipo… io preferisco le more con gli occhi castani… ah, e non tanto alte >>, James fece un sorriso furbo, ma gli occhi fiammeggiavano.

<< Ma davvero? Sai, io conosco una ragazza che somiglia molto a quella che mi hai descritto… è lei la fortunata? >>, domandò con fare cospiratorio.

<< Oh, direi di si… e mi hanno riferito che questo ragazzo ha occhi solo per lei >>, disse allungando una mano sopra il tavolo, con il palmo verso l'alto, e lei la prese, sorridendo. La cameriera tornò, vide le mani dei due che si stringevano e si carezzavano sul tavolo, sbiancò e lanciò uno sguardo cattivo a Xx: si girò verso James e parlò solo con lui per le ordinazioni.

<< Ti ha puntato >>, gli fece notare Xx.

<< Il problema è suo, io ho già chi voglio >>, fece lui, e lei arrossì.

La cameriera continuò a rivolgersi solo a lui per il resto della serata, lanciando occhiate rancorose ad Xx, e ogni volta che portava loro qualcosa o passava li vicino sbatteva le ciglia nella sua direzione: Il più delle volte James la ignorava, ma quando non poteva evitarlo la guardava senza mostrare il minimo interesse, con freddo distacco. Usciti dal ristorante James le mostrò un bigliettino.

<< Il suo cellulare… insieme alla ricevuta >>, disse buttando il biglietto nel cestino, senza quasi degnarlo di uno sguardo: Xx era furibonda.

<< Che ne dici se ti porto a ballare? >>, le domandò lui, risalendo in auto.

<< Oh, si! Ma… aspetta, io non sono molto brava… >>, disse lei dubbiosa.

<< Ti guido io >>, le rispose, dandole un bacio.

<< Ma… James? Non dovevamo ballare? Questa… è casa tua >>, fece la ragazza perplessa, entrando nel salone d'ingresso: Ci era stata due o tre volte fin'ora.

<< E balleremo. Ma… visto che non sai ballare… pensavo di insegnarti qui, che te ne pare? Nessuno ci disturberà >>, le chiese mettendo su un cd.

<< Mi piace l'idea >>, disse subito lei, avvicinandosi a lui.

James si voltò quando la musica partì, la prese per la vita con una mano mentre con l'altra le catturò una mano e alzò il braccio: Xx lo imitò e con la mano rimasta libera lo avvolse per la vita. I due cominciarono a volteggiare prima piano, intralciandosi di tanto in tanto e pestandosi a volte i piedi, ma dopo un po' presero il ritmo, e ballavano in due, ridendo felici, e quando la musica più lenta diventò un rock'n'roll, si lanciarono in questa danza, più scatenati che mai, senza nessun tipo di imbarazzo. Alla fine, esausti, ancora ridendo si lasciarono cadere sul divano, vicini.

Quando le risate si calmarono, i due erano vicinissimi, sentivano l'uno il respiro caldo dell'altro sulla pelle, e si baciarono, si baciarono come durante l'aperitivo, quando vennero travolti da una forte ondata di passione. Si baciarono intensamente, con foga, le loro lingue si cercavano e avevano cominciato una specie di danza primitiva: assaporavano l'uno il sapore dell'altra. Xx ben presto sporse una gamba al di là di quelle di lui, e così si trovò cavalcioni su di James, le mani ai lati del suo viso, in modo da tenerlo vicino a se, mentre lui con una mano la teneva alla base della schiena, avvicinandola, e l'altra era infilata tra i suoi capelli e li tirava leggermente. Dopo qualche minuto, il ragazzo di alzò, e la distese sul divano, sorridendole e riprendendo a baciarla.

' È arrivato il momento! ', pensavano entrambi, eccitati ed emozionati: il desiderio che avevano l'uno per l'altra si poteva sentire nell'aria, carica di tensione sessuale ed entusiasmo.

Xx prese a sfilargli la linda camicia bianca dai pantaloni e a sbottonare i primi bottoni, trepidante: dopotutto era la prima volta che lo spogliava, ed era eccitata ed eletrizzata all'idea. James dal canto suo aveva le mani sulle sue ginocchia, e prese a risalire facendo cerchi circolari sulle cosce, e più su, fino a insinuare le mani sulla sua pelle, sui fianchi sotto il maglione che aveva. Si guardarono negli occhi, ma videro solo desiderio che ardeva, desiderio l'uno dell'altra, e continuarono a baciarsi. Lui stava per sfilarle il maglione che…

<< DRIIIIIIIINNN >> << DRIIIIINN >>.

James imprecò, in inglese, o almeno a lei parve così.

<< Se facciamo finta di niente questi scocciatori se ne andranno magari… >>, disse James, e stava per baciarla ancora quando qualcuno suonò di nuovo il campanello.

<< James… mmm… non possiamo far finta di niente, da fuori si vedono le luci accese >>, gli sussurrò lei ragionevole, guardandogli le labbra, che morse piano, prima di baciarlo di nuovo, maledicendo mentalmente chiunque fosse a suonare.

<< Ma chi diavolo suona un campanello alle undici e mezza di sera? >> James, piuttosto scocciato, andò verso la porta, sistemandosi la camicia.

Alla porta c'era suo fratello gemello Oliver, che aveva un sorriso da un orecchio all'altro e gli occhi brillanti.

<< Ollie? >>, fece James stupito, colto alla sprovvista: di tutte le persone che si immaginava, suo fratello stava, in quel momento, appena sopra la Regina in persona, nella lista delle persone che potevano suonare il campanello.

<< James! >>, suo fratello entrò e lo abbracciò, non si vedevano da due settimane circa.

<< What… what are you doing here? >> , fece James, rispondendo all'abbraccio. Oliver si sciolse e guardò il fratello, notando la camicia dentro ai pantaloni solo per metà, poi si voltò e vide Xx che si era seduta meglio sul divano, e tanto per fare qualcosa aveva preso una rivista e fingeva di leggerla.

<< Ho… ehm… interrotto qualcosa? >>, domandò, vedendo la camicia di lui e i capelli scompigliati di lei.

<< Ehm… ormai sei qui, entra >>, fece James al fratello, indicandogli il salotto.

<< Hi Oliver >>, lo salutò Xx, lo aveva conosciuto una volta, qualche settimana prima, durante una cena a quattro con lui, Katie, la sua ragazza, e James.

<< Hi Xx… >>, la salutò: la ragazza di suo fratello gli piaceva, la trovava divertente, simpatica,ironica, molto carina ed intelligente.

' Forse mio fratello ha trovato quella giusta ', si era trovato a pensare dopo la cena.

<< Dovresti tenere dritto almeno il giornale, se vuoi essere presa sul serio >>, le soffiò a un orecchio mentre James era girato, e arrossì, lasciandolo perdere rimettendolo sul tavolino. Oliver ridacchiò.

<< Ollie… mi vuoi dire come mai sei piombato in casa mia a quest'ora? >>, domandò suo fratello, mettendosi seduto accanto a Xx, mentre Oliver si sedeva su una poltrona di fronte.

<< Yes… ho una news, e volevo dirtelo subito. Non riuscivo ad aspettare Natale >>, disse lui, molto allegro. Anche Oliver, fortunatamente per lei, parlava un po' di italiano, - non bene come James, ma lo si capiva benissimo lo stesso -, così come i loro genitori e la sua ragazza, che aveva trascorso un periodo a Roma qualche tempo fa.

<< James… ho chiesto a Katie di sposarmi, and… ha detto di si! >>, Oliver era raggiante, e alla notizia anche James fece un gran sorriso e abbracciò il fratello, felice per lui. Anche Xx andò a congratularsi per la bella notizia, e Oliver la prese in contropiede, stringendola in un abbraccio non riuscendo a contenere l'euforia. Xx era sorpresa da questa espansività improvvisa, ma ne era contenta e lo strinse a sua volta, mentre James era andato in cucina a prendere tre calici e una bottiglia di vino.

<< Qui ci vuole un brindisi >>, disse tornando in salotto, stapparono la bottiglia e brindarono ai futuri sposi, dopodichè Oliver si lanciò nel racconto di come le aveva fatto la proposta.

<< E tu glielo hai chiesto ieri sera… ed oggi sei già qui a raccontarmi? >>, fece James.

<< Yes… l'ho detto a mom and dad, mi hanno assediato per sapere cosa stava succedendo, ma prima di dirlo ad altri lo volevo dire a te >>, fece il fratello, e James sorrise.

Si erano bevuti quasi tutta la bottiglia, mentre stavano li a chiaccherare, e Xx, con tutto il vino e la birra che aveva bevuto all'aperitivo e alla cena, iniziava a sentirsi un po' brilla. Era quasi l'una che Oliver se ne andò, forse decidendo che per quella sera era di troppo, perché continuava a lanciare sguardi sia a Xx che a James, e aveva notato il modo in cui si guardavano i due, spogliandosi con gli occhi.

<< James un ultima cosa: tu quando torni a casa? Domani? >>, fece Oliver.

<< Yes, ho l'aereo dom… no, questo pomeriggio. Il volo è verso mezzogiorno >>, gli disse.

<< Ok, vedo di trovare il tuo stesso volo. Xx, vieni a casa nostra per Natale? >>, domandò salutandola.

<< Mm, no, mi dispiace. James me lo aveva chiesto, ma avevo già detto alla mia famiglia che stavo con loro, ma vi telefonerò sicuramente per gli auguri. Sarà per il prossimo Natale, se mi sopporterà ancora >>, disse guardando il suo ragazzo, che sorrise e la abbracciò.

<< Allora buon Natale… e scusa se ho interrotto qualcosa >>, le disse Oliver piano, stringendola ancora.

<< Buon Natale anche a te >>, gli disse arrossendo, e si salutarono.

' Finalmente se ne è andato ', pensò Xx, ma le dispiaceva pensarlo. Oliver le stava simpatico, ed era felice per lui e Katie... ma davvero aveva scelto un pessimo momento per arrivare a casa di James.

Il ragazzo arrivò dietro di lei, le strinse i fianchi e la fece voltare, prendendo subito possesso delle sue labbra, e Xx le schiuse, accogliendolo nella sua bocca.

<< Vogliamo riprendere da dove ci hanno interrotto? >>, le sussurrò sensuale all'orecchio.

In tutta risposta lei lo tirò più vicino a se, schiacciando il suo corpo contro quello di lui, tirandogli piano i capelli e James soffocò un gemito, che si perse sulle labbra di lei. Stavano li in piedi in mezzo al salotto, e James le sflilò in un unico movimento il maglione dalla testa: si perse per la prima volta ad ammirare il corpo della sua ragazza con tutte le sue curve, che lo facevano letteralmente impazzire. Con una mano cominciò ad accarezzarla dovunque, sfiorandole il seno, che era ancora imprigionato nel reggiseno. Si inginocchiò davanti la ragazza, scendendo a baciare ogni millimetro della sua pelle chiara, passando la lingua leggera sul suo corpo, e una volta tolto il reggiseno, strinse quelle due rotondità tra le sue mani, baciandole e stringendo i capezzoli già induriti tra le sue labbra, passandoci la lingua, facendo gemere la ragazza che avvampò di lussuria e desiderio, e aveva i brividi ovunque lui la accarezzasse.

Gli si avvicinò ancora, spingendolo per terra, sopra il tappeto del salone, e cominciò impaziente a levargli il maglione e sbottonagli la camicia, scoprendogli il petto, non eccessivamente muscoloso, e la piccola scia di peluria che gli partiva dall'ombelico e arrivava fino al bordo dei pantaloni. Si abbassò lentamente, assaporando il profumo di James, della sua pelle… quel profumo a cui non sapeva resistere, che non aveva eguali nel mondo… e che sapeva di lui.

Con la lingua passò sul suo ombelico, e seguì la scia di peluria che scendeva, poi risalì, baciando quella stessa zona, notando che la sua erezione iniziava a tirare la stoffa. Dall'ombelico risalì, baciando e leccando tutto il suo petto, passandogli sopra le mani, in un tocco leggero come la seta, che faceva venire i brividi al ragazzo. Lo baciò lungo il profilo della mascella e sul lato del collo, e James aveva gli occhi chiusi, le labbra semiaperte per assaporare e godere di ogni singolo gesto che faceva. Arrivò alle sue labbra e tirò leggermente il labbro inferiore, bagnandolo poi con la lingua, insinuandola nella sua bocca, dandogli un bacio da togliere il fiato. James si alzò con la schiena dal tappeto continuando quel bacio mozzafiato, e lei, che era a cavalcioni sul suo petto, indietreggiò per lasciarlo alzare, e si posizionò in modo che la sua eccitazione si scontrasse esattamente con la sua femminilità… a questo contatto James gemette roco. Xx prese a sfilargli le maniche della camicia, abbassandole lentamente, e passando le mani su quelle braccia muscolose e forti che la stringevano, e che lei adorava.

Si baciarono ancora e ancora, poi James la fece spostare, si alzò e l'aiutò a tirarsi su, la prese in braccio, e stava per salire i pochi gradini che li separavano dalla zona notte, che squillò il suo telefono.

Il ragazzo chiuse un momento gli occhi, facendo un respiro profondo: gli ci volle tutto il suo autocontrollo per non buttare il telefono fuori dalla finestra.

<< Rispondi… se ti chiamano a l'una di notte passata, dev'essere successo qualcosa >>, fece lei calma, ma avrebbe volentieri chiuso il telefono in faccia a chiunque stesse chiamando: erano stati interrotti, DI NUOVO, in una stessa sera.

James le diede un bacio, e andò a rispondere.

<< Hi mom. How are you? >>, le chiese.

<< Mamma, perché mi chiami a quest'ora? È l'una passata qui… già, il fuso orario, te l'eri dimenticato? >>, James parlava e rispondeva alle domande della madre, e intanto Xx si rivestì: era passato il momento magico, e ora voleva solo andarsene a casa, l'indomani sarebbe stata una giornataccia.

<< Fammi capire, tu mi hai chiamato solo per chiedermi se ho visto Oliver e ho sentito le novità? >>, James era incredulo.

<< Si, certo, è stato qui prima, e sono molto felice per lui e Katie… lo immaginavo, si so che sei contenta anche tu... no, non è qui, è andato in hotel a dormire… yes, aveva prenotato. Senti, mamma, ci vediamo domani, ok? Ora non posso stare al telefono, si, si, a domani… buonanotte >>, e riattaccò.

<< Non ci posso credere! Chiamare a quest'ora per… >>, ma si bloccò, vedendo Xx che si era rivestita e si stava mettendo il cappotto. La ragazza potè ammirare il fisico del ragazzo, che aveva la camicia ancora aperta, e solo questo le fece sentire un calore diffondersi in tutto il corpo, poi guardò il suo viso, e l'espressione che aveva le strinse il cuore: era molto dispiaciuto.

<< Mi dispiace James… ma è l'una e mezza passata, e domani devi partire, e io ho mille cose da fare… e… non voglio che la nostra prima volta sia frettolosa… voglio pensare solo a te con calma tutta la notte… >>, disse arrossendo, e James sorrise, il suo sorriso timido.

<< Inoltre siamo stati interrotti ben due volte… e ora sono distratta, penso che ci sarà un altra interruzione e non mi godo il momento… Sorry >>, gli disse avvicinandosi e posando le mani sul suo petto nudo.

<< Ci rifaremo… ti accompagno a casa >>, disse James baciandole le mani.

<< Va bene, grazie >>.

<< Che ne dici… io e te soli, a capodanno? Potremmo andare in una capitale del nord… tipo Helsinki o Oslo… nessuno ci disturberà li, e potremmo stare finalmente insieme… >>, propose James, che l'aveva accompagnata fino alla soglia di casa.

<< Tu non avevi altri programmi? Mi piacerebbe moltissimo andarci, ma se tu avevi altri impegni… non vorrei li cancellassi insomma… >>, disse lei, che moriva dalla voglia di starsene in santa pace, sola, con il suo ragazzo.

<< No, quest'anno non avevo ancora nulla in programma, e tu? Insomma se ave… >>, ma Xx lo interruppe subito.

<< Non avevo ancora impegni, possiamo andarci… tu hai visto già le due città? >>, domandò.

<< Non Helsinki, ma se preferisci possiamo andare a Oslo, oppure dove fa più caldo >>, le disse, appoggiandosi con la spalla sulla porta.

<< No, mi piace l'idea del freddo, neve, letto con piumini, caminetto… eccetera. Mi… mi piacerebbe andare in Finlandia con te >>, gli disse arrossendo e dandogli un bacio.

<< Allora Helsinki. Organizzo io, ok? Poi potremmo andare al paese di Santa Claus, so quanto adori il Natale… a questo proposito, questo è per te >>, disse dandole un pacchetto regalo.

<< James… grazie. Aspetta, vieni dentro un momento, ho un regalo anche io per te >>, gli disse lei commossa, prendendo il pacchetto.

<< Grazie… però lo apro domani, ok? >>, le disse, quando lo riaccompagnò alla porta.

<< Ok, anche io lo apro domani >>, gli rispose, facendogli segno di avvicinarsi con il dito.

<< Buonanotte e… buon Natale >>, gli sussurrò, a cinque millimetri dalle labbra.

<< Buon Natale anche a te… e buonanotte Xx >>, gli rispose, rispondendo a quel bacio appassionato, l'ennesimo che quella sera lo faceva sentire in paradiso.

<< Ci… ci vediamo tra qualche giorno… io organizzo per Helsinki… mi mancherai… >>, le disse, riuscendo a staccarsi a fatica: sarebbe stato li tutta la notte a baciarla.

<< Si… mi mancherai anche tu James… >>, gli disse piano all'orecchio, prima di dargli un ultimo bacio, stretta tra le sue braccia, e lasciarlo tornare alla macchina.

 

Era il 31 dicembre, e James e Xx erano arrivati ad Helsinki solo il giorno prima, a tarda notte. Decisero di andare in giro per la città durante il giorno, e la sera si prepararono per il veglione. Dopo la cena, vagarono per le piazze, tra i vari spettacoli e musiche che caratterizzavano ognuna di queste. Quando mancavano un paio di minuti alla mezzanotte, si fermarono, aspettando lo spettacolo con i fuochi d'artificio di cui avevano sentito parlare.

<< Dieci… nove… otto… sette… sei… cinque… quattro… tre… due… uno… >>, fecero trepidanti il conto alla rovescia, stretti tra loro per ripararsi un po' dal freddo pungente.

<< Happy new year >>, disse James, sollevandola tra le braccia, baciandola come se non potesse farne a meno, schiudendole le labbra con la lingua, carezzandola.

<< Happy new year >>, gli fece eco lei, il respiro accelerato, mordendosi il labbro, e in quel momento iniziarono a sparare i fuochi d'artificio. Recuperarono due calici di prosecco da qualche parte, e brindarono felici al nuovo anno, godendosi lo spettacolo pirotecnico. Dopo pochi minuti, una volta finiti i fuochi, si guardarono e decisero che era tempo di andare, e James, tenendola per mano per non perderla tra la folla, la guidò fuori da quel marasma di persone felici che brindavano e festeggiavano il nuovo anno. Raggiunsero il loro hotel, sempre tenendosi per mano, sorridendosi complici, e quando salirono in camera, James spense il suo cellulare, e Xx lo imitò, mettendolo con quello di lui dentro il cassetto della scrivania: l'aria era carica di aspettativa.

Con due passi, il ragazzo annullò la distanza che lo separava da lei, le prese il viso tra le mani, e la baciò ancora, a fondo, mordicchiandogli le labbra, facendo fremere tutto il suo corpo, e Xx gli mise una mano dietro la nuca, giocherellando con i suoi capelli, mentre l'altra mano era scesa a sfiorargli l'eccitazione, rinchiusa dai boxer e dai pantaloni.

<< Finalmente soli… >>, rantolò lui, spostandosi dalle labbra di lei il minimo indispensabile per poter parlare e riprendere fiato.

<< Finalmente… >>, confermò la ragazza, gli occhi chiusi per assaporare il momento.

<< Voglio fare l'amore con te >>, le sussurrò contro la pelle del collo, che baciava con delicatezza, ma anche con un ardore che la fece subito infuocare.

<< Allora facciamolo >>, rispose lei senza esitare, baciandolo dietro l'orecchio.

Il ragazzo sorrise a quella determinazione, e si allontanò da lei, piuttosto contrariata. Andò verso il caminetto che avevano nella loro grande camera, e lo accese, mettendoci abbastanza legna da non dover andare ad aggiungerla ogni dieci minuti, poi si girò verso la ragazza e la guardò con uno sguardo lascivo, carico di passione e desiderio.

Anche Xx lo guardò, e lo trovò perfetto e bellissimo, con quei suoi occhi magnetici e profondi, che la mandavano nel pallone ogni volta che la fissavano, come adesso.

<< Sei riuscito a trovare una stanza con il caminetto, eh? Non ne avevo mai visto una >>, gli disse avvicinandosi a lui: era stata a lei a parlare della camera con il caminetto, ma era stato tanto per dire, non credeva che l'avrebbe presa sul serio, o che esistessero camere così.

<< Già… sono stato bravo? >>, domandò con un ghigno furbo.

<< Moltissimo, e ti meriti una bella ricompensa… e un ringraziamento per il regalo che mi hai fatto, mi piace tanto >>, gli disse, ormai a un passo da lui, sollevando il braccio, dove penzolava il bracciale che le aveva preso per Natale.

<< Mi fa piacere. Anche io vorrei ringraziarti come si deve, per quello che mi hai regalato, lo adoro >>, le disse, alzando la manica della camicia: senza volerlo si erano regalati tutti e due un bracciale.

Xx sorrise, gli prese la mano e la baciò, salendo sul polso, aprendogli i bottoni dei polsini, e poi senza preavviso la sua testa scattò in su, a catturargli le labbra, e spingerlo piano verso il letto.

James la trascinò giù con lui, le mani sepolte tra i suoi capelli, mentre Xx chiudeva gli occhi, assaporando quelle labbra morbide che sembravano fatte apposta per lei, e che avevano un sapore afrodisiaco, molto invitante. La ragazza gli accarezzò il petto, attraverso la camicia e il maglione che indossava, mentre lui cominciava a sfiorarle le braccia,e lei gli sfilò quel primo indumento, gettandolo noncurante a terra.

<< Ti dona il blu >>, disse ammirandolo con la camicia ancora addosso.

<< Sono contento ti piaccia >>, le disse sorridendole.

Xx gli stava slacciando i bottoni: voleva sembrare sensuale e farlo lentamente, ma in realtà, per l'impazienza e l'eccitazione che aveva, avrebbe voluto strappargliela di dosso, e fece quasi così, e quando gli scoprì il petto, spostando i lembi della camicia, un sorriso enorme le spuntò sul viso.

<< Ti piace quello che vedi? >>, domandò malizioso.

<< Tu non sai quanto >>, gli disse guardandolo, per poi scendere, togliendoli la camicia e cominciando a baciarlo, lungo il collo, sulle spalle e sul petto, lasciando una scia di baci ardenti dietro di se, che non facevano altro che aumentare la sua eccitazione.

James non resisteva, voleva spogliare la ragazza, e invertì le posizioni, così da essere sopra di lei.

Le tolse piano il vestito che aveva messo, lasciandola solo con l'intimo... rosso, che faceva un contrasto incredibile con la sua pelle chiara. Finalmente era tutta sua, e poteva toccarla, farla sua e perdersi in quel corpo che sognava da tempo.

Si fermò a guardare la ragazza sotto di lui per un minuto intero, ammirandola e spogliandola con gli occhi, mentre lei lo osservava e ne studiava le reazioni.

<< You are beautiful >>, le disse semplicemente, scendendo e baciandole la clavicola, leccandole il seno ancora coperto dall'intimo, succhiando piano, li dove la pelle era sensibile.

<< J… - James… >>, sussurrò lei, gli occhi chiusi mordicchiandosi il labbro, la testa gettata all'indietro, esponendo il collo. Lui sorrise contro la sua pelle, e le diede, risalendo, un piccolo morso sulla spalla, facendole lanciare un piccolo gridolino. La voce di Xx gli piaceva, e in quel momento la trovò più bella che mai… non aveva ancora avuto il piacere di sentirla invocare il suo nome con quella voce ovattata, in balia di mille emozioni e sensazioni, e decise che era il suono più bello che avesse mai sentito: nessuno lo aveva mai chiamato a quel modo, con tanta passione e dolcezza assieme.

<< Ripetilo… voglio sentirlo ancora >>, sussurrò lui, passandogli la lingua tra i seni e salendo su, fino al collo, mordicchiandolo leggero. A quel gesto, Xx non riuscì a trattenersi, e strinse più forte le sue spalle, piantando le unghie in quella pelle candida, inarcando il bacino verso di lui.

<< James! >>, ripetè ancora, un po' più forte, e lui, guardando quella scena, non potè che eccitarsi ancora di più.

<< Mi piace come lo dici… soprattutto ora… vediamo se riuscirò a fartelo urlare… alla fine >>, le disse, facendola diventare tuta rossa. James prese a toccarla, partendo dalla clavicola, e scendendo giù fino al seno, senza mai staccare gli occhi dai suoi, accesi e brillanti… all'inizio era un tocco lieve, quasi timoroso, ma poi prese sicurezza e si trasformò in qualcosa di più, le sue carezze si facevano sempre più audaci, disegnando i contorni del seno, e stringendole forte i fianchi con fare possessivo, mentre lei lo guardava, godendosi quel calore e quel contatto, osservandolo negli occhi che si facevano sempre più scuri. Scese a baciarle la pancia, affondando la lingua nell'ombelico di lei, mentre con le mani le slacciava il reggiseno, scaraventandolo in qualche angolo della camera, e con le dita cominciava a fare dei piccoli disegni circolari sul suo seno, tornando su con le labbra a leccarle prima un capezzolo e poi l'altro, indurendoli e facendole venire la pelle d'oca. Xx gemette sonoramente,e a James si seccò la gola, si passò la lingua tra le labbra, come faceva spesso, e si sollevò la sua gamba destra fino alla spalla, cominciando a darle dei caldi baci dal polpaccio, e lentamente risalendo la gamba arrivando alla coscia, dove prese a leccare piano la sua pelle li dove passava con le labbra, e arrivato al bordo delle mutandine cominciò a baciarla al centro della sua femminilità, dando dei morsetti leggeri.

Xx aveva il respiro decisamente accelerato, e salì con una mano a carezzargli spalle e schiena, mentre con l'altra gli passava le dita tra i capelli. Dopo un po' scese giù, slacciandogli la cintura dei pantaloni, aprendogli il bottone e la zip, e notando il suo rigonfiamento, ne fu solo che compiaciuta: era lei a fargli quell'effetto e a eccitarlo così, e pensandolo si sentì più bella e desiderabile che mai, anche perché sembrava che lui non riuscisse a starle lontano, la toccava e prendeva in modo di sottolineare il fatto che gli appartenesse. Infilò la mano tra i pantaloni e i boxer, toccandogli il sedere sodo, stringendolo tra le sue mani, e poi le mani scivolarono sul davanti, a toccare l'erezione di lui attraverso la stoffa. James sorrise, le fece alzare un po' il bacino e le tolse quell'ultimo indumento che la copriva: ora era completamente nuda davanti a lui, e il ragazzo la contemplava, facendola arrossire di botto. Lentamente scese tra le sue gambe, aprendole un po' di più le cosce con le mani, e piano leccò al centro delle sue gambe, facendola respirare rumorosamente, mentre il suo corpo rispondeva alle carezze del fidanzato. Senza fretta spostò una mano da una coscia, e infilò un dito nella sua apertura, e Xx trattenne di nuovo il fiato, accecata dalla passione, e spinse di più contro la sua mano. James ridacchiò a quella risposta di lei, e vi infilò un secondo dito, e la ragazza si trattenne a stento dal gridare: d'altro canto il ragazzo era sul punto di esplodere… lei era così calda e umida… stretta e invitante... pronta ad accoglierlo... ma lui voleva ancora giocare con lei.

Con il pollice prese a toccare e stringere piano il suo clitoride, toccando il suo punto G facendo dei cerchi li attorno, mentre l'altra mano le stringeva il sedere.

Xx non riusciva a fare niente, persa in tutto quel mare di sensazioni e di vampate di calore, e lo guardò, guardò i muscoli delle sue braccia tendersi, le spalle contrarsi e le sue dita che andavano dentro e fuori da lei, prima dolcemente, poi sempre con più irruenza, muovendosi abili, e lei aprì di più le sue gambe per lasciargli spazio. Sentiva che l'orgasmo stava arrivando, sentiva che montava sempre più in lei, finché non esplose...

<< James! >>, gridò, travolta dall'orgasmo, le mani andarono ad afferrare le lenzuola mentre lei si contorceva, e per lui fu una visione magnifica.

Il ragazzo risalì a baciarle le labbra, sciogliendo le mani di lei dalla presa sulle lenzuola, portandole ai lati del viso, intrecciando le dita con le sue.

<< Hai visto? Te l'ho fatto urlare il mio nome… >>, le disse con un ghigno felice.

<< Mmm… James… wow… è… aspettare ne è valsa la pena… >>, gli disse lei, mordicchiandogli l'orecchio , stringendo forte le sue dita mentre lentamente il respiro tornava regolare.

<< E siamo solo all'inizio… >>, le disse lui, la voce resa roca dal desiderio.

<< Già… vediamo se riesco a farti urlare anche io il mio nome… >>, lo provocò maliziosa.

<< Mmm, per quanto mi piacciano le tue mani su di me… dovrai aspettare, non ho ancora finito con te >>, le disse lui.

<< Eh? >>, Xx era vagamente sorpresa, ma il ragazzo, prese a baciarla ancora, sul profilo della mascella, lungo il collo, per poi andare direttamente tra le sue gambe, dove poco prima c'erano le sue dita, mentre con le mani le massaggiava entrambi i seni, tirandole i capezzoli. Non era riuscita a riprendersi dal primo orgasmo, che sentiva la sua lingua giocare con la sua apertura, accarezzarla, e sentì un piccolissimo morso li tra le gambe, dove poi James succhiò piano, iniziando poi ad andare dentro e fuori con la lingua, e passandola dove c'era il clitoride. Le braccia erano scese e ora le stringevano le cosce, e questo fu abbastanza per lei: a qualche minuto dal primo, Xx venne travolta dal secondo orgasmo, e che le bruciava nelle vene, ardente. Lo vide leccarsi le labbra soddisfatto, e poi risalire ancora verso le sue labbra, e Xx lo baciò con forza, con irruenza, lo sentì respirare pesantemente contro le sue labbra, e senza staccarsi da lui invertì le posizioni, sovrastandolo. Gli accarezzò le spalle, poi scese più giù, sul petto del ragazzo, e con le labbra scese a baciargli piano i capezzoli, tirandoli con le labbra di tanto in tanto, mentre con le mani scendeva più giù, e gli levò i pantaloni già slacciati.

Tolti quelli, scese ancora di più, fino ad arrivare al rigonfiamento che aveva, causato dalla sua erezione. Xx lo guardò negli occhi, prima di abbassarsi sulla sua eccitazione: ancora con i boxer addosso, Xx gli prese l'erezione in mano, percorrendola con un dito nella sua lunghezza, e solo a quel tocco il corpo di James reagiva, tremando, gemendo. La ragazza gli levò in un unico gesto quell'ultimo indumento che aveva lanciandolo dietro di lei, liberando tutta l'erezione del fidanzato, tornando a occuparsi del ragazzo. Andò avanti ancora, alternando movimenti lenti con altri più veloci, e quando vide una solitaria gocciolina uscire dalla sua punta, la leccò via senza esitare. Gli occhi di James si dilatarono, la passione e il desiderio che montavano dentro di lui, guardandola e osservando la scena, estasiato. Xx scese a baciargli la punta, scendendo poi più giù, leccandogli tutta l'altezza, e tornando verso l'alto baciandola. Dopo ancora qualche minuto di quella dolce tortura, Xx tornò verso la punta del membro, e la mise tra le sue labbra, facendo dei piccoli cerchi con la lingua, mentre con le mani gli accarezzava la base, e poi si spostava a stringergli il sedere: sentì l'erezione di lui contrarsi, e a James sfuggì un ringhio, e si morse subito il labbro, ma Xx non aveva mai sentito un suono così bello: era animalesco, trasmetteva una carica erotica che non saprebbe descrivere. Xx risalì baciandogli il petto fino ad arrivare alle sue labbra.

<< Queste le mordo io… >>, gli sussurrò piano all'orecchio, e James riaprì gli occhi di scatto, mentre Xx gli tirava piano il labbro inferiore e poi quello superiore, passandoci attorno la lingua, mentre con le mani continuava a dare attenzioni alla sua eccitazione.

Il ragazzo stava gemendo forte non riuscendo a controllarsi, e poi lo sentì arrivare, montargli da dentro, l'orgasmo che lo travolse...

<< Xx! >>, urlò il suo nome forte, travolto da quella miriade di emozioni che provava, tremando sotto di lei.

<< L'hai urlato anche tu… il mio nome... >>, gli disse ridacchiando dopo qualche minuto, quando si fu ripreso, e James ridacchiò con lei. Dopo qualche minuto, i due ragazzi presero a baciarsi ancora: non avevano ancora finito, e non erano ancora sazi l'uno dell'altra. Fu James a stare sopra, appoggiandosi ai gomiti e baciandola con foga e passione, infilandole una mano di nuovo tra i capelli, mentre l'altra vagava per i fianchi e la pancia: il corpo di Xx era in fiamme, e lei non riusciva più a sopportarlo… voleva sentirlo dentro di lei...

<< J-Jame… please… non resisto… >>, Xx lo stava supplicando, e lui non se lo fece ripetere due volte: anche lui non resisteva più, e voleva finalmente entrare dentro la ragazza.

<< Are you ready? >>, le chiese, e lei annuì, così James spinse piano, voleva assaporare ogni centimetro, ogni momento, anche se questo gli costava tutto il suo autocontrollo: sarebbe stato decisamente più facile entrare con irruenza, in un unico colpo forte. James entrò piano, godendosi ogni millimetro, guardando la ragazza che stava sotto di lui ed era aggrappata alle sue spalle, e gli stava piantando di nuovo le unghie nella pelle.

<< Sai… domani mattina sarò pieno di graffi sulle spalle… >>, le disse scherzando. Xx fece una smorfia buffa, arricciando il naso e spostò le mani lungo il suo petto: lo stava toccando e accarezzando quando gli piantò le dita poco sotto le costole.

<< Meglio? >>, gli chiese divertita. Lui rise e la baciò intensamente sule labbra, entrando con la sua lingua con irruenza, rincorrendo e giocando con quella di lei, che gemeva sonoramente, poi scese a baciargli il profilo della mascella e il collo, mentre lei si perdeva tra quella lussuria. Quando il membro di James arretrò a circa metà, affondò di nuovo in avanti, sempre lentamente: lui non aveva mai provato sensazioni simili, brividi così intendi… neanche con le altre ragazze che aveva avuto... un piacere che non sapeva spiegare, sapeva solo che quello era il suo paradiso privato.

Xx gli chiuse le gambe intorno alla vita: averlo così dentro di lei era… indescrivibile. Sentirlo li, nel suo punto più profondo, sentire ogni suo millimetro e sentirsi riempita da lui era… emozionante ed eccitante, e non aveva mai provato una sensazione di intimità così forte con nessun altro ragazzo, fin ora. Continuarono con qualche altra spinta lenta, poi il ritmo aumentò sempre di più, le spinte si facevano sempre profonde e più veloci, lui la afferrò per i fianchi e lei si inarcò contro di lui, e ancora altre spinte, portò le sue mani tra i capelli di James e vi si aggrappò, tirandoli piano... e poi successe, i loro gemiti erano mescolati insieme, sempre più forti, sempre respirando affannosamente, i battiti dei loro cuori che correvano veloci… ed esplosero, insieme, Xx sentì l'eccitazione contrarsi, e lui sentì i muscoli di lei chiudersi attorno al suo membro e pulsare, mentre l'uno gridava il nome dell'altro e viceversa, tremando di piacere l'uno tra le braccia dell'altra.

Stettero li, in quella posizione ancora un po': erano tutti e due sudati e accaldati, le loro labbra gonfie e sensibili, gli occhi brillanti, mentre si guardavano e si sorridevano, e James poggiava la sua fronte su quella della ragazza, che aveva alcuni ciuffi appiccicati sopra. Il ragazzo stava per uscire da lei, ma Xx lo bloccò.

<< No… wait. Voglio… voglio stare un altro minuto così, voglio sentirti ancora dentro di me >>, gli disse, con il respiro ancora corto. Quando lei gli sciolse le gambe dai suoi fianchi e lui uscì, si sentì incredibilmente vuota… non le era mai capitato.

Una volta uscito da lei, si sdraiò li accanto, e lei gli si accoccolò contro, appoggiando la testa sul suo petto, ascoltando il suo battito del cuore, e si rilassò, mentre James le carezzava i capelli con una mano, e lei gli disegnava con le dita dei cerchi sul petto.

<< Mi piace come abbiamo iniziato questo nuovo anno >>, disse lui dopo alcuni minuti di silenzio, guardandola.

<< Piace molto anche a me >>, concordò la ragazza girando la testa e osservandolo.

<< Sai io… beh… mi… mi è piaciuto moltissimo… tutto quanto… tutto... wow… >>, continuò James.

<< Anche io direi… wow... è... è stato travolgente... Non mi ero mai sentita così in intimità con nessuno prima d'ora… >>.

<< Con nessun… ragazzo? >>, James marcò l'ultima parola.

<< Adesso chi è che fa il geloso? >>, domandò Xx divertita, e lui capì che si riferiva alla cameriera della settimana precedente.

<< Non sono… si lo ammetto, sono geloso! >>, confessò alla fine.

<< Mi piace questo tuo lato >>, lo informò lei, molto contenta.

<< Mpf >>, sbuffò James.

<< Oh, andiamo, anche tu avrai avuto altre ragazze sicuramente… >>, gli disse, ma la cosa la innervosiva, e James parve accorgersene perché la strinse più forte a se, baciandola.

<< Voglio farlo ancora >>, disse lei dopo quel bacio.

<< Il bacio o… >>, domandò James, che però stava pensando la stessa cosa.

<< O >>, gli disse Xx, avvicinando di più il viso al suo.

<< Non vedo l'ora >>, gli disse prendendole le labbra tra le sue.

<< Questa volta guido io >>, disse lei, con un brillio negli occhi, e già stava passandogli le dita tra i capelli, scompigliandoli ancora di più.

<< Affare fatto >>, acconsentì lui sorridendo sdraiandosi e portandosi dietro la ragazza, che ridacchiò.

 

E continuarono ancora e ancora, finché il loro desiderio non fu placato, senza essere disturbati da nessuno, fino a quando, con i primi raggi dell'alba, non si addormentarono stremati ma appagati e felici, l'uno tra le braccia dell'altro.

 

  
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