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Autore: Annabeth_Granger1    21/01/2016    2 recensioni
[Yu Gi Oh Arc V][Yu Gi Oh Arc V][Yu Gi Oh Arc V] {Child Yuya} {Child Yuzu} {nomi giapponesi} {prima degli eventi accaduti nella serie} {primo incontro} {presenza di fruitshipping (Yuya x Yuzu)}
"Quando la bambina notò che Yuya la stava guardando, si girò, confusa. Inclinò la testa guardandolo tra il sorpreso e il curioso. I loro sguardi si incrociarono e, in quel momento, Yuya dimenticò completamente le anatre e il mondo esterno."
La mia prima fanfiction su Arc-V... spero vi piaccia ^^.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Yuya Sakaki, Yuzu Hiraghi/Zuzu Boyle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The sunset on the bridge

 


Se Yuya l'avesse saputo prima, avrebbe saltato di gioia pure ad andare a scuola. Chissà come mai i suoi genitori gli facevano sempre queste sorprese (sempre gradite), ma di cui Yuya era completamente all'oscuro fino all'ultimo momento. Lui, da un lato, non sopportava troppo i segreti, ma… per quella volta non avrebbe fatto di sicuro i capricci. Capitava molto di rado, infatti, che suo padre Yusho fosse libero dai suoi impegni di duellante; e Yuya non poteva esserne più felice.

 

Solitamente quando duellavano, lui e suo padre andavano sempre nel parco vicino alla LDS, una grandissima scuola di duellanti. Yuya voleva diventare come suo padre, un giorno. L'aveva già capito. Desiderava intrattenere il pubblico e farlo sorridere.

Yuya adorava Maiami City. La sua città era ricca di colori e di pace. Per un ragazzino dell'età di sette anni era tanto pensare a queste cose. A quell'età tutti i bambini pensano solo a giocare e divertirsi (come è giusto che sia).

 

Arrivati sul posto, Yusho, contento di stare un po' insieme a suo figlio, stampò sulla sua faccia uno dei suoi più grandi sorrisi.

«Pronto a farti battere, figliolo?»

«Piuttosto tu devi essere pronto papà!»

«Lo vedremo.» rispose Yusho, ridendo.

 

Il parco era molto bello quel giorno. I fiori erano sparsi dappertutto, colorati e vivaci, i bambini giocavano allegri a rincorrersi, alcuni ragazzi leggevano dei libri e i genitori si preoccupavano che i loro figli non si facessero troppo male. Era tutto perfetto. Il fiume delimitava una parte del parco con l'altra, che si poteva tranquillamente raggiungere con un piccolo ponticello bianco latte.

 

Yusho e Yuya rimasero abbastanza incantati da quella normalità. Yusho sembrò tornare pure bambino. Decisero poi di mettersi dall'altra parte del parco dove non c'era molta gente che li avrebbe disturbati. Da una sporgenza, vicino a dove stavano loro, mentre preparavano il Duel Disk per il duello, Yuya vide pure un ragazzino che sorrideva nel vederli. Il primo ne fu molto felice. Era bello vedere la gente sorridere.

 

«Combattiamo!» dissero in coro padre e figlio, un gran sorriso in volto.

 

«NO!»

Ma la realtà parlava chiaro. Yuya, ridendo, gli disse un qualcosa come “ho vinto, sì!”, mentre il padre si rialzava, dopo aver subito una sconfitta (naturalmente aveva esagerato con la leggerezza, Yusho non si sarebbe mai fatto battere così facilmente). Il padre, però, sorrise, felice di aver fatto ridere il figlio. Pian piano il padre cercava sempre di aumentare la difficoltà, ma Yuya migliorava sempre di più. Era il loro terzo duello ed il sole stava quasi per tramontare. Quando il padre disse che dovevano tornare a casa, Yuya iniziò subito a mettere a posto il Duel Disk.

Ma, il bambino, venne distratto da alcune anatre che nuotavano nel fiume. Corse subito verso il ponticello, lasciando il padre da solo.

«Yuya! Non correre!»

 

Yuya raggiunse il ponte, felice e incuriosito da quegli animali, ma, proprio in quel momento vide un fascio rosa passargli vicino. All'inizio non ci fece caso, ma, quando stava per tornare da suo padre, la bambina, che identificò come “il fascio rosa”, attirò di colpo la sua attenzione. Era una bambina della sua età. Aveva i capelli di colore rosa raccolti in due codini a forma di fiore, due ciuffi più chiari cadevano ai lati del viso. Portava un vestitino del medesimo colore con delle scarpe fucsia. Quando la bambina notò che Yuya la stava guardando, si girò, confusa. Inclinò la testa guardandolo tra il sorpreso e il curioso. I loro sguardi si incrociarono e, in quel momento, Yuya dimenticò completamente le anatre e il mondo esterno. Il sole, iniziando a tramontare, aveva reso il posto ancora più colorato.

«Yuya!», urlò il padre, rompendo quell'atmosfera che si era creata. «dobbiamo andare. La mamma ci sta aspettando.»

Solo in quel momento Yusho riconobbe la bambina, facendole un sorriso che venne ricambiato da uno molto timido. Lei li guardò andarsene, con il sole che tramontava ancora, colorando il fiume di sfumature arancione, gialle e rosse.

  

L' uomo correva veloce, quando vide finalmente la persona che cercava…

«Yuzu!», disse Shuzo, il padre della bambina, raggiungendola sul ponticello bianco. «Scusami, un bambino mi aveva rubato il deck… come ha fatto non chiedermelo… stai bene?»

Il padre si preoccupava molto per la figlia. Specialmente per il fatto che non aveva una madre. Lui si impegnava molto per fare il meglio che poteva. E Yuzu gli voleva bene anche per questo.

«Sì, papà. Ti posso chiedere una cosa? Sei davvero sicuro di volerti trasferire qui? » disse la bambina, tutto d'un fiato, dopo avergli fatto altre mille volte la stessa domanda.

«Sì, tesoro. Vedrai ti troverai bene qui. È una bellissima città. Aprendo una nuova scuola, in onore del mio grande amico Yusho – che tu hai visto più di una volta – andrà tutto bene. Non ti preoccupare.» rispose il padre prima di accompagnare la figlia a casa.



Yusho, sua moglie Yoko e Yuya si stavano preparando in fretta e furia. Il signor Sakaki (come al solito) si era scordato di uno dei suoi soliti appuntamenti molto importanti. In fondo, chi si scorderebbe mai l' inaugurazione di un qualcosa con il proprio nome? La risposta è Yusho Sakaki.

 

Arrivati a destinazione, fortunatamente puntuali, videro un uomo che li accolse con gentilezza dentro l'edificio. Sull'insegna c'era scritto “Scuola di duelli Yu show” La scuola non era molto grande ma accogliente. Dentro c'era un bel po' di gente. A quel punto l' uomo, che avevano visto prima, fece un grande discorso spiegando per bene tutta la scuola. Yuya esaminò Shuzo. Aveva i capelli arancioni e castani, una felpa e un gran sorriso. Certe volte sbagliava a spiegare e, stranamente, al microfono si sentiva un suo piccolo rantolo di dolore. Solo dopo un bel po' (in quanto Yuya naturalmente si distraeva di continuo per ammirare i vari duelli) notò qualcosa. O, meglio, qualcuno. Era la bambina del ponte. Con uno strano ventaglio in mano. Yuya l'aveva riconosciuta subito.

«Papà, come mai Shuzo sta facendo una scuola in tuo onore?» disse poi, incuriosito dalla presenza della bambina.

«Shuzo è un mio amico d'infanzia. Ci siamo separati , prendendo strade diverse, un po' di tempo fa, ma ci siamo rincontrati da poco, in uno dei miei viaggi. Siamo ritornati grandi amici e, scoprendo che voleva aprire una scuola per duellanti, l'ho aiutato. Lui a mia insaputa l'ha chiamata col mio nome. Studierai qui, Yuya. Shuzo è un bravo duellante e insegnante.»

«E… la bambina come si chiama?»

«Lei ha sempre viaggiato insieme al padre, in quanto non ha una madre. Per quanto riguarda il nome… perché non glielo chiedi tu di persona?» rispose il padre, sorridendo. Anche Yoko, che aveva sentito (o origliato?) la conversazione, sorrise, senza farsi vedere.

Finita tutta l'inaugurazione, c'erano i moduli per le iscrizioni. Alcuni si iscrissero alla scuola, altri se ne andarono via. Era proprio la bambina a dare a tutte le persone davanti al bancone i moduli con un gran sorriso.

Yuya non ci pensò due volte. Appena aveva visto quella scuola si era sentito a casa e quindi prese il modulo consegnatogli dalla bambina. Quest'ultima lo guardò in modo strano, riconoscendolo.

Dopo la compilazione di Yuya da parte dei genitori e la conversazione avuta con Shuzo a proposito dei costi e di tutto il resto, il bambino consegnò il modulo. Un po' intimidito Yuya si fece avanti.

«Come ti chiami?»

Lei lo guardò, sorridendogli.

«Yuzu. E tu?»

«Yuya.»

Da quel giorno iniziò una grande amicizia.



Tutti gli alunni si misero ai loro posti per aspettare il rientro della maestra. Si vociferava, infatti, che nella loro classe avrebbero avuto una nuova compagna di classe della quale si sapeva ben poco.

Yuya guardò i compagni parlottare tra loro, assorto dai suoi pensieri. Sospettava su chi fosse questa nuova compagna.

Proprio in quel momento la porta della classe si aprì, mostrando la maestra e questa nuova compagna. I sospetti di Yuya, quindi, furono esatti.

«Vi presento Yuzu Hiragi, da oggi sarà in classe con voi.»

«Ciao a tutti.» disse timidamente Yuzu sedendosi accanto a un certo bambino…

«Beh, ci rincontriamo.» disse lei, sorridendo. Era una ragazza molto schietta e intelligente per i suoi sette anni.

«A quanto pare sì.» rispose Yuya, ricambiando il sorriso.

In quel momento Yuya seppe che il divertimento era appena iniziato.



Questi ricordi fecero sorridere la ragazza. Era speciale per lei ricordare quel giorno sul ponte. Su quel ponte in cui lei era appoggiata, osservando il sole che stava per tramontare.

«Anche tu stai pensando la stessa cosa… vero?» disse una voce, facendo sussultare Yuzu. Quando la ragazza capì che era Yuya sorrise.

«Già. È stato un giorno particolare… Yuya, scusa, ti posso fare una domanda?» chiese, proprio come aveva fatto quello stesso giorno con il padre, a insaputa del ragazzo.

«Certo, dimmi pure.»

«Rimarremo amici… vero?» disse lei. Era da ben sette anni che si conoscevano. Da qualche anno avevano conosciuto anche Gongenzaka, un loro grande amico, eppure la loro amicizia era rimasta uguale… o quasi. Yuzu certe volte aveva paura di perdere Yuya e quella domanda gli era sorta spontanea.

«Certo Yuzu, contaci.»

E mentre si godevano quel magnifico spettacolo della natura con un meraviglioso sorriso, ignari di quello che sarebbe successo, pensarono a come, quella promessa, li aveva uniti ancora di più.

Angolo dell'autrice:

 

Ciao a tutti!

Sono nuova in questo fandom e mi chiamo Annabeth_Granger1. Li amo troppo loro due, i miei pucci * sclero *. Sì, quel “quasi” che c'è alla fine non è messo a caso. Forse mi conoscete perché ho provato a recensire alcune storie su questo fandom (che adoro) e, beh…

anch'io ho provato a scriverci qualcosa ed eccomi qui. La storia, come avrete capito, si svolge prima degli avvenimenti di Yu Gi Oh Arc-V, e nell'ultima scena qualche giorno prima. Spero di non aver reso i personaggi OOC (specialmente Yusho). Qui l'ho fatto viaggiare molto e… abbiamo anche una figura misteriosa che sorride. Chi sarà mai? Sì, esatto è proprio Isao! Una sua comparsa l'ho trovata opportuna.

E beh… che ve ne pare? Ditemi se vi è piaciuta o no anche con cinque paroline in una recensione.

A presto! E grazie anche a chi ha letto fin qua!

Annabeth_Granger1.

P.S Buon anno in ritardo :).

   
 
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