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Autore: Reflection2190    23/01/2016    2 recensioni
Lola ha appena scoperto del tradimento di suo marito, Lord Narcisse, grazie ad una lettera anonima. Distrutta, è costretta a prendere una decisione radicale.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lola, Lord Narcisse
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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"Don't you know I'm not your ghost anymore
You lost the love I loved the most"


Il rumore di un vetro in pezzi, la luce che si frammenta in tanti minuscoli arcobaleni riflessi sul muro, il pavimento che si imporpora lentamente al fluire del liquido vinaccia da quello che, fino a pochi istanti prima, era un calice.
Gli occhi vacui della ragazza contemplano quello spettacolo, colmi della più totale indifferenza… Seguono il rigagnolo violaceo, che ora ha raggiunto un’intercapedine tra le fredde pietre. Il liquido si ferma, incapace di sorvolare quell’ostacolo e correre via. Ma via dove? Resta immobile, costretto a lasciarsi assorbire pian piano dai pori di quella pietra, sino a divenire un tutt’uno con essa. Grigio e viola, viola e grigio..
Colori piacevoli alla vista, pensa.
Sposta ora l’attenzione sui frammenti luminosi. Cristallo.. Fragile, delicato, prezioso cristallo. Si delizia per un attimo di quella vista, perdendosi nel seguire i raggi di sole che entrano dalla finestra, attraversano quei vetri e si tramutano in colore. Una nuvola, tuttavia, sopraggiunge a coprire la fonte di quello spettacolo, ed all’improvviso il buio cala nella stanza da letto.
Una risata nervosa le sfugge dalle labbra, le lacrime che continuano a rigarle il viso in maniera incontrollata.
Che ironia! Si sente così stupidamente vicina a quel calice.. Come se vedesse lì, ai suoi piedi, i mille pezzi del suo cuore. E quel vino, dolce ed amaro al contempo, le pare ora l’amore che lo ha riempito, e che lei ha creduto potesse non farla divenire mai ebbra, mai sazia, mai stanca di lui.
Ora Lola è vuota. Completamente vuota. Il suo animo è fuggito, intrappolato anch’esso, come quel rigagnolo, dinanzi al più duro degli ostacoli: il tradimento.
Prende consapevolezza della sua mano destra, che stringe ancora con forza il foglio recante la notizia che da un tempo incalcolabile l’ha resa immobile. Lo sguardo si muove ancora una volta sul candore della lettera, su cui è finemente scritta la condanna del suo cuore…
“Fossi in voi, mi guarderei dalle lusinghe. Fossi in voi, guarderei meglio chi condivide con me il letto. Fossi in voi, crederei che il passato non è mai passato e che al potere, alcuni, non arrivano soltanto per meriti.. O almeno, non solo per quelli politici”
L’anonimo aveva cercato, in qualche modo, di criptare il messaggio.. Di instillarle un dubbio, magari, su cui lei avrebbe poi indagato. Ma il dubbio, lei, nel suo cuore, lo aveva già. E quelle poche righe l’hanno messa di fronte alla cruda realtà che lei tanto si è ostinata a negare e che lui, suo marito, ha audacemente nascosto.
Le parole di Nostradamus risuonano ora nella sua mente, forti più che mai.
“Incontrerai uno straniero, oscuro, bello. Fa’ attenzione alle lusinghe”
Il cerchio si chiude, ed ogni cosa torna ora perfettamente al proprio posto.. Lui l’ha ingannata. Come ha potuto? Come ha osato insistere nel farle credere di essere diversa, speciale per lui? Come ha potuto indurla a pensare di sfidare il suo re, il suo amico, il padre di suo figlio? Come ha potuto farla innamorare così perdutamente, per poi gettarla in un angolo e perseguire i suoi propri scopi senza ritegno?
Accartoccia la lettera, il respiro che stenta ad ossigenarle la mente e gli occhi che quasi le fanno male per il pianto. E’ un dolore così forte da lacerarle ogni fibra del suo corpo, da struggerla e sfinirla fino a farle desiderare di morire.
Lui, tra le braccia di quella donna…Lui, che bacia labbra più esperte delle sue, che condivide il letto con chi può dargli ciò che desidera.. Mentre lei resta lì, oggetto di scherno per la Corte, forse, e colma ora di un senso di inettitudine che la fa sentire completamente inerme, vulnerabile.
“..Voglio la vera te”
Le aveva detto una volta, e Lola ci aveva creduto. Beh, questa era la vera “lei”. Una giovane donna che della vita ha visto molto, ma non ancora abbastanza, e che avrebbe potuto con il tempo dargli tutto.. Sarebbe scesa a compromessi, non soltanto per soddisfare lui, ma per scoprire al contempo se stessa.
Se solo lui non avesse avuto fretta di scalare la vetta del potere, Lola avrebbe potuto essere la moglie degna di un uomo come Narcisse.
“Ti sposerò.. E ti mostrerò che non è un errore, perché siamo fatti l’uno per l’altra”
La sua voce, quella dannata voce capace di farle vibrare l’anima le risuona nella mente, risvegliando ora una rabbia inconsulta.
Sì, loro lo erano.. Fatti l’uno per l’altra. Perché dietro il viso d’angelo di Lola, si cela una donna che lui stava pian piano per portare a galla, e quella donna non è tanto diversa – almeno in quanto a desideri – da lui.
Eppure, lui ha scelto la strada più semplice. Soddisfare i proprio bisogni senza avere cura di tenere fede ad un patto stipulato pochi mesi prima.
Ed ora è tutto perduto.. E’ tutto finito. Il cuore della ragazza non può sopportare altro. Non può sostenere la vista di Catherine De’Medici aggirarsi nel castello con aria vittoriosa, e di lui che finge che tutto sia normale, che /finge di amarla/.
Con un notevole sforzo, Lola abbandona la poltrona su cui si era adagiata per tentare di non capitombolare a terra. Un “crac” spezza il silenzio, ed al suo passaggio i pezzi di cristallo scricchiolano sotto i suoi piedi, riducendosi in pezzi ancora più piccoli..
Ad ogni passo, ad ogni “crac”, il cuore di Lola si riduce in polvere, il sangue che quasi smette di fluirle nelle vene. Raggiunge la scrivania, e con mano tremolante afferra un foglio e la piuma d’oca imbevuta d’inchiostro.
“Spero che mi ricorderai come la donna che ti avrebbe amato, se solo tu le avessi concesso l’occasione.”
Alcune lacrime bagnano la pagina, il pensiero di quelle parole da lui stesso pronunciate qualche tempo prima la lacera. Per quanto ora lei lo disgusti e lo detesti, Lola sa che continuerà ad amarlo, forse per sempre.
Eppure, sente di non potergli concedere altre possibilità.. Sente che la Corte di Francia non può essere la sua casa. Lei e John devono partire.
Lei deve lasciarsi alle spalle quel dolore.
Guarda ora la macchia violacea ormai rappresa sul pavimento, e con un immenso sforzo sorride.
Lei non è quel rigagnolo. Lei può ancora uscire da quell’intercapedine in cui è incappata e vivere.. Con tutti i suoi lividi. Ma non con Stephane al suo fianco.


Citazione iniziale: "Jar of Hearts" di Christina Perri
  
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