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Autore: Dregova Tencligno    23/01/2016    0 recensioni
Come per il sangue uscire da un taglio è naturale,
così è per me amare te.
Naturale come bere un bicchiere d’acqua.
Come osservare le foto in movimento che sono la nostra vita.
Apri gli occhi lottatore.
Così mi risveglio al tuo fianco.
Denti stretti, riflessi pronti.
Incasso il tuo odore, non fiato,
affonda nelle mie viscere la tua presenza.
Genere: Introspettivo, Poesia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Così è per me amare te
 
 
Così.
Come per il sangue uscire da un taglio è naturale,
così è per me amare te.
Naturale come bere un bicchiere d’acqua.
Come osservare le foto in movimento che sono la nostra vita.
 
Apri gli occhi lottatore.
Così mi risveglio al tuo fianco.
Denti stretti, riflessi pronti.
Incasso il tuo odore, non fiato,
affonda nelle mie viscere la tua presenza.
 
Giorno dopo giorno combatto per farti innamorare di me,
delle mie ferite e dei miei guai.
Della mia euforia di lottatore che non cessa mai,
del dolore che con te è sublime piacere.
 
Studio te, il mio nemico.
Mi smarrisco nelle forme delle tue labbra,
nelle scure, lunghe e sottili ciglia tue.
Baciarti. Quanto lo vorrei.
Sentire il sapore di te sulle mie labbra
E poi scendere nella mia gola.
 
Così.
Come per il sangue uscire da un taglio è naturale,
così è per me amare te.
Naturale come bere un bicchiere d’acqua.
Come osservare le foto in movimento che sono la nostra vita.
 
Io e te. Due lottatori.
Gli sguardi affondano lì dove i pugni non arrivano.
Amare non è pure questo?
Il sangue copre i nostri guantoni, copre il tappeto,
esce pizzicante dalle abrasioni sulle nocche.
Abrasioni che coprono i nostri cuori che hanno sofferto.
Siamo lottatori. Sempre.
 
Cosa resta di noi dopo lo scontro?
Cosa oltre al sangue e al sudore?
Ci resta la passione che brucia i sensi nostri,
che arde le ossa ed i muscoli.
Che ci trascina in mare aperto,
proprio come accade ad una piccola zattera sospinta dalle onde.
 
Le labbra si cercano fameliche.
Entrambi falena. Entrambi lanterna.
 
Così.
Come per il sangue uscire da un taglio è naturale,
così è per me amare te.
Naturale come bere un bicchiere d’acqua.
Come osservare le foto in movimento che sono la nostra vita.
 
Anno dopo anno,
con il trascorrere delle stagioni,
la storia è sempre la stessa. Non la cambierei mai.
 
Colazione. Divertente.
Pranzo. Afrodisiaco.
Cena. Eccitante.
 
Cado nella trappola del tuo corpo,
nel sonno tra le tue braccia,
nel calore delle tue membra.
 
Mordo il collo. Sospiriamo.
Urliamo. Mentre gli abiti cadono in pezzi.
Miseri animali?
O divina esperienza?
 
Niente è più naturale per me che amare te.
Bere? Mangiare? Esistere?
Al confronto rappresentano uno sforzo.
 
Si accende la passione
e nella mia mente permane ogni singola immagine di noi.
Le mani strette.
I baci sotto la pioggia.
 
Studiamo l’avversario.
Ricerchiamo il suo contatto.
Le braccia intorno al corpo ed il fiato sul collo.
 
Niente è più naturale per me che amare te.
Bere? Mangiare? Esistere?
Al confronto rappresentano uno sforzo.
 
Si accende la passione
e nella mia mente permane ogni singola immagine di noi.
Il bacio. Il primo.
La prima volta. La più importante.
Quella in cui ho smesso di ascoltarti,
ma solo per iniziare a sentirti.
 
Siamo amanti. Siamo lottatori.
Siamo due anime che si scontrano ogni giorno.
Due anime che si allontanano.
Due che si cercano senza sosta.
 
Come un lottatore vinco la paura.
Non c’è più tempo quando la campana trilla.
Cerco il sangue, desidero la passione.
 
Come un amante ricerco la seduzione,
il bacio e la fuga.
Lo sguardo ricco di mille intenti.
 
Cosa siamo noi prima dello scontro?
A cosa anelano i nostri corpi?
Quando il bacio appartiene al passato,
ma il tocco delle labbra ancora vivo?

Il tempo di dilata, le parole si tramutano in brevi suoni.
 
Risuoniamo come echi di pugni.
Vibriamo come le sedici corde di un ring.
   
 
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