Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Gloria Lovely    23/01/2016    1 recensioni
[DALLA STORIA]
Sono stata vittima di bullismo da cinque anni, dalle stesse persone: una gang di ragazzi due anni più grandi di me.
[...]
Mi riempivano di insulti pesanti, facevano quelle smorfie da bambini di sette anni per prendermi in giro mentre piangevo o reagivo da “sfigata” (come dicevano loro).
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
[Una storia vera, presente nella vita di tutti giorni]
Spero vi piaccia!
© Gloria Lovely 2016
Genere: Drammatico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cherries (Una storia vera)



Kyria


Mi chiamo Kyria e ho 16 anni.

Frequento il Liceo Artistico, terzo anno.

Sono stata vittima di bullismo da cinque anni, dalle stesse persone: una gang di ragazzi due anni più grandi di me.
Ogni giorno li incontravo, mi rubavano la merenda dallo zaino e i soldi. Rimanevo al verde ed ero costretta a chiedere ai miei genitori dieci euro per comprare il pranzo e la merenda da portare a scuola.
Io non riuscivo ad evitarli: non conoscevo scorciatoie, non mi faceva compagnia nessuno, sola come un cane a fare la stessa strada ogni giorno.

Mi riempivano di insulti pesanti, facevano quelle smorfie da bambini di sette anni per prendermi in giro mentre piangevo o reagivo da “sfigata” (come dicevano loro).

Il giorno del mio compleanno li incontrai una seconda volta davanti il cancello della scuola. Uno di loro mi afferrò e mi baciò, gli altri scattavano foto e facevano video:
“Pubblichiamolo su YouTube!” dissero.
"Ci vediamo, tesoruccio!" disse Julian, il ragazzo più grande, biondo con quattro piercing in faccia.

I miei occhi cominciarono a lacrimare.
Oddio, che imbarazzo!

Si divertivano a farmi scherzi e mettermi in ridicolo davanti ai miei compagni.
Disperata, tornai a casa e lo raccontai ai miei genitori, ma non mi crebbero.
Dovevo uscirne da quella storia, una volta per tutte!

Andai nella stanza di mio padre e frugai nel suo armadio, presi la sua mazza da hockey di quand'era piccolo.
Afferrandola, mi tornò in mente quella frase che mi disse mio padre due mesi fa:
“Usai questa mazza da hockey per picchiare quei ragazzi che mi prendevano in giro ogni giorno”
Era troppo rischioso. Se li avessi picchiati, sarei finita in grossi guai.

Il giorno dopo, quei tre si presentarono di nuovo e mi ricattarono dicendomi di non raccontare nulla a nessuno altrimenti avrebbero postato su Facebook una mia foto che avevano scattato mentre ero con il mio fidanzato Freddie, poiché nessuno nella mia scuola sapeva della mia relazione con lui.

Io avevo paura, ma dovevo farmi coraggio.
“Forza Kyria, cerca di uscirne!”

Chiamai il numero antibullismo senza farmi vedere e raccontai per filo e per segno tutto ciò che mi avevano fatto quei tre ragazzi.
Mi beccarono dopo che avevo riattaccato, cominciarono a picchiarmi e a lasciarmi un occhio nero.
All'improvviso, vidi passare mio padre.
Lui mi guardò a terra che venivo picchiata, e corse verso di loro spingendoli ed allontanandoli da me.
I ragazzi scapparono e lui mi portò all'ospedale.

Mio padre mi guardò preoccupato, con quell'occhio nero era difficile guardarmi.
Mi chiese perché mi avevano picchiato.
Io raccontai tutto, alla fine mi ha creduta.
"Bastardi, la pagheranno cara per averti fatto male!"
Con la rabbia nel cuore, andò dritto dai carabinieri a denunciare quei tre ragazzi.

Da quel giorno, non si avvicinarono più anzi, pentendosi di avermi presa in giro e messa in imbarazzo, diventarono miei amici!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Gloria Lovely