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Autore: AleDic    26/01/2016    4 recensioni
«Per favore, Ellie».
«Non chiamarmi Ellie».

[Spoiler!S1 Finale ǀ 530 parole ǀ Ellie!Centric ǀ hints!Ellie/Alec ǀ Possibile!OOC]
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alec Hardy, Ellie Miller
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Autore: AleDic
Disclaimer: non sono miei, ovviamente.
Generi: Terribilmente!Angst, Introspettivo, Drammatico
Avvertimenti: Spoiler!1x08, Contenuti Forti (anche se solo accennati)
Rating: Verde
N/A - Note dell'Autrice: Nuovo fandom, eccomi qui. So di essere in tremendo ritardo, ma ho scoperto solo di recente l’esistenza di questo show – e che avesse come protagonista David Tennant  o mi sarei già precipitata da anni. Come al solito, le serie che mi appassionano e che finisco per amare di più, sono anche quelle che mi distruggono fin dentro l’anima. Questa shot vuole essere uno sfogo di quel dolore e anche un tributo ai due personaggi che amo di più in questa serie e di cui adoro il rapporto. Se li shippo? Non ne ho idea. Devo vedere la seconda stagione e forse mi chiarirò le idee. Spero che vi piaccia e vi invito a lasciarmi un commento. Grazie a tutti quelli che passeranno a dare un’occhiata.

Vostra,

Ale

 

[Don’t] say my name
 

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“Le parole hanno un significato e i nomi hanno un potere”.
(Anonimo)

 “Giovanotto, i nomi sono cose potenti. Non si può usarli in giro senza nessun motivo”.
(Rick Riordan)

 

«Per favore, Ellie».
È allora che il mondo comincia a girare vorticosamente, anche se tu sei piantata immobile su una sedia. Il cuore inizia a battere più forte e ogni pulsazione fa male, come se già sapesse quello che sta per dirti e che questo ti distruggerà. Ne sei sicura, perché Hardy ha appena usato il tuo nome.

“Perché usare i nomi propri, come se lavorassimo tutti nel marketing? Perché la gente si ostina a farlo? Insomma, se io guardo una persona, guardo lei. Lo sa che sto parlando con lei, non ho bisogno di ripetere il suo nome per fare vedere che me lo ricordo, per creare una falsa intimità”[1].
«Non chiamarmi Ellie».
Vorresti urlarglielo, vorresti fermarlo. Perché diavolo ti hai chiamata per nome? Mesi a cercare di convincerlo ad abbandonare le formalità senza successo e adesso… Adesso.
Perché ti sta guardando in quel modo?
L’ansia aumenta ogni momento che passa, ogni attimo sembra allungarsi all’infinito. Per quel che ne sai, potrebbero anche essere passate ore. Potrebbe essere passata una vita. Quella che ti sta crollando addosso man mano che Hardy ti fa quelle domande.
Vorresti solo che smettesse di comportarsi così. Vorresti che ricominciasse con quel suo atteggiamento scostante, e quei modi bruschi, e le sue solite occhiate indolenti.
Vorresti che ti chiamasse Miller.
Invece Hardy si alza - sempre con quello sguardo – e viene a sedertisi accanto.
«Perché vieni qui?».
Ora sai che c’è panico nella tua voce, è uscita fuori più alta e stridula e lui ti guarda, ti guarda fisso ed è tutto quello che c’è nei suoi occhi che già ti ha fatta a pezzi.
Non resta che farli cadere. 

Quando succede, il dolore è così forte che ti sembra ti stiano sventrando. Lo stomaco ti si attorciglia e stringe in una morsa che ti toglie il fiato e ti fa venir voglia di vomitare anche l’anima. Ti accartocci su te stessa in un angolino della stanza, come un pezzo di carta che sta bruciando.
«Ellie».
Lui è ancora lì, senti il tocco leggero della sua mano sulla spalla, insieme a quello della sua voce.
Ancora Ellie. Il tuo nome. Solo il tuo nome.
Alzi la testa e lo guardi, lo guardi come se fosse insieme la tua sentenza di morte e la tua ancora di salvezza.
«Ti prego».

Ti prego, Alec. Dimmi che ti sbagli. Dimmi che sei stato tu quello cieco, quello che non ha visto, non ha capito. Dimmi che sei stato tu quello che ogni notte si addormentava accanto a un assassino.
«Mi dispiace».
Lo sapevi già. Non c’era bisogno che lo dicesse. È quello che hai letto nei suoi occhi fin dall’inizio, quello che hai sentito nella sua voce quando ti ha chiamata per nome. Lo vedi adesso, dal modo in cui cerca di aiutarti a non affondare. Questo non è proprio il suo campo, è del tutto impacciato e insicuro mentre ti sta vicino. Ti accorgi che vorrebbe dirti qualcosa quando affermi di voler vedere Joe, vorrebbe aiutarti a rialzarti. Ma dalla sua bocca non escono parole e le sue mani ti sfiorano appena.
Non c’è modo di fermare la caduta.
E tu sei già andata in pezzi.

 

N/T - Note del Testo: [1]cit. Alec, episodio 1x04

 

 

   
 
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