Fanfic su attori > Jamie Dornan
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Autore: Dita Zayn Louis Von Teese    26/01/2016    2 recensioni
Description: Quando l'ossessione per i Jakota non ha limiti, la dove non può arrivare la realtà ci pensa l'immaginazione.
Frasi tratte dal racconto:
DAKOTA JOHNSON
Lo desidero, forse troppo, ma ho voglia di lui. Ho bisogno di sentire il suo corpo contro il mio, le sue labbra sulle mie, di incrociare le mie dita con le sue e lasciarmi sprofondare. Io non gli resisto.
JAMIE DORNAN
Mi vergogno profondamente, ancora una volta tutto mi sta scivolando schifosamente tra le mani e l'unico mio pensiero è entrare realmente dentro Dakota. Mi guarda come se fosse in preda ad un orgasmo e non può nemmeno lontanamente immaginare quanto diavolo la voglio. Ogni singola cellula che mi compone urla il suo nome.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, Lime, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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JAMIE DORNAN Oggi gireremo la scena del bacio in ascensore. Sono abbastanza nervoso sarà il primo di una lunga serie. Dakota é già posizionata nel abitacolo in legno trasformato in un finto ascensore, io ripasso mentalmente cosa fare. «Ok gente, tutti in posizione tra due minuti gireremo la scena.» Sento che dice l'aiuto regista. Entro "nell'ascensore" e Dakota mi sorride timidamente. Ancora non si é instaurato un gran rapporto tra noi. «Ci siamo, Cinquanta Sfumature Di Grigio scena del bacio, prima.» Il ciak si chiude facendo un ampio rumore, sussulto per un momento ma appena la macchina da presa ci inquadra dico subito la mia battuta: «Fanculo il contratto.» Sto per baciare Dakota ma un urlo mi fa voltare. «No Jamie, No. Non va bene così.» É Sam la nostra direttrice. «Questa é la battuta più famosa del romanzo e non puoi dirla come se fosse una semplice frase della tante. Hai desiderato questa donna. L'hai desiderata dal primo momento che é entrata nel tuo ufficio. La vuoi e ora non ti importa di nulla.» Dakota cerca di nascondere una risata. Un po' mi irrita, sta ridendo di me, crede che non sia un bravo attore. «Ok Sam, sono pronto. Riprendiamo.» So che posso sembrare un tipo alquanto goffo ma se c'è una cosa che so fare é recitare ed essere messo in dubbio mi fa venir ancora più voglia di dimostrare quanto valgo. «Cinquanta Sfumature Di Grigio scena del bacio, seconda.» Faccio un respiro profondo e per la seconda volta ripeto la battuta: «Fanculo il contratto.» Poi mi avvento su Dakota premendola contro la parete di legno. La bacio è come c'era scritto nel libro le alzo le mani sulla testa, tenendogliele bloccate. Non puoi toccarmi Baby, sono Christian Grey e ho cinquanta sfumature di tenebra. Ripeto nella mia mente quasi compiaciuto. La Johnson ansima e, non capisco le lo fa perché é scritto nel copione p perché le piace il bacio. Continuo imperterrito il mio assalto, penso ad Amelia a come é diverso baciare lei. Per qualche secondo mi lascio andare e dimentico anche di essere su un set. "É piacevole il contatto con le sue labbra." Scaccio subito quel l'idea è mi rimprovero mentalmente per aver pensato una cosa simile. «Perfetto ragazzi, meravigliosa.» Dice Sam. Mi stacco da Dakota e rimaniamo a guardarci, l'imbarazzo che c'è tra noi in questo momento è palpabile. «Tutto bene?» dico, accompagnando la frase con un sorriso di circostanza. «Si si, solo non pensavo...» «Non pensavo?» «Davvero bravi, ragazzi i miei complimenti non avrei mai pensato che sareste stati in grado di mettere in atto la stessa enfasi di quando ho scritto questo pezzo.» La James si complimenta con noi, ma io, ancora sto pensando alla frase lasciata a mezz'aria dalla Johnson. "Non pensava cosa?" Mi riprometto di chiederglielo a fine riprese. La giornata é ancora lunga e ci sono tante scene da girare ma tutte piuttosto noiose che richiedono molta meticolosità come quella del l'intervista, lì si che c'è stato da sudare. *** La giornata procede lentamente, l'imbarazzo per la scena dell'ascensore é andato a svanire con il passare delle ore. C'è stata concessa una pausa e ne approfitto per chiedere a Dakota cosa significasse quella mezza frase di prima. DAKOTA JOHNSON «Hey Johnson.» Sussulto quando la voce di Jamie mi coglie alla sprovvista. «Hey Dornan.» Dico a mia volta. «Allora, non pensavi cosa? Hai lasciato la frase incompleta, sai ci tengo a sapere se ho fatto schifo.» Fa quel sorriso buffo e non posso non ridere a mia volta. Rimango a fissarlo, indecisa se dirgli o meno la verità. "Ho adorato il tuo modo di baciare e mi dispiace che sia stata solo finzione.» Certo Dakota, se gli dici questa frase ti piglierà per una maniaca. «Non pensavo che saresti stato così bravo.» Sorriso, felice di non aver rivelato troppo. «Bhè, ad essere onesti non lo pensavo nemmeno io. É stata la tua risata beffarda a spingermi oltre.» Un po' compiaciuta della sua risposta mi affretto a rispondere ma, proprio mentre sto per aprire bocca sento: «Dakota e Jamie ai camerini per il cambio abiti. Si gira la scena del ballo a casa di Christian.» Sbuffo e Jamie ride. «La conversazione é rimandata, su sbrighiamoci prima che ci chiamino di nuovo.» Annuisco e corro subito a cambiarmi. Indosso un delizioso abito svasato di un rosa pallido. Niente reggiseno perché la schiena é abbastanza scoperta e si allaccia dietro il collo. «Allora Dakota, la scena inizierà con te che scendi le scale e Jamie che ti aspetta vicino la finestra. Poi di chiederà di ballare e volteggerete sulle note di Sinatra. Tutto chiaro?» «Chiarissimo Sam.» «Perfetto, allora si parte.» «Scena del ballo a casa di Christian Grey, prima.» Inizio a scendere le scale guardando Jamie, lui si volta e viene verso di me e io come un ebete inciampo nel penultimo gradino e casco come una pera secca. Tutti si alzano per vedere se sto bene e Jamie in un lampo si avvicina aiutandomi a rialzarmi. «Tutto bene? Ti sei fatta male?» «No sto bene, il mio ego un po' meno ma nulla che non si possa risolvere, grazie.» Poggia entrambe le mani sulle mie spalle, mi fissa negli occhi. Scruto quelle pizze grigie che mi osservano ma sono incapace di articolare qualche parola. «Hey ragazzi, tutto bene? Dakota ti sei fatta male.» La voce di Sam mi riporta alla realtà e subito mi affretto a rispondere: «Si tutto bene, non mi sono fatta male, possiamo riprendere.» JAMIE DORNAN Mi destabilizza guardare la Johnson negli occhi. É difficile da spiegare, ma c'è una certa affinità che ci lega. Sono entrato subito in sintonia con quella ragazza ma ho paura di quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi.
   
 
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