Sapevo di non dover abbassare la guardia.
Poco dopo essermi addentrata nella caverna dov’è situato Face, un demone del libro di Zeref con dei tentacoli al posto delle zampe posteriori ha cercato di colpire me e Charle.
-Che cosa facciamo? Non possiamo competere con lui.-
Mi duole ammetterlo, ma il mio avversario è nettamente superiore a me. Ancora una volta, non posso lottare da sola come gli altri. Anche Charle la pensa così ed infatti mi consiglia di allontanarmi dal nemico, ma per quanto io corra lui riesce a raggiungermi, così poso l’exceed in un angolo sicuro per poter lottare contro il mio avversario, ignorando le urla della mia amica che cerca di farmi desistere.
-Deus corona! Deus equus! Ile armes! Ile armure! Ile vernier!-
Uso le mie migliori magie di potenziamento fisico, così da poter risvegliare la forza latente del mio corpo, per poi usare il Ruggito del Drago del Cielo al massimo, ma a quanto pare il mostro è riuscito ad attraversarlo senza nessuna difficoltà.
-Artigli del Drago del Cielo!-
Appena è abbastanza vicino gli sferro un colpo frontale che invece di ferirlo lo fa ghignare, gesto che mi fa correre un brivido lungo la schiena, ma subito dopo tento con un ulteriore colpo che viene parato dal nemico.
-Tenga goken.- dice il demone, incrociando le sue quattro braccia.
-Wendy spostati!-
-Onimaru.-
Detto ciò il nemico spalanca le braccia, sferrando un potente fendente che riesco ad evitare per un soffio grazie all’avvertimento ricevuto da Charle. Quando vedo i danni causati alla parete rocciosa alle mie spalle sento le braccia tremare mentre la paura mi assale.
No, non posso arrendermi alla paura, non quando so che gli altri, ora impegnati anche loro a lottare contro altri demoni di Tartaros, fanno affidamento su di me per distruggere Face.
Questa volta non voglio aspettare di essere aiutata, voglio riuscire a sconfiggere il nemico e non deludere le aspettative degli altri.
Pochi secondi dopo il primo attacco il demone usa un altro fendente, seppur più debole del precedente, che evito rapidamente che mi taglia i capelli legati in uno dei due codini, ma almeno non mi ha colpito.
Quando lo vedo a pochi centimetri da me capisco che quell’attacco era solo un diversivo e che il suo vero attacco era il colpo sferrato dal suo tentacolo che mi scaraventa contro delle rocce.
L’urto mi fa vedere per qualche istante tutto bianco, nonostante gli incantesimi precedenti hanno aumentato di molto la mia resistenza fisica e la mia difesa. Appena mi rimetto in piedi il demone urla un altro incantesimo, mentre Charle mi avverte dell’imminente pericolo, ma i detriti e il colpo precedente non mi permettono di evitare il colpo, così mi porto istintivamente le braccia davanti a me.
Juzumaru, la maledizione usata dal demone, è talmente forte da distruggere tutte le mie magie difensive e distrugge la parete alle mie spalle scaraventandomi contro di essa.
Appena il mio corpo tocca terra, il mostro si schianta contro di me, colpendo braccia e gambe con i suo tentacoli, facendomi sentire il suono delle mie ossa che si rompevano.
Ormai tutto il mio corpo non percepisce altro che dolore che il mio nemico accentua facendo sempre più forza sui miei arti ormai distrutti.
Nonostante la sofferenza, non voglio urlare, così mi mordo le labbra, riempiendomi la bocca con il sapore del mio sangue.
Sono quasi allo stremo delle forze, persino tenere gli occhi aperti mi affatica.
-Guarda.- dice il demone con la sua voce agghiacciante, indicandomi col viso qualcosa di fronte a sé, così sforzandomi volgo lo sguardo in quella direzione, trovandomi davanti una scultura alta che non riesco ad osservare bene da questa posizione. –Ammira Face.-
Non posso arrendermi proprio ora che sono così vicina al mio obiettivo, ma per quanto tenti di liberarmi la sua morsa non si allenta, anche perché ormai ho quasi finito tutte le mie energie.
-Mancano solo cinque minuti prima che si attivi. Da…- nonostante stia continuando a parlare a distanta ravvicinata non riesco a capire ciò che sta dicendo, ma appena termina il suo discorso lo sento imprimere maggior forza sulle mie braccia.
Appena abbasso le palpebre prima di perdere conoscenza rivedo davanti agli occhi tutti i bei momenti passati a Fairy Tail, il mio viaggio troppo breve con Gerard, o meglio Mistgun, ed infine ripenso al master di Cait Shelter che creò una gilda illusoria solo per non farmi sentire sola, probabilmente se non faccio subito qualcosa lo rivedrò.
-Lascia andare subito Wendy.-
-Charle.-
Quando sento le urla di Charle così vicine cerco di mettere meglio a fuoco davanti a me e la vedo attaccare Ezel con i suoi artigli, ripetendo più volte l'ordine di lasciarmi andare.
-Charle scappa.- urlo con tutto il fiato che ho.
Siamo cresciute insieme, ci siamo sostenute a vicenda quando abbiamo perso tutto, quando siamo entrate a Fairy Tail ed abbiamo combattuto a fianco dei nostri compagni, abbiamo pianto e riso insieme, sopportato tanti momenti difficili, per questo non voglio che lei muoia per proteggermi.
Posso accettare di essere torturata ed uccisa, ma non posso sopportare l'idea che accada qualcosa di male alla mia amica più cara.
Il demone, stanco di ricevere graffi da Charle, la afferra per la testa per studiarla attentamente.
-Che gatto fastidioso, chissà se è commestibile.-
Detto ciò il mio avversario spalanca la bocca, portando Charle sempre più vicino ad essa.
- No, fermo! Ti prego!- continuo ad urlare, ignorando il bruciore alla gola.
Adesso Charle è quasi completamente dentro le sue fauci, mentre continuo ad urlare ed agitarmi, cercando di liberarmi dalla presa ferrea del demone. Il pelo bianco di Charle diventa sempre meno visibile, nascosto dalle zanne affilate del demone.
-Wendy, l'aria.- sussurra, mentre continua a lottare per non essere mangiata.
Aria...
Già prima di lottare avevo notato che c'era qualcosa di particolare, ma ora che sono molto vicina a Face ho finalmente capito.
L'aria che soffia attorno a Face è satura di eternano. Se la assorbissi forse potrei fare come Natsu ed attivare il Dragon Force.
Non so se riuscirò davvero ad attivarlo, ma per ora è importante mangiare quanta più aria riesco.
Man mano che assimilo aria mi rinvigorisco, sentendo dentro di me una forza che non mi è mai appartenuta, mentre il mio corpo formicola e muta ed il dolore diventa solo un lontano ricordo.
Le ossa rotte e scomposte si allineano nuovamente e si uniscono, ritornando ad essere integre e diventando più resistenti di prima; percepisco sempre meno il peso dell’avversario a causa della mia pelle che si indurisce, mantenendo la sua elasticità, diventando simile a quella di Grandine.
Mentre ancora il mio corpo si sta abituando al cambiamento ruggisco più forte che posso, colpendo in pieno il demone, scaraventandolo lontano da me e liberando Charle dalla sua presa.
La pelle smette finalmente di pizzicare, sostituita dalla strana sensazione di essere rinata in un corpo completamente diverso dal mio.
Riesco a sentire la voce del vento, percepisco le pulsazioni dell'atmosfera. Ora l'aria è sotto il mio controllo.
Charle, amici miei, ora sono pronta a combattere al vostro fianco ed a proteggervi.