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Autore: LaNonnina    29/01/2016    3 recensioni
Katerina Iris Cooman King, per gli amici Kick.
Ragazza intraprendente, spavalda e sicura di sè.
L'Uno.
Ragazzo sfacciato, spavaldo e sicuro di sè.
Davvero solo gli opposti si attraggono?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KICK & CHRIS
Finale di coppa… e fuochi d’artificio?

Oh. Santo. Cielo.
Che serata orrida, orripilante e tragica. In una parola: una merda.
Sebbene fossi abbastanza nervosetta all’inizio della cena, avevo quasi iniziato a rilassarmi dopo aver dato il benservito a quel C.d.E.. Tutto sommato, la serata stava procedendo dignitosamente, poi si è rivelata essere peggio di una tragedia greca.
Chris mi ha definita una stronza. Paul mi ha fatto gentilmente notare che sono diventata una stronza. Io ho ammesso che effettivamente un po’ stronza lo sono davvero.
Almeno so fare auto critica.
“Hai intenzione di rimanere su quegli scalini con la faccia da pesce lesso ancora per molto?”
Miseriaccia! Ma chi è quel…
“Oh tu.” Sbuffo.
Ma che ci fa qui?
Sul volto gli spunta un ghigno. “Già, io.”
Non dice nulla. Sta a vedere che mi tocca pure fare conversazione. “Che vuoi?”
“Io? Niente.” Fa spallucce. “Paul dov’è? L’hai mandato via a bocca asciutta?”
Lo guardo in cagnesco. “Evidentemente sì, altrimenti non sarei qui a sorbirmi le tue domande idiote.”
Sorride. “Oh grazie, ero proprio in crisi d’astinenza dalla tua acidità. Pensi di produrla presto in pillole? Altrimenti mi toccherà inseguirti ovunque tu vada per averne una dose.”
Eh no, ora basta.
“Senti Chris, piantala. Se sei venuto qui a rompermi i cosiddetti puoi anche andartene. Non è serata.”
“Se è per questo, con te non è mai il momento giusto.”
Sollevo un sopracciglio. “Tu invece saresti l’emblema della disponibilità, vero?”
Tace.
Ah ecco, perché non mi sembrava proprio, visto come ci siamo lasciati fuori dal ristorante mezz’ora fa.
“Sono venuto a chiederti scusa, in realtà.” Confessa.
Cosa?! Ho sentito bene?
Lo squadro.
“Sì, hai sentito bene.”
“Che fai? Mi leggi nel pensiero ora?”
“No grazie, potrei essere fagocitato dalla tua stronzaggine.” Replica calmo.
“Mi stupisco che la tua non ti abbia già corroso dall’interno.” Dico alzandomi in piedi.
“Dove vai?”
Sospiro. “Sono stanca, è stata una serata oscena, è tardi e non ho intenzione di starti a sentire un minuto di più.”
La sua voce si riduce a un sussurro. “Sono davvero venuto qui per chiederti scusa, Katerina.”
“Non ti perdonerò più facilmente solo perché mi hai chiamato usando il mio nome per intero, sappilo.”
“Con te niente è facile, me ne sono accorto.” Dichiara sollevando un angolo della bocca.
Beh, su questo ha ragione.
Scendo i pochi gradini dell’ingresso e lo raggiungo sul marciapiede del palazzo.
“Mi sono comportato da idiota nei tuoi confronti e mi dispiace.” Ammette guardandomi negli occhi.
Lo fisso.
“Ti ho provocato e ti ho umiliato in casa tua e di certo non meritavi un trattamento del genere.”
Lo fisso.
“Non mi permetterei mai di giocare con i sentimenti di una donna, ma con te l’ho fatto. Hai ragione.”
Lo so, io ho sempre ragione.
“Per questo ti chiedo scusa.” China il capo, sollevando una mano per grattarsi la nuca, imbarazzato.
Inspiro ed espiro.
È strano: mi sento più leggera e ho paura di scoprirne il motivo.
Chris alza gli occhi e mi rivolge uno sguardo implorante. “Di’ qualcosa, ti prego.”
Che ti dovrei dire? Che ti scuso perché mi hai trattato come una pezza da piedi ma mi hai anche ricordato quanto può essere bello avere qualcuno al proprio fianco con il quale stuzzicarsi ed essere complici?
No, questo non te lo dirò.
“Scuse accettate.” Rispondo con un mezzo sorriso.
Lui pare sgonfiarsi come un palloncino, visibilmente sollevato. “Grazie! Stavo impazzendo!”
Rido. “Peggio di quanto tu non lo sia già?”
Mi fa una linguaccia. “Sono stato un coglione ma ti ho chiesto scusa. Potresti essere un po’ più gentile anche tu, non trovi?”
“Io sono sempre carina.” Affermo con aria altezzosa.
La sua risposta mi spiazza. “Per me sei sempre molto carina.” Sorride. “E’ la gentilezza che manca.”
Lo guardo di sbieco. “Smettila di prendermi per il culo, Capitano. Ti ho perdonato una volta e non penso lo farò di nuovo.”
“Mai stato più serio.”
E pare dica la verità.
Arrossisco. “Beh, grazie per essere passato.” Torno verso i gradini dell’ingresso, un po’ inquieta. Questa storia è durata anche troppo. “Buonanotte Chris.”
Sento la sua mano afferrarmi il polso, in una presa morbida ma decisa.
Mi ritrovo di nuovo a fronteggiare i suoi occhi celesti in tinta con il maglioncino.
“Aspetta.” Dice in un soffio.” Non ti guarderò andare via da me un’altra volta stasera.”
Il mio sorrisetto imbarazzato dev’essere agghiacciante. “Che intendi? Io abito qui, vorrei entrare e andare a dormire... finalmente.”
“E io non voglio lasciarti.”
Neuroni a rapporto. Ripeto: neuroni a rapporto.
“Chris?! Piantala ti ho detto. Non è che dobbiamo andare a letto insieme per suggellare la pace!”
Ah no???
“Non ho detto questo.” Comunica tranquillo. “Voglio solo stare con te.”
Sollevo entrambe le sopracciglia. “Adesso? A quest’ora della notte? A fare che?”
Oh dai, lo sappiamo benissimo cosa vorresti fare con lui di notte. Di giorno. A letto. In cucina. Sotto la doccia…
Okay, okay, afferrato il concetto.
Sorriso smagliante e sopracciglia alzate, ripete: “Voglio solo stare con te.”
Ora la domanda è: io lo voglio?
Kick, qui è la tua coscienza che ti parla, se dici di no cambio cervello, sappilo.
“Va bene. Ad una sola condizione.”
“Quale?” Chiede quasi incredulo.
“Non giocare più con i miei sentimenti.” Affermo seria.
“Accetto.” Risponde senza esitare, poi aggiunge “Ma ad una sola condizione…”
“Ehi! Ma non funziona così!” Replico gonfiando le guance.
Fa spallucce. “Tu non farlo più con Paul.”
Oh, Paul. Gli devo delle scuse sicuramente più sincere.
“Non pensavo ci tenessi così tanto a lui, se vuoi vi organizzo un appuntamento…”
“Katerina?” Chris solleva un sopracciglio.
“Okay, hai ragione. Domani mattina lo chiamo.”
Appoggia una mano sulla mia testa e mi scompiglia i capelli. “Brava ragazza!”
Ci sorridiamo, uno di fronte all’altra, in silenzio.
Potrei anche innamorarmi di questo Coglione di un Evans, chissà.









*** 
Ciao scriccioli! Se siete arrivati fin qui, per me è significa tanto e vi ringrazio, uno per uno.
Questo è l'ultimo capitolo della mia storia, ma non temete, credo proprio che Kick e Chris torneranno. Sono incontenibili e imprevedibili. Mi sono affezionata tanto a loro e penso potrebbero diventare protagonisti di una serie. Vi piacerebbe?
Vi ringrazio ancora per avermi supportato, letto, recensito e accompagnato. Vi adoro <3
Per rimanere aggiornati sulle cose sconclusionate che scrivo, potete seguire la mia pagina facebook cercando "LaNonnina Efp" oppure schiacciando il bottoncino blu di fb nella mia pagina d'autore qui su Efp.
A presto,
LaNonnina
  
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