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Autore: Lyamnay    31/01/2016    2 recensioni
La storia si svolge tenendo conto dell'episodio anime speciale 38 e degli special: "Another Note", "One shot", "Curiosità su di L". Sono passati 4 anni dalla morte di Light Yagami e il regno degli shinigami è in subbuglio. Quattro cavalieri dell'Apocalisse stanno cercando di eliminare il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti e tra i rispettivi Regni dei Morti (Paradiso, Inferno, Purgatorio, Limbo). Per contrastare questa minaccia, L Lawliet sarà incaricato a indagare su quanto avviene nel mondo degli shinigami, prima dell'intervento delle schiere angeliche.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Beyond Birthday, L, Light/Raito, Naomi Misora, Near | Coppie: L/Light, Mello/Near
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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"There is no heaven or hell. No matter what you do while you're alive, everybody goes to the same place once you die. Death is Equal" L Lawliet.

 

Avvertì le dense nuvole intorno a lui alleggerirsi, rendersi sempre più filiformi, impercettibili, quasi a diradarsi del tutto, dove nulla sarebbe mai dovuto cambiare o muoversi. Riconobbe quel profumo: lo riportava così indietro negli anni, alla vita offuscata e piena di segreto dolore che non gli apparteneva più. Un dolore e un segreto che, in qualche riga sconclusionata, aveva deciso di condividere solo in parte, solo con lei, una volta sola. Quella delicata lacrima gli annunciava, implacabile come una condanna già scritta, la sua seconda occasione. Chiuse gli occhi grandi che, un giorno di nove anni prima, da neri si erano spenti, lontani.

«Ciao Naomi. Questa volta, sei tu a contattare me per primo. Mi fa piacere rivederti».

«Purtroppo , non sono qui nella veste che vorrei, Ryuzaki. O dovrei chiamarti L?». Naomi indossava gli stessi abiti scuri che aveva quando Kira aveva declinato il termine della sua vita, come la sua anima, che non aveva ancora trovato pace e soffriva nell'immobilità gelata.

«L, grazie. Ormai, nulla potrebbe farci più male nelle nostre condizioni, non trovi? A che serve nascondere il proprio nome... Vuoi che ti aiuti a ritrovare Raye Penber, giusto? Se serve a darti pace, lo faccio voentieri. Qui non avrei nemmeno altro da fare» rise sornione.

«No, ti ringrazio L» rispose Naomi, stringendo un pugno nel petto. Si fece coraggio: il messaggio che doveva consegnare era troppo importante.   «Si tratta di Kira».

L le voltò le spalle, fingendo di salutarla. Il nuovo Kira andava lasciato ai vivi, che rischiavano di più e avevano Near da potersi giocare. Era morto con la consapevolezza nell'anima di aver affidato il mondo alla profilo migliore, in base ai documenti allora in suo possesso.

«L, aspetta. Ti prego. Non si tratta di un nuovo Kira. Si tratta di "Lui" e nessun vivo stavolta potrà fermarlo dal Limbo dei Morti. Devi aiutarci tu». L si voltò di scatto, con un'adrenalina aggressiva e incuriosita.

«Non starai parlando degli shinigami, voglio sperare. Non possono arrivare fin qui. Sono relegati nel loro mondo, ricordi?». Naomi scosse i capelli neri e sbottò:

«Si tratta di Light Yagami, non di uno shinigami qualunque! Abbiamo già visto cosa ha saputo fare e senza i poteri che la sua nuova condizione comporta! Non avevi giurato che avresti sconfitto Kira, oppure avresti perso la vita?!».

L già non la ascoltava più.

D'altro canto, aveva già visto svanire il suo battito per la penna di uno shinigami e per la volontà dello stesso Yagami, ma se le parole della Misora corrispondevano al vero, era stato tutto palesemente e stupidamente inutile. Era stato sconfitto e non poteva accettarlo. Sconfitto forse, ma non così. La scosse con forza, azzannando gli omeri della ragazza, sussurrando flebile:

«Non è vero, non è vero, non è vero...» come se quel mantra fosse da ripetere più a se stesso che non a Naomi. Poi si scostò, restando a tessa bassa. «Perdonami. Non sono interessato al caso». Naomi si avvicinò, con l'idea di tranquillizzarlo in qualche modo. Addolcì il tono.

  «L, ragiona. Light Yagami ha bisogno di te. Near ha bisogno di te. Il mondo ha bisogno di te! Non puoi tirarti indietro: pensa a quanti...» si interruppe un attimo «... Pensa a quanti, come noi, non troverebbero pace nemmeno qui, nel Regno dei Morti».

«Non mi interessa. Dimmi dov'è».

«Chi?».

«Light, quello che ne resta. Gli voglio parlare».

«Nel mondo degli shinigami, ha usurpato il trono».

«Come fai a essere sicura al 100% che sia Light Yagami? Per quanto ne sappia, gli shinigami non conservano la forma umana una volta passati a miglior vita e un angelo non può raggiungere il loro mondo o le cose sono cambiate ai piani alti, Naomi?».

«Sbagliavo a chiedere aiuto a te, L. Sei una delusione», sospirò. «Ce ne occuperemo noi delle schiere angeliche. Ti saluto». L le prese la mano, nel tentativo di fermarla.

«Così, però, non mi rispondi. Se foste in grado di affrontare la questione da soli, non saresti venuta, dico bene? Per accettare un caso, ho bisogno di collaborazione assoluta e incondizionata, oltre che di sapere tutti i dettagli...». Naomi gli sorrise.

«Sapevo che non avresti deluso chi crede da sempre in te, L. Abbiamo un informatore laggiù: un demone con gli occhi di uno shinigami. Per questo è lì».

«Perché vi fidate di quello che vi dice un demone? Non mi sembra poi così attendibile. Non tanto da farmi accettare il caso, almeno».

«Perché anche lui ha un conto in sospeso con Yagami e mentirci significa far svanire i suoi propositi di vendetta».

«Non mi basta, ma ammetto che ora la cosa diventa stuzzicante. Dimmi di più, magari cambio idea».

«Vogliono partire dal mondo dei vivi, hanno già individuato il prossimo possessore del Death Note».

«Sarebbe? Dai, non farti pregare».

«Si tratta di un ragazzo di 17 anni, un certo Nate River. Tu lo conosci?».

«Watari!».

Watari comparve dal nulla, come se fosse stato fino a quel momento in una paziente attesa, nascosto tra le nuvole.

«Accetto il caso, Naomi. Grazie» continuò L. Naomi gli sorrise di nuovo e spiegò le ali: doveva informare le schiere angeliche.

«Chiamerò Mello dal Purgatorio» mormorò Watari.

L si accovacciò, come era solito fare da vivo per aumentare del 40% le sue capacità deduttive: aveva bisogno di ogni risorsa disponibile per sconfiggere Kira e dare pace all'anima tormentata dell'amico Light. Stavolta, l'errore era un lusso che non poteva concedersi.                                      

   
 
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