La canzone è “Spaccacuore” di Laura Pausini.
I colori: Chad, Taylor, insieme
Dedicata a chi crede che la speranza sia l’ultima a morire, e a chi sa che
la vita non è una favola.
Spaccacuore
“Espulso dalla Barkley.
Comportamento non consono agli standard di quei perfettini del cavolo. Vita da
appallottolare e lanciare nel cestino più vicino cercando di far canestro ma
nulla, in questo caso. Taylor? Mi ha mandato a quel paese, lasciato. Per
sempre. E non le dispiace per niente. Anzi sembra orgogliosa. Credevo che
almeno lei, fosse diversa dalle altre, invece è come tutte le altre. Ora la
vita non va più avanti. No, non posso continuare a vivere così. Tra poco, sarò
pure spedito al collegio di Albuquerque. Basta. Basta! La mia vita è come se si
stesse buttando dall’ultimo piano di un grattacielo, inutile. Come lo sono io.”
Scrivo su un foglio, piuttosto velocemente. Almeno quando sarò morto, ne
avrebbero capito il perché. Sì, voglio morire. Continuare così? Non se ne
parla. Tutto d’un tratto, mi metto a correre nel corridoio fino ad arrivare
davanti allo sgabuzzino. Come sempre sigillato a chiave. Però quel giorno, le
chiavi erano di mia proprietà, come “una specie di arma”. Le prendo in mano e
le infilzo dentro
Spengo
E
“Certe volte, crediamo che ciò che
ci mostra la vita, sia come
Ah, succede anche a me
È uno dei miei limiti.
Stavo diventando perfido come non mai, nei suoi confronti, tempo fa, qualche anno fa, ero dolce. Tuttavia ero il suo fidanzato. Ora mi sembra che quella sia la vita di un vecchio Chad, che ora non esiste più dentro di me. Si gira, guarda verso il cielo e urla:
Io per un niente vado giù
se ci penso mi da i brividi.
Me lo dicevi anche tu
dicevi tu ...
Cosa? Era ancora innamorata di me, dopo come mi aveva trattato. L’avevo vista baciarsi con quello che diceva fosse il suo “ex”, ma in realtà mi sembrava il contrario. Lei lo amava ancora in fondo, e solo che non lo vuole ammettere. La guardo con odio profondo e poi le grido di rimando:
Ti ho mandata via.
Sento l'odore della città
non faccio niente, resto chiuso qua.
Ecco un altro dei miei limiti.
All’ultima parte di ciò che dico, si unisce anche lei. Forse mi capisce... o no. Che cosa sto pensando...
Non sorrido. Il mio volto non cambia espressione, le faccio segno di premere il grilletto e di fare silenzio.
Io non sapevo dirti che
solo a pensarti mi da i brividi
anche a uno stronzo come me
come me ...
Ma non pensarmi più,
ti ho detto di mirare
L'AMORE SPACCA IL CUORE.
Spara! Spara! Spara, Amore!
Sì, ora sono irremovibile. Lei mi guarda stupita. Forse ho sbagliato a chiamarla così. Getta la pistola per terra. “No, se una persona deve morire... quella sono io” Mormora, muovendo appena le labbra. Mi fa segno di raccogliere la pistola e indica il suo stesso cuore.
Ma non pensarmi più,
che cosa vuoi aspettare?
L'AMORE SPACCA IL CUORE.
Spara! Spara! Spara, dritto qui ...
Perché vorrebbe morire lei? Respiro profondamente. Impossibile deglutire. Mi guarda con fare scorbutico, e poi mormora: “Non morire.” No, invece bramo quella pistola. So i miei motivi, so perché mi voglio uccidere.
So chi sono io
anche se non ho letto Freud.
So come sono fatto io,
ma non riesco a sciogliermi.
Mi guarda ancora, alzando le sopracciglia. Non riesco a sciogliermi dalla mia convinzione. Dalla mia pazzia. Dal mio odio. La nebbia intorno a noi, inizia a diventare più fitta, a tal punto che non la vedo più. Come se lei fosse lontana chilometri e chilometri da me.
ed è per questo che son qui
e tu lontano dei chilometri
che dormirai con chi sa chi
adesso lì ...
Più che parole, quelli erano gridi di rabbia contro quella
vita di me**a, del cavolo. Soprattutto da parte mia, lei cercava di consolarmi?
No, venendo lì, aveva già peggiorato il mio addio. Non la vedevo più ormai.
Improvvisamente, scopro che avevo nelle mani. Cosa Taylor...? No. La sento
avvicinarsi a me, e quando alzo lo sguardo, è a
Ma non pensarmi più,
ti ho detto di mirare
L'AMORE SPACCA IL CUORE.
Spara!
Spara! Spara, Amore!
Mi fissa ancora, stringendo i pugni. Glielo leggo negli occhi: vuole che io le spari. Ma perché? Perché vorrebbe morire lei? Non ne avrebbe motivo. Ha sempre avuto tutto ciò che poteva avere dalla vita. Io no invece. Io, almeno, ho dei motivi validi. Le lancio, tra le mani la pistola, e poi sussurro piano piano, indicando il mio cuore:
Ma non pensarmi più,
che cosa vuoi aspettare?
L'AMORE SPACCA IL CUORE.
Spara! Spara! Spara, dritto qui...
“Perché vorresti morire?” Chiedo a Taylor, dopo un lungo
istante di silenzio. Si gira, sembra distaccata da tutto e dal niente. La
pistola è ancora nelle sue mani. Dopo altri istanti, lunghi un’eternità, mi
mette tra le mani la pistola. “I motivi sono fin troppi per essere detti. Non
credere di essere l’unico che ha problemi. Io ne ho di più. E te, in confronto
a me, non ti è successo niente.” La guardo leggermente stranito. “Cosa ti è
successo, amore?” Chiedo piuttosto insicuro. “Ecco! Le tue parole sono delle
continue bugie! Mi hai lasciato, e tra meno di un mese mi trasferirò a Los
Angeles, in collegio. Perché da quando non ci sei più te nella mia vita, tutto
va a rotoli. Tutto va male!” La voce le è strozzata dalle lacrime e dalla
rabbia. “Spara, amore. Questo è l’unica cosa che mi potrebbe far stare bene...”
Finisce di dire dopo un istante, la sua voce si era trasformata in continui
sussulti, gemiti di dolore. “No, Taylor. Io ti amo, ancora. E’ solo che nessuna
vita avrà mai un lieto fine. Te, che hai qualche possibilità in più di me in
questo mondo. Solo te, resisterai. Io invece no. Non ce la faccio più. Basta,
basta, basta. Per me, nessuna tua parola è una bugia. Tranne Addio. Ma ora,
scusa se ti tolgo le parole di bocca. Scusami di averti fatto soffrire troppo
questi anni. Scusami di tutto... ” Prendo il respiro e poi concludo, iniziando
a premere il grilletto: “Addio, mio unico amore. Addio Taylor. Spero che ci sia
qualcuno che ti meriti più di me.” Taylor si para in mezzo, tra me e la
pistola, ricevendo il proiettile dritto al cuore. Un colpo quasi mortale. Si
accascia tra le mie braccia, sussurrando: “I - io non per-mett-erò m-mai
questo. Non puoi mo-morire, se non hai fatto n-i-ent-te. Rispon-dimi a questa
domanda prima che io ti muoia: Co-sa hai fatto di b-buono per tirarmi s-su in ques-to
periodo? Te la dico io la risposta: Niente, sei stato alla larga da m-e.”.
Intanto inizia anche a piovere, così almeno le mie lacrime si confondono con