02/02/2016
1 recensioni"Troverò cosa c'é di sbagliato in te, Adam."
"Puoi provarci."
Un mese prima.
Ho gli occhi lucidi. Anche oggi andrà male, me lo sento. Andrò male. Un altro fallimento, un'altra delusione.
Quando tornerò a casa, le mie amiche mi chiederanno com'è andata. "Ce l'hai fatta?''
No, non ce l'avrei fatta. E come al solito, avrei sorriso in modo un po' impacciato, un po' disgustato da ciò che sono. "No - avrei detto - andrà meglio domani."
Mi avvio verso la porta in fondo al corridoio. Sopra c'è una targa d'argento che ormai conosco bene. Ogni lunedì la fisso, mi dico entra, è il tuo momento!, e poi me ne vado con la bile in gola. Ogni volta va così.
Quando arrivo di fronte alla porta, sospiro. No, oggi no. Nemmeno oggi. Sono così stanca ... così stanca di me stessa. Ci verrò domani, anche se non é lunedì, magari lui non c'è. Farò un salto nel pomeriggio, sì, è un'ottima idea.
Mi volto. Me ne vado.
"Allora, andata?"
La voce di Cristina è gelida. Diversa dal solito. C'è qualcosa che non va, decisamente - be', a parte il fatto che sono un'idiota ambulante, una delusione con le gambe.
"Cosa?" temporeggio.
Delle altre non c'é traccia. Adoro Cristina, ma è così impulsiva. Si arrabbia subito.
"Quello. Non prendermi in giro. L'hai fatto?"
"No."
"No." ripete. Cazzo, c'é qualcosa che non va. Quando Emma esce dalla cucina con un'espressione triste, ne ho la conferma.
"Dobbiamo farlo, Aria." mi dice. "Non te la prendere."
"Lei? Noi dovremmo prendercela, cazzo ! "
"Cris ..."
"No! Ora basta! E' assurdo! Ha ...''
"Sorpassato il limite, lo so" intervengo. "Ci andrò domani. Lo giuro."
Ma Cristina mi lancia un'occhiata tremenda. "No, Aria. Domani è troppo tardi."
Martedì, ore 10.11.
Sbadiglio. Be', almeno questa porta ha una targa d'oro.
A. Cristalli. Piscologo.
Sì, mi hanno mandata da uno psicologo. Le mie migliori amiche ...Tutte d'accordo: Cristina per prima, ovviamente, poi Emma e anche Lou. E hanno ragione... Così tanta ragione, che le odio. Damn.
Quando la porta si spalanca - non c'é via d'uscita, devo entrare - prendo un bel respiro. "Buongiorno" dico, ficcandomi le unghie nella carne delle mani.
Se c'é qualcosa che odio di più di entrare nella porta dalla targa d'argento, è entrare nella porta dalla targa d'oro.
Eppure entro.