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Autore: Reflection2190    05/02/2016    0 recensioni
"Non siete mai stato innamorato"
"L'amore è un raro gioiello che non ho ancora conosciuto"
E' così che nasce il legame tra Lady Lola e Lord Narcisse, influente nobile ed abile manipolatore alla corte di Francia. Un legame nato più come un gioco da parte di entrambi, e che con il tempo diviene qualcosa di profondo e totalizzante.. Un amore che è obbligato a fronteggiare gli intrighi di corte, nemici potenti ed ostacoli continui e che, forse, avrà il suo lieto fine.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lola, Lord Narcisse
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Le sue amiche, come aveva previsto, erano languidamente sdraiate sul prato, accanto al piccolo lago antistante il castello.
Essendo l’ora del tè ormai vicina, avevano ben pensato di allestire su di una coperta un vero e proprio banchetto pomeridiano. Piatti ricolmi di dolci, tazze, teiere, zuccheriere… I francesi erano soliti storcere i loro nasi alla vista di quella ingenua spontaneità delle ragazze scozzesi.
Ma loro –e persino Mary in persona –ignoravano ben volentieri la rigida etichetta, per un’ora  o due almeno.
“Lola!”
Kenna iniziò a sbracciarsi, provocando nella ragazza un moto di imbarazzo non indifferente. In seguito al suo urlo, tutte le dame ed i gentiluomini che passeggiavano in giardino si erano voltati nella sua direzione e la scrutavano ora con il loro solito interesse.
Poteva sentirli borbottare sul fatto che fosse sola, che il re non fosse in compagnia della regina e, dunque, avrebbero tratto ben presto le loro erronee conclusioni.
Scosse il capo infastidita, dopo aver oltrepassato un gruppo di signore che aveva riconosciuto come le fedelissime di Catherine – e dalle quali si teneva ben alla larga – e raggiunse infine le tre ragazze.
“Devi proprio attirare l’attenzione di tutti?”
Domandò con un certo tono di rimprovero alla sua amica, prima di lasciar dissolvere il suo fastidio, donando a tutte loro il suo consueto sorriso.
“Dove sei stata finora?”
Esordì Mary, mentre le porgeva una delle preziose tazzine di Limoges, le uniche in cui la regina prendeva il suo tè.
Lola esitò a rispondere, avvertendo il sangue correrle al viso. Certo, avrebbe potuto dire semplicemente la verità. Suo figlio stava male ed era quindi stata trattenuta… Ma era il “dopo” a turbarla al punto da renderla incapace di proferire parola.
“Da... John, fino a pochi minuti fa. Ha pianto ininterrottamente per tutto il giorno e non ho lasciato la sua stanza neanche per un attimo. Tuttavia.. La governante è riuscita a placarlo, così vi ho raggiunte”
Allungò un braccio per prendere un biscotto, ma il silenzio delle sue amiche la indusse ad alzare gli occhi ed a guardarle, una ad una, con aria interrogativa
“C’è qualcos’altro…”
Mormorò Greer, le palpebre socchiuse ed il viso contratto nella sua solita espressione dubbiosa ed indagatrice. Le altre due annuirono, scrutandola con attenzione ed un velo di curiosità mal celata che infastidì la giovine scozzese non poco.
Lola non era brava a mentire o a nascondere alcunché alle sue amiche, tuttavia parlare di Lord Narcisse la poneva in estremo disagio.
Se da un lato lo detestava, dall’altro avrebbe forse odiato ancora di più la disapprovazione delle ragazze, ed in particolar modo di Mary. Che non scorresse buon sangue tra il nobile ed i sovrani, era cosa ormai nota a tutti. E che fosse inviso alla gran parte della Corte di Francia non aiutava  certo la sua causa… Eppure, Lola provava indubbiamente una certa simpatia nei suoi confronti, nonostante lo negasse. Avrebbe quindi mal sopportato le ennesime accuse contro di lui.
“Nient’affatto. Sono soltanto esausta. Parliamo di qualcosa che non riguardi i bambini, per favore?”
Chiese con tutto l’entusiasmo che era in grado di simulare, prendendo a sorseggiare cautamente il suo tè bollente.
Fu Kenna a prendere la parola, narrando con dovizia di particolari ogni pettegolezzo che era riuscita a carpire e che, ovviamente, non vedeva l’ora di spifferare loro.
“Oh, Lady Yvette si è appena scoperta in dolce attesa, ma tutti si chiedono chi sia il padre… Se suo marito o il suo amante.. E poi Bash mi ha detto che…”
Ben presto, l’attenzione di Lola andò scemando. Era realmente esausta, ma ancor di più era /tediata/ da quelle chiacchiere. Non che le disprezzasse… Tuttavia, la sua mente sembrava essere altrove. E sapeva benissimo a cosa fosse dovuto.
Iniziava a chiedersi cosa sarebbe accaduto, se avesse accettato la proposta di Lord Narcisse. In quel momento, si sarebbe trovata con lui, probabilmente intenta a deviare ogni suo tentativo di seduzione ed al contempo impegnata a scoprire aspetti che –durante i loro incontri in pubblico– non poteva mostrarle.
Immaginò i suoi occhi, chiari quanto il cielo azzurro che in quell’istante stava contemplando, guardinghi e sempre velati da una malizia che –dopotutto– non le dispiaceva affatto. E poi c’era la sua voce… Calda e suadente, sembrava la accarezzasse ogni qualvolta lui pronunciasse il suo nome.
Un fremito la attraversò, mentre la sua immaginazione si spostava ora alle sue labbra. Era sul punto di immaginare come sarebbe stata la sensazione di averle premute sulle sue, che Greer la scrollò.
Fu costretta a seguire gli sguardi delle sue amiche, ancora scossa e confusa dallo scherzo che la sua mente le aveva appena tirato
“…ma loro due sono la più grande novità. Le mie cameriere erano così esaltate che non hanno resistito e si sono decise a raccontarmi tutto!”
La voce di Kenna era ormai divenuta un sottofondo. Gli occhi di Lola si erano posati sulle due figure che sembravano ergersi al di sopra di tutti coloro che occupavano in quel momento il giardino.
Catherine e Lord Narcisse erano impegnati in una discussione piuttosto importante, a giudicare dalle espressioni serie sui loro volti. Tuttavia, qualcosa nel modo in cui si guardavano fece sì che Lola provasse –per la prima volta da quando il nobile uomo aveva iniziato con le sue insistenze– un moto di gelosia non indifferente.
“Credo che le voci siano fondate”
Replicò Mary in tono pungente
“Francis stesso mi è sembrato decisamente in disappunto con sua madre circa le sue nuove alleanze… Per così definirle”
Roteò gli occhi al cielo e scosse il capo, tornando a bere il suo tè, sogghignando appena
“E se fosse lei ad aver scritto quel diario?!”
Sbottò Kenna, cercando disperatamente l’attenzione di Lola che, dal canto suo, era ancora troppo intenta a guardare in cagnesco la madre del Re. Non era mai entrata nelle sue grazie, quella donna… E la cosa era reciproca, ovviamente. Ma ora… Oh, in quell’istante avrebbe voluto strapparle quella ridicola corona incastonata tra i suoi capelli a cui tanto teneva e schiaffeggiarla… Sì, schiaffeggiarla per toglierle dal volto quel sorriso sornione.
“….Lola?”
“Mh?”
“Hai scoperto che Narcisse è il famoso amante.. E se fosse stata Catherine a scrivere quelle pagine?”
“Ne dubito… Lei stessa sostenne le nostre supposizioni su Lord Aris e disse di aver soltanto /letto/ il diario”
Borbottò con tono contrariato, decidendosi a distogliere l’attenzione dalla coppia.
“E preferirei comunque pensare che sia qualcun’altra, la donna… Sarebbe orribile. Catherine, mio Dio!”
Le ultime parole fuoriuscirono dalle sue labbra con fin troppa veemenza, mal celando il suo stato d’animo.
Il solo pensiero che quelle “avventure d’amore” fossero di Catherine insieme a Narcisse le fecero ribollire il sangue. Avrebbe bruciato quel diario, piuttosto che rileggerlo ancora.
Non sarebbe più stata capace di fantasticare, dopo che Kenna le aveva instillato quel tarlo.
“Lola ha ragione… Pensare a quei due sarebbe un incubo!”
Mary, che di per sé era piuttosto riservata quando si trattava di simili argomenti, fece comprendere con il suo tono di voce che quel pettegolezzo e le susseguenti supposizioni non sarebbero più stati trattati, almeno per quel pomeriggio. E Lola ne fu ben più che grata, tanto che si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Si rialzò immediatamente dopo, sotto gli sguardi sconcertati della sue amiche.
Solitamente adorava trascorrere del tempo con loro, ma la spossatezza per quella giornata intensa unita a quell’irrazionale sentimento che stava provando per quei due l’avevano resa nervosa.
“Credo che mi ritirerò nelle mie stanze. Non mi sento bene”
Rivolse loro un sorriso affettato e prima che potessero replicare, si avviò a passo svelto verso l’entrata del castello.
Evitò con cura di posare lo sguardo su Lord Narcisse…. Ma poteva chiaramente avvertire due occhi che la fissavano.
Bruciavano sulla sua pelle come fiamma viva. 
  
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