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Autore: Mattalara    05/02/2016    2 recensioni
Raccolta di creepypasta inventate da me, la prima con l'aiuto di un mio zio.
Ci saranno anche alcune storie cross over con altre creepy.
Genere: Comico, Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                            Il sangue.
                                            Il dolore.
                                            La morte

Corpi caduti come carte da gioco intorno a me, i suoi occhi brillavano nel buio della mia stanza, il suo ringhio disperato era un misto fra fame e pianto.
Mi voltai a fissare i suoi occhi di zaffiro, chiusi i miei e attesi.

                                          GIORNI PRIMA

Ero un ragazzo come tanti, avevo appena finito il college ed ero tornato a casa.
I miei sarebbero dovuto stare fuori per lavoro una settimana, ma decisi comunque di tornare.
Al mio arrivo, casa era deserta, c'erano alcuni regali sul tavolo, uno in particolare attirò la mia attenzione.
Un videogioco, non uno qualunque: ho sempre amato la saga di The Legend of Zelda, avevo tutti i giochi. Quel singolare disco, aveva sulla copertina, l'immagine di un paio di occhi blu luminosi, uno strano simbolo e il titolo:

                                      The Dealy Curse

Quel titolo mi era nuovo, impaziente di provarlo, inserii il disco e cominciai a giocare.

Non c'erano filmati introduttivi, solo tre slot di salvataggio.
Selezionai il primo e mi preparai all'avventura.
Il castello di Zelda ad Hyrule comparve sullo schermo. La panoramica mostrava una battaglia in corso fra soldati e mostri, sembravano i mostri del crepuscolo in:"Twilight Princess*", ma erano diversi.
Non avevano simboli rossi o maschere bianche, erano solo ammassi di liquido nero con forme animalesche.
Stavano vincendo, i soldati venivano spazzati via con l'avanzamento dei nemici. Una figura incappucciata su un cavallo scheletro fiammeggiante li seguiva, dedussi che era il re degli invasori. Mi stupii di come la veste non bruciasse a contatto con le fiamme della criniera, la coda e le zampe del destriero.
La scena si spostò sulla Principessa Zelda in un sotterraneo del castello, sembrava spaventata e preoccupata, sicuramente per via della battaglia.
A terra vi era lo stesso sigillo della copertina, rosso e macabro, sembrava scritto con il sangue. La principesse posò a terra la candela e attese,  sette globi di luce colorati comparvero dal nulla.
Uno era nero oscuro, un altro rosa, uno arancione vivo, uno blu cielo, uno verde acqua, il penultimo era d'oro e l'ultimo rosso vivo.

<< Siete stata voi ad evocarci Principessa? >>

Chiesero i globi, parlando all'unisono, le voci erano femminili e leggiadre, come delle giovani ragazze. Fui rallegrato dal fatto che oltre ai sottotitoli le voci del doppiaggio parlavano forte e chiaro in italiano.

<< Si. Ho bisogno del vostro aiuto, il mio regno è in pericolo. Dovete aiutarlo! >>
<< AH AH! Solo i disperati ci chiedono aiuto! >>

Derise il globo azzurro.

<< E solo gli stolti osano darci ordini! >>

Aggiunse quello nero, illuminandosi maggiormente.
Zelda sembrò intimidita, ma si ricompose in un attimo.

<< Non era un ordine, era una richiesta. Per favore, ditemi come salvare il mio regno >>

Sembrarono riflettere un attimo.

<< Non possiamo interferire con gli affari del regno umano finché non prendiamo corpo. Ma possiamo donare un potere a chi ne necessita >>
<< Per favore, ne ho bisogno >>
<< Ne siete davvero sicura Principessa? >>

A quella domanda, comparvero le opzioni SI e NO.
Scelsi SI, volevo continuare la storia e aiutare il regno.
Dopo pochi secondi di silenzio, i globi si fusero in una sola sfera che cambiava continuamente colore, poi entrarono nel petto di Zelda, assorbiti come un liquido su una spugna.
La Principessa cadde a terra scossa da degli spasmi, poi svenne.

Ci fu un cambio di schermata.
Link era sdraiato al sole su un prato. Epwna*, la sua cavalla, era dietro di lui a brucare l'erba.
Ad un tratto un movimento nei cespugli li accanto attirò l'attenzione di Link, si alzò in piedi e partì la sessione di gioco.
I comandi erano identici a quelli di Twilight Princess, probabilmente era vicino a quel titolo.
Arrivai al cespuglio e cliccai A: CONTROLLA.
Link sbirciò nei cespugli.
Un enorme lupa nera ne saltò fuori.
Dalle lunghe ciglia femminili dedussi che era un lupo femmina, sul suo pelo color pece spiccavano due occhi rossi come il sangue, con due pupille da rettile nere.
Fissò Link con un ghigno derisorio, come se lo stesse prendendo in giro e si sedette a fissarlo.
Epwna cominciò ad agitarsi, sbuffando e voltando nervosamente lo sguardo intorno a se. Link cercava di calmarla, mentre altre lupe sbucavano fuori dai cespugli.
Una era gialla come l'oro con delle sfumature più chiare sul ventre, con due occhi blu cielo ed un'altra dagli stessi occhi era color castano chiaro. Le due si sedettero ai lati di quella nera, lasciando altre quattro a girarci attorno.
Altre due nere pece dagli occhi azzurri, un'altra dorata con degli occhi gialli quanto il suo pelo ed una dal pelo rosso fuoco, gli occhi erano un misto fra azzurro chiaro e viola lavanda.
Link sfoderò la spada e si preparò a combattere, le quattro belve intorno a lui e Epwna ringhiarono furente, ma quella dorata dagli occhi blu alzò una zampa, facendole fermare.
La nera parlò.

<< Una grande minaccia si abbatterà sul tuo villaggio e su tutto il regno. Fuggi, non potrai mai fare nulla >>

Disse con una voce sibilante e quasi multipla, prima di fuggire, seguita dalle altre.
Link abbracciò Epwna per confortarla e tornarono al villaggio, dunque erano nella foresta di Firone, quindi il gioco era letteralmente ambientato nei luoghi di Twilight Princess. Ma ovviamente non era lo stesso, anche se un lupo c'era.
Il ritorno era a cavallo, ma alcuni mostri erano nei paraggi e decisi di combattere, era semplice e divertente, fino a quando non finirono i nemici, a quel punto m'incamminai nuovamente verso il villaggio. Fermandomi ovviamente a casa di Link.

La scena si spostò nuovamente su Zelda.
La principessa era in una cella, stesa su un lettino. Aprì gli occhi e si guardò intorno. Tutto era deserto.
Fece cenno di risedersi, ma una voce la bloccò.

ALZATI!

Confusa, la Principessa si guardò intorno, per un attimo pensai che fosse stata una sua immaginazione, ma la voce tornò.

ESCI!

Inizialmente confuso anche io, ma contento di poter compiere una nuova sessione di gioco, portai Zelda fino alle sbarre della cella.
Cliccai A.
La Principessa afferrò con fermezza due sbarre, con un respiro tentò di allargarle. Le due si piegarono sotto la sua forza, aprendo un varco per permetterle la fuga.
Era questo il potere che le avevano donati i globi?
Uscii e guidai il personaggio verso l'uscita dalle segrete, delle guardie la controllavano da fuori.
Mi voltai e mi avvicinai ad una finestra in cima ad un muro. 
Comparve la scritta: VUOI SCALARE? 
SI
NO
Scelsi si, chiedendomi come avrebbe fatto Zelda. Poggiò le mani sulla parete di pietra, poi si arrampicò stando esattamente in equilibrio sulla parete!
Staccando le mani, camminò con leggera insicurezza fino alla finestra.
Il panorama al di fuori non era molto diverso, ma la battaglia stava ancora infuriando.
Zelda guardò nervosamente verso il basso.

<< E adesso? >>

Si chiese.

SALTA!

Disse di nuovo la voce, di nuovo le opzioni SI e NO. Provai a scegliere NO.

HO DETTO SALTA!

Disse di nuovo la voce. Stavolta senza opzioni, ma potevo comunque muovermi, non vedevo altra scelta. Premetti nuovamente A e guardai Zelda precipitare con un urlo verso il basso.

CONCENTRATI!

Premetti velocemente A, all'ultimo secondo, Zelda si fermò nell'aria. 
Levitava come una foglia al vento e riuscì ad atterrare in piedi.
La cosa si faceva sempre più interessante.
Alcuni mostri venivano verso di noi.
Scagliarono una lancia contro Zelda, alzò una mano, la punta colpì la tenera carne, ma non andò affondo. La mano si richiuse istantaneamente su di essa, uno scricchiolio e la punta non era altro che polvere e briciole. Stupefatti, i mostri attaccarono direttamente, cominciai a combattere come facevo con Link; potevo colpirli, afferrarli, scagliarli lontano come se non fossero nulla più che bambole. Perfino Zelda sembrava stupirsi della sua forza, un mostro riuscì a graffiarle un fianco, quasi mi spaventai: del sangue sgorgava da essa. Sangue molto ben dettagliato, sembrava vero, così come le ferite aperte nella carne e la pelle che pendeva strappata come i pezzi di abito.
Attaccai ogni nemico sulla mia strada, tutti cadevano come se nulla fosse e le ferite sembravano rigenerarsi come se mai fossero state inflitte.
Un intero esercito era davanti a me.

FUGGI!

NON SEI ANCORA PRONTA

Partì un altro filmato.
Un alone di luce ricoprì Zelda, vidi la sua sagoma cambiare, al suo posto comparve una magnifica lupa dal magnifico pelo marrone chiaro e giallognolo sul ventre. Corse di continuo fino ad una specie di laghetto in una foresta, il laghetto accanto al villaggio di Link.
Bevve un po' d'acqua e cadde sfinita per la corsa, addormentandosi.
Salvai e spensi il gioco.
Il giorno seguente ripresi.
Ma il primo salvataggio era inagibile, il nome Link, con cui avevo nominato lo slot aveva i colori spenti e opachi.
Il secondo partiva da dove ero arrivato io, era nominato con:CLOSE THE SOLUTION.
Vicino alla soluzione.
Cliccai e ripresi il gioco.
Zelda si risvegliò in un letto, nella sua forma di Hylia. Era a casa di Link!
Pensai di essere troppo avanti.
Link si avvicinò e accennò qualcosa senza voce.

<< Mi hai trovato svenuta sulla riva dello stagno e mi hai salvato? Grazie Link >>

Ecco com'era finita li.

<< Come dici restare qui fino a che non starò meglio? Mi piacerebbe, ma il mio castello è sotto attacco, devo andare >>

Link disse nuovamente qualcosa.

<< Lo faresti davvero? >>

Annuì.

<< Grazie di cuore Link, sì prudente >>

Link uscì, un breve filmato lo mostrò a cavallo di Epwna, mentre andava verso il castello con alcuni uomini del villaggio.
Sicuramente era andato a combattere.
Zelda esplorò la casa e si affacciò alla finestra. Osservò il boschetto con scarso interesse, notando poi la lupa dorata dagli occhi blu, fissarla dal "cortile".
Zelda scese di sotto e si avvicinò all'altra.

<< Ben svegliata amica mia >>

La salutò scodinzolando, la sua voce mi ricordava qualcuno, ma non riusciva a venirmi in mente.

<< Ciao >>
<< E' accaduto nulla di strano la scorsa notte? >>

Chiese preoccupata, quando Zelda stava per chiedere spiegazioni, un urlò acuto risuonò dal villaggio.
Zelda si affacciò da dietro i cespugli, Fad il pastore, trascinò una capra morta davanti a tutti. La visione mi disturbò non poco. Il cadavere era divorato fino alle ossa, pezzi di carne scorticata ed interiora era visibili e altamente realistici. Sembrava di guardare un film, ignorai il senso di nausea e continuai il gioco.

<< Sei stata tu?! >>

Chiese Zelda alla lupa. Lei fissò il corpo con uno sguardo famelico, poi si ricompose.

<< No. E' stato qualcun altro che tu conosci bene. Ma non una di noi >>
<< Chi è stato? >>
<< Non vuoi saperlo davvero >>

E con questo si congedò, sparendo nella macchia di alberi e arbusti.
Il tempo passò velocemente, fu un filmato di susseguirsi di passare di giorni e notti. 
Ogni giorno c'era un nuovo cadavere.
Fino alla notte in cui, potei interpretare Zelda nella sua forma di lupo.
Era nel villaggio e  nel recinto delle capre, ma la stalla era letteralmente blindata.
Zelda ringhiava, poi un fumo rosso attirò la mia attenzione, lo analizzai. Con la stessa scena di quando Link trova qualcosa, comparve la scritta : Hai appreso l'odore del sangue.
L'odore del sangue?!
Seguii con l'istinto la traccia,  si divideva in più strade, tutte che finivano in recinti o case.
Nessun animale era in vista, delle rane erano vicino ai bordi del ruscello che attraversava il villaggio.
L'opzione era :Mangia.
Cliccai, con un balzo Zelda-lupo gli fu addosso, azzannò ognuna di loro con un forte scricchiolio di ossicine rotte e le mandava giù. Ogni volta, compariva la scritta: Non basta.
Saltai, anche senza l'aiuto di Midna, fin dentro la casa di...non ricordo chi fossero, ricordo erano quelli con il cane.
Il cucciolo dormiva quieto sul tappeto, senza attendere comando, Zelda serrò le sue fauci sul cane e con uno schiocco nauseante, il sangue schizzò in tutta la stanza. I cane lanciò un urlo di paura e dolore che mi fece venire le lacrime agli occhi dalla tristezza.
Che razza di gioco stavo giocando?!
Zelda fuggì dalla casa con il corpicino inerme in bocca, mentre la famiglia si svegliava.
Spensi il gioco e non lo riaccesi più per quel giorno, ero stranamente turbato.
In compenso feci alcune ricerche sul gioco, era introvabile, in compenso vi erano correlati alcuni articoli su persone morte, alcuni ragazzi che narravano di averci giocato.
Preso dalla curiosità, giocai la sera seguente.
Stavolta, solo il terzo slot era giocabile, diceva:" SO CLOSE".
Così vicino.
Stavolta giocai nei panni di Link, la missione era semplice, sconfiggere i nemici e riprendersi il castello.
Il combattimento fu epico, ma molto impegnativo, persi alcune volte, poi giunsi alla vittoria. Ero ansioso di vedere chi fosse il cattivo principale, ma il mantello cadde a terra su un mucchio di polvere, come se si fosse sgretolato.
Pensai che forse nel corso del gioco l'avrei scoperto, intanto la scena si sposto su Link, a casa sua in piena notte.
Zelda era introvabile. La cercai nella casa e nel giardino, muovendo il pad incerto, quasi spaventato. Dei cumuli di terra sorgevano fra l'erba alta.
Link scavò.
Ormai ero disgustato all'ennesima potenza, scheletri di animali giacevano in una fossa, galline, capre, il cane, il gatto dei genitori di Bettina, qualche pesce, una scimmia e perfino il falco che potevo chiamare con l'erba melodina.
Link portò una mano a coprirsi la bocca, quando Zelda, in forma di lupo, saltò nello spiazo di terra dietro di lui. Stringeva il corpo inerme di Colin fra le fauci, dal respiro si capiva che era vivo. 
Ma per quanto ancora?
Gli abitanti del villaggio stavano arrivando armati, lei fuggì verso il bosco di Firone, seguita dalla folla e da Link.
Stavolta interpretavo lei che fuggiva, era abbastanza semplice, anche se il corpo di Colin impicciava nel tragitto.
Si fermò solo al laghetto, gli abitanti la circondarono e Colin si era ripreso. Fuggì dalla lupa, troppo spaventata dalla folla per fermarlo.
Link fece cenno a tutti di non attaccare, ma nel mentre, il ringhio seccato di Zelda divenne un vero e proprio ruggito.
La lupa bruna crebbe, divenne un lupo grande quanto Lord Bulbo, il cinghiale di Re Bublin. Gli artigli e le zanne si erano allungati e ingranditi, affilati come pugnali. I suoi occhi erano solo due oceani rossi con un singolo punto blu fluorescente.
Gli abitanti l'attaccarono. Lame, fuoco e bastonate si scontrarono contro la bestia. Il sangue versato si confondeva con le limpide acque. Ma la maggior parte  di esso apparteneva agli abitanti. I loro corpi feriti strisciavano lontano da Zelda, ora con lo sguardo fisso su Link.
Lui esitò, anche lei fece un passo indietro, fissando il disastro intorno a lei con un guaito spaventato.
Link le si avvicinò con la mano tesa.

UCCIDI!

La voce era forte e chiara, ma solo Zelda sembrò udirla e scosse con violenza la testa, ringhiando e guaendo; Link s avvicinava sempre di più.

FALLO!

Zelda si strofinò il muso con una zampa, come a voler allontanare il pensiero, ora Link le aveva posato la mano sul soffice pelo del capo.

NON TI ACCETTERANNO MAI!

AI LORO OCCHI SEI UN MOSTRO!

DIMOSTRA CHE SEI UN ESSERE SUPERIORE!

Schermo nero.
Si riaccese con dei cadaveri tutti intorno a Zelda, ora con il suo normale aspetto, piangeva, con il corpo di Link fra le braccia.
Pioveva.
Gli occhi del ragazzo erano spalancati, con un'espressione di tristezza e paura, ma anche di perdono e pietà.
Un ultima lacrima scese dal suo occhio morto, confondendosi con le gocce.
Non mi vergogno ad ammetterlo, piansi anch'io, singhiozzando come un bambino, con la testa fra le mani.
Ricordo la principessa pugnalarsi e cadere a terra, poi le lupe prendere la forma dei globi di luce e portarla via.
Il gioco si spense.

Hai capito la soluzione? SI o NO?
NO.
Peccato.

Dopo quella selezione, il gioco si spense.
Mi ritrovai circondato dal nero più assoluto, una puzza di carne e sangue mi circondava. Così come i cadaveri.
Vomitai a quella visione.
Corpi caduti come carte da gioco intorno a me, i suoi occhi brillavano nel buio della mia stanza, il suo ringhio disperato era un misto fra fame e pianto.
Mi voltai a fissare i suoi occhi di zaffiro, chiusi i miei e attesi.  
Sentii solo l'atroce dolore degli artigli e le zanne nel mio corpo e poi più nulla.
Mi abbandonai alla morte, con l'ultima visione di Zelda, insieme a delle ragazze dai volti nascosti, in un bosco.
Un cancello si aprì su un'enorme villa.
Poi più niente.



Ritrovarono il corpo morto del ragazzo il mattino dopo.

Con il sangue, era scritto a terra: 

SO CLOSE TO SOLUTION, BUT THE SALVATION IS FAR FROM HER, SHE'S WITH US AND NOW YOU TOO.

(Così vicina alla soluzione, ma la salvezza è lontana da lei, lei è con noi e ora anche te)





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Note d'autrice:

(*)= Il modo corretto in cui credo si scriva il nome di Epona:Epwna, almeno secondo il sito ufficiale. 
  
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