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Autore: Mattalara    05/02/2016    1 recensioni
Raccolta di creepypasta inventate da me, la prima con l'aiuto di un mio zio.
Ci saranno anche alcune storie cross over con altre creepy.
Genere: Comico, Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Notte, adoro la notte.
Io e Peach ci avviciniamo al nostro obbiettivo con silenzio e sicurezza.
E' li in camera sua, al computer, i suoi capelli corvini coperti di gel e i suoi vestiti scuri da emo si mescolano con i suoi occhi smeraldo.

Io:<< Proprio come suo padre >>. 

Sibilo fra i denti. Peach mi guarda confusa.

Peach:<< Ok, spiegami perché mi hai portato qui >>

Dice, forse è il caso di dirglielo? 
Non credo proprio.

Io:<< Mi piacerebbe spiegarti cara, ma purtroppo per te è un segreto professionale >>

Sembra convinta, almeno mi ha parlato, dall'ultima volta.

Io:<< Fai tu no? >>

                                                                    PDV di Derek

A volte è così noioso qui, non succede mai nulla.
Ammetto che le cose divertenti uno deve crearsele da solo, ma ho finito l'ispirazione. 
A due anni dalla morte di mio padre, ho provato ad evocarlo con una tavoletta Ouija, ma non ha funzionato.
Mia madre mi raccontava spesso di come mi somigliava, io non era ancora nato quando si è suicidato, ricordo che lei lo dichiarava molto fuori dal comune. 
Pazzo a volte.
Mi raccontava di come lui dicesse di sentire una voce, di come voleva essere libero, quelle volte non sembrava lui, ma mia madre Clarisse non l'ha mai abbandonato e spesso lo appoggiava per non farlo sentire solo. 
Non ha mai neanche chiamato uno psichiatra.

Io:<< Che fregatura >>

Dico fissando la tavoletta in un angolo.

<< Fosse l'unica? Non dovresti fidarti di ciò che compri su Ebay >>

Sussurra una melodiosa voce femminile alle mie spalle.
Mi volto.
In piedi in un angolo della stanza, vi è una donna, o meglio sembra la Principessa Peach.
Era identica, nulla è diverso o fuori posto il lei, tranne che nel suo sorriso, vi sono zanne affilate e le unghie che fissano annoiati i suoi occhi blu sono artigli felini.
Due antenne vibrano quasi impercettibilmente sulla sua testa e quattro ali da farfalla erano semi aperte sulla schiena.

Io:<< Chi sei? >>
Peach:<< Peach ovvio, tutto il tempo al computer e non mi conosci? >>

Chiede sorridendo e avvicinandosi, una coda di procione fa capolino come per salutarmi, mentre lei si ferma davanti a me.

Io:<< Cosa vuoi? >>

Chiedo cercando di non sembrare spaventato, insomma la situazione è assurda!

Peach:<< Non cosa voglio, cosa vogliamo >>

Risponde con un tono di voce basso e sdoppiato, dalla sua ombra emerge ciò che sembra essere lei. 
Ma vestita di nero, con dei lunghi capelli corvini e due occhi rosso sangue dalle lunghe pupille. e antenne sono corna e le ali sono quelle di un pipistrello, al posto della coda un serpente striato mi sibila contro.

Io:<< Chi è? >>
Inganno<< Ma dov'è la mia educazione. Sono Inganno e credimi Derek dovresti conoscermi >>

Dice Inganno con un ghigno malefico sul volto, Peach la fissa con confusione e curiosità allo stesso momento.
L'altra le mormora un:<< Lasciaci soli >>. Diventando un...procione farfalla?! La Principessa esce dalla stanza.
Sono preoccupato per le sorti di mia madre e mia sorella Stacy, è ancora una neonata dopotutto.
Faccio per alzarmi, ma Inganno mi blocca.

Io:<< Cosa volete?! >>
Inganno:<< Strano tu abbia paura, e pure dovresti aver ereditato il coraggio di tuo padre >> 
Io:<< Cosa sai di mio padre?! >>

Cominciavo ad avere davvero paura.
Afferrandomi per la gola ringhia un aggressivo:<< Più di quanto pensi! >>
Buio.

                                                                                             CUCINA

Clarisse cuce a mano una maglietta per il figlio Derek, occhieggiando di tanto in tanto Stacy che gioca con dei peluches a terra.

<< Stacy >>

Per un attimo le sembra udire una voce chiamare la figlia, non facendoci caso torna a lavoro.
Stacy volta la testa verso la sala:<< Chi è? >> Chiede mentalmente la neonata a se stessa.
Gattona in sala per trovare un buffo procione con ali e antenne da farfalla scodinzolare verso di lei.

Peach:<< Ciao Stacy >>
Stacy:<< C-tao >>

Dice l'infante, non riuscendo a parlare bene.

Peach:<< Che carina,io sono Peach ti va di giocare? >>

Chiede l'altra con un largo sorriso sul muso e facendole cenno di avvicinarsi con una zampina. La bambina annuisce e si avvicina, mentre quella che era solo un'illusione rimane a far compagnia alla madre.

                                                               LUOGO SCONOSCIUTO

Un uomo dai neri capelli a caschetto e dai verdi occhi smeraldo fissava con orgoglio la sua amata cucire in salone come era solito fare la sera.
Andando in camera a cambiarsi i vestiti notò qualcosa: in un angolo della stanza un'ombra acquattata lo fissava silenziosamente con i suoi occhi rossi.

Leonard:<< Cosa sei? >>

Chiese senza paura l'uomo, consapevole del fatto che se fosse stata una minaccia l'avrebbe dimostrato.
Un miscuglio confusionale di voci maschili e femminili rispose:<< Non ho nome, non ho dimora, non ho corpo o sesso. Dammi tu quello che chiedo >>
Disse alzandosi e avvicinandosi all'uomo, sembrava un fumo invisibile, scomparve, rimanendo una voce nel nulla.

Leonard:<< Cosa chiedi? >>
<< Una vita >>

Rispose la voce nella sua mente.
Nei giorni successivi l'uomo trascorreva ugual tempo con la moglie e la voce, non capiva proprio come darle quel che voleva.
Intanto l'entità era sempre più impaziente, osservava la coppia vivere FELICE, assaporare la PASSIONE. 
La cosa non provava nulla, stava solo li a fissare, ed ora era stufa. Cominciò ad insistere sempre di più con la richiesta di aiuto.

Leonard:<< Non so cosa fare! >>

Gridava esasperato Leonard.

<< Ingegnati! E' tempo che anche io esprima il mio diritto alla vita! Vedi di trovare un modo! >>

Da quell'episodio, si parlavano molto meno e Leonard divenne paranoico, dormiva male e poco, non poteva più fissare un'ombra o un riflesso.

Clarisse:<< Sono in cinta! >>

Esclamò un giorno la moglie felice, lui era al settimo cielo.
Passò una settimana senza preoccuparsi più di quella cosa, l'aveva quasi dimenticata, finché una notte...

<< LEONARD! >>

Urlò la creatura nella sua mente.

Leonard:<< Lasciami in pace! Ho provato ad aiutarti, non posso fare nulla! >>

La cosa rise, una risata cupa e maniacale che lo fece rabbrividire nel terrore.

<< NULLA?! No caro, tu puoi darmi ciò che mi serve con un solo modo, dandomi una vita in cambio >>
Leonard:<< Non lo farò mai, non sono un assassino! >>

Fuggì.
Correva, non sapendo dove, correva.

<< Dammi una vita! Oh io ne prenderò una a cui tieni Leonard, sarebbe un peccato perdere il proprio figlio! >>

La frase si spense in una crudele risata priva di gioia.
Tornato a casa Leonard cominciò a non poterne più.
La sua paranoia era aumentata e la moglie faceva del suo meglio per non dimostrare che aveva paura di lui, a volte.
Alla fine non ne poté più davvero.

Leonard:<< E' una vita che vuoi?! Prenditela! >>

Queste furono le ultima parole di Leonard, prima di lanciarsi dal tetto di casa sua nel traffico.

                                                                        PDV di Inganno

Morto.
Non è più qui con me, ma ora mi sento diverso.
Sento il calore, il freddo sul mio corpo, un denso liquido nero mi dona una vaga forma umanoide, sono vivo.
Mi sento leggero, sollevato...felice!
Per la prima volta in tutti questi anni, non sono più un guscio vuoto privo di emozioni, sono vivo. 
Sono potente.
Sono il burattinaio della vita delle mie prede.
Ma sono incompleto, non so cosa sono o come sono(in tutti i sensi)
Una vita non è forse sufficiente?
Ma che importa ora, importa solo la mia sopravvivenza.

                                                                       PRESENTE

Derek ricomparve nella sua stanza, insieme ad Inganno.

Derek:<< Era un ricordo, tu hai ucciso mio padre! >>
Inganno:<< Io non ho fatto nulla, ho chiesto aiuto e lui mi ha tradito! >>
Urlò lei a pieni polmoni.

Clarisse:<< Derek? Stacy? Cosa sta...AAAAAAHHHH! >>

Urlò la madre dei due dalla sala.

Derek:<< MAMMA! >>
Inganno:<< Loro staranno bene, la mia coinquilina non è il tipo che uccide per divertimento. La maggior parte dei casi >>

Il ragazzo si alzò in piedi infuriato.

Derek:<< PERCHE'?! >>
Inganno:<< Dopo quella volta >> Proseguì Inganno con nonchalance <>

Il suo sorriso era terrificante e si avvicinava a Derek come un gatto con un topo.

Inganno:<< Quando la trovai e vidi che il suo animo si era infranto, ero più tentata ad ucciderla, poi ho visto dei sentimenti talmente forti che mi rendevano ancora più viva. Più...potente! Si è unita a me senza problemi, quando le ho aperto gli occhi aveva già in mente un piano per il nostro futuro! Ma ero stufa di pensare a tuo padre ogni volta che nel mondo umano menzionavano il tuo fottutissimo cognome Stilingson!! E sei l'unico che gli somiglia così tanto, non ho altro modo per placarmi, se non ucciderti >>

Afferrò il ragazzo per la gola e lo sbatté contro il muro, chiamò mentalmente Peach, la quale stava...

                                                                                     PDV di Peach

Non capisco perché la madre di questa piccina addormentata fra le mie zampe sia svenuta. 
Umani.
Poso la piccola accanto alla madre e accorro dalla mia collega e "amante" in un certo senso. Bleah!!
La trovo con il ragazzo a terra davanti a lei, mi fa un cenno col capo e ci riuniamo in un solo corpo.

Inganno:<< Terza forma >>
Io:<< Sicura? >>

Chiedo fissando il giovane che tenta di alzarsi a fatica.

Inganno:<< Fidati di me >>

Come una crisalide da vita ad una falena, il nostro corpo cambia, pronto per l'azione.
Rimanendo in piedi su due zampe, con le altre sei solleviamo...Derek sopra le nostre quattro teste da lupo, quattro serpenti alla coda strattonane attentamente le ali da pipistrello nere, come per chiedere un pezzo del bottino.

Mimo uno:<< Scusa >>

E lo ingoiamo intero.
Non so perché, ma il sorriso di Inganno è cresciuto ed ora sembra quasi più allegra del solito.

Io:<< Perché? >>

Chiedo ancora.

Inganno:<< Ha a che fare con le mie origini >>
Io:<< Non me ne avevi mai parlato >>
Inganno:<< Neanche a lui, gli ho fatto vedere come sono diventata così, chi sono in realtà...non è altro che un mistero >>.



----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Note d'autrice: Deception vuol dire inganno in inglese
  
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