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Autore: YoongiYah    05/02/2016    7 recensioni
"Quando Jin varcò la soglia di quel loft, ritrovandosi davanti tre ragazzi, capì subito di aver interpretato male l'annuncio trovato su internet"
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[NamJin] [YoonSeok] [TaeJiKook]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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II - Namjoon

 

 

 

 

 

 

 

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Più il tempo passava e più Namjoon si stava convincendo che l'aver fatto venire a vivere Jin con loro fosse stata una pessima, pessima idea. Per svariati motivi. Il primo era sicuramente che il loro divano, o meglio il suo divano, perché quel divano l'aveva pagato lui quando si era trasferito in quel loft con Hoseok, ora era occupato notte e giorno, giorno e notte da quel ragazzo che lo monopolizzava, sdraiandosi lì per guardare a ripetizione il dvd de "Le pagine della nostra vita". E per piangere. Ok, capiva la sofferenza e la delusione per la rottura dopo sei anni di relazione, poteva fargli passare il pianto a dirotto, ma non riusciva a giustificare l'occupazione del divano e della tv! Namjoon era un uomo, un uomo con dei bisogni, che comprendevano anche il buttarsi sul divano dopo essere tornato a casa dal lavoro, poggiare i piedi sul tavolino da caffè -senza farsi vedere da quella donnetta che era il suo migliore amico- e guardare la partita o un qualsiasi altro programma da maschi, magari con una bella birra ghiacciata in mano. Ma no! Ovviamente tutto ciò non era più possibile perché il nuovo inquilino doveva piangersi addosso. Quindi niente divano e niente tv, tranne per Taehyung, che s'incastrava nell'angolo che formavano le gambe piegate del ragazzo steso di profilo e a spezzoni guardava il film con lui, sparando le sue solite cazzate a raffica (nessuno di loro aveva ancora capito se lo facesse per farlo smettere di piangere o se fosse serio, ma era Tae quindi non c'era niente di strano nel fatto che fosse strano).

Altro motivo che stava rendendo la vita di Namjoon un inferno, legato sempre alla nuova presenza, era che quello che fu il suo migliore amico, la maniacale donnetta sopracitata, si era trasformato in un ragazzino in piena pubertà. A quanto pareva, il caro Seokjin non aveva mentito quando disse che il suo amico era un trainee o qualsiasi cosa combinasse. E purtroppo era anche vera l'ossessione che Hoseok aveva per gli idol. Non che non gli desse ragione, insomma non era cieco, sapeva apprezzare dei bei corpi che sanno muoversi, e non era nemmeno sordo, sapeva anche apprezzare delle belle voci, ma Hoseok, il più delle volte, andava fuori di testa. E quel ragazzo rasentava il ridicolo in condizioni normali, figurarsi quando entrava in modalità fanboy -poteva, ad esempio, spalancare le porte di casa ad uno sconosciuto senza ascoltare il parere degli altri. Comunque, l'incontro con questo fantomatico Yoongi avvenne lo stesso giorno del loro colloquio con Jin, che dopo essersi preso la sua copia delle chiavi di casa era andato a recuperare la sua roba per spostarla tutta nel loft, facendo così il suo ritorno con l'amico, che gentilmente si era offerto di dargli una mano.  Se ripensava a quel momento riusciva ancora a sentirsi in imbarazzo per il suo, di amico: Hoseok lo accolse facendosi trovare sul divano, in quella che credeva essere una posa seducente -ci mancava solo che si sbottonasse la camicia- e quando vide il nuovo ragazzo, supponendo che fosse Yoongi, varcare la soglia d'ingresso dell'appartamento l'accolse con un "Ciao splendore. Mi chiamo Hoseok, Jung Hoseok, ma tu puoi chiamarmi come più desideri"

 In realtà Hoseok non si era nemmeno preso la briga di guardarlo veramente, questo ragazzo; Namjoon era convinto che volesse solo togliersi uno sfizio e fare colpo su un futuro idol. Yoongi era carino, davvero molto carino, ma non era di certo il tipo di ragazzo da spettacolo televisivo, una di quelle bellezze sconvolgenti -sinceramente parlando, a suo parere era molto più bello Seokjin, piagnistei a parte. Yoongi sembrava più un tipo... Pulito; con quel visetto quasi infantile e la carnagione così pallida faceva davvero fatica ad immaginarlo in quel settore, ma poteva anche vedere come stessero lavorando sulla sua immagine, con quel taglio di capelli alla moda e l'appariscente tinta rosso fuoco. Comunque, tutto questo ad Hoseok non sembrava importare, o meglio, non ci aveva nemmeno fatto caso. Yoongi, d'altro canto, al sentire quelle parole, si mise a fissarlo, occhi spalancati e sopracciglia inarcate -erano quasi arrivate all'attaccatura dei capelli- per poi rivolgersi al suo amico "Non ce l'ha con me, vero?"


Hoseok, a quel punto, decise evidentemente di peggiorare definitivamente la sua situazione perché si alzò e con fare "suadente" -il suo migliore amico era un coglione, Namjoon non aveva più dubbi a riguardo- si avvicinò al ragazzo, che per istinto, giustamente, fece un passo indietro "Non vedo nient'altro di splendido qui dentro"

Quella che Namjoon vide dipinta sul viso di Yoongi fu probabilmente l'espressione più disgustata che una persona potesse assumere "Sì. Ci credo, ma non dire mai più una cosa del genere. Anzi, non parlarmi proprio più che facciamo prima, intesi? Hyung, dimmi dove devo mettere la tua roba così posso andarmene di qui" e dandosela a gambe velocemente lasciò Hoseok a fissare suadentemente il nulla.

Quell'episodio, poi, si risolse con Yoongi che non degnò più di uno sguardo Hoseok, che ovviamente non si diede per vinto urlandogli "Torna quando vuoi dolcezza" prima che l'altro uscisse di tutta fretta dal loft -Namjoon fu anche certo di avergli sentito dire "Hyung, se cambi idea lo sai che puoi tornare da me, vero? Non mi convincono questi tizi. Soprattutto l'idiota laggiù" prima che Seokjin gli chiudesse la porta alle spalle- e non si degnò più neanche di venire a trovare il suo hyung, il suo migliore amico, per una settimana intera. Settimana che questo hyung aveva deciso di passare piangendo sul divano di Namjoon, appunto.

 

Fu quando arrivarono all'ottavo giorno che Namjoon, sorprendentemente spalleggiato da Hoseok, decise che era ora di modificare la situazione.

Hoseok era appena tornato a casa dal lavoro quando si unì a lui nel guardare la scena che, come ormai d'abitudine, gli si parava davanti: Seokjin era ancora steso su quel divano mentre singhiozzava davanti a quel maledetto film con Taehyung che gli accarezzava dolcemente i capelli.

"Credo che Tae si sia accontentato di Jin hyung come animale domestico"

Namjoon sospirò, stanco e spazientito "Hoseok, rivoglio il mio fottuto divano. Voglio poter guardare qualcosa di diverso da questa lagna e soprattutto non credo di volere quel ragazzo in casa nostra"

"Nam, non puoi buttarlo fuori. Non possiamo permetterci questo posto soltanto in tre. E poi mi serve per poter rivedere Yoongi"

"Dio santo, non ci riuscirai mai a portartelo a letto Hoseok, te lo vuoi mettere in testa?"

"Quando tu la smetterai con questa messa in scena, forse... Ehi, tu hai il turno al pub questa sera, vero?"

"Sì, perché?"

Hoseok gli diede una pacca sulla spalla e sorrise "Guarda e impara amico mio"

Si diresse verso il divano, prese il telecomando e mise in pausa il film. Seokjin guaì per protesta ma Hoseok lo ignorò. Si abbassò in modo da trovarsi faccia a faccia col più grande e gli sorrise. Come si sorride ad un bambino di tre anni. Namjoon iniziava ad aver paura.

"Ciao hyung"

Jin tirò su col naso, forte, e poi tentò di singhiozzare una frase che suonava tipo "I-il...fi-ilm" ma Hoseok non gli diede retta "Ti rendi conto che non è così che si affronta un tradimento, vero?"

A quel punto Jin ululò. Taehyung gli accarezzò i capelli più velocemente. Namjoon era perplesso.

"Ssssh hyung. Non volevo turbarti. Quello che voglio io è farti notare che non puoi continuare in questo modo. Andiamo! E' una settimana che stai qui a piangere! Quel tipo non si merita più neanche una lacrima! Guardati! Sei un fico, hyung! Dovresti darti una ripulita e dimostrargli che cosa si è perso!"

I singhiozzi si calmarono e Namjoon, solo per un attimo, pensò che il suo amico non era poi un vero coglione. Non sempre, almeno.

"S-sì. Hai-hai ragione"

Hoseok sorrise raggiante "Certo che ho ragione! Sai cosa dobbiamo fare adesso? Tu ti vai a fare una doccia e io ti scelgo qualcosa di carino da indossare! Poi andremo tutti insieme al pub di Namjoon e ci divertiremo come non mai!"

Namjoon sentì di non poter più controllare la parte inferiore della sua faccia, probabilmente si sarebbe ritrovato il mento in mezzo ai piedi, tanto aveva spalancato la bocca "Non ti mettere in testa certe stronzate, Jung Hoseok"

Nessuno lo ascoltò. Nel frattempo Jin si era alzato, spegnendo addirittura la tv "Sì. Sì è questo che devo fare, Hoseok! Io posso avere tutto ciò che voglio e quel cretino non può ridurmi così"

Si diresse verso il bagno con un passo deciso che se non avessero assistito a quella scena, nessuno dei tre avrebbe mai potuto dire che quello fosse lo stesso Seokjin di qualche minuto prima. L'espressione di Hoseok era a dir poco trionfante "Visto?! Così si fa!"

"Pezzo di idiota, non puoi trascinarmelo al lavoro! Ti rendi conto di cosa hai fatto?"

Prima che l'altro potesse rispondergli Jin ritornò nel soggiorno per prendere di fretta il suo cellulare, la sua postura decisa ufficialmente scomparsa "Devo convincere Yoongi a venire con noi. Non posso farcela da solo"

Quando sparì di nuovo in direzione del bagno, telefono alla mano per cercare di contattare il suo migliore amico, Hoseok ritornò a guardare Namjoon. Il sorriso era il più spaventoso che gli avesse mai visto fare.

"Oh, mi rendo conto eccome di quello che ho fatto"

 

 

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Namjoon, mentre serviva l'ennesimo drink all'ennesimo cliente, non poteva fare a meno di buttare un occhio al tavolo in cui si erano accomodati i suoi amici. Hoseok era riuscito a fare in modo di sedersi accanto a Yoongi, buttando praticamente a terra l'amico suo e di Jin che si era portato dietro quando li aveva raggiunti al pub a costo di non farsi rubare il posto accanto al ragazzo. Ora gli stava praticamente seduto addosso e non gli dava tregua. Yoongi, d'altro canto, aveva lo sguardo di uno che stava riconsiderando le sue scelte di vita e diventare un assassino. Jin, invece, stava facendo in modo che questo loro nuovo amico, un ragazzino che doveva avere sì e no l'età del loro Tae, piccolo di statura e con un viso adorabile, facesse conoscenza con quest'ultimo, appunto.  Da quello che aveva capito questo ragazzino -Jimin, forse- era l'amico che faceva volontariato al canile. Quella poteva essere la volta buona per zittire i desideri irrealizzabili di Taehyung. Dopo aver dato il resto al cliente, Namjoon vide Jin avvicinarsi al bancone. Sospirò, temendo il peggio. Non era davvero sicuro di essere disposto a conoscerlo davvero.

Una volta arrivato, si accomodò con grazia sullo sgabello che si trovava esattamente davanti a Namjoon, appoggiò le braccia al bancone e le incrociò "Mi daresti un'altra birra?"

Non gli rispose, si limitò semplicemente a fare come gli era stato chiesto. Con la coda dell'occhio però vide Yoongi allontanare con le braccia Hoseok, che si stava facendo incredibilmente sempre più vicino. Si ritrovò a parlare in automatico "Non dovresti avere paura per il tuo amico?"

Il più grande si girò leggermente, per vedere la scena e capire a cosa si stesse riferendo.

"Non lo so, dimmelo tu. Sei tu a conoscere davvero Hoseok. Dovrei avere paura?"

Namjoon sbuffò una risata "Nah. E' solo molto espansivo ed ha questa ossessione per gli idol un po' esagerata, ma in realtà non farebbe del male a una mosca. Anzi. Potrebbe avere paura lui delle mosche"

"Allora sei tu a dover avere paura per il tuo amico"

Rise ancora "Ma io ce l'ho. Di lui e per lui. E' un mix micidiale, fidati"

Rise anche Seokjin, per poi prendere un sorso di birra dalla bottiglia. Namjoon fece finta di non essere stato ipnotizzato dalle sue labbra, dando una pulita rapida al bancone. Dove era stato già pulito qualche momento prima. Non alzò lo sguardo nemmeno quando sentì l'altro riprendere a parlare.

"Senti io... Mi dispiace per la settimana passata, davvero. Hoseok mi ha detto che non hai preso il mio comportamento troppo bene e lo capisco, considerando anche che non volevi neanche farmi venire a vivere con voi. Volevo solo farti sapere che io non sono sempre così. E' solo un... Momento difficile, ecco"

A quel punto non poté fare a meno di riportare la sua attenzione su di lui e in quel momento rivide esattamente lo stesso ragazzo che aveva visto il giorno in cui si era presentato al loro loft, quello che lo aveva folgorato al punto da non volerlo in casa per paura di cascarci ancora. Jin era... Troppo. Troppo bello, troppo sorridente, troppo carino nei modi, troppo sensibile, troppo fragile, troppo perfetto ai suoi occhi.

Tossì, ignorando quei suoi pensieri, e poi borbottò "Sì. Non fa niente. E' tutto ok"

Seokjin sorrise, allontanando da sé la bottiglia ormai vuota "Dammene un'altra allora, servi-birra!"

Non riuscì a non ridere anche questa volta e, facendo ancora come gli era stato chiesto disse "Lo sai che non sono gratis, vero? E cosa vuoi fare, ubriacarti per dimenticare?"

Jin afferrò avidamente la bottiglia "Certo che lo so, ma così ti stai giocando la mancia! E non è così che si fa solitamente?"

"Solitamente sì. Ci si ubriaca, si fanno cose imbarazzanti, si va col primo che si incontra per passare una squallida notte di sesso insignificante per poi stare peggio di prima il mattino dopo"

 Fu Jin a ridere a quel punto "Le cose imbarazzanti io le ho fatte prima di ubriacarmi, davanti a voi. Eravamo a casa ma siete comunque degli sconosciuti, in pratica. Però potrei andare davvero col primo che incontro"

Namjoon servì un altro cliente, non voleva davvero rispondere a Seokjin, ma comunque lo fece "No, non lo farai. Non sei il tipo"

Jin inarcò le sopracciglia, sorpreso "E tu che ne sai di che tipo sono io?"

Namjoon si ritrovò a rispondere con una mezza verità. O meglio, lo pensava davvero, ma non era quella la risposta giusta a quella determinata domanda "Sei stato con lo stesso ragazzo per sei anni. Non puoi farmi credere che adesso, di punto in bianco, tu possa fare una cosa del genere"

"Magari lo ero prima"

Namjoon continuò imperterrito a far finta di fare il suo lavoro, togliendo i bicchieri sporchi dal bancone e buttando via le bottiglie vuote, tutto per non dover guardare direttamente Jin "Ne dubito"

"Mi conosci appena!"

"Ho visto abbastanza" Abbastanza da averlo capito, abbastanza da poterselo far piacere, abbastanza da poter dire che Jin non era quel tipo di ragazzo semplicemente perché a lui, quel tipo di ragazzo, non era mai piaciuto.

Fortunatamente, la conversazione venne interrotta da Yoongi che li raggiunse all'improvviso "Senti hyung. Se tu te ne devi stare qui da solo con lui io me ne vado perché quello lì non lo reggo più"

Il ragazzo, però, non aveva fatto bene i conti con l'insistenza dell'altro, quello di cui stava parlando "Stai tentando di scappare da me, zuccherino?"

Hoseok fece per abbracciarlo da dietro, portando le sue braccia ai fianchi dell'altro, ma questo, esattamente come Namjoon lo aveva visto fare poco prima, lo spinse via "Non ti azzardare a darmi ancora un altro nomignolo! Ci siamo visti solo per una manciata di minuti una settimana fa e un paio d'ore questa sera e sono riuscito a contarne quindici. Quindici! Falla finita, intesi?"

Dalla faccia che fece il suo amico, Namjoon fu convinto che stava per assistere ad un'altra prova della sua idiozia "Ma perché? Non ti piace zuccherino? Scommetto che se mi permettessi di assaggiarti è di quello che saprebbe la tua pelle"

Appunto. Yoongi, che aveva tutta la comprensione del barista, era esterrefatto "Oddio, ma ti senti quando parli?"

"Io sì, sei tu a non capirmi, altrimenti adesso non staresti cercando di discutere con me ma -"

Namjoon sentì il dovere morale di interromperlo "Hoseok, ti prego, non continuare amico"

"Senti, Jin hyung mi ha detto della tua...fissa...ma ti sei fatto un'idea sbagliata, ok? Non avrai niente da me, niente! Né ora, né mai. Quindi smettila, stai diventando patetico. Senza contare quanto sia triste il voler provarci con qualcuno solo perché potrebbe diventare un idol"

A quel punto, Namjoon, che conosceva bene il suo amico, sentiva di dover intervenire ancora, se solo avesse saputo come. Sapeva quanto Hoseok in realtà fosse un pochino suscettibile e anche quanto questo, a volte, lo portava a non sapersi difendere in un diverbio del genere. Il ragazzo, però, lo sorprese. Gli rispose, in maniera e con espressione risoluta "Magari sei tu ad esserti fatto un'idea sbagliata"

"Ne dubito, hai iniziato a fare il cretino prima ancora di vedermi"

"E tu a fare l'acido prima ancora di starmi ad ascoltare"

Namjoon era pietrificato e Seokjin continuava a far rimbalzare il suo sguardo da una parte all'altra, da Yoongi a Hoseok, ad ogni frase detta. Il primo tra i due, videro, portò le braccia, conserte, al petto e assottigliò gli occhi, riducendoli a due fessure minacciose "Bene allora, dammi una sola ragione per cui dovrei stare ad ascoltarti"

Hoseok lo guardò con aria di sfida, incrociando a sua volta le braccia "Sei uno stronzo che vuole avere sempre ragione. Mi piace"

Ne seguì un silenzio imbarazzante -per Namjoon e per Jin, ovviamente. Yoongi arricciò le labbra e Namjoon vide il più grande tra loro trattenere a stento una risata -evidentemente il suo amico era stato messo in difficoltà, avendo avuto una risposta che non si aspettava. Dopo ancora qualche secondo Yoongi lasciò andare le braccia lungo i fianchi e si rivolse direttamente a Jin "Me ne vado. Jimin ce lo riporto io a casa" e detto questo si allontanò per davvero, senza salutare nessuno.

Namjoon sospirò, per l'ennesima volta ormai da quando Jin era entrato nelle loro vite "Spero tu abbia capito, adesso"

"Che devo cambiare tattica? Sì. Dio, lo voglio ancora di più adesso"

Hoseok si appoggiò al bancone con un gomito mentre osservava Yoongi uscire dal locale con Jimin. In quel momento li raggiunse anche Tae, che esultante disse "Jimin ha detto che mi porta dai cani!"

Seokjin sorrise e riprese la sua bottiglia di birra, dal quale prese un altro sorso. Namjoon era convinto che sarebbe ufficialmente impazzito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Eccomi di nuovo qui, dopo una settimana precisa e con il nuovo, primo, vero capitolo.

Sulla storia non c'è ancora molto da dire al momento, più che altro per evitare eventuali spoiler, quindi mi limiterò semplicemente a ringraziare di cuore chiunque abbia fiducia al prologo di The Loft. Io davvero non me l'aspettavo, sinceramente! Giuro che mi sono ritrovata a fissare recensioni e numero di persone che seguono la storia come una scema, con tanto di occhi sgranati! xD

Sul serio, grazie mille a tutti. Sono commossa :'D

Ovviamente, adesso ho anche un'ansia da prestazione pazzesca, non essendo affatto convinta della validità della mia ff xD

Bene, detto questo vado ad agitarmi ancora un po' per conto mio, nella speranza che la storia per il momento continui ad interessare e a divertire.

Buonanotte a tutti!
A presto, spero *-*

YoongiYah

   
 
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