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Autore: Ekuseru    20/08/2003    6 recensioni
[Excel Saga]
Questa songfic narra i pochi minuti che vanno dalle suppliche di Excel allo sparo de Il Palazzo...ma inm particolare cosa può aver provato lei.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Konnichiwa minna san!Questa è la mia prima fanfiction su Excel-Saga(ommioddioquantoamoquell'anime!!!*_*), ed è ispirata alla canzone di Bon Jovi "You Give Love A Bad Name", come l'AMV che circola ormai da tempo, credo, sui programmi come Kazaa, Winmx e Imesh. Effettivamente è stato quel video a spingermi a scrivere questa songfic: mi piace parecchio, lo trovo molto ben fatto, e inoltre prima di vederlo non conoscevo la canzone. Ho cercato il testo e l'ho trovata parecchio adatta al mio progetto... Infatti è collocata all'ep.25 della serie, in quei pochi secondi che comprendono le suppliche di Excel e lo sparo de Il Palazzo.Spero vi piacciano, ci ho messo tutta l'anima ^__^ (ND: Nè la serie "Excel-Saga" nè la detta canzone di Bon Jovi mi appartengono, nè tantomeno la lyrics di essa. Non possiedo i loro diritti, sono soltanto una fans che ha cercato di scrivere qualcosina su una serie che ama alla follia!!)

L'ISTANTE PIU' INTENSO DI TUTTA UNA VITA


Una figura umana appare nella solitudine del deserto.Una giovane dai lunghi capelli biondi, raccolti in una treccia, e due profondi occhi verdi che cammina verso una grande astronave.
"Sua Eccellenza Il Palazzo!Sono appena tornata!Sono mortificata di essere tanto in ritardo!!Sono pronta ad accettare ogni punizione!!Per questo, per favore, apritemi!".
Attende, attende ancora, ma le sue parole non ricevono alcuna risposta. Avanza ancora, si avvicina al grande portona di entrata. Quasi si accascia su di esso, vi batte sopra i pugni, con sguardo disperato, voce supplicante, mentre i suoi occhi iniziano a essere illuminati dalle lacrime.
"State ancora esitando?Non siate così crudele! Per favore, vi scongiuro, apritemi! La prego Sua Eccellenza Il Palazzo, sono io, Excel! Per favore! Permettetemi di vedervi, sia anche solo per un attimo! So che siete arrabbiato, ma...io...Sua Eccellenza Il Palazzo..."
Alza al cielo lo sguardo. Lui è là, sulla cima della costruzione. La ragazza fa qualche passo indietro, alza la mano in segno di saluto.
Sua Eccellenza Il Palazzo!Sua Eccellenza Il Palazzo!Sono appena tornata!Ho anche eliminato Un tipo che metteva in giro false voci durante la mia missione. Era un uomo spregevole, diceva che voi, Sua Eccellenza, avevate ordinato la mia eliminazione. Quindi se mi aprite vi riporterò ogni cosa..."
Lui non pronuncia una parola, estrae una pisola, la punta verso il suo cuore. Lei rimane immobile, non riesce a muoversi. Lui spinge il grilletto con espressione fredda, glaciale, ferma...

Il vostro sorriso d'angelo.... Questo mi ha colpita dalla prima volta che mi siete apparso...Il vostro fascino austero e misterioso, i vostri lineamenti perfetti, quello sguardo così penetrante...E' bastato poco ad aprire uno spiraglio al desiderio, alla passione, all'amore che da tanto tempo mi brucia, mi consuma, mi tormenta, annienta ogni piccola tentazione di non obbedire a un vostro ordine, anche quando la vostra richiesta è quasi impossibile da realizzare, rischiosa nel tentativo di messa in atto...ciò che sento per voi è più forte di ogni cosa possa esistere su questo mondo, e su qualsiasi altro.... Non c'è posto dove fuggire, nessuno può ormai salvarmi, il danno è ormai fatto, perchè so di non essere ricambiata, e che non lo sarò mai, ma nonostante ciò...

...Colpita al cuore....

Alcune gocce macchiarono la sabbia. La forza del colpo la costrinse ad arretrare. D'istinto, portò una mano sul cuore.... La sentì bagnata, e la distaccò dalla ferita e dalla divisa già rossa del suo stesso sangue. La osservò, ancora incredula che le potesse aver sparato con tanta violenza, per poi tenderla verso l'alto, dove lui ancora la fissava, immobile, l'arma ancora tra le mani.
"Sua..Eccellenza...." bisbigliò, mentre le forze la stavano ormai abbandonando e il liquido della vita continuava a fuoriuscire ininterrottamente.
Vide le sue labbra aprirsi in un leggero sorriso, per poi voltarsi e andarsene, abbandonandola al suo destino.

....Tu dipingi un sorriso sulle tue labbra....Le tue unghie sporche di sangue sulla punta delle tue dita...Il sogno di una fanciulla, tu apparivi così riservato...Nessuno può salvarmi ora...Il danno è fatto...

Ormai vinta dallo strazio e dallo squarcio nelle sue carni, si arrese e si lasciò cadere pesantemente sulla sabbia.
E'...è bastato un solo, unico crudele colpo, a portarmi via il soffio della vita, a farmi vivere questi ultimi attimi con questo tormento, siete voi da incolpare, per tutto il dolore che sto soffrendo, e tutto....tutto questo...per cosa? Io che spasimo per voi, io che non ho mai voluto abbandonare il vostro ideale, che sono tornata per voi, soltanto per voi, e voi...voi ne avete approfittato per colpirmi a tradimento, senza alcuna pietà, è forse questa la mia ricompensa per tutto quello che ho fatto per voi, per tutto l'ardore che ho messo nella vostra causa, che era anche la mia?
Una sola, unica lacrima si mostrò, percorrendo l'ormai pallida e fredda guancia.....Voi...voi avete reso l'amore un gioco crudele....

...Colpita al cuore...
...Sei tu da incolpare...
...Tu hai trasformato l'amore in una cosa cattiva...
...Io ho fatto la mia parte, tu hai fatto il tuo gioco...
...Tu hai trasformato l'amore in una cosa cattiva...
...Tu hai trasformato l'amore in una cosa cattiva...

  
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