Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |      
Autore: Mu_ariet    06/02/2016    0 recensioni
"Anche io ho una parte cattiva Kanon, ma non la rinnego: l'importante è capire qual'è la strada giusta da seguire,infondo, l'hai detto anche tu: il male,come il bene, esisterà sempre"
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gemini Kanon, Nuovo Personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa è la mia prima storia su Saint Seiya riguardante Kanon. Non sono molto brava a scrivere storie ma penso che continuando a provare riuscirò a raggiungere risultati migliori di adesso (si spera).

 

 

Kanon e Micene,due ragazzi amici per la pelle da quando erano nati.

Due ragazzi che adoravano la vita e le sue sorprese.

Due ragazzi che si volevano bene e che nessuno sarebbe riuscito a separare.

Il primo, scorbutico ed esuberante, un fanciullo dai lunghi capelli blu come gli occhi.

Il secondo, un bambino mite e calmo, dai capelli neri e gli occhi azzurri.

 

Argo Luglio 1994

 

“Kanon, prova a prendermi, sempre se ci riesci!”

“Vieni qua Micene, stavolta non puoi scapparmi. Io sono più veloce di te”

“E anche più modestoooh”.Caduto di faccia per terra.

“Io sarò arrogante, ma te non sai stare su due gambe”rispose ridendo scherzosamente.

“Molto spirito...”. Non riuscii a terminare la frase che Kanon mi aveva già tirato in piedi con tutta la sua forza e un sorriso dolce sul volto.

“Dai, scherzavo. Che ne dici di andare al mare? C'è un caldo!” propose Kanon levandosi la maglietta bianca che aveva, mostrando il suo corpo magro e slanciato a tutti i ragazzi in quel boschetto ovvero lui,io e due ragazze che raccoglievano fiori.

“Secondo me vuoi solo saltare dalla scogliera e vedere se sopravvivi. Da quando,quei beoti, ti hanno raccontato che un uomo si è lanciato da lì ed è sopravvisuto, ti sei inculcato in quella tua testaccia di provarci ma secondo me, Kanon il testone, finirai steso in un letto in fin di vita”.Mi preoccupavo per lui, ma lo ammiravo allo stesso tempo:coraggioso e positivo.

“Micene, Micene, Micene. Io sopravviverò e tornerò,nuotando, a giocare con te. Nessuno ci dividerà. Neanche quel salto”disse sorridendo deciso

Sospirai e mi incamminai alla scogliera con lui accanto. Pregai Athena che non gli succedesse nulla o non me lo sarei perdonato mai.

Arrivammo, il ragazzo dai capelli blu corse per poi buttarsi nel mare sotto il mio sguardo tra il preoccupato e l'allibito.

Quando guardai giù,vidi un vortice d'acqua che girava e girava e qualunque cosa trovava la inghiottiva e Kanon si era buttato dentro senza accorgesene e senza poter fare nulla.

“KANONNNNN!”. Urlai, ma solo il vento mi sentiva, il mio amico d'infanzia se n'era andato, scomparso.

Le gambe non sorreggevano più il mio peso e caddi anche io,svenendo per lo shock.

 

Solo una cosa poteva dividere loro due: il Destino, una forza superiore persino al volere divino.

 

“Micene! MICENE! Svegliati, non andartene!”

Ero debole, non avevo neanche la forza di aprire gli occhi, ma quella voce mi diede la spinta necessaria. Infatti l'azzuro dei miei occhi si incontrò con il blu di quelli di Kanon. Non era morto e neanch'io. Ero stretto fra le sue braccia e le sue lacrime che cadevano sulle mie guance.

“Non dovevo gettarmi. Sono uno stupido! Con la mia impulsività ho condotto anche te in questo Inferno” disse fra i singhiozzi.

Non sapevo cosa dire, era la prima volta che vedevo Kanon piangere. L'unica cosa che seppi fare era asciugargli le lacrime e abbracciarlo forte, rassicurandolo.

“Bene,bene. Vedo che vi siete svegliati!”.Una voce maschile, calma e serena. Sulla soglia c'era un uomo dai capelli azzurrini, gli occhi del medesimo colore, con indosso un'armatura arancione e un tridente in mano.

“Si può sapere chi sei tu? Siamo solo due ragazzi di neanche nove anni!” ringhiò Kanon temerario.

“Risparmia le forze ragazzo, il Destino ha voluto che voi foste reclute del mio esercito. Finchè non sarete forti abbastanza vi allenerete qui, nel Regno dei Mari.

Io sono il vostro padrone: Nettuno, signore dei mari e degli oceani.”.”E chi ti dice che noi vogliamo fare parte del tuoi burattini?”.Solo Kanon dibatteva, io ero spaventato da quell' essere che stava davanti a noi.

“Non vorrai beffarti di un Dio,ragazzo? Sono più forte di voi semplici umani! Ora riposatevi, non voglio che agli allenamente sembriate degli innocui animaletti col quale divertirsi.” e detto questo se ne andò con portamento da sovrano, raffinato ed autoritario

 

Da quel giorno i due sono diventati soldati di Nettuno,

allenandosi e combattendo ogni giorno, cambiando sia fisicamente che mentalemente. Non ricordavano più i bimbi che giocavano nei rati in fiore di Argo. Anzi, Kanon non ricordava e pensava solo alla vittoria e a diventare generale. Micene no. Lui ricorda ancora bene le corse e le cadute, le risate e le lacrime, le serate e le giornate passate insieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Mu_ariet