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Autore: Iolanda 96    09/02/2016    1 recensioni
Questa è la mia prima ff. Una storia che racconta l'amore di due personaggi che non sanno di essere inspiegabilmente innamorati l'uno dell'altro, con un grande stravolgimento dei fatti. Se vi piace, non limitatevi a dirmelo e io proseguirò con i prossimi capitoli.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Sorpresa, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Era una classica giornata di prove, fuori pioveva a dirotto e nella nostra casa a Los Angeles si suonavano le canzoni del tour. Io provavo e riprovavo ma non era come le altre volte, stavolta era diverso. Qualcosa nella mia testa mi torturava, mi tormentava ed io non riuscivo a concentrarmi al massimo delle mie possibilità.
-cos'hai bill?- mi chiese Georg - non riesci a prendere una nota oggi!-
- si, hai ragione! Oggi non mi sento molto bene, temo di avere l'influenza-
- che sfortuna! Meglio che vai a riposare un po' allora, inutile continuare-
- scusate ragazzi, davvero.-
- non ti preoccupare bill, vai a riposare riprendiamo fra qualche giorno.- affermò Gustav. Andai a mettermi a letto, ero molto raffreddato e mi scoppiava la testa ma certamente non era questo il Motivo per cui non riuscivo a cantare decentemente. C'era qualcos'altro. Una sorta di malinconia,tristezza non so cosa fosse esattamente ma un cosa era certa, questo stato d'animo che mi infastidiva da giorni era scaturito dalla mancanza di qualcosa si, ma cosa?! Bussarono alla mia porta, era Georg venuto a portarmi un'aspirina e un The caldo.
- grazie Georg, molto gentile da parte tua.-
- figurati bill, cerca di riprenderti piuttosto. Io e Gustav andiamo dalle nostre metà.-
- ma piove a dirotto fuori.-
- lo sappiamo! Ma dobbiamo. La forza dell'amore fa anche questo mio caro amico.-
- si, immagino Georg.-
- strano che tu non riesca a cantare anche se hai la febbre, di solito riesci con tutta l'energia rimasta in corpo a cantare, a ballare e a far divertire il pubblico di fronte a noi. Oggi non riesci nemmeno a far uscire un suono. Sembri distratto, qualcosa ti turba?-
- no Georg. Grazie per l'interesse che hai nei miei confronti, è solo un po' di influenza, niente di che. Non preoccuparti!-
- d'accordo bill, come se non ti conoscessi. Tuttavia, farò finta di crederti. Ora vado che si è fatto tardi, riprenditi mi raccomando! Abbiamo ancora bisogno di un vocalist-
- grazie Georg, ci vediamo!- Chiuse la porta dietro le sue spalle ed uscì. Presi l'aspirina e la mandai giù. Presi tra le mani il The bollente e lo bevvi. Dopo poco iniziai a sudare per via della febbre. Pensai e ripensai a quello che mi Disse Georg: "la forza dell'amore fa anche questo", già! Un amore che forse io non proverò mai, un amore che non conoscerò mai, puro e limpido, semplice e complicato, passionale. Chissà cosa mi riserverà il futuro, la vita. Intanto penso alla mia influenza e son sicuro che almeno lei non mi abbandonerà così facilmente. Mi svegliai nel cuore della notte, non riuscivo  a prendere sonno, quella febbre mi stava uccidendo. Sudavo, mi giravo e mi rigiravo, sembravo un’anima in pena. Mi sentivo svenire. Non avevo mai contratto una febbre così tremenda. D’improvviso si aprì la porta di camera mia. Era Tom che mi vide quasi a terra, in erme. Mi prese di peso e mi spogliò, mi mise dentro la vasca con acqua molto fredda per far scendere la temperatura corporea e stabilizzarla, mi bagnava continuamente il viso ormai pallido. Eravamo solo noi in quella casa.
Passarono pochi minuti e l'alta temperatura iniziò a scendere. Mi prese e mi tolse dall’acqua gelida, mi asciugò e mi cambiò le lenzuola del letto ormai totalmente bagnate di sudore. Mi prese e mi adagiò dolcemente nel mio comodo letto che odorava di bucato appena fatto.
- grazie Tom. Non so cosa farei senza di te, io … - mi interruppe.
- non dire nulla, Bill. Non occorre! Per te darei la mia stessa vita, cosa che ancora ti ostini a non capire. Ti ho sentito urlare fin dalla mia stanza e mi sono precipitato qui. Ora però pensa a riposare un po’. Parleremo domani-
Si mise accanto a me nel piccolo letto pur di non lasciarmi solo e ci addormentammo beati, fino al giorno seguente. 
   
 
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