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Autore: Emmas_dreams    09/02/2016    2 recensioni
Allison, ragazza di 19 anni che ha causa del destino necessita soldi per poter continuare gli studi.
Dopo diversi colloqui viene assunta in prova da una casa discografica come segretaria di un famoso gruppo che lei non ha mai potuto ascoltare.
Cosa succede se un'innocua, sola e impaurita segretaria riesce a salvare l'animo ormai corrotto e consumato di un divo della musica?
"Pensavo che tutto questo sarebbe stato il massimo a cui potevo ambire ma solo ora capisco che c'è di più e lo devo a te."
Disse lui guardando davanti a se e non me
"C'è sempre stato di più e l'hai sempre saputo, solo non te ne accorgevi" dissi io guardandolo e poi continuammo, in silenzio, a guardare la strada davanti a noi.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sono mai stata brava a dire quello che penso. Ho sempre pensato che avrei potuto offendere qualcuno con le mie parole o creare disappunto ed è una cosa che odio deludere qualcuno, figuriamoci deludere a causa di un mio pensiero.
Mi chiami Allison Parker, ho 19 anni.
Siamo sempre stati poveri, mia madre lavorava come cameriera in un locale chiamo "the second street" e mio padre faceva l'operaio in una fabbrica di tessuti londinese.
Sono nata e cresciuta a Londra in uno dei quartieri popolare che ci sono poco fuori la città.
Volevo andare all'università appena ricevetti il diploma, uscii dal liceo con il massimo dei voti per ricevere una borsa di studio che purtroppo non arrivò per cause legali. 
Non ho mai avuto nulla dalla vita, ha sempre saputo togliermi qualcosa ma non per questo mi sono fermata dal raggiungere i miei obbiettivi come fece mio padre.
Dopo che fu arrestato, quando avevo sedici anni, mia madre dovette lavorare il doppio per mantenere me e mio fratello più piccolo Robert che ora ha appena compiuto 16 anni.
Mi sono trovata un lavoro come cameriera dopo il diploma, durante l'estate per potermi permettere un appartamento mio e mantenermi da sola e ne ho trovato uno piuttosto carino da condividere con una ragazza che studia legge di noma Casey, ed è per questo che ora sto facendo la valigia e sto salutando mia madre che piange e mio fratello che mi guarda triste implorandomi di non andare, devo farlo se voglio che la mia vita abbia un senso e se vado mia madre avrà più soldi per Robert ma appunto non gli e lo dico per non creare disappunto.
Ho messo vari annunci come lavoro da segretaria e finalmente mi hanno contattato per fare dei giorni di prova, lavorerei per un'importante casa discografica e farei da segretaria personale ad un gruppo che va molto di moda di questi tempi che però io non ho mai avuto la possibilità di ascoltare date le mie difficoltà economiche e l'assenza di telefono, computer e internet.
A dire il vero non so neanche come mai hanno chiamato proprio me con tutte le ragazze qualificate che ci sono in giro ma le  richieste erano chiare: cercasi ragazza con meno di 22 anni disposta a fare la segretaria per il gruppo X (preferiamo comunicarvi il nome quando farete il colloquio per motivi di sicurezza) . Requisiti: diploma liceale con buoni voti, competenze lavorative ottimali per questo impiego.
So che non sono l'unica ad essere candidata e infatti dovrò dare il massimo per avere questo lavoro e mantenermi la casa e poter continuare gli studi.
Ho già pagato l'affitto del primo mese grazie ai risparmi dovuto dal lavoro come barista e qualche soldo da parte di mia madre che provai a non accettare ma lei insistette.
Purtroppo il lavoro come cameriera era soltanto estivo e quindi fui costretta a trovarmene subito un altro.
Dopo aver salutato tutti salii sul taxi e mentre guardavo fuori dal finestrino il mio quartiere, la mia infanzia capii che il mondo vero mi stava aspettando e non mi sarei più fatta togliere nulla dalla vita che avrebbe solo potuto darmi.
Il viaggio fu abbastanza breve ma c'era già molta differenza rispetto a dove vivevo prima, questa parte di Londra era piuttosto rinomata grazie alla presenza dell'Università di fianco.
Scesi e pagai il tassista, recuperai le mie poche cose e salii verso il mio appartamento che sarebbe stato al terzo piano.
Appena entrai sentii un fresco odore di casa che mi tranquillizzò.
"Ciao tu devi essere Allison piacere sono Casey" disse la ragazza sorridendo e porgendo i gentilmente la mano.
"Piacere chiamami pure Allie" dissi cordialmente, odiavo quando la gente mi chiamava con il mio nome intero mi faceva sentire sotto pressione.
"Certamente, vieni ti mostro la tua camera e il resto della casa, non è molto grande ma in due ci si sta sicuramente benissimo, io studio qui vicino legge come hai letto dell'annuncio mi hai detto che domani hai un colloquio giusto? Come mai non continui gli studi? Oddio sto parlando un po troppo scusa" disse ridendo
Era davvero chiacchierona e la cosa non mi dispiaceva, lo ero anche io.
Le sorrisi " si domani ho un colloquio come segretaria per la Sony music, beh ovviamente no per la casa discografica ma per un gruppo che ne fa parte e si vorrei continuarli infatti spero che mi prendano per potermeli pagare"dissi sorridendo.
"Wooooow la Sony music? Caspita che botta di culo spero che ti prendano così poi andiamo a tutti gli eventi per ricconi" disse lei ridendo e la seguii a ruota, era davvero simpatica per fortuna.
Sistemai le mie cose mentre Casey continuava a parlarmi della sua vita e io le raccontavo, un po di meno, della mia.
Per cena ordinammo la pizza che nonostante diversi battibecchi pagò lei.
"Non se ne parla offro io sei appena arrivata è il minimo che possa fare" disse lei sorridendo e li non potei più controbattere così Risi mi arresi e presi le pizze da mettere in tavola mentre lei pagava il fattorino di pizza hut. 
"Ecco fatto sto morendo di fame" disse lei ridendo.
"Si pure io" non ricordavo nemmeno quale fu l'ultima volta che mangiai una pizza, fui molto felice di poterla gustare nuovamente.
Dopo la cena ci sedemmo sul divano a guardare una serie TV chiamata "Awkward- diario di una nerd superstar" che non avevo mai sentito per cui Casey andava pazza e devo dire che guardando alcune puntate lo diventai anche io.
Quando furono le dieci decisi che era ora di andare a dormire considerando l'importante giornata che avrei avuto il giorno dopo.
"Beh io vado a dormire Casey dato che domani ho il colloquio alle 9 grazie mille ancora per la pizza ci vediamo domani quando torni dalle lezioni" dissi sorridendo.
"Certo certo è non farti incantare da qualche famosa star domani eh"
Disse lei facendomi l'occhiolino e io Risi.
"Ah Allie, non per essere scortese ma ho notato che non hai portato con tè molti vestiti, vuoi che ti presti uno mio per domani così fai bella figura?" Disse lei, non c'era malizia o presa in giro nei suoi occhi, solo gentilezza. Sapeva da dove venivo e quindi poteva immaginare le mie difficoltà e rimasi sorpresa dal suo gesto gentile anche se un lo imbarazzata.
"A-ah beh se per te non è un problema.. No però mi dispiace mi hai anche offerto la pizza" dissi imbarazzata.
"Ma va figurati vieni dai che andiamo a sceglierne uno adatto" disse lei 
"Poi se ti prendono dobbiamo andare a fare un po di shopping perché non puoi andare al lavoro così" disse ridendo d lo feci pure io perché capii che lo diceva con buone intenzioni.
"Si hai ragione" 
"Allora guarda c'è questo verde molto carino, o questo bianco che mi sembra adatto e ho pure le scarpe color carne che ci stanno benissimo, tu che numero porti?" Disse lei contenta ed esaltata per la situazione e lo ero pure io, quesi vestiti erano bellissimi soprattutto quello banco, era un tubino che arrivava a metà coscia con una scollatura a cuore e che metteva in risalto le forme, non era volgare, affatto, era estremamente elegante.
" il 38 comunque quello bianco è davvero bello" dissi sorridendo.
"Perfetto pure io! Visto? È destino che fossimo coinquiline così ci scambieremo la roba a vicenda" disse lei ridendo e la seguii a ruota pure io, non tanto per l'idea ma perché non avrei avuto vestiti idonei da darle ma non le importava. 
"Allora provati questo vado a prenderti le scarpe" disse lei.
Lo misi e mi stava davvero bene, metteva in risalto il mio seno abbastanza abbondante e i miei fianchi, poi dopo che misi le scarpe mi stava molto meglio grazie al fatto che mi faceva delle gambe molto snelle e slanciate.
Mi piaceva da pazzi.
"Stai benissimo Allie davvero, metti questo!!" Disse lei battendo le mani.
" Okay grazie mille ancora" dissi io ridendo, piegai accuratamente il vestito sulla sedia della mia camera e misi nuovamente il pigiama.
"Grazie ancora Casey a domani" dissi io sorridendole per gratitudine
"Prego figurati a domani mi raccomando quando torno voglio sapere tutto!"
Disse e io Risi prima di rientrare in camera.
Mi stesi nel letto e guardai l'ora: 22.45 cavolo se era tardi..
Pensai a quanta strada avevo fatto per arrivare qui è che dovevo stare molto attenta domani a riuscire a meritarmi il lavoro o sarei dovuta tornare a casa a breve se non ne avessi trovato uno alternativo che dava una paga simile.
Mi addormentai pensando all'indomani che arrivò troppo presto.
La sveglia suonò alle 7.30 e io con fatica mi tirai giù dal letto. 
"Cavolo" dissi guardandomi allo specchio e vedendo la mia faccia
Corsi a farmi una doccia e con cura asciugai i miei lunghi capelli color nocciola, li spazzolai poi mi lavai i denti e infine decisi di truccarmi.
Non mi truccavo mai per cui non avevo molti trucchi ma vidi tutti quelli di Casey e penso che non le avrebbe arrecato disturbo se li avessi usati anche solo un pochino.
Misi così il mascara, un po di matita e di fondotinta e l'effetto fu tutt'altro che brutto, stavo decisamente meglio.
Per fortuna il fondotinta non copriva le mie lentiggini, mi piacevano e non volevo di certo nasconderle.
Mi misi il vestito e i tacchi e quasi non mi riconoscevo.
Quando uscii di casa erano le 8.35.
Ero in perfetto orario ci volevano 20 minuti a piedi per arrivarci e 10 in macchina, avrei dovuto prendermene una.
"Ogni cosa a suo tempo" dissi tra me e me dato che stavo iniziando a fantasticare troppo.
Arrivai li giusto alle 8.55 ed entrai, davanti a me c'era un enorme bancone con dietro una signora ben truccata e pettinata.
"Posso esserle utile?" Disse la signora guardandomi torva, solo in quel momento mi accorsi che a causa della camminata avevo gli occhiali storti e i capelli un po arruffati così velocemente mi risistemai.
"Ehm si, mi chiamo Allison Parker e sono cui per il colloqui di lavoro come segretaria" dissi piano.
Là signora mi scrutò attentamente senza trasparire alcuna emozione, chissà quante ragazze entravano e uscivano da quella porta anche più qualificate di me.
"Certamente, venga la porto da Nadia, è la capa del personale della band in questione, saranno loro a scegliere se lei è adeguata e poi Nadia le comunicherà tutto." Disse velocemente mentre io annuivo veloce.
La signora che dal cartellino lessi si chiamava Amy bussò ad una grande porta e subito dopo si sentì una voce femminile dire "avanti" così entrammo.
"Nadia c'è qui una ragazza per il colloqui di oggi" disse Amy.
"Gesù speriamo che non sia incompetente come tutte le altre che ci hanno mandato, appena vedevano i ragazzi andavano in palla e non riuscivano più a lavorare e noi abbiamo bisogno di una certa serietà." Disse la signora squadrandomi e io mi sentì subito in soggezione.
"Piacere signora io sono All-" non mi fece finire.
"Non importa chi sei, conosci il gruppo in questione? Stiamo parlando di pezzi grossi e siediti non restare lì impalata. Amy puoi andare" mi tremavano le gambe mentre mi sedevo lenta.
"No signora non mi hanno comunicato il nome" dissi seria.
"Ah ma certo ovviamente per la sicurezza" disse lei più a se stessa che a me.
"Bene si tratta degli One direction sicuramente saprai chi sono" disse con fare ovvio ma io non li conoscevo, forse li avevo sentiti nominare qualche volta dalle mie compagne.
"A dire la verità signora no, non li conosco" dissi io e lei mi guardò, sta volta davvero.
"Ah interessante..bene almeno non c'è il rischio che gli salti addosso come le altre" mi venne da ridere al suo commento ma mi trattenni porgendo un cordiale sorriso.
"Bene ho visto che sei uscita con ottimi voti dal liceo e che hai appena 19 anni, credi di essere competente per questo lavoro?"disse seria.
"Ho sempre lavorato da quando ho 16 anni occupandomi, ovviamente, di impieghi meno importanti e sono sempre riuscita a completarli a dovere al massimo che potevo signora." Dissi seria.
"Bene se è vero quello che dici sei proprio quello che stavamo cercando" disse seria e io mi sentii morire dalla felicità dentro.
"Ovviamente se ti assumiamo dovrai essere reperibile sempre e dovrai accompagnare i ragazzi per molti dei loro viaggi, se non tutti" disse con ovvietà, non ci avevo pensato a questo dettaglio ma ormai era fatta per cui annuii come se lo sapessi già.
"Bene allora i ragazzi arrivano tra poco il tuo compito sarebbe quello di annotare gli appuntamenti riferirglieli, preparare i loro vestiti, aerei, macchine, controllare chi li segue, cosa succede. Tutto insomma sarai la loro ombra" disse la signora e io deglutii.  
Calma Allison sarai all'altezza ricorda i tuoi obbiettivi 
Disse il mio subconscio così mi calmai e risposi
"Se posso sapere, come farete a sapere se sono competente? Insomma che compito dovrò svolgere ora per far vedere che sono all'altezza del lavoro?" Dissi seria.
"Vedo che sei sveglia ragazzina, bene questo è un tuo punto a favore. Comunque, ora hanno un meeting in sala conferenze con la stampa. Tu, dovrai fare esattamente tutto quello che c'è scritto qui, ovviamente le prossime volte non ci sarà il foglio dovrà venire da te organizzare tutto solo che ormai la cosa è fatta." Disse e mi porse il foglio. Fissai attentamente la lista di cose.
-controllare chi controlla microfoni e luci 
- guardare lista di domande e approvarle
- far arrivare giusti i ragazzi
-annotare tutte le diverse riviste che saranno presenti 
- annotare personale della scorta
Annotare durata meeting (massimo un'ora) 
Lessi tutto attentamente poi riguardai Nadia.
"Quando posso iniziare signora?" Dissi seria e lei mi sorrise con compiacimento.
  
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