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Autore: Windstorm96    09/02/2016    0 recensioni
"Ebbe l'impressione che quel ragazzo stesse per la prima volta provando davvero qualcosa, che la sua impassibile freddezza fosse andata in frantumi rimpiazzata da una qualche confusa emozione..
Sentendo il suo sguardo addosso Mika si perse, e dimenticò le parole.."
Fanfiction partecipante al contest 'Nothing's only words'
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Personaggi: Mika, Sai, Naruto, Sakura
Prompt: crossover (Mika + Naruto)
Genere: generale
Rating: verde
 
Il villaggio della foglia era piuttosto tranquillo in quella stagione. Il sole splendeva alto nel cielo, i bambini correvano per i cortili giocando ai piccoli ninja, mentre i più grandi erano per lo più impegnati - come sempre - negli allenamenti.
Mika no. Quel genere di vita non faceva per lui, lui che era così restio alla violenza, così sognatore.. alcuni lo prendevano in giro per questo suo atteggiamento, ma a lui non importava più di tanto. Gli piaceva stare solo, specialmente nelle belle giornate di sole, che trascorreva per lo più cantando le sue canzoni preferite.. peccato solo che non fossero in molti a coltivare la musica e le belle arti nel villaggio.
Quel giorno si trovava nel bosco che circondava la Foglia, e se ne andava a spasso canticchiando distrattamente una canzone d'amore, quando si imbatté in qualcuno che non aveva mai visto prima.
Era un ragazzo dai capelli neri e dai lineamenti semplici, e dall'aspetto si sarebbe potuto dedurre che si trattasse di un ninja.
Mika si limitò a indirizzargli distrattamente un cenno di saluto, ma quando il suo sguardo già passava oltre, quello gli rivolse la parola.
"Scusami.. non è che per caso hai trovato un quaderno da qualche parte? Credo di averlo perso, dev'essermi caduto dalla borsa"
Mika gli diede una rapida occhiata; in effetti portava un'ampia borsa a tracolla da artista, un po' in disaccordo con la spada che gli spuntava da dietro la schiena.. ed era vestito in modo insolito per un ninja, con una giubba che gli lasciava scoperta gran parte dell'addome..
"N-no, io non ho trovato niente, mi dispiace.. ma se vuoi posso aiutarti a cercare"
Il moro lo fissò per un attimo, impassibile, poi si voltò.
"Non fa niente, mi arrangio"
Mika ci rimase un po' male per quel rifiuto secco; non che fosse uno molto popolare, la maggior parte della gente del villaggio lo evitava perché lo considerava strano.. però in fondo era stato gentile con quel ragazzo..
Mentre camminava rimuginando sull'incontro appena fatto, vide tra le felci la copertina marrone di quello che sembrava un diario. Lo raccolse e corse nella direzione in cui si era allontanato il ragazzo. Quando lo raggiunse, rimase stupito dalla sua reazione.
Appena lo sentì arrivare, infatti, egli si voltò di scatto sfoderando la spada, come se si aspettasse un attacco alle spalle. Al che il ricciolino si immobilizzò, mantenendo le distanze e spiegandogli:
"I-io sono venuto solo per darti questo.. l'ho trovato per terra di fianco al sentiero"
Il moro lo scrutò a fondo, poi rinfoderò la spada e gli si avvicinò.
"Ti ringrazio" si limitò a dire, prendendo il diario che il ragazzo gli porgeva. Poi, come se improvvisamente si fosse ricordato di qualcosa, lo fissò negli occhi e gli sorrise.
Mika rimase colpito da quel brusco cambiamento di atteggiamento; solo pochi secondi prima sembrava volerlo fare a pezzi..
Il moro aprì la borsa per riporvi il diario, e Mika notò che dentro vi erano alcuni rotoli di carta, tele e boccette di inchiostro.
"Sei un pittore?" gli chiese indicando gli strumenti.
"Mi piace disegnare" 
"È per quello che sei venuto qui nel bosco?"
"Sì.. e per allenarmi"
"Allenarti? In cosa?"
"Beh.. a disegnare"
"Ah.. neanche a te piace combattere?"
"Io combatto disegnando"
Il moro con una mossa rapida srotolò uno dei rotoli e prese il pennello; con l'inchiostro nero tracciò rapidamente delle linee sinuose che formarono l'immagine di una farfalla. Poi fece un segno con le mani, ed essa incredibilmente sembrò prendere vita e uscire dal foglio, librandosi leggera intorno a loro.
"Così posso disegnare una tigre o un drago, ed essi ubbidiscono ai miei comandi"
"Wow.. è stupendo"
Il moro si soffermò a guardarlo intensamente, mettendolo un po' in soggezione, prima di dire:
"Però in effetti questo non avrei dovuto dirtelo. Ti ho svelato la mia abilità, e non ti conosco neppure"
Mika si affrettò a tendergli una mano.
"Oh scusami.. io mi chiamo Mika, vengo dal villaggio della pioggia"
I suoi occhi si spostarono un istante sulla sua mano, poi tornarono a fissarsi nei suoi.
"Io sono Sai"
Mika si sentì sollevato; per un attimo aveva temuto che volesse fargli del male.
"Piacere di conoscerti Sai. Posso accompagnarti fino al villaggio?"
"D'accordo"
 
Camminavano in silenzio. Sai sembrava agli occhi di Mika un tipo molto riservato, riflessivo e introverso; perciò si sentiva bene accanto a lui.
E accidenti, non riusciva a staccargli gli occhi di dosso. Insomma, non lo faceva apposta, ma quegli abiti erano decisamente provocanti, come poteva resistere.. sperava solo che lui non se ne accorgesse..
"Perché mi guardi?"
Mika avvampò. Ecco, se n'era accorto..
"N-non ti stavo guardando"
"Sì invece"
"È solo che.. hai un bel fisico.."
Il moro lo squadrò, senza scomporsi minimamente.
"Grazie. Anche tu"
Mika rimase di stucco.
"Non.. non ti dà fastidio quello che ho detto?" chiese timidamente.
"Perché dovrebbe? Se è quello che pensi.."
"Beh, sì"
"Non sono in molti a dire quello che pensano"
Mentre parlava i suoi occhi spaziavano nell'azzurro del cielo limpido che le fronde degli alberi sopra le loro teste ritagliavano in mille frammenti di ogni forma.
"Beh, io ti ho mostrato come disegno.. ora mi piacerebbe sentirti cantare"
Mika rimase stupito dalla richiesta - non solo perché era la prima volta che Sai sembrava mostrare un po' di interesse nei suoi confronti - ma anche perché si rendeva conto per la prima volta di sentirsi un po' in imbarazzo a cantare davanti a qualcuno, poiché finora si era sempre trovato a cantare per conto suo.. tuttavia fece un profondo respiro, rivolse anche lui gli occhi al cielo e iniziò..
"Bursting through a blood-red sky.."
Non appena aprì bocca, notò con la coda dell'occhio lo sguardo sorpreso di Sai; era uno sguardo perso in qualche luogo lontanissimo, totalmente differente da quello freddo e distaccato che aveva visto sino ad allora, sembrava balenarvi una strana luce..
Ebbe l'impressione che quel ragazzo stesse per la prima volta provando davvero qualcosa, che la sua impassibile freddezza fosse andata in frantumi rimpiazzata da una qualche confusa emozione..
Sentendo il suo sguardo addosso Mika si perse, e dimenticò le parole.
Sai sembrò tornare a rimirare il cielo, pensieroso.
"Sei bravo"
"Scusa.." mormorò abbassando lo sguardo e sentendo un calore imporporargli le guance.
"È che non sono abituato ad avere qualcuno che mi ascolta"
"Io ti ascolto con piacere. La tua voce.. è come se facesse prendere vita a qualcosa dentro di me.. un po' come i miei disegni. Sai Mika, avevo un fratello una volta.. Shin era il suo nome.. quand'ero con lui provavo qualcosa, una specie di emozione che non ricordo più.. solo quando disegno riesco a recuperare parte di quei momenti, ma solamente frantumi troppo piccoli e sparsi per essere ricomposti.. non avevo idea che esistesse qualcosa che avesse un effetto simile"
Il ragazzo tornò a sorridergli nuovamente; stavolta però non era un sorriso come quelli che gli aveva rivolto fino ad allora, era più.. vero..
Improvvisamente sentirono un rumore che si avvicinava sempre di più.. era il rumore di un bisticcio, si poteva udire chiaramente mentre tutti gli uccelli della zona volavano lontano.
"Sai, eccoti finalmente!"
Un ragazzo biondo dai vivaci occhi azzurri corse loro incontro, accompagnato da una ragazza dai capelli rosa e l'aria estremamente irritata.
"Accidenti, ma dove sei stato? Ti stiamo cercando da ore!"
"Stavo dipingendo" rispose quello con la massima tranquillità.
I due nuovi arrivati notarono Mika.
"Ehi, che ci fate voi due insieme?"
"Stavamo tornando al villaggio.. lui mi ha cantato una canzone.. e ha detto che ho un bel fisico"
Le guance del ricciolino avvamparono. Perché diavolo l'aveva detto?!
"Cosa?!"
Il biondo si voltò verso di lui con espressione schifata, e Mika si preparò a ricevere qualche insulto che gli sarebbe scivolato addosso come la gelida acqua di un torrente.
"Lui?! Ma se è così magro, non ha neppure l'ombra di un muscolo! Insomma, è una femminuccia!"
"Almeno io un pene ce l'ho"
Il biondo gli rivolse uno sguardo omicida, cominciando a urlargli dietro di tutto, mentre la ragazza roteò gli occhi al cielo e si avvicinò a Mika.
"Sempre così loro due.. a discutere su chi ce l'ha più grosso.."
Poi gli rivolse un sorriso amichevole.
"Io sono Sakura, molto piacere. E quella disgrazia che mi è capitata si chiama Naruto"
"Io mi chiamo Mika, lieto di conoscervi"
"Sei un amico di Sai?"
"Veramente l'ho incontrato per caso nel bosco.. sono qui in visita da mia sorella, vengo dal villaggio della pioggia"
"Capisco..benvenuto allora!"
Gli altri due intanto continuavano a insultarsi senza tregua, e mentre il moro rimaneva impassibile, il biondo assumeva un colorito sempre più acceso.
"La vuoi smettere con questa storia? Sei proprio fissato!" sbottò infine avvicinandosi a Mika.
"E tu come ti chiami?" gli chiese con aria inquisitrice.
"I-io sono Mika, piacere"
"E sei un pervertito come il tuo amico Sai?"
"N-no.."
"Mhm..  allora tanto piacere di conoscerti!" esclamò esibendo un sorriso a trentadue denti.
"Sarà meglio che andiamo ora, altrimenti il maestro Kakashi si arrabbierà" disse Sakura.
"Oh, che palle, tanto è sempre lui quello in ritardo!" obiettò Naruto mentre il gruppo si avviava.
"Tu non vieni Mika?"
Si voltò, invitandolo ad unirsi a loro.
"Certo, volentieri" rispose il ragazzo con un sorriso.
 
Durante il cammino, mentre Naruto e Sakura aprivano la strada continuando a bisticciare per qualunque cosa, Mika e Sai rimasero un po' indietro, e Mika trovò il coraggio di chiedere:
"Sai, scusa.. perché prima hai riferito tutto quello che ti avevo detto? Credevo fosse una cosa personale.."
Il moro lo fissò negli occhi.
"Ah.. non volevi che lo dicessi?"
"Beh, in realtà.. è che non so nemmeno io perché te l'ho detto.." replicò abbassando lo sguardo.
"Forse perché sei innamorato di me"
Mika lo fissò incredulo.
"C-che cosa? N-no, no, io.. era solo.."
"Davvero? Perché le tue guance cambiano colore un po' troppo spesso e i tuoi occhi continuano a scappare dai miei, e sul mio libro c'è scritto che questo succede quando si è innamorati"
Mika si sentiva come in trappola; quel ragazzo era strano, fin troppo impassibile e imperscrutabile, lo metteva profondamente in soggezione..
"L-libro?"
"Vedi, io non sono bravo a capire le persone.. diciamo che è da poco che mi sforzo di comprenderle.. ed è piuttosto difficile. Perciò ti chiedo di aiutarmi.."
Mika si chiese se stesse dicendo sul serio o se non fosse piuttosto una specie di gioco crudele per prenderlo in giro.. eppure i suoi occhi sembravano sinceri, puliti.. curiosi..
Fece un profondo sospiro.
"Beh sì, forse un po' mi piaci.. ma non è così semplice, non ti pare?"
"Perché no? C'è qualche cosa che lo vieta?"
"Beh, no, ma.."
"E tu sai che è così.."
"S-sì, però.."
I due occhi scuri continuavano a frugare insistentemente nei suoi alla ricerca di qualcosa.. poi rinunciarono e si rivolsero al cielo, verso le nuvole che fluttuavano lievi.
"Certo che la mentalità delle persone a volte è così strana.. non credo che riuscirò mai a capirla"
Mika ci rifletté un po' su; in effetti non si sentiva di dargli torto..
"Ehi Sai! Secondo qualcuno somigli un po' a Sasuke.. beh, stai attento che Sakura non ti salti addosso!!" urlò da lontano il biondo.
"Ma cosa dici, deficiente!! Te l'ho detto, Sasuke è mooolto più carino di lui.. ehm, senza offesa Sai" esclamò furente lei con tono aggressivo.
"Figurati, racchia" replicò calmo il moro, accennando uno dei suoi soliti falsi sorrisi.
Questa volta fu la ragazza ad esplodere dalla rabbia e a tentare di trucidare Sai, mentre Naruto la tratteneva a fatica.
"Ma io quello lo ammazzo di botte!!"
"Avanti, Sakura! Il maestro ci ha fatto promettere di non ucciderci a vicenda, ricordi? E poi lo sai bene che quell'impertinente dice sempre tutto quello che gli passa per la testa.."
"E questo dovrebbe essermi di conforto??! Naruto sei il solito idiotaaa!!" gli urlò contro schiaffeggiandolo senza pietà.
'Quella ragazza quando si arrabbia mette proprio paura' pensò Mika.
"Ma.. che cosa ho detto di male?.." domandò perplesso il moro.
"Ah, sta' zitto Sai!!" esclamarono in coro i due continuando a litigare.
"Uff, non credo che li capirò mai.." mormorò infine a Mika con un sospiro.
Il ricciolino gli posò una mano sulla spalla e gli sorrise affettuosamente, felice di aver trovato degli amici tanto improbabili quanto speciali..
 
 
   
 
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