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Autore: LUNAticaSTORTA    09/02/2016    1 recensioni
Scappare via è un pensiero facile da accarezzare. Sta lì, aspetta solo di essere svegliato.
Puoi fantasticare e lì tutto è meraviglioso, i sogni si realizzano e i sorrisi sbocciano di nuovo ma è davvero la soluzione?
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Carla è seduta alla sua scrivania. 
Gli esami sono alle porte ma lei non riesce a studiare. Dovrebbe concentrarsi, gli esami sono importanti, dal loro esito dipenderà la borsa di studio dell'anno prossimo e dalla borsa di studio la possibilità di affrontare un altro anno senza la mannaia delle tasse sulla testa.
Sa di dovere ma non ci riesce. 
E' distratta, svogliata, anche un po' confusa.

Vorrebbe alzarsi, togliere i cuscini e i peluche che abitualmente risiedono sopra al letto, alzare il piumone rosa di Barbie e infilarsi sotto.
Vorrebbe coprirsi tutta, testa compresa.
La luce attraverserebbe la trama del piumone, lasciandosi filtrare, rimandando così leggera e inoffensiva per i suoi occhi un po' gonfi e arrossati dalla nottata un po' malinconica.
Forse le mancherebbe un po' l'aria ma sentirebbe calore, quel calore che fuori dal letto non sente più da molto tempo.

Ormai mancano pochi giorni... Se ne accorgerebbe anche se non avesse modo di conoscere lo scorrere del tempo, 
E' qualcosa che risiede dentro di lei, come la sveglia che al mattino ti ricorda che devi alzarti, che devi giocarti la tua occasione perchè quello può essere il tuo giorno fortunato; come il timer del forno che con il suo trillo ti avvisa che la magia è compiuta, la coccola che ti sei preparata per darti da sola quello che fuori non riesci a trovare, è pronta; come il ciclo che più o meno puntualmente arriva a ricordarti che sei frutto di un miracolo e puoi farne uno anche tu.
Eppure questa sensazione non ha niente di positivo. 

E' una scadenza, l'ennesima che Carla non può soddisfare.

Carla vorrebbe non saperlo allora, qual è il senso di sapere se non puoi fare nulla? 
Se fosse sotto alle coperte, lascerebbe scendere quella lacrima che adesso sta riempiendo i suoi occhi ma che deve essere arginata. La sua mano destra si leva e raggiunge gli occhi, accarezzandoli e asciugandoli.
Non c'è cosa peggiore di voler fare qualcosa e non poterlo fare.
Carla sa bene cosa succede quando la sua mente e il suo cuore arrivano a questo punto del cammino dei pensieri. L'ha percorso talmente tante volte da conoscerlo a memoria. Potrebbe farlo ad occhi chiusi. 

A questo punto Carla vorrebbe smettere di essere Carla. 
Vorrebbe uscire dal suo corpo, strappare quel vincolo che la obbliga ad essere quello che è ormai da sempre, sin da quando si è affacciata alla vita, e andare via, lontano.
Vorrebbe essere qualcun altro. Qualcuno che non ha mai conosciuto la tristezza, che non sa cosa significhi essere delusi da qualcuno in cui si crede, qualcuno che non ha mai ricevuto un torto immeritato da nessuno. Vorrebbe essere qualcuno che ingenuo crede ancora nel genere umano.
Vorrebbe essere qualcuno che quando guarda negli occhi un'altra persona riesce a farlo con la speranza di dare vita ad un affetto. 
Vorrebbe guardare negli occhi la persona che le starà davanti domani o dopodomani e non avere più paura che quella persona un giorno con le sue bugie e le sue mezze parole sarà quella che l'avrà definitivamente rasa al suolo, che avrà distrutto anche il seme della speranza, che avrà ucciso definitivamente la parte di lei che forse può ancora amare.

Ha paura Carla, e nessuna mano da stringere quando la paura è così forte da farla tremare.
Non c'è nessuno che abbia il tempo di fissarla negli occhi e capire che il suo mondo è già crollato da molto tempo, nessuno si è accorto che dentro lei è morta e che ora, al posto della ragazza lunatica, un po' folle ma sicuramente estroversa che c'era prima è rimasto il vuoto delle macerie e della polvere di un sorriso che non esiste più.
La sua vita è così piena di bugie. Menzogne raccontate senza un senso, con l'intento di apparire migliori di quello che in realtà si è. Perchè? Che senso ha? Portare avanti delle amicizie di cui non ti importa nulla, dire di essere amico di chi in realtà non ti interessa, che senso ha?
Carla è stanca della continua ipocrisia che ogni giorno le entra dentro i polmoni e le circola insieme al sangue dentro alle vene. Che crudeltà inutile!
Vorrebbe scappare, fuggire, lasciare ad un'altra povera anima il compito di vivere la sua vita così difficile. Scappare come i codardi.

Carla ha solo 23 anni e vorrebbe sparire nel nulla, in un battito di ciglia.
Aprire gli occhi e trovarsi in un'altra città, con un altro nome e un'altra faccia. O magari restare in questa di città ma cambiare volto, anche solo per un minuto, per provare l'ebbrezza di respirare senza quel peso assurdo che le stringe lo stomaco impedendo all'aria fresca di entrare dentro il suo corpo, senza la tristezza.
Carla corre veloce, lontano da ciò che il destino sembra aver preparato per lei senza capire che il destino non ha costruito angoli dietro i quali nascondersi. E' un cerchio la vita, in cui forse tutto torna ma da cui non puoi sottrarti. Che cosa ha fatto lei per meritarsi uno schiaffo dietro l'altro? Forse non lo saprà mai.

Il tempo passa e si avvicina e sarà di nuovo silenzio, come sempre.

Carla vorrebbe scappare e chissà che forse ci riuscirà.
   
 
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