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Autore: Tequila_Ev    10/02/2016    1 recensioni
Ho deciso di rappresentare Eleonor dopo la morte di Re Simon.
La sua relazione con Jasper l'ho cambiata, fatemi sognare un po'.
E' una One Shot scritta alle 2 e mezza di notte. Mi scuso per eventuali errori.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jasper Frost, Principessa Eleanor Henstridge, Re Simon Henstridge
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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* La giornata era iniziata solo da poche ore, il sole nascosto era ancora gelido, ma Eleonor Henstridge era in piedi da ore, o meglio, era seduta a sballarsi sul letto, da ore. I suoi problemi stavano aumentando a dismisura proporzionalmente al passare delle ore.
Suo padre era morto, e nessuno aveva l'idea di chi fosse il colpevole. Len non riusciva a concepire l'idea che qualcuno fosse capace di uccidere una persona tanto buona quanto lo era lui.
La stronza manipolatrice di sua madre aveva rivelato, poco dopo i funerali del tanto amato Re Simon, che lei e suo fratello Liam non erano figli di quella persona che solo da pochi giorni li aveva lasciati.
Len aveva la testa tra le mani, cercando di stringerla più che poteva, come se fosse un modo per non permettere ai pensieri di avere la meglio. Non voleva crederci, non stava accadendo tutto quello. Il padre che l'aveva cresciuta, che l'aveva abbracciata innumerevoli volte, e che l'aveva accettata con tutti quei difetti e con tutti quei capricci che la caratterizzavano, non poteva essere morto.
Len decise di alzarsi dal letto semplicemente per prendere un tocco di fumo per una bella canna. La quarta in due ore. Appena girata la mise in bocca e prese uno dei tanti accendini che aveva buttato precedentemente sul comodino, accendendola.
''Speriamo che faccia effetto, 'sta volta'' pensò la principessa mettendosi a gambe incrociate sul divano di pelle mettendosi sulla parte interna del ginocchio il posacenere.
Quella stanza faceva veramente schifo.
Le pareti erano piene di scritte rosse, le aveva fatte quando aveva litigato con il padre. Le litigate con papà erano insolite quanto dolorose. Forse perché, diversamente dalla madre, Len amava moltissimo il papà, perché sapeva che nelle sue parole non c'erano secondi fini, non c'erano cattiverie gratuite, c'era la verità, anche se a Len quella verità faceva male.
Si faceva di nuovo vivo, era ritornato. Il senso di colpa prese piede nel petto della ragazza. Stava facendo esattamente quello che il fratello e il padre non avrebbero approvato. Era la droga il vero problema. La droga era il senso di colpa.
La droga.
Ma senza di quella, secondo la principessa, il mondo faceva davvero troppo schifo per accettarlo. Era una soluzione passeggera ai momenti difficili, che ormai erano inevitabilmente la sua vita. Aveva perso due figure fondamentali, e ora le rimaneva solo Liam.
Liam era l'unica persona che l'avrebbe potuta mai capire, una persona che, come Eleonor, vedeva la madre e tutto il resto della famiglia reale come veramente erano, come li vedeva loro padre; un branco di animali che doveva essere fermato.
Al quarto tiro già aveva smaltito i primi tre, buttò la canna nel posacenere e si mise fuori al balcone. Era tarda primavera, ma c'era comunque un cielo grigio che oscurava il sole. ''Anche il tempo sente la tua mancanza papà'' come se il sole vero fosse il padre e che ora che lui non c'era più, era giusto passare le giornate in un grigio perenne.
Len chiuse gli occhi e sentii le lacrime salire in superficie, guardò immediatamente su, ostacolando la fuoriuscita delle lacrime, come se non volesse ammettere neanche a sè stessa il fatto che stesse piangendo. Aveva bisogno di sapere chi avesse ucciso il padre, e senza di quello, la ferita non si sarebbe mai più rimarginata. Bussarono alla porta. Non rispose, si limitò a girarsi verso la porta che si stava già aprendo. Era Jasper.
Non lo aveva mai ammesso, neanche a  sè stessa, ma quel ragazzo misterioso era l'unica ancora con la realtà che avrebbe sempre mantenuto.
Jasper fece per parlare, ma una volta viste le lacrime sul il viso di Len si avvicinò e le prese il viso tra le mani. I loro occhi si guardarono. Quello sguardo di estremo bisogno, bisogno di sentire il corpo contro l'altro. Jasper si avvicinò a lei e Len concluse la distanza tra le loro labbra. Il bacio su passionale, le loro lingue si intrecciarono e i vestiti iniziarono a cadere. I brividi percorsero tutta la schiena della principessa, che per la prima volta dopo tanti giorni, accennò un sorriso, guardando il ragazzo che era davanti a lei.
Non era mai stato solo sesso tra di loro. C'era sempre stato quel qualcosa in più. Le sfide, le dolcezze rare, e le sensazioni che solo lui era stato capace di darle. Prese il suoi capelli tra le dita e li strinse con forza mentre arretrava verso il letto. Le loro lingue si cercavano e i loro corpi si accendevano sotto le carezze. Lei si sdraiò portandolo su di sè, sfilandogli la giacca. Lui in un tempo che le sembrò record si sfilò la camicia restando a petto nudo per poi riprendere il tutto dove era stato interrotto.
Len in quel momento capii che non le serviva la droga. La soluzione alla sua vita di merda era Jasper. Il suo sorriso, i suoi baci, il suo respiro, i suoi battiti accelerati, quello era ciò di cui lei aveva bisogno.
Lui era la sua soluzione, lui sarebbe stato l'unica droga salutaria della sua vita.
 
   
 
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