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Autore: micia95    10/02/2016    0 recensioni
Antico Medioevo. Tomoeda è divisa in quattro regni pacifici, ma un re malvagio e assetato di potere cercherà di conquistarla tutta. L’ultima principessa in grado di fermarlo è scomparsa. Si riuscirà a ritrovarla prima che il mondo intero cada nel caos più completo?
Una classica storia fantasy, con amori, magia ed esseri magici.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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UNA GIORNATA PARTICOLARE (part 1)

Il sole si alzava piano sulle colline all’orizzonte per illuminare il mondo e far iniziare un nuovo giorno. Mentre le ombre della notte si ritiravano lentamente per far posto alla luce, tutto cominciò a svegliarsi. I primi furono gli uccellini i cui versi riempirono l’aria facendo sembrare il mondo un favola per bambini. Poi arrivarono i rumori degli uomini che si svegliavano e si preparavano per un’altra giornata di lavoro. I suoni delle voci cominiciarono a sentirsi un paio d’ore dopo l’apertura dei primi negozi, i primi “buon giorno” degli altri commercianti.
Fu sul balcone del secondo piano nell’ala est del castello che il re Touya fu trovato dal consigliere Yukito. Erano anni che il re spesso si sedeva lì per vedere il sole e la città sorgere e svegliarsi lentamente fino a trasformarsi in un coro cacofonico di voci, suoni, colori e profumi. Era il luogo perfetto per guardare senza essere visti: un albero copriva la visuale di chi si trovava alla finestra da parte di chi si trovava in strada. Inoltre si aveva una vista perfetta del giardino curato del palazzo. L’unica cosa singolare di quella stanza era che non veniva usata da anni e l’ingresso era vietato a tutti se non a pochi abitanti del palazzo. Nonostante ciò la camera veniva pulita regolarmente, le coperte dai colori chiari vinivano cambiate ogni due settimane, lo specchio e l’argenteria lucidati, tutte le superfici lavate, i fiori nel vaso cambiati tutti i giorni; come se qualcuno vi dormisse ogni notte. Ma questi erano ordini del re e non si discuteva anche se si parlava molto e le chiacchiere giravano. Erano nate un sacco di storie in proposito, molte delle quali riguardavano un’amante segreta del giovane re. Touya scacciò quei pensieri dalla propria testa, sapeva bene che pochi credevano a quelle storie e che lo difendevano da quelle false e assurde idee.
“Vi prenderete un malanno prima o poi, sire” una voce interruppe quei ragionamenti.
Touya si voltò leggermente per vedere l’amico fidato da sopra la sedia. “Non è ancora successo in tanti anni, non vedo perchè smettere” rispose riportando lo sguardo davanti a sé. Sapevano entrambi che non avrebbe cambiato idea. Lui era lì che aspettava qualcuno che molto probabilmente non avrebbe più rivisto e anche la speranza che l’aveva sostenuto in tanti anni stava vacillando.
Yukito sospirò e si avvicinò alla sedia e si mise accanto al re a guardare la città. Non sapeva cosa dire, qualsiasi cosa avrebbe potuto essere quella sbagliata come quella giusta.
“Sarebbe il suo compleanno oggi” Touya interruppe quel silenzio che stava diventando pesante. Yukito non potè fare a meno di annuire, guardò nuovamente il re e pensò che quel giorno avrebbe preferito chiudersi nel castello piuttosto che uscire e compiere il suo dovere. Ma il compito del re non era sempre facile e lo sapevano bene entrambi.
“Fra un po’ potremmo ricevere una visita non del tutto gradita” constatò Touya.
“Già. Ma sappiamo come comportarci, l’abbiamo deciso anni fa” gli rispose l’amico.
“Questo non rende comunque facile il compito Yukito. Vorrei che quel giorno non arrivasse mai, allo stesso tempo spero arrivi presto così da togliermi questo problema in fretta. Spero anche che tutto vada come previsto, non ho bisogno di altri grattacapi ora. Non so se il fatto che sia stato tutto rimandato mo sollevi o mi preoccupi ulteriormente”
“Oggi è mercoledì, sire” gli ricordò Yukito a quel punto, si stava facendo tardi e non c’era più tempo di pensare al futuro, il presente li reclamava. Il mercoledì, infatti, era il giorno prefissato per gli incontri con il re. Tutti i cittadini che avessero voluto parlargli erano invitati a farlo quel giorno, il re era a loro disposizione. Era un modo per far capire al suo popolo che non era un re disinteressato alla vita nel suo regno; era anche una tradizione e suo padre, quando era ancora un ragazzino, gliene aveva spiegato l’importanza. Sospirò. I suoi genitori erano scomparsi molti anni prima e desiderava che fossero orgogliosi di lui per come amministrava il regno.
Si alzò e si diresse in camera propria per cambiarsi d’abito e per preparasi a ricevere i suoi sudditi al meglio, dopo poco ci sarebbe stata la fila davanti al palazzo.
Mentre raggiungeva la sala delle udienze si fermò davanti ad una porta ed entrò. Il suo abitante non sembrava sorpreso di vedere il visitatore.
“Suppongo non ci sia una ragione ben precisa per la tua visita”  disse annoiato l’abitante di quella stanza un po’ isolata. A Touya irritava sempre un po’ quell’atteggiamento di superiorità.
“No, nessuna in particolare. Ricorda che oggi è mercoledì” rispose.
“Sì, lo so.” Sbuffò quello “Piuttosto, il tuo consigliere non ti ha detto nulla...”
“Non ne avevo avuto ancora tempo, sire” si intromise un’altra voce, più fredda e più pacata dell’altra. Erano l’uno l’opposto dell’altro: se uno era annoiato e facile prede delle emozioni, l’altro era molto più tranquillo e impassibile. Eppure Touya sapeva che entrambi facevano bene il loro lavoro anche se si lanciavano frecciatine e sembravano sempre in disaccordo su tutto.
“Ah! Allora te ne sei accorto anche tu! Cominciavo a pensare di essere l’unico con un po’ di cervello qui dentro” esclamò il più vivace dei due rotolandosi sul gande letto.
“Mi vorreste dire cortesemente che succede?” Touya cominciava a perdere la pazienza, se quei due avessero cominciato con le solite storie non sarebbe arrivato in tempo all’appuntamento mattutino e sarebbe stato irritato per tutta la giornata.
Il secondo, quello più tranquillo, lanciò un’occhiataccia al primo che faceva boccacce per poi guardare il re.
“C’è qualcosa nell’aria...non saprei dire cosa, però”
“Quello che è certo è che sarà una giornata particolare” aggiunse serio l’altro. Era una specie di premonizione ed era inquietante detta da loro.
“Stai all’erta, re Touya” così lo salutarono i due mentre usciva dalla stanza.
Poco dopo venne raggiunto da Yukito, non c’era bisogno di ripetere quello che gli era stato appena riferito: sapeva già tutto.
All’ingresso della sala delle udienze un paggio venne loro incontro trafelato.
“Sire.” Inchino. “Consigliere” altro inchino. Per quanto fosse di fretta il paggio si attenette  all’etichetta di corte e aspettò un cenno di Touya prima di parlare.
“Ci sono due donne, cioè una ragazza e una donna che chiedono immediatamente di vederla in privato!” esclamò infine il paggio.
Touya e Yukito si scambiarono uno sguardo sospettoso, che fossero loro a rendere la giornata particolare? Si avviarono quindi verso la sala con il paggio che li annunciava. Entrati videro una ragazza con lunghi capelli chiusi in due codini che si guardava intorno curiosa, al suo fianco c’era una donna dai lunghi capelli rossi.
“Kaho Mizuki” disse il re dirigendosi verso le due visitatrici. “Non vi aspettavo. A che debbo questa visita?” chiese una volta raggiuntele seguito da Yukito con un sorriso in volto. Faceva sempre piacere incontrare amici di vecchia data.
“Re Touya” disse Kaho Mizuki inchinandosi in avanti subito imitata dalla ragazza che fece un inchino perfetto come ci si aspetta da un nobile di alto rango.
“Vi presento Mei-Ling, la mia apprendista” disse poi la donna indicando la ragazza che guardava con interesse i due uomini di fronte a lei.
“Mei-Ling...” pensò il re “Questo nome non mi è nuovo” purtoppo il re non ricordava dove avrebbe potuto aver già visto quella ragazza. Per quanto Touya avesse una buona memoria era difficile tenere a mente tutte i nobili di Tomoeda e i vari gradi di parentela.
“E’ la cuigina del principe Shaoran” spiegò allora la donna vedendo il momento di confusione sul viso del principe.
“Oh...molto piacere signorina” si riprese subito e si inchinò per un baciamano.
“Il piacere è mio sire. Dopotutto saremo presto parenti, no?” Il viso del re si adombrò per un attimo prima di rispondere. “Sì, avete ragione”.
“A che dobbiamo la vostra inaspettata visita?” chiese Yukito per sottrarre il proprio re e amico da quel momento di stallo. Mei-Ling si voltò a guardarlo con interesse come a voler sondare la sua essenza attraverso gli occhi.
“Siamo qui perchè abbiamo ricevuto un segno, diciamo così, e sappiamo che è la cosa giusta.”
“Non sei cambiata per niente in questi anni Kaho” le disse Touya. “Se non vuoi rivelare i tuoi segreti niente può farti cambiare idea giusto?” la donna rise.
“Hai proprio ragione. Ma sono sicura che lo saprai presto anche tu. A meno che non siamo arrivate tardi, ma non credo” rispose lei.
“D'accordo allora, volete fermarvi qui?” propose il re. “Oggi è il giorno delle udienze e non avrò tempo di approfondire la nostra conversazione fino a questa sera” le avvisò mentre le scortava verso l’interno del palazzo.
“Giorno delle udienze? Questo è molto interessante” commentò Mei-Ling guardando di sottecchi gli altri tre.
“Interessante dite?” chiese il re mentre congendava il paggio. La ragazza per un attimo guardò preoccupata la maestra ma questa le sorrise.
“Sì sire. I vostri consiglieri non vi hanno avvertito che c’è qualcosa nell’aria?” rispose la donna.
“E’ proprio di questo che stavamo parlando. Pensavo foste voi la causa di questo... qualcosa” rispose il re guardandole con la coda dell’occhio. Si accorse che le due ospiti sorridevano furbescamente.
“Oh no, sire! E’ qualcosa di molto più... interessante” gli rispose la ragazza sempre con quello sguardo di chi nasconde qualcosa.
“Molto bene, allora” mormorò Touya. “Prego, se volete accomodarvi” riprese poi aprendo una porta. Mei-Ling rimase sorpresa dall’essere che abita quella camera e spalancò la bocca, mentre Kaho Mitsuki fece un cenno con la testa alla creatura.
“Credo che questa stanza faccia al caso vostro signore. Ora scusatemi, ma ho un impegno. Ci vedremo più tardi” le congedò con un inchino. Yukito sorrise e seguì il re fuori dalla stanza.

Erano ore che ascoltava i problemi dei suoi sudditi e cominciava a sentirsi stanco, purtroppo avrebbe fatto una magra figura se avesse interrotto i colloqui quando mancava ancora mezza giornata alla loro fine.
“Sembra che i problemi con gli altri regni siano peggiorati, sire” bisibigliò Yukito al suo fianco. Il re annuì. “Ce lo aspettavamo ma constatarlo è peggio” riflettè il giovane sovrano ad alta voce. Stava per aggiungere qualcosa ma un rumore proveniente dal corridoio li distrasse.
“Devo annunciarvi! Fermatevi! Non potete passare!” gridò una guardia. Pochi istanti dopo comparvero nella sala due ragazzi, entrambi non dovevano avere più di diciassette anni. La giovane era una ragazza molto carina ma altrettanto strana: portava i capelli corti e aveva un’espressione risoluta; il giovane invece aveva un’espressione più sconsolata, quasi sconfitta ma non per questo da sottovalutare, inoltre i suoi abiti erano molto ricchi ed elaborati. Touya seppe il nome del ragazzo ancora prima che questi lo pronunciasse e si alzò in piedi.
“Sono Shaoran Li, vostra altezza. Sono qui per incontrare la principessa Sakura”




Buongiorno a tutti! Quest'oggi ho da dire un po' di cose, ma comincio col darvio ufficialmente il benvenuto nel regno di Aldelail! Come avrete notato, il punto di vista di questi ultimi capitoli non è stato nè quello di Shaoran nè quello di Sakura, ma dal prossimo ritorneranno ad alternarsi i loro due POV. A proposito di questo, ho già iniziato a scrivere il prossimo capitolo, ma mi sa che lo dividerò in due perchè altrimenti diventa troppo lungo e pesante; così si avrà una predominanza dei capitoli dal punto di vista di Shaoran, spero non vi dispiaccia :3
Ho fatto un rapido calcolo e la storia dovrebbe arrivare al capitolo 17 con l'epilogo. In realtà nel mentre può succedere di tutto: questa parte di storia è quella che ho meno dettagliatamente in testa, so cosa far succedere ma non so come e quante parole userò e se metterò per iscritto tutte le idee che ho. E inoltre ho deciso di riprendere a pubblicare il 3 del mese così da avere una specie di continuità con i primi capitoli. Vediamo che succede e se ce la faccio, io ovviamente mi impegnerò.
Ultima cosa: ho creato una pagina su 
livejournal, se volete passare per darci un'occhiata. Qui avrei intenzione di scrivere a riguardo i progressi che faccio con la stesura dei capitoli e più in generale con i progetti che ho in mente o che sto portando avanti qui su EFP (magari riuscirò anche a pubblicare una piccola anticipazione del capitolo successivo), ma anche condividere altri interessi o "riflessioni".
Questo è quanto, spero di non aver dimenticato nulla. Grazie a tutti per leggere ancora questa storia, al prossimo capitolo!
micia95

 

 
 
  
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