Salve
a tutti,
Questa
storia seguirà la trama della serie tv, per questo pubblicherò ogni giovedì,
massimo venerdì, e mi terrò leggermente indietro rispetto all’uscita degli
episodi, così da avere un margine. Le coppie saranno i canonici Clace e Malec, più
la nostra protagonista con qualcuno che scoprirete più avanti. Posso solo dirvi
che è un personaggio abbastanza secondario.
Detto
ciò, vi auguro una buona lettura e vi invito a farmi avere le vostre opinioni.
Grazie
SHADOWS OF THE PAST
Un
colpo, due colpi, tre colpi.
Il
corpo di Alec si muoveva rapidissimo e preciso, brandendo la spada dei
serafini.
Era
veloce e scattante come un felino.
Talmente
concentrato, da non accorgersi degli uomini incappucciati fermi accanto a lui,
almeno finché uno di loro non fermò la sua spada.
-Sì?-chiese
Alec, ricomponendosi.
-Alexander
Lightwood. Siamo messaggeri del Clave-rispose il più alto dei tre.
Alec
era sospettoso, perché dei messaggeri del Clave dovevano indossare lunghi
mantelli neri con il cappuccio calato sugli occhi? Cosa avevano da nascondere?
-Come
posso aiutarvi? -chiese, comunque rispettoso.
-Il
Clave ha inviato una giovane Shadowhunter per unirsi alla vostra squadra. Il
suo nome è Sharon Herondale. È la migliore combattente di tutta Idris-
Alec
sorrise.
-Splendido,
ci serviva un buon combattente ad aiutarci con Valentine-
-Il
Clave raccomanda a te e ai tuoi compagni di non perderla mai di vista, è di
vitale importanza-aggiunse, lo stesso uomo.
Alec
inarcò le sopracciglia perplesso, ma prima che potesse chiedere spiegazioni, i
tre misteriosi messaggeri stavano già camminando verso l’uscita che li avrebbe
portati al portale.
-Ehi,
fermi! -gridò Alec, correndogli dietro.
-Che
altro c’è, giovane Lightwood? -chiese ancora lo stesso messaggero.
-Perché
dobbiamo tenere d’occhio questa ragazza? Che ha fatto? È pericolosa? -chiese
Alec.
I
tre mascherati si guardarono per un’istante.
-La
cosa non vi riguarda, limitatevi ad eseguire gli ordini-gli rispose l’uomo.
-Sì
invece-sbottò-Stiamo combattendo uno dei più pericolosi Shadowhunter della
storia, se state mettendo nella mia squadra un elemento che può causarci
problemi devo saperlo-
Gli
incappucciati sembrarono pensarci per qualche istante, dopodiché spinsero Alec
in una stanza isolata e iniziarono a spiegare.
Clary
stava raccontando ad Izzy un aneddoto della sua infanzia con Simon, sedute nel
corridoio, quando il portale si aprì e con un fruscio ne uscì una persona.
Le
due ragazze rimasero attonite.
-E
tu chi sei? -chiese Izzy, sorpresa.
La
nuova arrivata le scrutò per un’istante, poi sorrise calorosamente.
-Isabelle
Lightwood, immagino. Sono Shannon Herondale, il Clave mi ha inviata ad
aiutarvi-
Clary
rimase molto colpita da lei. Era diversa dagli shadowhunters che aveva
conosciuto finora. Innanzitutto era allegra e sorridente, poi aveva la pelle
molto chiara. Non c’erano segni delle bruciature delle rune sulla sua pelle, ma
solo la runa del potere dell’angelo sul braccio, nera come il carbone. Ma la
cosa che più colpì Clary furono i capelli, castani con dei riflessi più chiari,
e lisci. Le sarebbe piaciuto averli così. A differenza degli abiti succinti di
Izzy e dei look total-black da combattimento dei ragazzi, lei portava jeans
chiari con stampate delle stelle, una maglietta senza maniche rossa con il
pizzo attorno al collo e scarpe da ginnastica in pizzo nero. Più che una
Shadowhunter sembrava una qualsiasi adolescente di Brooklyn.
-E
tu devi essere Clary Fairchild-esclamò Shannon, risvegliandola dai suoi
pensieri.
-Sì,
piacere di conoscerti Shannon-sorrise alzandosi e stringendole la mano.
-Caspita,
al Clave non si parla d’altro che di te Clary-ammiccò l’altra.
Solo
in quel momento Isabel notò i bagagli dietro di lei.
-Hai
molti bagagli, significa che ti tratterrai molto? -chiese Isabelle speranzosa.
Le
piaceva avere altre ragazze con cui divertirsi.
-Sì,
il Clave mi ha inviata “a tempo indeterminato”. Che nel loro linguaggio vuol
dire “finché ci servirà che tu stia lì” -ridacchiò Shannon.
-Splendido,
è raro avere altre ragazze qui. Vieni, ti troviamo una stanza, così puoi
mettere le tue cose-esclamò Isabel eccitata-
-Grazie
ragazze-
Ridendo
come vecchie amiche, Isabelle e Shannon si avviarono nei corridoi
dell’Istituto, con una silenziosa Clary al seguito, dividendosi le valige di
Shannon. Di tanto in tanto Isabel le indicava le stanze che sorpassavano e le
spiegava dove trovare ogni cosa utile, dalle armi ai libri sul mondo delle
ombre.
-Quello
è tuo fratello? -chiese Shannon, vedendo Alec uscire da una stanza insieme ai
tre incappucciati.
-Sì.
Non so chi siano quelli con lui però-rispose Isabelle, fermandosi a guardare.
-Messaggeri
del Clave, saranno venuti ad informarlo del mio arrivo-liquidò Shannon, con una
strana espressione.
-Che
bell’anello-commentò Clary, notando la sua mano sinistra.
Sull’anulare
portava un anello fine d’oro chiaro con incastonata una pietra nera
rettangolare.
-Era
di mia madre-sbottò Shannon, proseguendo senza dire altro.
Clary
provò un improvvisa simpatia per la nuova arrivata, dal suo sguardo era chiaro
che qualcosa di brutto era successo anche a sua madre.
-Questa
è la tua stanza. È vicina a me a Clary, per ogni evenienza – spiegà. Isabelle,
aprendole la porta.
-Sì,
certo. Datemi solo un’ora per sistemare un paio di cose e fare una doccia. Mi
piacerebbe mangiare un boccone fuori, non sono mai stata a Brooklyn. È un
problema per voi? -rispose Shannon.
Le
due ragazze si scambiarono un’occhiata.
-A
dire il vero avremmo già un programma stasera. Clary vuole recuperare i ricordi
della sua infanzia per scoprire qualcosa sulla coppa –rispose Izzy titubante.
-Ah…certo…capisco…e
come contate di fare?-chiese perplessa.
Izzy
la guardò di sottecchi.
-Per
l’Angelo…andrete da…da loro?-balbettò Shannon, capendo
subito.
Isabelle
annuì.
Shannon
guardò Clary, ogni traccia di colore era sparita dal suo volto.
Dopo
che si fu chiusa la porta alle spalle, Izzy e Clary ripresero a camminare verso
le sale di allenamento.
-I
fratelli sono davvero così terribili? –chiese quest’ultima spaventata.
-Oh
Clary…sono terrificanti… -
-Non
ti sembra strana? -chiese la rossa, cercando di non pensare a cosa la
aspettava.
-Chi?
-
-Shannon.
È simpatica e sembra una brava ragazza, ma quando le stavo camminando vicino
avevo la pelle d’oca-spiegò.
-Sì,
hai ragione...-mormorò Isabelle, buttandosi un’occhiata alle spalle-Non ho mai
sentito parlare di lei. Forse dovremmo chiedere ad Alec cosa gli hanno detto i
messaggeri-
Le
due shadowhunters si spostarono nella sala degli allenamenti, in cerca di Alec
e Jace.
Sola
nella sua stanza, Shannon si guardò intorno. Lo stile era elegante e i mobili
antichi, la finestra dava sul cortile, tutto sommato era un bel panorama.
Isabelle e Clary erano state molto gentili con lei. Forse aveva trovato
finalmente un posto dove le sarebbe piaciuto stare.
Contemplò
per un attimo l’idea di fare una doccia e andare a dormire, ma la situazione
era delicata e non poteva starsene in disparte, era stata inviata lì proprio
per aiutarli. Con un sospiro stanco prese dalla valigia dei vestiti più adatti
ad un combattimento e le sue armi predilette: due lame gemelle che potevano
essere unite per formare un unico bastone e delle boccette di pozioni magiche
in grado di fare parecchio casino e molti danni.
Nella
sala degli allenamenti, Alec era appartato in un angolo che bisbigliava con
Jace.
-Ehi
ragazzi, che state complottando? -ridacchiò Izzy.
-Finalmente,
dove eravate? -sbottò Alec seccato come sempre.
-Abbiamo
conosciuto una nuova Shadowhunter mandata dal Clave ad aiutarci, ma credo tu lo
sappia già, giusto Alec? -ammiccò al fratello.
-Sì.
Shannon Herondale. Devo parlarvi proprio di lei-rispose lui.
-Allora?
Che ti hanno detto quei tre tizi incappucciati? -chiese Clary avvicinandosi.
Alec
indicò una sala vuota lì accanto e silenziosamente si spostarono, lontano da
orecchi indiscreti.
-Allora?
-mormorò Isabelle eccitata.
-Shannon
Herondale va tenuta sotto stretta sorveglianza, ordini del Clave. Ci sono stati
degli omicidi nelle città dove ha vissuto, tutte persone morte dissanguate. A
Idris sono convinti si tratti del mostro che uccise sua madre e che le dà la
caccia fin da bambina- spiegò Alec.
-Ma
è orribile, dobbiamo proteggerla-esclamò Clary, interrompendolo.
-Ma
alcuni nel Clave non sono d’accordo. Gli omicidi sono troppo sospetti. Credono
che lei nasconda qualcosa. Qualcuno perfino sospetta sia lei l’assassina-aggiunse
Alec irritato.
Clary
e Izzy lo fissarono ammutolite.
-Non…non
è possibile…-balbettò Clary.
-Sembrava
così simpatica…-sospirò Izzy.
-Questo
spiega molte cose-aggiunse una terza voce femminile.
Alec
rimase paralizzato.
Shannon
era a pochi passi da loro, armata e letale.