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Autore: GingerOne    13/02/2016    0 recensioni
Sono passati 19 anni. 19 anni da quando Axl Rose e quello che, era stato una volta il suo amico Slash, non si parlano più. Dicono che il tempo guarisca ogni ferita,ebbene...forse i detti hanno ragione.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP. 37
Axl si alzò subito dal divano, e si precipitò verso l'uscita. Intanto Elli era già arrivata di fronte alla macchina e stava aprendo la portella.
"Sali in macchina" gli disse, ridendo ancora.
"Vaffanculo!" Ribatté.
In quel momento sembrava aver a che fare con un bambino. Elli, presa dalla tenerezza, si avvicinò a lui e sorridendogli lo incentivò nuovamente a salire. Lo prese per una mano e lo baciò delicatamente su una guancia. Lui fece lo stesso, ma spostando il bacio da un'altra parte.
"Non voglio che tu te ne vada" le sussurrò, poi, nell'orecchio.
Lei strabuzzò gli occhi. Si era totalmente dimenticata che da lì a pochi giorni se ne sarebbe dovuta tornare a Cleveland.
"Anche a me dispiace, Axl- e lo bacio di nuovo- ma ora è il momento di andare".
Erano già le due e cinque. Dovevano sbrigarsi.
 
"Uh! E questa allora è la mistica auto di cui mi parlavi" disse, accorgendosi solo adesso della sua presenza.
"Sì, hai visto? Cosa ne pensi?"
"Ehm....è molto...penso che vada bene!" ('Bella' era dire un po' troppo)
"Non è una delle migliori, ma è pur sempre efficace"
"Ora ti senti potente?" disse Axl ridendo, mentre  la guardandola nei suoi occhi blu.
"Sì-rise a sua volta- molto"
In seguito salirono dentro e partirono.
 
"Ma....precisamente, mi puoi dire dove stiamo andando?"
"Axl, ti ho già detto che dev'essere una sorpresa. Devi fidarti di me -
Lei intanto continuava a guardare avanti, con entrambe le mani nel volante, tutta fiera di quell'auto che ai suoi occhi pareva una Ferrari- ti fidi di me?"
"Sì,  mi fido, mi fido Stevenson"
"Bene,  e ora mettiamo un po' di musica" accese la radio, ma purtroppo tutte le stazioni radio davano musica che non le piaceva.
"Eh dai! Dove la nascondete la vera musica!" Disse, delusa, come se stesse parlando coi produttori.
"Che merda" le diede corda, Axl.
"Già. Vorrei proprio tornare indietro nel tempo"
"Ehi! Hai messo il mio vestito!" Disse lui, non ascoltando quello che aveva detto.
"Wow,  l'hai notato!" Disse Elli, con una punta di ironia che evidentemente Axl non percepì. Quella fu la prima volta che distolse lo sguardo dalla strada per guardarlo, e vedere se stava facendo finta di non capire o se effettivamente non aveva capito il sarcasmo.
"Stai benissimo"
"Grazie Axl"
 
Erano quasi arrivati tra la Gardner e la Sunset, precisamente dove avrebbe dovuto incontrare Slash.
"Ehi aspetta! Fermiamoci un attimo qui, devo vedere una cosa" propose Elli, avendo quindi la scusa di stare lì per un po'.
"Ehm...okay. Cosa…cosa devi vedere?"
"Ah no, niente di che, una cosa che mi aveva chiesto una mia amica di Cleveland- disse in fretta, cercando di deviare il prima possibile l'argomento- dovrò prendere alcuni appunti, perché le serve per il paesaggio, sai...le serve per lavoro" era un scusa del tutto inventata al momento, e non sapeva neanche se avesse tolto qualsiasi dubbio ad Axl. Fatto sta che presero la prima uscita sulla destra. Esattamente tra la Gardner St. e il Sunset Boulevard. La strada iniziava a diventare sempre più tortuosa, l'asfalto non era più liscio come lo era prima. Poi, mano a mano, iniziavano a scomparire anche le palme, che nella Sunset si trovavano ai bordi della strada. Decise di non andare oltre con l'auto e parcheggiò di fianco ad un bidone della spazzatura, di fronte ad un edificio in costruzione.
"Okay, io mi fermo qui"
"Vuoi che venga con te?"
"No, no, tranquillo. Stai pure qua."
"Okay- anche perché, sinceramente non aveva voglia di uscire dall'auto- allora ti aspetto qui"
"Perfetto -disse uscendo dall'auto- forse ci metterò un po'. Tu sta fermo qui"
"Certo dolce piccolo bignè. Dove vuoi che vada?"
"Non ricominciamo" disse fredda, fulminandolo con gli occhi.
"Non me lo dai un bacio?" Chiese Axl, sapendo che la risposta sarebbe stata affermativa.
"No" lei rispose, sapendo di aver rovinato i suoi piani.
"Ma che cazz..." non fece in tempo a dire, che Elli lo prese e se lo porto alle labbra, colpendolo alla sprovvista.  Successivamente scese dall'auto, sistemandosi bene il vestito, che si era un po' spiegazzato durante il viaggio. Guardò avanti e cominciò a camminare, non sapendo esattamente dove Slash l'aspettasse,  e, soprattutto, se fosse già arrivato.
Continuò il suo cammino, finché non svoltò l'angolo e davanti a lei lo vide: Saul l'aspettava lì davanti, e appena la vide, le venne incontro.
Aveva gli occhiali da sole a specchio, che riflettevano la sagoma di Elli bloccata in mezzo alla strada, come un birillo.  I cappelli lunghi e ricci gli erano andati un po' in faccia, e non si capiva da dove avessero origine, poiché nascosti sotto ad un cappello. Non il solito cappello a cilindro, ma un classico cappellino con la visiera al contrario. Ma la ciliegina sulla torta era la maglietta a maniche corte con impresso sopra, la faccia di topolino.
Fu un attimo: le gambe le si stavano crollando addosso, il sangue le scese, fino a farla sbiancare, ma poi subito tornò ed ecco che era rossa tanto quanto il suo colore di capelli.
"Buongiorno-iniziò lui, e con un sorriso malizioso continuò- ho capito perché mi vuole incontrare."
"L'ha capito?" Riuscì piano piano a pronunciare, con la bocca che le tremava.
"Mi vuole chiedere dei Guns, non è vero?"
"Sì, ehm...ecco..."
"Lo posso capire, non è la prima che lo vuole." Le veniva sempre di più incontro. Elli aveva già visto quei suoi capelli in foto....in milioni di foto, ma mai avrebbe pensato che fossero così incantevoli: ci si perdeva all’interno. Ma in quel momento doveva dire qualcosa,  non poteva mandare tutto all'aria. Non adesso. Se ci pensava, la faccenda diventava ancora più imbarazzante sapendo che Axl era dietro l'angolo.
"Ma non sono venuta solo per questo, voglio sapere anche delle sue intenzioni per il futuro"
"Vuole dire, una Reunion?"
"No, non ho mai detto questo- ci fu un attimo di silenzio. Nessuno aveva fatto riferimento ad una Reunion e sinceramente non era neanche questo, quello che gli voleva chiedere. Allora perché Slash se n'era uscito con la questione della Reunion? -In realtà io pensavo più ai suoi programmi per il futuro, con i Velvet Revolver o con i Cospirators..."
"Si, giusto giusto...ehm..."
"Beh, se vuole, ci andiamo a sedere da qualche parte"
"Certo"
Andarono un po' più avanti. Tra di loro cadde un silenzio a dir poco imbarazzante. Nessuno sapeva cosa dire o cosa fare.
"Ehi! Un momento! Io ci sono già stato qui! Aspetta!-interruppe Slash e si guardò un po' intorno- Oh mio Dio! Era da tantissimo che non ci venivo"
Sì mise a cercarlo, tra tutti gli altri ad esso così simili. Si mise quasi a correre dalla furia del volerlo trovare. Finalmente lo vide: non avrebbe mai potuto dimenticarlo. Eccolo lì. Esattamente come era trent'anni prima: un piccolo edificio di cinque metri per sette, di colore rosso in stile anni settanta.
 
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Eccomi!
Scusate per il ritardo, ma ho avuto problemi col computer. Comunque, ecco a voi il 37° capitolo di Reunion, che spero vi piacerà: finalmente Elli ha incontrato Slash!
Detto questo, alla prossima;
GingerOne ; )
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