Eppur quel lagrimar lieto viver non mi fo
Eppur quel lagrimar lieto viver non mi fo
Nubi in lo cielo e nei lumi suoi.
Pianse Venere e pianse anch'Ella
Venimmo trasportati in uno mare,
Ma lo naufragar si' dolce non fu.
Trista era l'alma sua dalla Discordia ferita,
Gelosa e irosa a lo punto tale
Di commettere immorali atti
Per lo sol gusto di veder alme sofferenti
Simili alla propria
"Oh fato! Oh divin destino!
Ma perché dell'amor mi privi tu
In lo mio cammino?"