Anime & Manga > HunterxHunter
Ricorda la storia  |      
Autore: Chichi Zaoldyeck    16/02/2016    5 recensioni
Ciao a tutti! Ebbene si sono ritornata con una nuova storia! Il protagonista principale sarà Killua che si ritroverà su un dirigibile in partenza per una piccola vacanza e proprio qui incontrerà la persona che tanto ama, chi? Lo scoprirete solo leggendo! Buona lettura a tutti! :)
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Killua Zaoldyeck
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Data modifica carattere e inserimento testo: Aprile 2018




 
Ore 20.00 Dirigibile numero 309 direzione: York Shin City.

Un ragazzo dai capelli bianchi si diresse verso l'entrata del grande dirigibile di fronte a lui per concedersi una piccola vacanza in quella città che conosceva bene. Era ormai diventato un hunter professionista e il suo mestiere era ricercato da molte persone di potere per cui era sempre a lavoro, ma quella settimana decise di prendersela per se e di oziare girovagando ovunque. Diede il biglietto all'hostess per poi dirigersi verso la sua stanza e si bloccò di colpo quando vide il numero sulla porta. Quel numero gli era famigliare, fin troppo famigliare e cominciò a ricordare dove avesse visto quel numero e poi d'improvviso gli venne in mente, gli venne in mente dove lo aveva conosciuto e come avevano affrontato l'esame per diventare hunter e come si separarono. Da quel giorno non si erano più rivisti, da quel giorno lui aveva capito che si era innamorato di lui ma era troppo tardi per dichiararsi. Distolse i suoi pensieri dal numero della porta ed entrò nella stanza, butto' la valigia per terra e si distese un po' a letto prima di andare nella zona ristorante per cenare. Chiuse gli occhi e senza volerlo ricominciò a pensare quel numero e ad esso la persona collegata, prima di iniziare a lavorare pensava molto più spesso a lui anzi era il suo unico pensiero notte e giorno, poi arrivati i primi incarichi non poteva deconcentrarsi e senza accorgersene erano passati più o meno 4 anni dall'ultima volta che aveva pensato a lui e cominciava a sentirne la mancanza, ne avevano passate molte insieme e lui non si era nemmeno accorto che si stava lentamente innamorando di lui e lo scoprì solamente quel fatidico giorno della loro separazione. Distolse nuovamente i suoi pensieri da quella persona e si diresse nella sala ristorante dove c'era un buffet completo di tutto e iniziò a riempirsi vari piatti con tutto il cibo che c'era e si sedette a un tavolo un po' isolato e iniziò a mangiare. La sala era veramente spaziosa e ben arredata, le pareti erano di un bel colore rosso e i tavoli quadrati ben apparecchiati con delle tovaglie color blu notte e posate d'argento, Killua continuò a mangiare finché si fermò di colpo notando di sfuggita un ragazzo che stava uscendo dalla sala e per un secondo gli sembrava proprio quella persona che riempiva i suoi pensieri. Si alzò di scatto e si diresse subito all'uscita ma il ragazzo era già sparito, così decise di iniziare a cercarlo per tutto il dirigibile, se era veramente quella persona non voleva farsi sfuggire la possibilità di confessargli i suoi sentimenti. Iniziò a girare per tutto il dirigibile ma del ragazzo misterioso nessuna traccia, decise che sarebbe andato a dormirci sopra e che l'indomani si sarebbe messo a cercarlo ovunque, un occasione così non gli sarebbe mai ricapitata e doveva coglierla in tutto e per tutto. 

La notte passò piuttosto in fretta, il ragazzo dai capelli bianchi si alzò in tranquillità e andò a lavarsi e vestirsi per andare a fare colazione sperando di incontrare quella persona che era tornata nei suoi pensieri. Uscì dalla camera in fretta e quasi correndo si diresse verso la sala ristorante dove non c'era molta gente e si posizionò in un tavolo dove si vedeva bene l'entrata e l'uscita. Fece colazione con gli occhi puntati sulle due porte sperando che quella persona entrò ma non fu così, nemmeno l'ombra vide. Demoralizzato finì di mangiare e uscì dalla sala andando alla reception per vedere le varie attività che proponevano immaginando che almeno in una di quelle attività l'avrebbe incontrato. Come prima tappa andò a fare un po' di nuoto nella piscina che avevano allestito dentro il dirigibile, si diresse verso la sua camera per cambiarsi quando notò una persona davanti la sua porta che scappò appena lo vide avvicinarsi così Killua cominciò a corrergli dietro nella speranza di bloccarlo ma il ragazzo davanti a lui era troppo veloce anche per lui e lo perse di vista nel giro di cinque secondi. "Dannazione, c'ero quasi ma prima o poi ti beccherò." ritornò alla sua camera aprì la porta e si cambiò per poi uscire dirigendosi verso la piscina e arrivato lì appoggiò il suo asciugamano su una sdraio e si tuffò in acqua nonostante fosse un po' fredda ma si abituò subito, nelle sue missioni aveva affrontato ben peggio di un bagnetto freddo. Dopo un paio di nuotate fece il morto a galla e i suoi pensieri finirono inevitabilmente sul ragazzo che stava cercando, non si era ancora chiesto come affrontarlo e come dirgli i sentimenti che provava per lui, come iniziare un discorso dopo tutti quegli anni che non si erano più visti ne parlati, magari lui aveva già una persona con cui aveva instaurato una relazione e dirglielo sarebbe la cosa più sbagliata ma doveva dirglielo a costo di ricevere un due di picche, doveva assolutamente togliersi quel peso e capire se c'era o no qualche chance per una relazione con lui. Fece un ultimo tuffo e poi si mise sulla sdraio a guardare fuori dal dirigibile ma qualcosa gli fece distogliere subito lo sguardo e quel qualcosa era quel ragazzo e finalmente vide un po' di più che una semplice ombra, vide chiaramente un ciuffo di capelli e un pezzo dei vestiti che portava ed erano uguali a quelli del ragazzo che era entrato nel suo cuore, aveva sempre più indizi che combaciarono l'uno con l'altro a quel ragazzo che tanto amava. Il pomeriggio lo passò facendo un giro e qualche acquisto nei vari negozi del grande centro commerciale situato al centro del dirigibile stando sempre sull'attenti. Arrivò ora di sera ed era il momento per la cena, andò in camera per appoggiare la roba acquistata e mettersi qualcosa di nuovo, optò per un paio di pantaloni neri aderenti e una maglietta lilla con i bordi viola, un bracciale con borchie e una collana nera con un drago rosso. Uscì dalla camera e si diresse verso la sala e al suo solito tavolo ma c'era un qualcosa di irregolare: un bigliettino era appoggiato sulla tovaglia lo aprì e lesse:

"Incontriamoci davanti alla tua stanza alle 21.00, so che mi stai cercando. Mi sei mancato."

Per poco non gli venne un infarto, gli mancava? Sapeva che lo stava cercando? Ma com'era possibile visto che non aveva la minima idea che anche lui avesse preso quello stesso volo? Possibile che l'aveva già visto prima della partenza? Aveva l'agitazione a mille, aveva tanta voglia di vederlo e di vedere come era cambiato come era cresciuto e se fosse diventato ancora più forte e come si era fatto bello, non che prima non lo fosse chiaro ma sicuramente crescendo sarà diventato ancora più bello. Quella sera mangiò con un blocco allo stomaco fisso, magari quel ragazzo era li che lo stava osservando in mezzo a tutta quella folla e lui non riusciva a percepire nulla, aveva tanta voglia di vederlo e di raccontargli tutto quello che gli era successo in quegli ultimi anni, aveva voglia di sentire come erano le sue labbra e di toccare leccare e assaporare ogni centimetro della sua candida pelle, aveva voglia di lui. 

Mancavano cinque minuti alla fatidica ora e lui era davanti alla sua stanza a guardare fuori il cielo blu con tutte le stelle aspettando il ragazzo dei suoi sogni e si chiedeva se l'avesse osservato mentre era a cena oppure lui era già andato via. I minuti passarono ma del ragazzo nessuna traccia e Killua stava iniziando a preoccuparsi, forse aveva cambiato idea e non se la sentiva più di rivederlo ne di ascoltare ciò che aveva da dirgli, guardò l'orologio a parete e ormai erano già le 21.40, non sarebbe più arrivato così si girò verso la porta della sua stanza e si bloccò di colpo, il suo cuore si era fermato.

- Finalmente ti sei girato, cominciavo a pensare che non volessi più vedermi. -

"Ma quando caspita è arrivato? Ero così preso dalle mie paranoie che non mi sono minimamente accorto di lui." pensò Killua continuando a guardare la figura davanti a se imbambolato.

- Hey Killua, tutto bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma. - disse con voce dolce il ragazzo.
- Oddio... non so che dire... mi ero preparato tutto un discorso ma adesso che... ti ho davanti... oddio, come sei cresciuto... ho un sacco di cose da raccontarti oddio sto parlando a vanvera non ci capisco più niente! - disse un Killua completamente rosso in volto e imbarazzato, tutto quello che si era preparato non si ricordava più nulla aveva un vuoto totale in testa.
- Capisco il tuo imbarazzo, sinceramente lo sono un po' anche io, sei cresciuto anche tu sai? Ti sei fatto molto più alto dall'ultima volta che ci siamo incontrati. - disse dolcemente il ragazzo.
- S-e-e-i diventato... anche più... bello... - disse Killua sprofondando in un imbarazzo totale sedendosi per terra coprendosi il volto con le ginocchia. Sentì il ragazzo avvicinarsi.
- Lo sai che mi sei mancato un po'? Ti ho visto prima di salire sul dirigibile e volevo chiamarti ma ho preferito salire di nascosto e lasciarti varie tracce su di me per poi farti trovare il bigliettino, se vedevo che da parte tua non c'era nulla e non mi avessi cercato io sarei sceso al primo scalo ma vedendo come mi cercavi sono rimasto su. -
- Anche tu mi sei mancato... ho voglia di raccontarti così tante cose che mi sono successe, ho provato a cercarti ma purtroppo col lavoro non ho avuto più tempo e mi dispiace, volevo rimanere in contatto con te e anche con gli altri. -
- Non preoccuparti. - disse il ragazzo scompigliandogli i capelli e appena vide un sorriso farsi largo sul volto di Killua lo prese e se lo strinse a se in un abbraccio e Killua a quel contatto gli saltò al collo stringendolo ancora più forte a se per poi nascondersi nuovamente nelle sue ginocchia.
- Mi sei mancato tantissimo. Io... devo dirti una cosa... però ti prego, non togliere le tue braccia attorno a me. In tutti questi anni ne abbiamo passate tante insieme, dall'inizio al primo esame per diventare hunter fino a quel maledetto giorno che ci siamo dovuti separare. Durante le prove notavo un feeling tra noi anche se io facevo sempre la parte del duro e di quello che stava sempre sulle sue, però ti notavo sempre di più e cominciavo a nutrire un sentimento per te. Quel maledetto giorno che ci siamo dovuti separare è stato tremendo, io ero... innamorato... di te e non riuscivo ad accettare il fatto che dovessimo separarci, ero pronto per dichiararmi e non ne avevo il tempo, ma ora che ti ho qua davanti a me che mi abbracci voglio dirtelo... io... io... provo dei sentimenti nascosti per te, provo amore per te io... ti amo Kurapika. - disse Killua con il viso coperto dalle ginocchia e dal torace di Kurapika.
- L'avevo già capito sai? Però come eri imbarazzato tu lo ero anche io e non posso assolutamente negare che anche io pian piano stavo cominciando a nutrire in me un sentimento che non mi aspettavo di provare ancora. - disse Kurapika accarezzando la testa di Killua.

Rimasero l'uno tra le braccia dell'altro senza dire una parola per godere di quel calore che emanava il loro corpo quando Kurapika ruppe il silenzio.

- Che ne diresti di andare in un altro luogo? La vista dall'ala del dirigibile è mozzafiato. - 

Killua tirò su la testa.

- Dico che è una magnifica idea. - disse accennando un sorriso.

Arrivarono a una delle tante uscite e salirono le scale fino ad arrivare alla grossa ala del dirigibile, e Killua ne rimase incantato: il cielo aveva un colore blu intenso, le stelle sembravano un decoro allineate alla perfezione e la luna era così brillante da togliere il fiato, Kurapika aveva proprio ragione.

- E' meraviglioso! Non ho mai visto niente di più bello in tutta la mia vita! - disse Killua con gli occhioni grandi ancora stupito da quella meraviglia.
- Sono contento che ti piaccia, ho voluto portarti qui perché mi sembrava il posto più adatto. - disse Kurapika.
- Adatto per cosa? - chiese Killua incuriosito.
- Per dirti che ti amo, Killua. - disse Kurapika prendendo la mano di Killua e avvicinandosi piano al ragazzino per poterlo guardare meglio.
- Kurapika... mi dispiace se ci siamo dovuti allontanare così tanto, vorrei recuperare gli anni persi. -
- Possiamo iniziare da ora se tu lo vuoi. - disse dolcemente Kurapika.
- Ah si? Lo vorrei tanto! -
- Allora chiudi gli occhi... - 

Killua chiuse gli occhi e Kurapika gli si avvicinò al viso per poi sussurrargli "ti amo" prima di baciarlo. Killua rimase di sasso per un primo momento ma poi ricambiò il bacio spingendo le sue labbra su quelle del biondo che non accennava a staccarsi. Erano felici, felici di essersi ritrovati e di essere li insieme in quel modo, Killua finalmente si sentiva bene ad aver confessato il suo amore a Kurapika e stava ancora meglio sapendo che non solo Kurapika ricambiava il sentimento ma l'ha baciato lui per primo. Si staccarono per riprendere fiato.

- Kurapika, è bellissimo stare qui con te con questa vista stupenda... come te. - disse Killua con un velo di imbarazzo.
- Anche per me è bellissimo Killua... sono davvero contento di averti ritrovato che ancora adesso fatico a crederci di averti qui tra le mie braccia. - disse il biondo abbracciandolo.
- Comincio a sentire un po' di freddo. - disse Killua tremando leggermente.
- Vogliamo andare in camera? Anche io comincio a sentire un po' di fresco.
- L-la mia o... la tua? - disse Killua sempre più imbarazzato immaginando a cosa potrebbe succedere.
- La tua è più vicino, per te va bene? Perché ti sei irrigidito di colpo? -
- Ehm.., perché magari... ora che andiamo in camera... possiamo spingerci un po' di più...- disse un Killua ormai completamente rosso in volto.
- Solo se tu te la senti non è una cosa obbligatoria. - disse il biondo.
- No no io voglio, ho aspettato così tanti anni e ora che ti ho finalmente qui possiamo fare quel che vogliamo. -
- Bene, tu cosa vorresti fare? -
- Vorrei andare in camera perché sto congelando! - disse Killua facendo ridere Kurapika e aver sciolto la tensione.
- E va bene, corriamo in camera prima che diventi un ghiacciolo! - 

Scesero le scale e tornarono dentro il dirigibile dirigendosi verso la camera di Killua e arrivati tirò fuori le chiavi e aprì la porta entrarono e la richiuse a chiave.

- Non voglio rapirti e che non mi fido a lasciare la porta aperta. - disse Killua ridacchiando.
- Se fossi tu a rapirmi non avrei nessun problema, anzi. - disse Kurapika con un tono leggermente malizioso, cosa che fece imbarazzare Killua e non poco.
- Ehm... perdona il disordine sai com'è essendo in camera da solo. -
- Non preoccuparti mi piace il tuo disordine. - disse Kurapika dirigendosi verso il letto e sedendosi.
- Non avevi freddo? - gli chiese Kurapika.
- S-s-si... ci... mettiamo sotto... le coperte? - disse Killua cercando di nascondere il suo imbarazzo fallendo.
- Vedo che sei piuttosto imbarazzato, prova a lasciarti un po' andare non pensare troppo a quello che avverrà. - gli disse Kurapika mentre si toglieva le scarpe per poi infilarsi sotto le coperte e fece cenno a Killua di raggiungerlo.
- O-ok. - disse Killua mentre si avvicinava il letto per poi sedersi togliersi le scarpe e infilarsi anche lui sotto le coperte.

Killua guardò Kurapika che appena ricambiò lo sguardo l'albino si girò dall'altra parte, continuava a dirsi di non pensare a cosa stava per accadere ma non ci riusciva era più forte di lui, aveva desiderato tanto quel momento e ora che era giunto aveva imbarazzo solamente a guardare negli occhi il biondo. Kurapika notò subito il suo imbarazzo e cominciò a prendere la sua mano e intrecciare le loro dita cercando di tranquillizzarlo. Killua girò la testa per cercare di guardarlo e si incantò vedendo quegli occhioni azzurri fissarlo, tolse la mano e si avvicinò a Kurapika per baciarlo cominciando a sbloccarsi pian piano, questa volta fu un bacio un po' più spinto da parte di Killua che fece schiudere le labbra al biondo per infilarci la lingua e farla incontrare con quella del biondo che acconsentì con piacere. 

- Kurapika... posso spogliarti? - disse Killua facendosi coraggio.
- Che ne dici se inizio io? - disse Kurapika avvicinandosi al bordo della maglia per tirarlo su.
- No... voglio iniziare io così forse riesco a sciogliermi. - disse Killua fermando la mano di Kurapika.
- Va bene Killua. - gli disse sdraiandosi.

Killua si tirò su sui gomiti e sfilò via la maglia al Kuruta per toccargli il petto liscio e appena muscoloso, ritornò a baciarlo mettendosi sopra di lui mentre con le mani toccava ed esaminava ogni singolo centimetro della sua pelle facendo arrossire il biondo. I baci iniziarono a scendere giù per il collo baciandolo e leccandolo avidamente e dando piccoli morsi lasciando piccoli segni rossi per poi scendere sulle clavicole e sui capezzoli leccandoli e mordicchiandoli facendo eccitare il Kuruta che nel mentre gli stava accarezzando la testa.

- Ah, Killua... come sei bravo con la lingua. - disse tra un gemito e l'altro il biondo il quale preso da troppa eccitazione invertì le posizioni facendo finire Killua sdraiato.

Gli tolse la maglia e i pantaloni facendolo rimanere solo in boxer e cominciò a ripetere sul ragazzo le stesse cose che gli aveva fatto il precedenza mentre con una mano gli accarezzava l'erezione che cresceva sempre di più e con la lingua iniziò a stuzzicare anche i capezzoli per poi fare una scia di saliva che arrivò fino all'elastico dei boxer e iniziò a sfilarglieli via pian piano lasciandolo nudo e vulnerabile a quello che gli stava per accadere. Kurapika cominciò a concentrarsi con la mano sulla sua erezione ormai dura e iniziò a leccare la cappella scendendo con la lingua sulla lunghezza e risalendo per succhiarlo avidamente facendo gemere Killua di piacere.

- Ah Kurapika! Oddio si continua! - disse Killua tremante dall'eccitazione.
- Ti piace Killua? Vuoi venire? - gli chiese maliziosamente Kurapika.
- Si, si, si lo voglio! - disse Killua spingendogli la testa per farlo andare fino in fondo.
- Bene, preparati. - disse Kurapika per poi prendere il membro aumentando sempre di più la velocità.

Killua prese i capelli del biondo e iniziò a spingergli la testa insieme al suo movimento che andava sempre più veloce, aveva l'eccitazione a mille e venne in pochi minuti nella bocca del Kuruta che ingoiò tutto e ritornò su per baciarlo sentendolo che tremava ancora per l'orgasmo ricevuto.

- Scusami, non ti ho nemmeno chiesto se volevi o no. - disse Killua tra un sospiro e l'altro.
- Non preoccuparti, è stato molto piacevole. Sei pronto? - gli chiese il Kuruta mentre si sfilava via i pantaloni e i boxer.
- C-c-certo Kurapika, voglio essere tuo. - gli disse Killua con un velo di imbarazzo.

Kurapika si sdraiò e fece cenno a Killua di salire sopra di lui e così fece, ora Killua era sopra la persona che amava e stavano per fare l'amore e ancora non riusciva a crederci, si distese sul suo petto e iniziarono a baciarsi mentre il Kuruta spingeva leggermente sull'apertura di Killua per abituarlo gradualmente all'intrusione. Continuarono così finché Killua non gli diede cenno di entrare dentro di lui completamente sentendosi pronto cosa che il biondo fece subito e appena fu dentro Killua si aggrappò al suo collo mentre il biondo lo prese per i fianchi dando spinte sempre più forti facendo ansimare di piacere il ragazzo sopra di lui e sentendolo ansimare proprio nell'orecchio iniziò anche lui. Stavano benissimo in quel momento, erano solo loro due che finalmente facevano uscire il loro amore tenuto dentro per troppi anni, finalmente potevano dirsi ti amo e coccolarsi. Continuarono così per un tempo indefinito finché Kurapika ribaltò le posizioni senza uscire da Killua per dare spinte fortissime e facendo godere Killua come un pazzo, ormai il biondo era al limite e con le ultime spinte venne dentro Killua. Rimasero così per un paio di minuti per godersi appieno quel momento poi il biondo uscì da Killua e si diresse in bagno mentre Killua si alzò con le gambe un po' tremanti riordinò il letto e i vestiti sparsi per terra e quando il Kuruta uscì dal bagno si diedero il cambio e entrò lui per darsi una rinfrescata veloce, non voleva stare lontano dal Kuruta per troppo tempo. Uscì dal bagno e trovò Kurapika già nel letto pronto ad aspettarlo con le braccia aperte e Killua gli saltò addosso abbracciandolo forte poi si mise dalla sua parte di letto e spensero le luci.

- E' stato bellissimo, perché il tempo ha voluto dividerci per così tanto? - disse Killua stringendosi nell'abbraccio di Kurapika.
- Hai proprio ragione, il destino a volte può essere crudele. - disse Kurapika accarezzandogli la testa.
- Ma adesso che ci siamo ritrovati non ci divideremo mai più. - disse Killua
- Killua... non credo sia possibile. - 
- Eh? cosa non è possibile? -
- Come facciamo con i nostri impegni? - gli chiese Kurapika.
- Bhé più o meno facciamo lo stesso lavoro quasi nelle stesse zone, quindi potremmo trovare una casa a metà e vederci li... -
- Uhm si potrebbe fare, però con i nostri lavori ci vedremo poco e niente. -
- Non mi importa, preferisco vederti una volta ogni due mesi che non vederti per altri 7 anni, e poi chissà, quando avremo abbastanza denaro poi potremmo pensare di... - disse Killua non riuscendo a finire la frase dal troppo imbarazzo.
- Di? Di vivere insieme? - disse Kurapika continuando ad accarezzare i capelli del ragazzo.
- S-s-si... così finalmente potremmo stare insieme. -
- Sai cosa ti dico? -
- Cosa? - chiese incuriosito.
- Mi pare un idea niente male. Vediamo come andranno le cose. - gli disse il biondo tirandogli su la testa per baciarlo.
- Ti amo Kurapika. -
- Anche io, Killua. - 

Si diedero un ultimo bacio per poi addormentarsi l'uno tra le braccia dell'altro. Il mattino dopo i due si svegliarono ancora abbracciati dalla sera prima.

- Buongiorno Killua. - disse Kurapika dando un bacio in fronte al ragazzo.
- B-buongiorno Kurapika. - disse Killua leggermente imbarazzato, ancora non si era abituato a tutte quelle tenerezze.

Si alzarono e a turno andarono a lavarsi, era il momento di scendere a York Shin City. Kurapika si vestì e disse a Killua che sarebbe dovuto andare nella sua stanza a riordinare anche la sua roba e che si sarebbero visti nella sala ristorante per fare colazione e così dopo una trentina di minuti si ritrovarono li a quel tavolo dove Killua aveva trovato il bigliettino con le valigie.

- Posso farti una domanda Kurapika? - gli chiese Killua mentre facevano colazione.
- Dove dovevo andare? In realtà in nessun posto in particolare, avevo voglia di staccare un po' da tutto e da tutti. -
- Ma come fai a leggermi nel pensiero? - gli disse Killua sorpreso.
- Perché te lo leggevo in faccia da quando ci siamo incontrati che volevi chiedermi dove ero diretto ma non ne avevi il coraggio. - disse Kurapika scompigliandogli i capelli.

Finita la colazione i due presero le loro valigie e si diressero verso l'uscita aspettando che il dirigibile atterrasse così che la hostess poté aprire il portellone per farli scendere.

- Prego signori potete scendere! - disse l'hostess sorridendo.

I due scesero dalla lunga scalinata con le valige sulla spalla e una volta a terra le posarono poi si girarono e si guardarono negli occhi.

- E' il momento... quanto odio questi momenti... - disse Killua tristemente.
- Perché dici così? - gli chiese Kurapika.
- Perché ci dobbiamo separare come quel maledetto giorno... io voglio stare con te... - disse Killua.
- Perché pensi che ci dobbiamo separare? - gli chiese Kurapika.
- Perché tu hai detto che volevi andare in un posto per staccare da tutto e da tutti. - singhiozzò Killua non rendendosi conto che stava quasi per piangere.
- Sì, ma quello era il mio pensiero prima di incontrarti, ora sai qual'è? - disse Kurapika staccando la mano dalla valigia e avvolgendo Killua in un caldo abbraccio appoggiandogli il mento sulla testa.
- Q-q-quale? - gli chiese ricambiando l'abbraccio.
- Ora il mio pensiero è solo quello di stare con te, al resto penseremo dopo. - gli disse stringendolo più forte.
- D-d-davvero Kurapika? - gli disse alzando la testa e guardandolo negli occhi.
- Ti amo. - sussurrò Kurapika prima di baciarlo non facendolo rispondere.

"Anch'io" pensò Killua mentre premeva le sue labbra su quelle di Kurapika. Finalmente si erano ritrovati e anche se la loro storia poteva sembrare complicata, loro l'avrebbero superata, perché si sarebbero amati per l'eternità con tutte le difficoltà che avrebbero incontrato lungo la strada e non si sarebbero mai più separati per così tanto tempo, erano sicuri che il loro amore avrebbe vinto su tutto. 








-------

 
Volevo ringraziare tutti coloro che leggeranno la mia storia
e che mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate su di essa e su questa coppia che non si vede molto nel fandom!
La vostra opinione è importante per noi scrittori che ci dedichiamo anima e corpo nello scrivere una ff quindi non siate timidi!
Spero davvero che vi sia piaciuta :)
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > HunterxHunter / Vai alla pagina dell'autore: Chichi Zaoldyeck