La pioggia cadeva sulla città di Ottawa, in Canada, rendendo l'atmosfera molto cupa e triste.
Ogni tanto, il cielo grigio veniva illuminato da un fulmine.
Dakota guardò la pioggia che scendeva sul vetro della finestra con tristezza, teneva il gomito poggiato sul davanzale e il viso sul palmo della mano.
Qualcuno bussò alla porta, e lei, con voce tremante, invitò ad entrare l'uomo/donna.
Era un suo assistente, Frank; aveva i capelli grigi e gli occhi marroni, incorniciati da due occhiali, mentre il viso aveva qualche ruga. Indossava un completo elegante, ma il suo sguardo era triste.
-Signorina Milton, volevo annunciarle che anche l'ultima ditta di Cosmetici a cui si era offerta di fare promozione con la sua immagine ha appena cancellato tutto: non vogliono un...be', un mostro che li rappresenti.
Dakota non rispose, abbassò lo sguardo e l'uomo uscì.
Da quando era stata cacciata da A tutto Reality le cose andavano male: tutti ora la conoscevano come Dakota Zoid, non Dakota Milton. Tutti la evitavano, aveva perso le amiche, le ditte a cui faceva da testimonial le avevano detto che non l'avrebbero più accettata.
Per di più, si era anche lasciata con Sam: era andato a festeggiare con gli amici, si era ubriacato e aveva limonato con un'altra ragazza. Lo aveva confessato lui stesso tramite sms, scrivendole se poteva perdonarlo.
Non lo fece, lasciò Sam, ma ora si pentiva di averlo fatto: aveva trovato una persona che l'amava per quello che era in quel momento, non per il confetto biondo che era in passato e non per i suoi soldi.
Non era facile per lei alzarsi e vedere ogni mattina quel corpo tanto odiato, eppure lui aveva saputo vedere al di là del gigantesco mostro dai capelli verdi e il pelo marrone su tutto il corpo. Forse era stata stupida, magari avrebbe dovuto dargli una seconda possibilità. 
Andò a sedersi davanti al mobile da toletta e prese una foto poggiata su di esso e sorrise nostalgicamente.
La foto rappresentava lei, Brittany Fears e Susy Shoan*, sue vecchie amiche. Le tre erano in auto e ridevano davanti alla fotocamera. Erano vecchie amiche perché anche loro, dopo aver visto la sua trasformazione l'avevano abbandonata. Era rimasta definitivamente sola.
Si guardò allo specchio e quasi scoppiò a piangere, poi poggiò una grossa mano pelosa sul vetro e liberò tutte le lacrime amare che aveva trattenuto fino a quel momento;
 davanti a lei non c'era più il mostro orribile di una volta, ma una bellissima ragazza bionda con un top rosa che aveva la sua piccola mano poggiata sulla sua grossa mano pelosa. Era un po' come la Bella e la Bestia, e in quel momento lei era la bestia, mentre il suo riflesso la bella. 
 Abbozzò un sorriso, mentre le lacrime le rigavano il viso, cadendo sui suoi shorts rosa e sulle sue grosse gambe pelose. Purtroppo non sarebbe più tornata quella di una volta, oramai le radiazioni dell'isola era dentro di lei, e nonostante avesse fatto causa a Chris(e avesse vinto) non poteva più curarsi, non c'era più nessuna cura. 
-Voglio il mio vero corpo.
Sussurrò continuando a piangere, ma senza staccare lo sguardo dal suo riflesso, teneva la mano sinistra poggiata sul vetro, mentre con la destra si asciugava le lacrime, non sorrideva.
Si era ridotta in quel modo per soldi: era tra le ragazze più ricche del mondo, ma aveva voluto sempre di più e questo è ciò che il destino le aveva riservato: per avidità si era trasformata in uno dei mostri più odiati, temuti e disprezzati di tutti, si era ritrovata sola senza più nessuno, solo con le sue ricchezze. 
Ma proprio in quel momento, in cui era sola in quella stanza illuminata dal grande lampadario di cristalli, con la sua immagine piangente riflessa sullo specchio, Dakota Milton capì che il milione e i soldi non sono tutto.

Angolo Autore:
*Brittany Fears e Susy Shoan: parodie di Britney Spears e Lindsay Lohan.
Perché loro due? Dakota Milton è una parodia di Paris Hilton, e nel 2007, la Hilton si frequentava con le due, e quindi ho deciso di parodizzarle e di renderle le vecchie amiche di Dakota.
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Nelle info ho messo una Flashfic, ma avendo riformattato il computer e non avendo più Word ho dovuto usare Open Office Writer e non mi dice quante parole ci sono nella storia, ma comunque credo di averci preso. Enjoy.