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Autore: Illidan    21/02/2016    5 recensioni
“Tu dovrai sorvegliare questo ingresso giorno e notte fino a nuovo ordine, sotto Orchetto semplice di seconda categoria Pirlakh!” A volte alcuni ordini apparentemente futili si rivelano non essere tali.
Breve storia di come Pirlakh trasgredì un simile ordine, e di ciò che ne seguì.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Obbedire alla lettera è importante
 

‘Questa vita è proprio uno schifo!’ pensò l’Orchetto seduto su una roccia tenendo in mano svogliatamente la lancia.
-“Tu dovrai sorvegliare questo ingresso giorno e notte fino a nuovo ordine, sotto Orchetto semplice di seconda categoria Pirlakh!”- borbottò con voce chioccia -Quello stupido di Grishnakh mi ha mandato qua a marcire e morire di noia, accidenti a lui! Sempre a dire che non sono abbastanza intelligente per andare in missione o ricevere qualunque incarico serio. Insomma, non è mica colpa mia se mi sono capitate alcune disavventure!
Come quando mi hanno messo a fare la guardia a quella creaturina psicopatica: io volevo solo darle un po’ di sollievo. Mi pareva anche che me la stessi cavando bene come psicanalista, stavo anche pensando di aprire uno sportello di ascolto per Orchetti, siamo sempre così rabbiosi. Ma cosa ne sapevo che dovevamo solo torturarlo e fargli del male? A parte che credo che la mia parcella sia stata un bel colpo in ogni caso...
O quando ho provato a pubblicare quel libro di barzellette: “Quante battute si possono fare su un occhio gigante?”. Aveva avuto pure un grande successo nel nostro battaglione! Ma Grishnakh ha rovinato tutto, dicendo che l’autore era un qualche Snaga letterato. L’unica volta che ho fatto qualcosa apprezzata da tutti mi è stato tolto ogni merito, uffa!- si lamentò colpendo un sassolino con il piede per la frustrazione.
Purtroppo, quello che sembrava un sassolino era invece la cima di grosso macigno, e non si mosse per nulla, mentre l’orchetto sentì un dolore lancinante al piede. Dopo qualche minuto di improperi contro i sassi e quella stupida montagna, si sedette nuovamente.
‘Insomma, avrebbero potuto almeno darmi i diritti d’autore…’ pensò ‘Anche se, stando al racconto di Grishnakh, credo che sia stato meglio fare a meno anche di una pur minima percentuale delle torture inflitte a quel tale. Eh, poveraccio…
E quando ho mandato un rossetto al luogotenente della torre nera? Volevo solo essere gentile, era la ricorrenza del ritorno del Padrone a Lugburz… Ma pare che non l’abbia presa bene, pensava si trattasse di una presa in giro. Bah, avendolo visto parlare in pubblico gli avrei regalato un dentifricio, se avessi voluto sfotterlo. E anche in quell’occasione Grishnakh mi ha detto quella frase che mi ripeteva sempre:- Se nostra madre non mi avesse fatto giurare sulla mia testa che non ti avrei ucciso né fatto ammazzare, giuro che lo farei!-‘ L’orchetto sospirò. ‘In realtà mio fratello non vuole ammetterlo, ma ha un cuore d’oro. Sempre a fare il serio, a dire ‘Sei un orchetto, devi essere cattivo e infido, non dire che mi vuoi bene e non abbracciarmi in pubblico, santo Morgoth!’.’ Si grattò la testa coperta da radi capelli e guardò il monte dietro di sé.
‘Però alla fine è stato cattivo.’ pensò poi ‘Avrei dovuto cominciare a insospettirmi quando mi ha detto che aveva trovato un posto dove mandarmi nel quale non avrei combinato pasticci che rischiassero di rovinargli la carriera e costare la vita di entrambi. E intendeva questo schifo di porta aperta verso l’interno del monte bollente.
Mi ricordo ancora la gioia del precedente guardiano al vedermi arrivare. Mi ha abbracciato ed è corso via gridando ‘Ufthak è un Uruk liiibero!!’. Poi mi pare che l’abbiano assegnato alla Torre lì sui monti al confine a Ovest. Beh, spero che si sia trovato bene, e si sia fatto dei buoni amici. Grishnakh mi aveva detto di non potermi mandare lì per via della mia aracnofobia: chissà come mai…
Certo, i primi giorni mi sono anche divertito a fare delle saune, ma poi qui ci si annoia facilmente. Non passa mai nessuno. Ci sono solo rocce, lava, lapilli e fumo nero. Sempre uguale. Fumo nero, lapilli, lava e rocce. Mi avesse almeno permesso di portarmi dietro un po’ di pergamena perché potessi scrivere qualcosa: magari un nuovo libro di barzellette sulla vita di coppia, intitolato ‘Un anello per domarlo’. Chissà perché non gli è sembrata una buona idea…
Anche se ormai mi è passata la voglia di scrivere barzellette, questa eterna attesa mi ha reso malinconico e riflessivo. Se mio fratello fosse qui direbbe che non è possibile, che un vero orco dovrebbe pensare solo a obbedire al Padrone, odiare quante più cose possibili, uccidere e cercare da mangiare, meglio ancora se riesce a fare tutte le quattro cose assieme; e poi darebbe di matto sbudellando qualche Snaga a caso. Eh, ma io sono così…
E poi non è giusto, tutti quanti si divertono, vanno fuori dal Cancello, vedono gente nuova… e la uccidono, ma comunque esplorano il mondo fuori da queste quattro montagne buie. Soprattutto negli ultimi giorni ho visto che se ne andavano tutti da quella parte. Chissà cosa starà mai succedendo. Il mio fratellone non è più tornato a trovarmi qui dopo la sua ultima missione.’ Si alzò e guardò il cielo coperto da nere nubi e lontano la torre nera. ‘Va beh, tanto anche oggi non succederà nulla di importante. Non sarà certo un problema se me ne andrò un attimo a far pipì dietro l’angolo lasciando incustodita questa preziosa porta d’ingresso. Bah, come se fosse l’accesso all’unico luogo dove può essere distrutta la fonte del potere del Padrone e proprio in questo momento due esserini deboli e malandati arrivassero qui per cercare di portare a termine una simile missione! Questa sì che sarebbe una battuta divertente da mettere in una raccolta.’
 
Qualche attimo dopo, Sam mormorò:- Guardate, padron Frodo, un passaggio…-   
 
 
 
L’idea di base di questo breve racconto mi è stata suggerita indirettamente dall’autore Suikotsu: durante una delle nostre conversazioni mi ha fatto notare che in effetti sembra un po’ strano che non sia stato messo nessuno a guardia dell’unica entrata a Monte Fato. Ammetto di essermi trovato in difficoltà, e di aver risposto con qualcosa di generico circa il fatto che Sauron mai avrebbe pensato che qualcuno tentasse di distruggere l’Anello, e tantomeno in un modo simile. Tuttavia la cosa mi sembrava ancora un po’ comica e imbarazzante, ed è stata quindi lo spunto per questa fic. Spero che vi abbia divertito, e ringrazio ancora Suikotsu per avermi spinto a pubblicarla.
Grishnakh e Ufthak sono due personaggi del Signore degli Anelli: il primo è un capitano di Barad-dur (Lugburz nel Linguaggio Nero) inviato a Rohan per catturare gli Hobbit, ma ostacolato dal capo degli Uruk-hai di Isengard; mentre Ufthak viene menzionato come pranzo di Shelob da Shagrat nel capitolo ‘Messer Samvise e le sue decisioni’ (e lasciato intrappolato nella ragnatela dagli altri orchi che lo avevano trovato per caso).
 
   
 
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