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Autore: Hisokagirl    23/03/2009    5 recensioni
Te lo aspettavi in fondo, eri sicura di quello che sarebbe successo.
Allora perchè ora piangi?
Perchè ti ribelli alle parole scandite da quella donna?
Sai bene che quello che ha fatto non si può cancellare, né dimenticare.
Lui è ormai un condannato.
Lui è ormai morto.
Genere: Triste, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Te lo aspettavi in fondo, eri sicura di quello che sarebbe successo.

Allora perchè ora piangi?

Perchè ti ribelli alle parole scandite da quella donna?

Sai bene che quello che ha fatto non si può cancellare, né dimenticare.

Lui è ormai un condannato.

Lui è ormai morto.



{ The last farewell ~




Era tornato.

No!

Sasuke non era tornato, dovevo mettermelo bene in testa.

Sasuke era stato catturato.

Non era riapparso chiedendo scusa o ritornato di sua spontanea volontà.

Però – già con lui c'è sempre un però - si trovava comunque lì a pochi passi da me e quella era la cosa che più mi importava.

Era rimasto... bello, come lo era sempre stato.

Avevo quasi dimenticato, i suoi occhi scuri e profondi in contrasto con volto pallido,

i suoi capelli neri perfettamente sistemati,

e quel ronzio nelle orecchie

che tanto mi ricordava la sua voce.

Avevo quasi dimenticato... lui.



Passi lenti e leggeri - degni di un vero ninja -

percorsero il corridoio spoglio, che portava alla prigione.

Nella mano destra un plico di fogli,

e nell'altra, carta appallottolata in un momento di rabbia.

Il traditore di livello “S”, Sasuke Uchiha era stato catturato e... condannato a morte.

Quella era la decisione del consiglio.

Ma non era il pensiero della morte del ragazzo, ad opprimerla in quel modo.

[Di Sasuke francamente non le era mai importato nulla.]

Ma c'era qualcuno, che di quella morte avrebbe sofferto.

Avrebbe sofferto tanto.



La porta si aprì lenta, e un cigolio sinistro

precedette la donna come sempre vestita di verde.

Dietro di lei, due Ambu: mani incrociate dietro la schiena, posizione nobile, eretta.

[Due carnefici, che non promettevano nulla di buono.]

Ma io sapevo quello che avrebbe detto al donna.

Me lo sentivo nelle vene, e lo vedevo nei suoi occhi marroni, divenuti vuoti.

- Allora? - la voce di Naruto, si perse nella stanza: ansiosa, frustrata.

- Hanno deciso di... condannarlo a morte. -

Tsunade ci guardò dritti negli occhi uno a uno, ma niente.

Nessuna reazione.

Occhi sbarrati, pugni chiusi frementi di colpire qualcosa, respiro trattenuto in una morsa leggermente masochista, gocce fredde che percorrevano la pelle color ambra.

E capii che Naruto stava morendo con lui.

Stava morendo con Sasuke.

Parole scandite con cura, per alleggerirne il peso.

Parole dannatamente tristi, per un amico.

[Un fratello. Un vero fratello.]

Ma la decisione era stata presa, ed era troppo tardi per tornare indietro.

Se solo si fosse mostrato pentito della sua decisione, della sua partenza...

forse non sarebbe finita così.

Ma Tsunade lo aveva visto, osservato.

Gli aveva parlato, poi urlato e infine sussurrato

Ed aveva capito.

Sasuke era già morto da tempo.

Da tantissimo tempo.


- Quando? -

Non chiese perchè.

Troppo scontato.

O forse non chiese spiegazioni perchè conosceva la risposta che gli avrebbero affibbiato:

E' un traditore.”

E' stato alleato con Orochimaru!”

E' pericoloso... Deve morire”

Pericoloso?

[Tanto]

Traditore?

[Forse]

Alleato di Orochimaru?

[Mai]

Sotto la scorza da duro,vedevo in lui il triste superstite degli Uchiha,

il ragazzino impassibile di cui io mi ero innamorata,

il primo della classe bravo in tutto,

il ragazzo timido che litigava con Naruto alla prima occasione.

- Domani -

Sarebbe morto. Sasuke sarebbe morto.

Volevo – dovevo – vederlo.

Dovevo abbracciarlo stretto e per l'ultima volta dirgli addio.

[Per sempre]


[Tic Tac Tic Tac]

Il conto alla rovescia era scattato.

Inesorabile, lento.

Vicino... troppo.

[Tic Tac Tic Tac]


Cercai di ricordare il suo volto, i tratti del suo viso ancora giovane...

Ma un altra faccia si interpose tra i ricordi.

Impassibile, fastidioso, sporco di sangue.

Itachi Uchiha.

No... Tutto ma non lui. Non quel volto.



[Tic Tac Tic Tac]



  • C'è ancora una cosa – sussurrò l'Okaghe.

    - Vuole vedervi entrambi, prima di morire -

    Il team sette di nuovo unito, dopo tanto tempo.

    Sembravano passati decenni dall'ultima missione insieme...

    Ma a ripensarci erano solo tre anni.

    Tre anni in cui si erano allenati, in cui avevano pianto, riso,

    ripensato agli eventi del passato trascorsi insieme.

  • Vuole vederci? -

    - Ha detto che è il suo ultimo desiderio -


Nel punto di morte, aveva pensato a noi.

Crudele come cosa, ma la volevamo entrambi.

Noi - i suoi carnefici, le persone che lo avevano catturato -

avevamo il compito di dargli l'ultimo saluto.



[Tic Tac Tic Tac]




  • Vai prima tu Sakura -

    Naruto non era pronto a vederlo.

    Per quanto lo volesse... non poteva farcela.

    Sarebbe scoppiato in un gesto troppo sentimentale

    o - ancora peggio – avrebbe potuto metterlo in pericolo.

    La volpe non era sotto controllo in quei giorni.

    In effetti non lo era mai stata, ma in quel periodo

    era semplicemente incontenibile.

E non voleva rischiare di ferire quel viso.

Non voleva rischiare di ucciderlo, con le sue mani.


Le lancette dell'orologio ticchettavano mutamente.

Sasuke era in quella stanza.

Dietro quella porta di freddo metallo.

Alzai la mano posandola sulla maniglia della porta

e con il terrore negli occhi entrai.


Sasuke era lì.

Occhi spenti, pelle più pallida del solito,

capelli arruffati non più perfetti come un tempo.

Un fantasma.

Era un fantasma.


- Sasu... ke... -

Non sorrideva. Non mi guardava.

Osservava solo il muro – un silenzio assorto – muto.

Anche al suo nome, non azzardò un cenno.

Sembrava non ricordare nemmeno chi fossi io, o perchè si trovava lì.

Era... Era come un morto.

- Parlami... Ti prego parlami. -

Stupido, Stupido.

- Sasuke! -

Potevo urlare, potevo sbattere i pugni contro il muro..

Ma non sarebbe cambiato niente.

- Addio -

E alla fine sei stato tu a dirmi Addio.


Ora toccava a lui.

Non aveva più scuse, né compromessi.

Doveva entrare, doveva salutarlo un'ultima volta.




[Tic Tac Tic Tac]


  • Sasuke? -

    - Naruto -

  • Sei uno stupido -

  • E tu una Testa quadra -

    Tutto sembrava tornato alla normalità,

    ma sapevano che niente sarebbe mai stato uguale.

    - L'ho ucciso. Ora... Non ho più un motivo per vivere. Non ho più nessuno -

    - Tu hai me Sasuke -

E finalmente il cuore rimasto freddo per anni,

ricominciò a battere.

Bastò una frase.

Quattro semplici parole.

E il legame che li ha uniti in passato

tornò a prendere il posto che gli spettava.


Naruto fu l'ultimo.

E quando uscì sorrideva.

Già, erano rimasti insieme un'ora e venticinque minuti.

Negli occhi ancora il rossore causato dalle lacrime versate con leggerezza.

E sulle labbra una minuscola ferita,

probabilmente causata dai denti premuti con forza sulla carne.

Avevano parlato. Avevano forse riso e pianto.

Ma cosa più importante si erano riuniti, dopo troppo tempo.


Cinque minuti.


[Tic Tac Tic Tac]


Quattro minuti.


[Tic Tac Tic Tac]


Tre minuti.


[Tic Tac Tic Tac]


Due minuti.


[Tic Tac Tic Tac]

All'improvviso tutto sembrò fermarsi.

Erano passate ventiquattro ore.


Ancora lacrime su quei volti straziati dal dolore.

E paura in un cuore sempre rimasto insensibile.


Un rumore sordo.

Poi di nuovo silenzio.

Solo un pensiero smorzato dalla situazione.

[Io non voglio morire]





  
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