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Autore: fly90    21/02/2016    3 recensioni
Una ragazza dall'aspetto singolare, due entità nascoste nel profondo dell'anima che la porteranno a dover affrontare una battaglia dall'esito tutt'altro che scontato.
Genere: Horror, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il telefono trillò attirando l'attenzione di Ariell, intenta a leggere un libro particolarmente emozionante.

Sbuffò imbronciata e posò il libro sul letto trascinandosi alla scrivania dov'era appoggiato il telefono.

Lesse il messaggio di Magdalena.

Scusami tesoro ma dobbiamo rimandare, i miei mi costringono ad andare da zia Milly, si, quella vecchia bacucca rompi balle. Mi spiace :-( “

Sorrise a quella serie di “complimenti” che l'amica riservava sempre alla sua odiata zia.

In realtà non aveva mai capito il motivo di tanto astio ma tant'è che Maddy non l'aveva mai potuta sopportare e, com'era consono al suo carattere, lo diceva chiaro e tondo.

Tranquilla, ci vediamo domani a scuola. Mi raccomando non uccidere la povera zia Milly.” scrisse velocemente.

Due secondi dopo il telefono trillò nuovamente.

Non ci conterei, stasera guarda il telegiornale!” fu la risposta dell'amica.

Ridendo scrisse un altro messaggio.

Ok, vorrà dire che ti porterò le arance quando ti verrò a trovare in carcere. ;-P “

Maddy la chiamò.

Ehy, non sembri molto contenta di vedere la zia.” rispose mentre si scostava i capelli dal viso portandoli oltre la spalla.

Puoi immaginare...” borbottò Maddy allusiva.

E dai, è solo una dolce nonnina di più di ottant'anni che cosa può mai fare?” le chiese curiosa.

Non è una dolce nonnina, è un'arpia che non fa altro che criticare il mio modo di vestire, mi sgrida per ogni parolaccia che mi esce di bocca e quando mi saluta mi strizza sempre la guancia facendomi un male cane.” sbottò contrita.

Oddio! La strizzata alla guancia no!” scherzò Ariell divertita.

Non tirare troppo la corda Stuart o saranno due le vittime stasera.” la minacciò Maddy.

Ok ok, scusa. Comunque se mi uccidi non ti potrò portare le arance.” la provocò nuovamente.

Non poté trattenersi dal prendere in giro la sua amica quando era scocciata in quel modo.

Beh, ne farò a meno. Tornando serie, mi spiace per oggi è stata una cosa improvvisa.” disse avvilita.

Poteva immaginarsi la ragazza mentre corrugava la fronte e i suoi occhi diventavano simili a quelli di un cucciolo triste e implorante, quella piccola canaglia sapeva sempre come farsi perdonare.

Non ti preoccupare, davvero.” rispose dolcemente sperando di farle capire che non ci era rimasta male.

Ok tesoro, ci vediamo domani ora devo scappare. Augurami buona fortuna.” la salutò l'amica.

A domani e non fare i dispetti alla nonnina.” la salutò a sua volta prima di chiudere la conversazione.

Posò il telefono nuovamente sulla scrivania e tornò al suo libro.


Dopo un oretta finì il libro e si stiracchiò.

Erano solo le due del pomeriggio e di stare in casa non ne aveva nessuna intenzione, con il sole che c'era sarebbe stato un vero peccato non uscire.

Pensò di fare un salto a casa di Tomas quindi prese il telefono e fece per scrivergli un messaggino ma ci ripensò fermandosi: poteva fargli una sorpresa.

Andò all'armadio e tirò fuori un paio di jeans sdruciti al punto giusto che, sapeva gli piacevano, e una maglietta con un grosso cuore disegnato al centro.

Corse in bagno dove si ritoccò il mascara, giusto uno strato leggero, si mise il lucidalabbra e si pettinò i lunghi capelli neri quindi scoccò un bacio allo specchio e fu pronta per uscire.

Mamma, io esco. Vado da Tomas.” gridò nel corridoio.

Va bene tesoro. Torna per l'ora di cena, stasera faccio le lasagne.” le arrivò la voce attutita dalla cucina.

Ok.” rispose.

Non era raro che la madre si desse da fare per far trovare a lei e al padre i loro piatti preferiti.

Anche per questo l'amava.


La casa di Tomas non distava molto dalla sua perciò in dieci minuti ci arrivò godendosi la passeggiata e il sole caldo che le scaldava la pelle.

Non appena fu nel vialetto le giunse alle orecchie la musica lasciata trapelare all'esterno dalla finestra aperta al piano superiore della casa.

Per tenere la musica così alta voleva dire che era in casa da solo altrimenti la madre lo avrebbe stressato finché non avesse abbassato il volume.

Sorrise compiaciuta, potevano avere la casa tutta per loro per un po'.

Avviandosi verso la porta pregustò le ore che avrebbero passato a baciarsi e scambiarsi effusioni sul letto ampio di Tomas.

Non si stupì quando appoggiò la mano sulla maniglia e trovò la porta aperta, quel ragazzo non dava mai ascolto ai suoi che non facevano che raccomandarsi di chiudere la porta a chiave.

Ma lui era così, ribelle fino al midollo, in fondo era anche per questo che si era innamorata di lui, aveva un carattere forte e deciso raramente si lasciava convincere a fare qualcosa che non voleva a differenza sua che, per il quieto vivere, a volte cedeva alle richieste dei genitori e delle amiche.

Entrando il volume era ancor più assordante che dall'esterno quindi mentre saliva le scale non prestò attenzione a fare piano per coglierlo di sorpresa, non l'avrebbe sentita arrivare nemmeno se fosse entrata sradicando la porta e pestando i tacchi degli stivali ad ogni scalino.

Arrivando al pianerottolo si accorse che la porta della camera del ragazzo era socchiusa lasciando uno spiraglio, fu così che sentì la sua voce ma non riuscì a capire cose stesse dicendo.

Divertita pensò che stesse canticchiando.

Si avvicinò facendo piano e trattenendo il respiro mentre si accostava alla porta.

Come sapevi che mi piace il rosso?” Lo sentì dire con voce bassa ma comunque udibile.

Molto interessante.” disse ancora.

Ariell pensò stesse parlando al telefono.

Probabilmente era al telefono con Mike o Jordan, i suoi amici nonché compagni di squadra.

Accostò il viso allo spiraglio ma Tomas doveva trovarsi nel lato della camera che non riusciva a vedere perché tutto ciò che notò fu la radio posata sul comò vicino alla finestra aperta.

Sentì il suono di una risata soffocata che non distinse bene.

Curiosa poggiò il palmo alla porta e l'aprì completamente ma quello che vide non fu ciò che si aspettava.

Scioccata rimase immobile sulla porta.



ANGOLINO DELL'AUTRICE:

So che lasciarvi qui così è una crudeltà ma adoro creare un po' di attesa perché, tutto sommato a me piace quando mi lasciano un po' lì a macerare nella mia curiosità.

Ditemi la vostra, cosa pensate abbia visto Ariell?

Con chi parla Tomas?

Parla al telefono, o con un amico che è andato a trovarlo?

Lo saprete presto.

Un bacione da Fly90.



  
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