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Autore: gigliofucsia    22/02/2016    1 recensioni
Cristal, una giovane ragazzina dallo sguardo di ghiaccio deve fare un noioso lavoro con la morte. Recuperare una chiave dal cimitero.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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La padrona della morte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quella fu una notte senza nulla di speciale per Cristal, che indossando il suo morbido pigiama blu e le ballerine vellutate dello stesso colore, voltò il suo sguardo agghiacciante verso l'angolo più oscuro della della stanza :-Sei pronto?-. Una figura dal manto e cappuccio nero uscì dalle tenebre, il suo teschio pallido era un lume nella tetra stanza. Il suo respiro incorporeo echeggiava nel buio mentre un fumo nero gli copriva l'orlo bucato della veste come una scia.

Le dita bianche stringevano una falce nera, dalla lama lucente si udivano le grida lontane delle persone che aveva falciato. Uscendo dall'oscurità il cupo mietitore mormorò: - sono pronto - .

 

Dopo pochi minuti erano già davanti al cancello che si ergeva minaccioso verso il cielo notturno - Lei è piuttosto seria per avere soli dodici anni! - sussurrò il cupo mietitore.

Cristal scrutava la catena con le sopracciglia che si incrociavano e pupille che avrebbero agghiacciato anche la persona più solare.

- Voglio soltanto levarmi di torno questa seccatura il prima possibile! - rispose Cristal senza mutare sguardo.

Con un lesto movimento si mise il cappuccio in testa e lasciò cadere le braccia sui fianchi. Un uragano spalancò il cancello. Il vento fischiava muovendo le frode degli alberi, la luna cerea si accendeva nel cielo nero e una evanescente nebbia velava le foglie secche sul prato.

- Ci vada piano... siamo in un luogo di riposo dopo tutto - sghignazzò il cupo mietitore da sotto il cappuccio. Cristal rispose - zitto! Non ci pensare nemmeno a darmi ordini capito?!- avrebbe anche fatto a meno di svegliarsi alle una di notte per una chiave. Si sentiva vuota, erano passati i giorni da quando uccidere rifiuti la divertiva. Con uno sbuffo avanzò di pochi passi verso le lapidi appuntite del cimitero poisi fermò. Sentiva piccoli scricchioli intorno a lei. Con lo sguardo fisso pensò che era fin troppo facile... per essere divertente.

Decine di poliziotti sbucarono fuori dalle lapidi e dai cespugli. Cristal vide decine di pistole puntate su di lei.

- Polizia, in ginocchio e mani sopra la testa!- la bambina sospirò. Piccoli scoppi echeggiarono nell'aria. Si videro i proiettili fermarsi a pochi centimetri dal suo petto. Poi senza preavviso scattarono dalla parte opposta e sette uomini in divisa caddero a terra bagnando il prato. Cristal si voltò puntando i suoi occhi di ghiaccio verso il cupo mietitore:

- cosa aspetti? Non voglio starci tutta la notte, fai il tuo lavoro- sbottò.

Il cupo mietitore chinandosi rispose:-ai suoi ordini mia signorina.

I proiettili dei poliziotti trapassavano il mantello del mietitore. La sua falce decapitò un uomo come se fosse fatto d'aria. A nulla servirono i tentativi degli altri di fuggire, il cimitero divenne color cremisi. La giovane Cristal camminava verso la tomba dei Phantomhill con passò lento e sicuro. Una testa gli rotolò davanti. Lei si fermò, :- fai un lavoro pulito! le macchie di sangue sono difficili da mandare via!- la sua voce era ferma, il mietitore annuì. Cristal saltò il capo sfigurato continuando a camminare mentre le mani e il pigiama si macchiavano. Tra le grida e i sibili della falce, Cristal avanzò sempre più vicina all'angelo che ornava la tomba. Schizzi le arrivarono sul viso senza mutare il suo sguardo fisso sulla collana della statua. Quando si arrestò davanti ad essa un lungo sbadiglio le distorse il viso.

Le urla erano cessate. Il cupo mietitore era accanto alla sua padrona. Lei alzò la mano verso la chiave appesa alla statua. La chiave nera vibrò e si staccò dalla pietra sbattendo sul palmo che si chiuse su di essa. Cristal si girò il freddo metallo fra le dita, poi abbassò le palpebre e la chiuse al collo. Abbassando il cappuccio, si voltò :- Torniamo a casa!...- cacciando un altro sbadiglio - ...È l'ultima volta che mi abbasso ad affrontare sfide così facili... la prossima volta voglio qualcosa di più divertente, chiaro?!

- limpido! signora- rispose lo scheletro seguendola.

Il forte odore di sangue e polvere da sparo non non gli davano il minimo fastidio, la lama del mietitore che gocciolava di sangue, gli era indifferente. Attraversando i cadaveri e passando pozze scarlatte uscì dal cimitero chiudendosi il cancello alle spalle con lo stesso sguardo privo di umanità con cui era entrata.

  
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