23/02/2016
6 recensioniMI SA CHE ABBIAMO SBAGLIATO STRADA
I nove membri della Compagnia dell’Anello camminavano in fila indiana ormai da ore. Alcuni di loro erano talmente stanchi che non riuscivano nemmeno ad alzare la testa, e tenevano lo sguardo fisso sulle loro scarpe.
Ad un tratto, Sam ebbe il coraggio di esprimere a parole l’atroce dubbio che attanagliava tutti da qualche tempo.
«Gandalf? Ma sei proprio sicuro che questa sia la strada giusta?»
Lo Stregone si voltò a guardarlo per un istante, senza però fermarsi: «Certo che sono sicuro.»
«Secondo me, all’ultimo incrocio avremmo dovuto svoltare a sinistra e non a destra!» rincarò la dose Gimli, asciugandosi il sudore dalla fronte con la lunga barba. Il suo commento fu accolto da una buona dose di mugolii di assenso da parte degli altri.
«Tze! Il navigatore satellitare non sbaglia mai!» rispose piccato Gandalf, agitando il bastone e facendo sbatacchiare selvaggiamente l’ultimo modello di GPS, appeso al bordone per mezzo di un laccio di cuoio.
Merry e Pipino sospirarono ed alzarono gli occhi al cielo. Entrambi sapevano molto bene che non bisognava MAI fidarsi di un navigatore. L’ultima volta in cui si erano affidati ciecamente al vecchio modello di Bilbo, erano andati a finire dritti nel Brandivino. Ci erano volute tre ore per recuperare tutto il carico del carretto, che si era disperso con la corrente del fiume.
Il gruppo percorse ancora qualche centinaio di metri senza fiatare, costeggiando l’orlo di un profondo burrone che, sulla loro destra, pareva non avere fondo.
All’improvviso, il silenzio fu spezzato dalla voce metallica del navigatore: «Tra… duecento… metri… gira… a destra.»
I compagni di viaggio si lanciarono occhiate sconcertate: a destra?! Avevano capito bene?! Solo Gandalf pareva perfettamente tranquillo e sicuro di sé.
Dopo poco, il navigatore ripeté: «Gira… a destra.»
«Non vorrai mica dargli retta, non è vero, Gandalf?» chiese Pipino, con tono implorante.
«Zitto, idiota di un Tuc! Il GPS non sbaglia mai!» e, senza nemmeno guardare dove stava andando, svoltò a destra, imitato da tutti gli altri. Per qualche secondo parvero fluttuare in aria, poi caddero come delle pere marce giù dal dirupo.
«Allora, Gandalf, che cosa mi dici, adesso?» gli chiese sarcastico Pipino, mentre precipitava al fianco dello Stregone.
Quello si voltò a guardarlo, tenendosi il cappello calato sulla testa perché la caduta non glielo strappasse via: «Mi sa che abbiamo sbagliato strada…»
Spazio autrice:
Buongiorno a tutti! Eccomi di ritorno dopo un lungo periodo di inattività creativa. Non riuscivo a concentrarmi ed a scrivere qualcosa che fosse degno di essere letto, ma finalmente sono riuscita a sbloccarmi ed a buttare giù una sciocchezza che, spero, vi abbia divertito.
Vi è mai capitato di guidare, magari per piccole stradine di campagna, affidandovi al vostro navigatore che, all'improvviso, vi chiede di svoltare a destra o a sinistra, mandandovi a sbattere contro un muro, o magari spedendovi nel bel mezzo di un campo di grano? A me spesso e volentieri, ed è così che è nata questa storiella.
Fatemi sapere se vi è piaciuta, o se c'è qualcosa che non va! Anche le critiche sono sempre bene accette!
Baci!
Evelyn
Ad un tratto, Sam ebbe il coraggio di esprimere a parole l’atroce dubbio che attanagliava tutti da qualche tempo.
«Gandalf? Ma sei proprio sicuro che questa sia la strada giusta?»
Lo Stregone si voltò a guardarlo per un istante, senza però fermarsi: «Certo che sono sicuro.»
«Secondo me, all’ultimo incrocio avremmo dovuto svoltare a sinistra e non a destra!» rincarò la dose Gimli, asciugandosi il sudore dalla fronte con la lunga barba. Il suo commento fu accolto da una buona dose di mugolii di assenso da parte degli altri.
«Tze! Il navigatore satellitare non sbaglia mai!» rispose piccato Gandalf, agitando il bastone e facendo sbatacchiare selvaggiamente l’ultimo modello di GPS, appeso al bordone per mezzo di un laccio di cuoio.
Merry e Pipino sospirarono ed alzarono gli occhi al cielo. Entrambi sapevano molto bene che non bisognava MAI fidarsi di un navigatore. L’ultima volta in cui si erano affidati ciecamente al vecchio modello di Bilbo, erano andati a finire dritti nel Brandivino. Ci erano volute tre ore per recuperare tutto il carico del carretto, che si era disperso con la corrente del fiume.
Il gruppo percorse ancora qualche centinaio di metri senza fiatare, costeggiando l’orlo di un profondo burrone che, sulla loro destra, pareva non avere fondo.
All’improvviso, il silenzio fu spezzato dalla voce metallica del navigatore: «Tra… duecento… metri… gira… a destra.»
I compagni di viaggio si lanciarono occhiate sconcertate: a destra?! Avevano capito bene?! Solo Gandalf pareva perfettamente tranquillo e sicuro di sé.
Dopo poco, il navigatore ripeté: «Gira… a destra.»
«Non vorrai mica dargli retta, non è vero, Gandalf?» chiese Pipino, con tono implorante.
«Zitto, idiota di un Tuc! Il GPS non sbaglia mai!» e, senza nemmeno guardare dove stava andando, svoltò a destra, imitato da tutti gli altri. Per qualche secondo parvero fluttuare in aria, poi caddero come delle pere marce giù dal dirupo.
«Allora, Gandalf, che cosa mi dici, adesso?» gli chiese sarcastico Pipino, mentre precipitava al fianco dello Stregone.
Quello si voltò a guardarlo, tenendosi il cappello calato sulla testa perché la caduta non glielo strappasse via: «Mi sa che abbiamo sbagliato strada…»
Spazio autrice:
Buongiorno a tutti! Eccomi di ritorno dopo un lungo periodo di inattività creativa. Non riuscivo a concentrarmi ed a scrivere qualcosa che fosse degno di essere letto, ma finalmente sono riuscita a sbloccarmi ed a buttare giù una sciocchezza che, spero, vi abbia divertito.
Vi è mai capitato di guidare, magari per piccole stradine di campagna, affidandovi al vostro navigatore che, all'improvviso, vi chiede di svoltare a destra o a sinistra, mandandovi a sbattere contro un muro, o magari spedendovi nel bel mezzo di un campo di grano? A me spesso e volentieri, ed è così che è nata questa storiella.
Fatemi sapere se vi è piaciuta, o se c'è qualcosa che non va! Anche le critiche sono sempre bene accette!
Baci!
Evelyn