Elezioni scolastiche e baci in biblioteca





Clarke battè un pugno sul tavolo antico della biblioteca con rabbia, procurandosi l’ennesimo sguardo spazientito da parte della sorvegliante.
Raven, seduta di fronte a lei, aggiornava i diagrammi elettorali e sbuffava. Bellamy era passato in testa. Di nuovo. Erano settimane ormai che lui e Clarke si erano dichiarati guerra aperta. 
Raven si chiedeva spesso come due persone potessero essere tanto competitive per delle semplici elezioni cioè, per l’amor del cielo, volevano diventare rappresentanti d’istituto mica presidenti degli Stati Uniti d’America! Non ancora per lo meno… 
“Oddio” Clarke sibilò piano prima di risedersi ed aprire con studiata disinvoltura uno dei tanti libri sparsi attorno a loro. L’arte della guerra. Tipico. 
Raven aggrottò la fronte accigliata. 
“Sei impazzita definitivamente?” chiese all’amica, ricevendo in risposta un calcio negli stinchi.
Stava per protestare quando Bellamy le raggiunse con il suo solito sorriso strafottente sulle labbra. 
“Allora principessa” si appoggiò con le braccia sul tavolo, proprio nel punto che Clarke aveva colpito poco prima. 
“Hai visto i sondaggi?” 
Clarke strinse il libro fra le dita con abbastanza forza da farsi sbiancare le nocche. 
“Non cantare vittoria così presto Blake, manca ancora una settimana alle elezioni.” 
Raven si appuntò mentalmente che doveva assolutamente ricordarsi di fare a Clarke i suoi più sentiti complimenti per il suo autocontrollo ferreo. Bellamy rise e scosse leggermente la testa. 
“Una settimana non è molto per rimontare principessa.” 
Clarke strinse le labbra in una linea sottile, indignata. 
“Non chiamarmi così.”
Bellamy si abbassò, sporgendosi in avanti, verso la bionda. 
“Ai tuoi ordini principessa.” le sussurrò ghignando ad un orecchio, in modo che solo lei potesse sentirlo.
Mentre si ritraeva, le sfiorò con le labbra la guancia e suo malgrado Clarke si ritrovò ad arrossire. 
Raven non aspettò neanche che Bellamy fosse fuori portata d’orecchio per scoppiare a ridere. 
“Ragazzi a volte mi domando se voi stiate facendo tutto questo solo per delle stupide elezioni o se sia il vostro contorto modo di corteggiarvi.” 
I due avevano effettivamente passato le ultime settimane a stretto contatto. Molto stretto. E poi Clarke non parlava mai d’altro, sempre e solo di Bellamy, certo spesso erano insulti, ma non era quello il punto, giusto? Inoltre recentemente Raven aveva notato che era molto più facile trovare Bellamy se c’era la bionda nei paraggi. E poi il modo in cui si fissavano! Sembravano sempre sul punto di mangiarsi l’un l’altra, per un motivo o per l’altro. 
Clarke le regalò uno sguardo omicida. 
“Non dire sciocchezze! Io e Bellamy?! Non esistete!” 
Raven alzò le spalle. 
“Se lo dici tu…” 
Clarke raccolse la sua roba e si alzò. Mentre si avviava all’uscita della biblioteca seguita da Raven, suo malgrado si toccò la guancia nel punto in cui le labbra di Bellamy l’avevano sfiorata.