è una delle poche che mi capisce quando sclero su questi due testoni...
Sorpresa!
Non c'è un motivo della dedica, solo che ti ho pensata mentre la scrivevo ♥
Memories
Liam è sulla cattedra, il torace lacerato, la maglietta da Lacrosse a brandelli e tanto, tanto sangue.
Stiles sente che sta per svenire, ha sempre odiato il sangue, gli aghi e i cadaveri. Quando Scott è andato a farsi il tatuaggio che l'amico odia tanto è crollato a terra non appena l'ago ha sfiorato la pelle dell'Alfa. «Cosa fate in queste situazioni di solito?» chiede Hayden, in preda all'agitazione, gli occhi colmi di paura per la sorte del ragazzo. «Io di solito svengo...» dice infatti Stiles, dando voce ai suoi pensieri. Hayden borbotta qualcosa riguardo al fatto che Stiles debba resistere senza svenire e riguardo il dolore che però Stiles non capisce, troppo impegnato a fare respiri profondi per tentare di calmarsi e non svenire. Ad un tratto, la ragazza scatta con il viso in avanti, verso Liam e unisce le loro labbra. Le vene sulle guance di Hayden diventano improvvisamente nere, prima di tornare normali qualche secondo dopo. I due ragazzi si separano e Liam sta decisamente meglio, o almeno il sangue c'è ancora ma non sta soffrendo più e il suo corpo sta iniziando a guarire normalmente – per quanto possa essere normale che delle ferite si rimarginino da sole e che il ragazzo ferito in questione sia un lupo mannaro. Il biondo ha il respiro regolare e il corpo non è più scosso da spasmi di dolere. Stiles non riesce a controllare i ricordi che prendono il sopravvento. Ricorda delle sensazioni: il dolore, la sofferenza, il respiro affannato e l'agitazione. Ricordò una voce femminile, acuta che gli diceva di pensare ad altro, a delle cose felici e poi che fece l'errore di nominare la famiglia. Ricordò delle mani fredde sul viso, delle dita che gli accarezzavano le guance con delicatezza e poi delle labbra morbide e carnose che si posavano sulle sue. Delle labbra che gli avevano tolto il respiro tante volte, in modo figurato e che quella volta lo avevano fatto sul serio. Stiles ricordò il sollievo e la confusione. Ricordò due splendidi occhi verdi illuminati dalla luce del sole che filtrava da una finestra. Ricordò il pavimento freddo sotto di lui e la sua voce che chiedeva come avesse fatto a bloccare l'attacco di panico. Ricordò anche la sensazione di felicità che per un momento aveva spazzato via tutte le sue preoccupazioni. Ricordò Lydia davanti a lui, che lo guardava con gli occhi spalancati per la sorpresa provocatale dal suo stesso gesto. Stiles non sapeva cosa avesse provato la ragazza, non sapeva delle farfalle nello stomaco o del battito del cuore che si era fermato per un istante. Stiles ricordò tutto ciò e poi esordì piano «La prossima volta lo bacerò.» impegnandosi ad usare il maschile perché la sua mente pensava ancora a Lydia e alla paura che aveva provato quando pensava di poterla perdere. Stiles aveva ricordato, di nuovo, Lydia.
Ho visto la puntata e non ho resistito, ma sappiate che non è colpa mia, eh! Date la colpa a Jeff se ogni settimana dovete sorbirvi qualche Stydiata delle mie, sappiate che questa flash fic ha preso il comando su di me senza che potessi farci niente. Io non ho colpe, ricordatevelo!
Un bacio e alla prossima,
Ginevra.