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Autore: RoyalDreamer91    26/02/2016    0 recensioni
[Il paradiso delle signore]
[Il paradiso delle signore]
Questa storia è frutto della mia invezione e i personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà della fiction "Il paradiso delle Signore", mandata in onda dall RAI. Cerco di dare un seguito ai vari personaggi che popolano la serie tv. Questo sequel è pura fantasia e in nessuno mod rispecchia la seconda stagione della fiction. Inoltre, è il mio primo approccio alla scrittura, quindi tutte le critiche ed osservazioni sono ben accette, purchè siano esposte con garbo ed educazione! Grazie!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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“Silvana, io non ce la faccio più! Quanto ci metti a trovare una coinquilina?“Mario, te l’ho detto, non è facile come sembra e io non ho amicizie al di fuori del Paradiso”, rispose intimorita Silvana. “Ma non capisci che tra un po’ scade l’affitto e non abbiamo abbastanza soldi? E poi, mica posso stare qua da solo io”… “Ma non sei solo” Silvana alzò gli occhi al cielo” “Io e Roberto veniamo qua tutte le sere per poterti preparare la cena”. “Ma sono stufo, non posso andare avanti così”. Mario Iorio ebbe solo il tempo di sbuffare e poi fu richiamato da Corrado; la pausa pranzo era finita. Il ragazzo stava vivendo un periodo molto stressante. L’appartamento ora era quasi deserto, perché senza Anna e Teresa, Silvana aveva dovuto trasferirsi in convento, prendendo proprio il posto lasciato libero da Anna. E così Mario rincasava solo e mangiava una cena decente grazie all’amica, che si fermava da lui tutte le sere per cucinargli qualcosa. Stare solo non era il massimo, ma il vero problema era l’affitto. Lui e Silvana avrebbero pagata quello di agosto. Ma poi? Lei si era offerta di cercare un’altra coinquilina ma non era stato semplice. Non aveva molte confidenze, senza contare che nessuna buona ragazza da marito avrebbe condiviso l’appartamento con un uomo. Silvana gli passò accanto e di tutta fretta e disse”Ma scusa, qual è il problema? Tanto appena torna Teresa saremo di nuovo in tre. E’ già qualcosa! Ti ho già ripetuto più volte che questa è una situazione solo temporanea, mica voglio stare dalle suore per sempre! Mi ero abituata talmente bene con voi che...” Senti”, la interruppe Mario, piuttosto arrabbiato”,” Manco so se mia sorella torna, va’ bene? “ Silvana sgranò gli occhi, interdetta. “Ma sei sicuro di quello che dici?”. Vedendo che Mario non le rispondeva, aggiunse:” Se vuoi posso chiedere a Roberto se conosce un paio di suoi amici che cercano casa, che dici? ”, rispose con tono depresso. “Si, ecco. Brava. Fai qualcosa di utile. Ciao adesso”. La commessa, emettendo un gridolino si accorse che la pausa pranzo era finita da 5 minuti e corse via, ancora sconvolta. Mentre si accingeva a scaricare il camion, Mario tornò a pensare alla questione più pressante, quella per cui aveva scritto, spaventato, la lettera. Quel Jacobi, ora che era socio del Paradiso, trovava ogni momento buono per importunarlo, con svariate minacce: gli aveva intimato di restituirgli tutti i soldi del contrabbando che aveva per colpa sua, o il debito sarebbe aumentato di settimana in settimana. Ma quello che aveva fatto scattare l’allarme nel giovane era la minaccia di far del male a Teresa. Per questo aveva scritto alla famiglia: aveva un disperato bisogno di aiuto. Proprio quella sera Jacobi rientrava al “El nost Milan”, in uno stato di perfetta beatitudine. Mentre fumava e camminava con passo svelto, pensava a quanto per lui questo fosse un bel periodo. Tutto stava procedendo nel modo giusto. La cosa che più lo rendeva euforico era la sua riuscita nell’essere un socio del Paradiso. C’era ancora molta strada da fare, certo, ma la pura soddisfazione di sedere accanto a Pietro Mori non aveva prezzo. Poi, proprio nel momento più propizio, era arrivata Rose. La faccenda poteva farsi interessante. La signora Mori poteva, quasi senza dubbio, rivelarsi cruciale per i suoi piani. Jacobi aveva fatto un po’ di ricerche su di lei, e, seppure con notevoli difficoltà, quello che aveva scoperto gli bastava. Non vedeva l’ora di fare la conoscenza della donna. Se Rose era proprio era la figlia di Edward Whitaker di New York, questa era la sua occasione. Il destino gli aveva dato una mano anche con Clara Mantovani, che si era presentata da lui disperata. Lo aveva pregato, quasi implorato, di darle una mano a ritrovare la figlia un’altra volta. Bruno ne aveva allora approfittato, chiedendole una cena in cambio. La donna, dopo qualche istante di titubanza, aveva accettato. Ovviamente “la cena” non era nel suo stile, ma era un pretesto per arrivare a prendersi quello che voleva. Pietro, indebolito, Clara Mantovani vulnerabile. Senza contare che c’era la questione Iorio ancora in sospeso, che ormai poteva usare a suo vantaggio per metter in ulteriore difficoltà Mori. Buttò la sigaretta mezza spenta a terra e sorridendo, pensò a quanto la fortuna fosse dalla sua parte.
   
 
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