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Autore: milla4    27/02/2016    0 recensioni
Amore e magia uniti in una piccola e dolce bambina.
Ormai Howl, Sophie, Calcifer e la Strega delle Lande sono diventati una piccola e strana famiglia e, l'arrivo della piccola di casa, porterà nuove avventure, e una nuova amica!
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Howl/Sophie
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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"C'era una volta, una bambina preziosa. La sua amica, la Principessa della Rosa Rossa, era sempre dalla sua parte. Un giorno però, la sua mamma ed il suo papà morirono improvvisamente. Anche la principessa scomparì, lasciandola completamente sola, e la povera bambina fu mandata in una strana casa”
(Incipit Rule of Rose)
 
 




-Howl, non così!- Il giovane mago rimase impietrito, in mano un pannolino pulito tutto arrotolato e, nell’altra, un barattolo il cui contenuto di talco era sparso su gran parte del pavimento del salotto.
 La voce della sua dolce ma agguerrita Sophie, lo scosse come brivido di freddo: la tempesta stava arrivando.
-Ma, cara, volevo solo darti una mano, solo che questo…”coso”- agitò la mano con l’ormai inutilizzabile pannolino – È impossibile da mettere senza un manuale d’istruzioni… è una lotta impari-
 
Sophie lo guardò e ogni suo intento punitivo svanì in una nuvola di talco profumato.
 Come poteva resistere a quel viso così teatralmente avvilito, con quegli occhi color del mare che tanto spesso l’avevano fatta sospirare invano, quando era ancora un’anziana versione di sé?
 
Sospirò:- Ti ringrazio mio caro, ma la prossima volta avvertimi prima di aiutarmi così che possa chiamare qualcuno che ti dia una mano a non farmi impazzire-.
La giovane donna dai capelli color della luna prese controvoglia una scopa dallo sgabuzzino vicino alle scale, da dove poco prima era scesa, e la porse con gentilezza al mago:
 - Ecco, se vuoi proprio fare qualcosa comincia a raccogliere un po’ del tuo “aiuto”... Sembra che abbia nevicato in casa- poi, rigiratasi, si mosse verso il tavolo, dove in quel momento c’era la cosa più importante al mondo, il suo scrigno d’amore.
Sorrise.
 - Io intanto penso a cambiare la nostra principessa-.
 
Howl sbuffò, ma subito incomincio ad eseguire l’ordine: aveva imparato sulla propria pelle che contraddire la sua giovane moglie era molto peggio di affrontare cento, minacciose Streghe delle Lande.
                                                                                                                                                        
-Wow, Howl, ma cosa stai facendo? Ti hanno promosso a sguattera, ora? – un guizzo infuocato entrò dalla finestra spalancata, proprio mentre il mago stava radunando mucchietti di polvere in angolo della stanza.
-Calcifer… arrivi sempre nel momento più opportuno- bofonchiò –Che ne dici di darmi una mano invece di ridacchiare senza far nulla, scansafatiche?-
Una vampata esplose nel camino in cui Calcifer era andato a posizionarsi: era un demone assai permaloso.
-Che? E secondo te come si muove questa casa, per inerzia? C…-
Cominciarono  a discutere animatamente, come quasi ogni giorno della loro strana convivenza eppure Sophie non sentì nulla, la sua attenzione era catalizzata su quelle piccole ciocche bionde come il suo papà, su quel visino dolce ma un po’ lungo, sulla sua piccola Diane.
Le accarezzò la pancia nuda, la bambina emise un risolino compiaciuto, quello era il punto in cui soffriva più il solletico; poi posizionò un nuovo pannolino sotto il sedere, su cui fortunatamente era andato a finire del talco ed infine lo richiuse con un’enorme spilla da balia, resa inoffensiva da una magia.
 
-Ecco fatto, sei pronta- la prese tra le mani stringendola a sé, per poi metterla pe terra.
Amava gattonare, la piccola Diane.
 
-Sophie?- qualcuno la stava chiamando eppure lei era talmente assorta nei suoi pensieri da non accorgersi di nulla finché, due calde e morbide mani le afferrarono i fianchi attirandola dal loro proprietario – Sono perdonato? Prometto che non ti aiuterò mai più- le sussurrò all’orecchio, baciandole, poi, delicatamente il collo.
 
Sì, lo avrebbe perdonato, come sempre. Non era debole Sophie, era tutto fuorché quello.
Era semplicemente innamorata e sapeva che Howl, il mago che strappa i cuori alle ragazze più belle, ora voleva solo il suo, di cuore.
 
-Vedremo- rispose sorridendo.


 
                                                                                                                                  ***

 
Aveva fame e molta, non perché non avesse posti in cui cercare, la cittadina era piena di luoghi stracolmi d’interiora di pesce, di scarti, ma a lei non interessava; era stata abituata a vivere in una casa dove le parti migliori del pesce erano riservati a lei, dove era stata viziata e accudita come una figlia: Mrs. Bizet l’aveva adorata e amata.
Il suo folto pelo rossiccio reso liscio dalle frequenti spazzolate, la lettiera sempre pulita… alla morte della sua padrona era tata scacciata dai nuovi proprietari della dimora, Moroan Hal, costretta quindi a vivere per strada, anche se era più difficile del previsto. Quello che le serviva era un nuovo padrone ,nel frattempo, però, avrebbe dovuto imparare ad arrangiarsi.
 


Note:
ehilà, benvenute/i!
Spero che abbiate apprezzato questo mio piccolo capitolo, sono voluta entrare in punta di piedi tra le file di questo rango, spernado di non deludere voi che probabilmente ne siete molto più esperti.
Se vi va di darci un'occhiata e magari di darmi il vostro parere, sarete i benvenuti/ e. Per far capire meglio, la storia è ambientata all'incirca tre anni dopo la fine del film.
Aggiornerò molto in fretta visto che la scadenza del contest a cui l'ho iscritta è vicina.
   
 
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