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Autore: shinepaw    27/02/2016    5 recensioni
L'amore circonda John in ogni modo possibile ed immaginabile: quello segreto del suo migliore amico Beau verso di lui, quello appena sbocciato tra suo fratello e un certo sfrontato ex militare... e come non citare l'amore di suo nipote (il quale ha finalmente messo da parte la propria cotta per lo zio!) verso il proprio ragazzo, Christopher? Insomma, l'amore è ovunque, ma non nel suo cuore. Si reputa troppo impegnato con la propria squadra di basket, nella quale gioca nel ruolo di playmaker, per l'amore. Ma si sa, esso non guarda in faccia a nessuno, nemmeno ai giocatori di basket super impegnati. Soprattutto a loro. E chissà che, con un po' di fortuna e una stella cadente...
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Sequel di 'Stray Heart'.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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John's point of view

La sera seguente sono tornato al prato e l'ho perlustrato in lungo e in largo, ma di Virginia nessuna traccia.

Ero abbastanza deluso, perciò mi son accomodato al solito posto e ho puntato lo sguardo al cielo, senza riuscire però a concentrarmi.

I miei pensieri erano terribilmente disturbanti e rumorosi nella quiete del mio piccolo paradiso, talmente fastidiosi da rendermi impossibilitato a contare le stelle.

Sono rimasto lì per un po', riflettendo su come il blu della volta celeste mi rammentasse gli occhi dei miei fratelli e il luccichio delle stelle quelli dei miei nipoti.

Sono così differenti dai miei, i quali sono verdi ma più tendenti ad un color acqua che al verde bosco di Virginia.

Virginia...

Alla fine, stufo di aspettare qualcuno che non arrivava (né sarebbe arrivato...), mi sono alzato e me ne sono andato, irritato con me stesso per essermi illuso così presto.

~~~

Palleggio nervosamente, avanti e indietro. Fa caldo, anche se la brezza fra i miei capelli mi dona un po' di refrigerio.

Il campo da basket è deserto. Mi piace allenarmi da solo, a volte per scaricare lo stress, altre semplicemente per immaginare un folto pubblico, da partite dell'NBA, ad acclamarmi. Sogno ambizioso, ma d'altronde chi non ne ha uno? Tutto è possibile, basta crederci.

Mentre scendo dal canestro, dopo essermi appeso ad esso in una schiacciata, noto con la coda dell'occhio un gruppetto in avvicinamento.

Recupero la palla e alzo una mano in segno di saluto.

- Zio John! - esclama Akira, venendo ad abbracciarmi. Con lui c'è suo fratello, il suo ragazzo e Blake. Gli accarezzo i capelli castani, sorridendo.

- Ehi, tesoro. Che fate di bello, qui?

- Niente, avevamo voglia di uscire - risponde Ryuu, stranamente non scocciato o annoiato.

- Vi va una partita?

- Io non gioco - dice subito Akira, indietreggiando d'un passo.

- Voi?

- Noi sì - risponde suo fratello, cercando con lo sguardo il consenso degli altri. Annuiscono.

- Allora... che ne dite, io con Christopher e tu e Blake contro di noi?

- Va bene.

Lancio un'occhiata di sottecchi a mio nipote. Lui va a sedersi a bordo campo, donandomi un sorriso lieve.

Io gioco un po' con i ragazzi, cercando sì di non esagerare eppure di neanche trattenermi troppo. È bello giocare con loro, nel mio elemento, divertendomi senza badare eccessivamente alle regole.

Alla fine io e Christopher infliggiamo una sconfitta non troppo pesante a Ryuu e Blake, e loro sportivamente l'accettano senza proteste né musi lunghi. Tutto sommato abbiamo vinto più per fortuna che per altro.

- G-gioco a-anch'io - annuncia timidamente Akira, alzandosi e raggiungendoci. Mi sistemo indietro i ricci, i quali mi ricadono ribelli e sudati sulla fronte.

- Ottimo, ti cedo il mio posto. Ho bisogno di una pausa - replico, sorridendogli. Arrossisce impercettibilmente. Christopher nota le nostre occhiate e lo stringe a sé, stampandogli un bacio su una tempia.

Mi volto rapidamente e vado a sedermi al posto di mio nipote, soffocando una risata. L'asfalto scotta, ma poco importa. Bevo un sorso d'acqua dalla borraccia che mi porto sempre appresso e verso il resto sul viso.

Dopodiché mi stringo le ginocchia al petto e mi limito ad osservare la partita. Sono bravi, per non aver mai giocato ufficialmente.

Ryuu potrebbe essere un fantastico giocatore, poiché compensa la propria bassa statura con scatti e salti incredibili: è una scheggia e scivola fra gli altri, tutti più alti di lui, come una saponetta. È anche assai preciso nei tiri.

È l'unico piuttosto aggressivo, sebbene l'abbia visto più di una volta sbagliare apposta qualche passaggio senza che suo fratello se ne accorgesse proprio per passargli la palla. Vuole vincere, però vuole anche divertirsi e che il proprio gemello si diverta.

Blake è una montagna, tira senza alcuno sforzo e fa canestri, oltre che passaggi, perfetti. Se la intende talmente bene con Ryuu da ricordarmi la telepatia che lega me e la mia squadra.

Akira ci mette tutto se stesso, ridendo se qualcosa non va come sperava. Il più delle volte i suoi tiri sono storti e finiscono chissà dove, eppure non è poi così terribile.

Christopher invece potrebbe dare molto più di ora, se volesse, ma pare preoccuparsi più di Akira che del gioco. È così alto che gli basta un nulla ad arrivare al canestro e ha un tiro assai preciso, però guarda più spesso il proprio ragazzo della palla.

E io, io cosa posso dire al riguardo? Sono felice che abbia qualcuno come Chris al suo fianco, mio nipote. Ho sempre saputo di non essere, di non poter essere la persona giusta per lui e sono sollevato che l'abbia compreso. Si merita quel ragazzo, e merita di essere felice.

Mi riscuoto dalle mie elucubrazioni udendo del trambusto.

- Akira!

Mi alzo di scatto e mi precipito da loro. A quanto pare è caduto e sembra provato. Non è esattamente il momento migliore per organizzare una specie di partita di basket, cretino, mi rimprovero mentalmente.

- Stai bene, tesoro? - indago, abbassandomi alla sua altezza. Annuisce debolmente.

- Non è niente, zio... ho solo preso una storta e sbucciato il ginocchio...

Non ne sono troppo convinto, ma non vedo nulla di sospetto. Faccio per tendergli una mano per aiutarlo ad alzarsi, però Christopher mi precede e lo prende in braccio in stile principessa.

- Riesco a camminare, Chris - protesta sottovoce Akira. Lui gli bacia la fronte.

- Meglio limitare gli sforzi - bisbiglia di rimando. Silenzio. Blake mi porge la palla, che recupero e sistemo sottobraccio.

- Torniamo a casa, allora?

A seguito di un breve scambio di sguardi, tutti annuiscono. Io prendo la mia borraccia e poi ci avviamo, Ryuu e Blake in testa, mano nella mano, e Christopher sempre con in braccio Akira di fianco a me.

- S-sei imbarazzante - sento mio nipote dire al proprio ragazzo.

- E tu sei o non sei la mia principessa? - ribatte teneramente Chris. Mi sforzo di fingere di non aver sentito.

- C-c'è mio zio, C-christopher!!!

Ridacchio, impossibilitato a non farlo. Loro si voltano a guardarmi.

- Z-zio John...?

- Scusa, tesoro - agito una mano come a dire che non è nulla. - Stavo pensando a me e Beau.

O più precisamente al periodo in cui ci provava spudoratamente con me ed era super appiccicoso e... imbarazzante.

- Beau? Chi è? Il tuo fidanzato?

- Akira - dico in tono d'affettuoso rimprovero. - No, è il mio migliore amico e l'ala grande della mia squadra.

- Figo - commenta Christopher.

- Già.

Una volta alla villa Jake, mio nipote, si occupa di suo fratello. Per fortuna non ha davvero nulla di grave. Mentre i ragazzi vanno poi a prendersi il gelato, io mi sposto a bordo piscina.

Qui c'è sempre almeno un po' d'aria fresca, oltre alla piscina che chiama invitante. E ci sono anche Geoffrey e Crystal: lei ha la testa poggiata sulla sua spalla e il muso di Haru in grembo, mio fratello invece mi osserva con benevolenza.

Faccio rotolare la palla da una mano all'altra, pensando a quanto sia incredibile che quasi vent'anni fa lui, il 'Signor Maggiordomo' (come lo chiama qualcuno di nostra conoscenza), ha fatto il grande passo dopo secoli in cui avevamo perso la speranza. E altrettanto tempo fa quella testa calda di Adam ha trovato qualcuno che lo sopporti, forse non per sempre, ma che io sappia ancora stanno insieme.

Anche i miei nipoti hanno trovato le loro anime gemelle, se di esse si tratta. Il loro è un amore giovane, che solo il tempo dimostrerà se indistruttibile.

E io, io da quant'è che non ho una ragazza? Dai tempi del liceo, forse? Quanto tempo è passato dall'ultima volta in cui c'era una persona nel mio cuore più importante del basket?

Tanto, troppo tempo. Voglio dedicarmi completamente a quello che non è semplicemente uno sport, per il sottoscritto, ma sto iniziando a sentirmi come se mi mancasse qualcosa di essenziale.

E questo è male.

-

Note dell'autrice:
il nostro adorato Francesco è tornato, festeggiamo! Anche Isa è tornata, col raffreddore e forse l'influenza, un exposé su Sherbrooke da preparare e qualche altro compito. Davvero desolata di non aver postato per un sacco di tempo. Vi lascio con 'Press Your Number' di Taemin. Buonanotte!
   
 
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